Rapporto Economico: L’Ungheria il 10 Giugno 2025

Il 10 giugno 2025, l’economia ungherese si trova in un momento di significativa complessità, caratterizzata da pressioni fiscali interne, una dipendenza critica dai fondi dell’Unione Europea e un contesto macroeconomico sfidante. Il governo ha dovuto rivedere al rialzo i propri obiettivi di deficit di bilancio per il 2025 e il 2026, rendendo necessario un aumento sostanziale del ricorso al debito estero per coprire un crescente divario di bilancio. Sebbene i dividendi delle imprese statali abbiano fornito un sollievo temporaneo al bilancio di maggio, le pressioni fiscali sottostanti rimangono considerevoli, aggravate dal ritardo nell’erogazione dei fondi di ripresa dell’UE e dall’aumento dei pagamenti degli interessi. Le previsioni di crescita del PIL sono state notevolmente ridimensionate dagli analisti, riflettendo una ripresa fragile trainata principalmente dal consumo interno, in un contesto esterno difficile, in particolare a causa della performance economica della Germania. L’inflazione, pur in calo, rimane al di sopra dell’obiettivo, spingendo la Banca Nazionale Ungherese a mantenere un tasso di interesse stabile. Il Fiorino ha mostrato una certa stabilità ma è soggetto a continue pressioni di svalutazione. Dal punto di vista geopolitico, la posizione controversa del Primo Ministro Orbán sulla Russia e l’Ucraina continua a influenzare le relazioni internazionali dell’Ungheria, con potenziali ripercussioni sulla sua traiettoria economica e sul suo impegno con l’UE. Il quadro generale è quello di un equilibrio precario, che cerca di conciliare le ambizioni di crescita con la disciplina fiscale e le realtà geopolitiche.

PODCAST IN ITALIANO

1. Posizione Fiscale dell’Ungheria: Gestione delle Pressioni di Bilancio

La salute fiscale dell’Ungheria è sotto esame, con il governo che ha annunciato revisioni sostanziali ai suoi piani di bilancio e un crescente ricorso al debito estero.

Obiettivi di Deficit Rivisti e Aumento del Ricorso al Debito Estero

Il 10 giugno 2025, il Ministero dell’Economia Nazionale, tramite il Segretario di Stato Kornél Kisgergely, ha annunciato ufficialmente obiettivi di deficit di bilancio per l’amministrazione centrale rivisti: il 4,1% del PIL per il 2025 e il 3,7% per il 2026.1 Questa revisione al rialzo rispetto alle proiezioni precedenti indica un ambiente fiscale più impegnativo del previsto. Per affrontare il crescente divario di bilancio, l’Ungheria ha aumentato improvvisamente il suo obiettivo di emissione di debito in valuta estera di circa 3 miliardi di euro (3,4 miliardi di dollari), in aggiunta ai 2,5 miliardi di euro in obbligazioni già emesse all’inizio dell’anno.2 Ciò si traduce in un raddoppio del previsto indebitamento in valuta estera per il 2025, passando da 838 miliardi di fiorini originariamente pianificati a 1.685 miliardi di fiorini (equivalenti a ulteriori 2,2 miliardi di euro).1 Questa mossa aggressiva è esplicitamente indicata come un fattore che “temporaneamente danneggerà” il limite autoimposto dal governo del 30% per il rapporto del debito in valuta estera 1, segnalando una deviazione pragmatica da una politica dichiarata per soddisfare le esigenze di finanziamento immediate. I termini e i tempi di una potenziale vendita di obbligazioni internazionali dipenderanno dalle condizioni di mercato prevalenti.2

Il Ruolo dei Dividendi delle Imprese Statali nella Stabilizzazione del Bilancio

Nonostante la tensione fiscale complessiva, il maggio 2025 ha registrato un surplus di bilancio centrale di 129,5 miliardi di fiorini.5 Tuttavia, questo saldo apparentemente positivo è stato principalmente “salvato” da un sostanzioso pagamento di dividendi di 213,5 miliardi di fiorini da parte del gruppo energetico statale MVM.5 Senza questo pagamento straordinario e non ricorrente, il saldo di maggio del tesoro statale sarebbe stato negativo.5 Inoltre, un dividendo di 110 miliardi di fiorini dall’operatore dell’aeroporto internazionale Liszt Ferenc, Budapest Airport, ha contribuito alle entrate di bilancio a maggio e giugno.7

Alla fine di maggio, il deficit del governo centrale ha raggiunto i 2.800,9 miliardi di fiorini.5 Questa cifra rappresenta il 68% del raggiungimento dell’obiettivo di deficit di cassa annuale originale di 4.122 miliardi di fiorini. A seguito della recente revisione al rialzo dell’obiettivo di deficit di cassa annuale a 4.774 miliardi di fiorini, il raggiungimento da inizio anno si attesta al 58,6%.5 Il Ministero dell’Economia Nazionale ha citato tre ragioni principali per l’aumento dell’obiettivo di deficit di cassa: il ritardo nella ricezione dei fondi di ripresa dell’UE, pagamenti di interessi superiori al previsto e spese pensionistiche elevate.5 I soli pagamenti di interessi ammontavano a 2.217,7 miliardi di fiorini alla fine di maggio, con un aumento di 457,1 miliardi di fiorini rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attribuito a diverse scadenze dei pagamenti degli interessi e a cambiamenti nella struttura del debito statale.5 Le spese pensionistiche, inclusa la tredicesima mensilità, sono ammontate a 3.292,9 miliardi di fiorini.5

Il surplus di bilancio di maggio, pur positivo, non riflette un miglioramento fondamentale della salute fiscale, ma piuttosto un’iniezione una tantum di dividendi da parte di imprese statali. Questo suggerisce che, senza tali misure straordinarie, la situazione fiscale sottostante rimane impegnativa e dipendente da entrate non ricorrenti. L’aumento significativo dei pagamenti di interessi rappresenta un onere crescente del debito pubblico. Se questa tendenza non viene affrontata, potrebbe limitare altre spese pubbliche essenziali e aggravare le vulnerabilità fiscali a lungo termine. La decisione del governo di aumentare significativamente il debito estero e gli obiettivi di deficit, nonostante il suo impegno dichiarato per la disciplina fiscale e la riduzione del debito 7, indica una difficile scelta. Ciò implica che il governo stia dando priorità alla stabilità immediata e alle esigenze di finanziamento rispetto alla stretta aderenza ai precedenti impegni fiscali, probabilmente a causa di pressioni esterne, come i fondi UE in ritardo, e del desiderio di evitare un’austerità più profonda che potrebbe soffocare una crescita economica fragile. Nonostante queste sfide, le entrate fiscali e contributive del sottosistema centrale sono aumentate del 7,8% su base annua, con le imposte legate ai consumi che hanno mostrato un aumento di quasi il 12% 5, indicando una certa forza sottostante nell’attività economica interna.

Tabella: Principali Dati Fiscali (10 Giugno 2025)

Indicatore FiscaleValoreUnitàFonte/Contesto
Obiettivo Deficit Pubblico (2025)4.1%del PIL1
Obiettivo Deficit Pubblico (2026)3.7%del PIL1
Piano Originale Emissione Debito Estero (2025)838miliardi di HUF1
Piano Rivisto Emissione Debito Estero (2025)1,685miliardi di HUF (ca. +2.2 miliardi di EUR)1
Saldo Bilancio Centrale (Maggio 2025)+129.5miliardi di HUF5
Contributo Dividendo MVM (Maggio 2025)213.5miliardi di HUF5
Deficit Governo Centrale (Fine Maggio 2025)2,800.9miliardi di HUF5
Obiettivo Deficit di Cassa Annuale Originale (2025)4,122miliardi di HUF5
Obiettivo Deficit di Cassa Annuale Rivisto (2025)4,774miliardi di HUF5
Pagamenti Interessi (Fine Maggio 2025)2,217.7miliardi di HUF5
Pagamenti Pensioni (Fine Maggio 2025)3,292.9miliardi di HUF5
Crescita Entrate Fiscali e Contributive (YoY)7.8%5
Crescita Imposte legate ai Consumi (YoY)~12%5

2. Fondi UE: Catalizzatore di Crescita o Ostacolo?

La disponibilità di ingenti fondi di ripresa dell’UE rimane un fattore determinante per la traiettoria economica dell’Ungheria, subordinata all’impegno del governo per le riforme della governance.

Stato dei Fondi di Ripresa dell’UE e Conformità alle Tappe di Riforma

L’Ungheria si trova in una “intersezione precaria” con quasi 19 miliardi di euro di fondi di ripresa dell’UE attualmente congelati a causa di riforme di governance irrisolte.8 Queste riforme, note come 27 “super tappe”, includono cruciali riforme giudiziarie e misure anti-corruzione.8 Le preoccupazioni della Commissione Europea sullo stato di diritto e sulla regressione democratica stanno influenzando direttamente il flusso di questi fondi vitali. A giugno 2025, solo 0,92 miliardi di euro dei 10,4 miliardi di euro assegnati nell’ambito del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF) sono stati erogati, con il restante importo congelato fino a quando Budapest non dimostrerà la piena conformità.8 Questa minima erogazione evidenzia il significativo ostacolo che l’Ungheria deve affrontare per accedere alla maggior parte dei fondi assegnati. La Commissione Europea ha emesso un chiaro ultimatum: tutte le riforme devono essere completate entro agosto 2026. La mancata osservanza di questa scadenza potrebbe comportare la perdita di miliardi di euro, potenzialmente inclusi 1 miliardo di euro solo nel 2025 8, rappresentando una perdita finanziaria sostanziale per l’economia ungherese.

Implicazioni per la Modernizzazione Economica e gli Investimenti

I 19 miliardi di euro di fondi sospesi rappresentano la “migliore opportunità per l’Ungheria di modernizzare la sua economia”.8 Il loro sblocco è fondamentale per promuovere investimenti e crescita significativi, in particolare in aree strategiche. Per gli investitori, questa situazione crea un “risultato binario”: se l’Ungheria attua le riforme, settori come l’energia verde (66,9% dei fondi RRF, 5,8 miliardi di euro assegnati nell’ambito di REPowerEU) e le infrastrutture intelligenti (29,1% delle allocazioni, 3,9 miliardi di euro per aggiornamenti di trasporto e digitali) potrebbero registrare un’impennata di attività.8 Aziende come MOL Group sono specificamente identificate come potenziali beneficiarie nel settore dell’energia verde 8, in linea con la più ampia tendenza globale di aumento degli investimenti energetici.9 Al contrario, se i problemi di governance persistono, il capitale rimarrà probabilmente inattivo, ostacolando gli sforzi di sviluppo economico e modernizzazione e potenzialmente aggravando la tensione fiscale e le pressioni inflazionistiche.8

Il continuo congelamento dei fondi dell’UE sottolinea che la crescita economica e la modernizzazione dell’Ungheria non dipendono solo da fattori economici tradizionali, ma sono fortemente influenzate dalle decisioni politiche e dalla volontà del governo di attuare riforme sullo stato di diritto. La traiettoria economica è direttamente legata al compromesso politico. Questa situazione crea un ambiente di investimento ad alto rischio e ad alta opportunità, in cui il potenziale di rendimenti significativi in settori specifici è direttamente legato a un fattore di rischio non economico e politico, ovvero la conformità alle riforme. Ciò richiede un approccio di investimento altamente selettivo, paziente e informato politicamente, poiché il rischio di perdita dei fondi è elevato.

3. Tendenze Macroeconomiche: Crescita, Inflazione e Politica Monetaria

L’ambiente macroeconomico ungherese al 10 giugno 2025 è caratterizzato da revisioni al ribasso delle previsioni di crescita, persistenti pressioni inflazionistiche e una posizione di politica monetaria cauta.

Previsioni di Crescita del PIL Aggiornate e Venti Contrari Esterni

Gli analisti di Erste hanno significativamente ridimensionato la loro previsione di crescita del PIL per l’Ungheria nel 2025 da un precedente 2% a un massimo dello 0,8%.10 Ciò è in linea con la previsione aggiornata di Fitch Ratings di una crescita del PIL dello 0,7% per l’Ungheria quest’anno, una netta riduzione rispetto alla loro previsione di dicembre del 2,5%.11 Queste previsioni riviste indicano una performance economica sostanzialmente più debole del previsto. L’economia ungherese si è contratta nel primo trimestre del 2025, gettando ulteriori dubbi sugli obiettivi di crescita più ottimistici del governo.9 Il bilancio 2026, tuttavia, assume ancora ottimisticamente una crescita del PIL del 3,3% 8, suggerendo una potenziale disconnessione tra le proiezioni ufficiali e le opinioni degli analisti indipendenti.

Un vento contrario esterno fondamentale è la debole performance della Germania, un mercato di esportazione cruciale per l’Ungheria, che continua a ostacolare le esportazioni industriali e gli investimenti ungheresi.10 Sebbene dati incoraggianti suggeriscano che l’economia tedesca possa aver “toccato il fondo” 12, un cambiamento positivo per l’Ungheria nel 2026 è subordinato a una significativa ripresa economica tedesca.10 La crescita interna è attualmente sostenuta principalmente dalla ripresa dei consumi delle famiglie, che gli analisti ritengono insufficiente per una ripresa più robusta.10 Le vendite al dettaglio ad aprile hanno mostrato una sorpresa positiva, aumentando del 5% su base annua, la crescita più forte in oltre un anno 9, indicando la resilienza dei consumatori. Anche l’industria ungherese ha mostrato “segni di vita” ad aprile, sebbene la ripresa rimanga fragile.9 Le prospettive economiche globali sono generalmente descritte come “precarie” da KPMG, con tensioni commerciali accresciute e incertezza politica che guidano un rallentamento globale.13 La Banca Mondiale prevede che la crescita globale rallenterà al 2,3% nel 2025, con l’Europa e l’Asia centrale che dovrebbero crescere al 2,4% 14, fornendo un contesto più ampio di decelerazione economica regionale.

Mentre il consumo interno mostra resilienza, le previsioni di crescita complessive sono significativamente ridimensionate, evidenziando il profondo impatto dei fattori esterni, in particolare la debole performance della Germania e le tensioni commerciali globali, sull’economia ungherese orientata all’esportazione. Ciò suggerisce che la domanda interna da sola è insufficiente per guidare una robusta ripresa economica.

Dinamiche dell’Inflazione e Posizione della Banca Nazionale Ungherese

La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha mantenuto il suo tasso di interesse di base al 6,5% al 10 giugno 2025, per combattere l’inflazione.8 Ciò indica una continua attenzione alla stabilità dei prezzi, nonostante l’ambiente di bassa crescita. L’inflazione, pur in calo dal suo massimo di febbraio del 5,6%, rimane ostinatamente al di sopra dell’obiettivo del 3% della MNB.8 La MNB prevede un’inflazione per il 2025 tra il 4,5% e il 5,1%.8 L’inflazione di fondo rimane elevata a causa di fattori come la crescita dei salari e gli aumenti delle accise.8 I dati di maggio 2025 mostrano un tasso di inflazione di fondo su base annua del 5% e un tasso di inflazione complessivo su base annua del 4,2%.15 Gli analisti di Erste prevedono che l’inflazione del 2025 sarà limitata al 4,7% (in calo rispetto all’originale 5,5%), rallentando potenzialmente ulteriormente al 4,1% nel 2026.10 Tuttavia, l’anticipata eliminazione del tetto ai margini di profitto, probabilmente nel 2026, introduce incertezza e potenziali pressioni sui prezzi ritardate sui settori e gli operatori di mercato interessati.10 In contrasto con la posizione della MNB, la Banca Centrale Europea (BCE) ha tagliato il suo tasso di interesse di riferimento di 25 punti base al 2,15% il 5 giugno 2025 16, creando un significativo differenziale di tasso di interesse.

La combinazione di previsioni di crescita significativamente ridimensionate (che si avvicinano alla stagnazione) e un’inflazione persistentemente elevata (al di sopra dell’obiettivo, con l’inflazione di fondo alta a causa della crescita dei salari e delle accise) crea un ambiente difficile per la MNB. Sebbene l’elevato differenziale di tasso di interesse supporti il Fiorino, tagli significativi dei tassi potrebbero essere difficili senza esacerbare l’inflazione, intrappolando di fatto la MNB in un approccio di “attesa” e limitando la sua capacità di stimolare la crescita.

Performance e Prospettive del Tasso di Cambio del Fiorino

Il tasso di cambio EUR/HUF si è stabilizzato tra 400 e 405 10, mostrando una certa resilienza recente. Il Fiorino si è ripreso dopo essersi indebolito all’inizio di aprile, con l’allentamento del conflitto commerciale.10 Le speranze di un’ulteriore de-escalation delle tensioni commerciali e un surplus delle partite correnti potrebbero continuare a sostenere la valuta ungherese.10 Tuttavia, i persistenti differenziali di inflazione tra l’Ungheria e i suoi principali partner commerciali continuano a esercitare pressioni di svalutazione sul Fiorino.10 Gli analisti prevedono che il tasso EUR/HUF potrebbe raggiungere 415 entro la fine del 2025 e 420 entro la fine del 2026 10, indicando un’aspettativa di ulteriore deprezzamento. L’elevato differenziale di tasso di interesse tra la MNB (6,5%) e la BCE (2,15%) fornisce attualmente un elemento cruciale di stabilità per il Fiorino 16, attirando l’interesse per il carry trade.

Tabella: Indicatori Macroeconomici Selezionati (Dati Maggio/Aprile 2025)

Indicatore MacroeconomicoValoreUnitàFonte/Contesto
Previsione Crescita PIL Ungheria (Erste, 2025)Max 0.8%10
Previsione Crescita PIL Ungheria (Fitch, 2025)0.7%11
Previsione Crescita PIL Ungheria (Governo, 2026)3.3%8
Tasso di Inflazione Ungheria YoY (Maggio 2025)4.2%15
Tasso di Inflazione Core Ungheria YoY (Maggio 2025)5.0%15
Tasso di Interesse Base MNB Ungheria (10 Giugno 2025)6.5%8
Tasso di Interesse BCE (5 Giugno 2025)2.15%16
Tasso di Cambio EUR/HUF (10 Giugno 2025)400-40510
Vendite al Dettaglio Ungheria YoY (Aprile 2025)+5%9
Produzione Industriale Ungheria YoY Finale (Aprile 2025)0%15
Produzione Edilizia Ungheria YoY (Aprile 2025)-3.4%15

4. Panorama degli Investimenti: Opportunità e Rischi

Il clima degli investimenti in Ungheria è caratterizzato da un potenziale significativo legato ai finanziamenti dell’UE, mitigato da persistenti rischi politici e macroeconomici.

Settori che Beneficiano del Potenziale Sblocco dei Fondi UE

Se l’Ungheria attua le sue riforme di governance, ingenti fondi dell’UE potrebbero sbloccare significative opportunità di investimento.8 Questi fondi sono cruciali per modernizzare l’economia e guidare la crescita in settori chiave. L’Ungheria ha l’opportunità di accedere a un “mercato della transizione verde”.8 Nello specifico, il capitolo REPowerEU assegna 5,8 miliardi di euro a progetti di energia rinnovabile, inclusi parchi solari ed eolici.8 Grandi operatori energetici come MOL Group sono destinati a beneficiare significativamente se questi progetti andranno avanti.8 Ciò è in linea con la più ampia tendenza globale di aumento degli investimenti energetici, che si prevede raggiungerà un record di 3,3 trilioni di dollari nel 2025.9 Inoltre, circa 3,9 miliardi di euro in prestiti RRF sono destinati a miglioramenti dei trasporti e digitali.8 Gli investitori potrebbero considerare fondi infrastrutturali o appaltatori legati a progetti pubblici, poiché queste aree sono pronte per uno sviluppo sostanziale.8

Le opportunità di investimento in Ungheria sono altamente condizionate. Il mercato della transizione verde e lo sviluppo delle infrastrutture sono attraenti solo se vengono superati gli ostacoli politici legati all’erogazione dei fondi dell’UE. Ciò significa che l’attrattiva intrinseca di questi settori è secondaria rispetto alla risoluzione politica della questione dei fondi dell’UE.

Resilienza del Consumo Interno

I salari reali sono in aumento da oltre un anno e mezzo, contribuendo a una spesa dei consumatori resiliente.7 Questo è stato un fattore chiave a sostegno della crescita interna in mezzo ai venti contrari esterni.10 Anche il settore del turismo dovrebbe registrare un anno record nel 2025 7, rafforzando ulteriormente l’attività economica interna e contribuendo alla crescita del settore dei servizi. Nonostante le pressioni inflazionistiche, la spesa dei consumatori resiliente, trainata dalla crescita dei salari, continua a sostenere le aziende nei settori della sanità e della vendita al dettaglio di generi alimentari.8 Questa resilienza è corroborata dal forte rimbalzo delle vendite al dettaglio ad aprile 9, indicando una base di domanda interna stabile per questi settori.

Rischi Chiave: Incertezza Politica, Pressioni Inflazionistiche, Disciplina Fiscale

Il percorso verso la ripresa è irto di insidie. La resistenza del Primo Ministro Viktor Orbán alla supervisione dell’UE e il suo ricorso alla retorica nazionalista rappresentano un rischio significativo, che potrebbe ritardare le riforme e ostacolare il cruciale sblocco dei fondi dell’UE.8 Ciò influisce direttamente sul “risultato binario” per gli investitori, creando incertezza sull’accesso ai fondi promessi.8 Anche se la MNB dovesse raggiungere i suoi obiettivi per il 2025, le elevate richieste salariali e le frizioni nella catena di approvvigionamento potrebbero mantenere i prezzi elevati 8, influenzando il potere d’acquisto, i costi aziendali e la stabilità economica complessiva. L’anticipata eliminazione del tetto ai margini di profitto nel 2026 introduce anche incertezza riguardo alle future pressioni sui prezzi.10 Il bilancio del governo si basa su previsioni di crescita ottimistiche 8, che potrebbero ritorcersi contro se le condizioni economiche dovessero peggiorare, portando a un maggiore stress fiscale.8 Il Consiglio Fiscale ha già avvertito di un eccessivo ottimismo 8, e l’aumento dell’indebitamento estero e gli obiettivi di deficit rivisti sottolineano questo rischio.1 La debole performance della Germania e la più ampia incertezza sulla politica commerciale globale 10 presentano rischi esterni continui per l’economia ungherese, fortemente orientata all’esportazione. Le catene di approvvigionamento globali stanno ancora subendo interruzioni e aumenti dei tassi di spedizione a causa dell’incertezza della politica commerciale.13 Queste interruzioni possono portare a carenze di componenti e perdite di posti di lavoro nel settore manifatturiero, potenzialmente influenzando l’industria ungherese, che è profondamente integrata nelle catene di approvvigionamento europee.

Per gli investitori, l’Ungheria rappresenta un mercato in cui l’analisi economica tradizionale deve essere pesantemente ponderata con l’analisi geopolitica e politica interna, poiché l’incertezza politica e il deterioramento istituzionale 8 possono influenzare significativamente i risultati degli investimenti, potenzialmente annullando fondamentali di mercato altrimenti favorevoli. Ciò richiede un quadro di valutazione del rischio più complesso.

5. Relazioni Esterne e Contesto Geopolitico

La politica estera dell’Ungheria e il suo impegno con i partner internazionali, in particolare l’UE e la Russia, continuano ad avere significative implicazioni economiche, plasmando la sua posizione globale e le relazioni commerciali.

La Posizione di Politica Estera dell’Ungheria e le Sue Ripercussioni Economiche

Il Primo Ministro Viktor Orbán, spesso considerato il leader più filo-russo dell’UE, ha pubblicamente messo in discussione la capacità della Russia di attaccare la NATO il 10 giugno 2025, affermando che Mosca “non è nemmeno in grado di sconfiggere l’Ucraina”.17 Ha liquidato la Russia come una seria minaccia militare per la NATO, definendo le forze russe “troppo deboli”, e ha sostenuto che l’Ucraina non dovrebbe aderire alla NATO, sostenendo che ciò aumenterebbe le tensioni.17 Questa posizione crea una chiara divergenza dalla narrativa prevalente tra la maggior parte dei membri della NATO e dell’UE. Orbán ha ribadito la sua opposizione alle sanzioni contro la Russia, affermando che danneggiano l’Ungheria e l’Europa, e ha incoraggiato in modo controverso gli ungheresi a votare contro l’adesione dell’Ucraina all’UE in un sondaggio gestito dal governo.17 Queste posizioni hanno implicazioni più ampie per l’unità dell’UE e la posizione dell’Ungheria all’interno del blocco. Il Ministro degli Esteri Péter Szijjártó ha annunciato la disponibilità dell’Ungheria a partecipare a programmi di sviluppo in Africa, concentrandosi su economia, sicurezza alimentare, gestione dell’acqua, irrigazione e istruzione, con l’obiettivo dichiarato di frenare l’immigrazione illegale.18 Ha anche confermato una prossima visita a Mosca per una riunione del comitato economico congiunto ungherese-russo 18, evidenziando il continuo impegno dell’Ungheria con la Russia nonostante le sanzioni occidentali. La cooperazione di Visegrád (V4) rimane centrale per la politica estera ungherese, con Szijjártó che esprime speranze per una rinnovata cooperazione dopo le prossime elezioni polacche e ceche 19, segnalando il desiderio di rafforzare le alleanze regionali.

La forte posizione filo-russa e anti-adesione dell’Ucraina all’UE da parte di Orbán 17 contraddice direttamente la più ampia politica estera dell’UE e potenzialmente mette a repentaglio l’accesso dell’Ungheria a cruciali fondi dell’UE.8 Ciò crea una tensione fondamentale tra l’agenda di politica estera indipendente dell’Ungheria e la sua dipendenza economica da una più profonda integrazione nell’UE.

Impatto dei Cambiamenti Economici Globali e delle Dinamiche Regionali

L’economia globale sta affrontando una crescita “precaria”, con tensioni commerciali accresciute e incertezza politica che guidano un rallentamento.13 La crescita globale è prevista rallentare al 2,3% nel 2025 14, creando un ambiente esterno difficile per le economie orientate all’esportazione come l’Ungheria. La debole performance della Germania, un partner commerciale chiave, continua a influenzare negativamente le esportazioni industriali ungheresi 10, sottolineando l’interconnessione delle economie europee. Nuove tariffe sulle auto elettriche cinesi stanno aumentando i prezzi in Europa, inclusa l’Ungheria, spingendo alcuni produttori a considerare l’apertura di fabbriche europee per mitigare questi oneri.16 Questo potrebbe rappresentare un’opportunità per l’Ungheria di attrarre nuovi investimenti diretti esteri nel settore manifatturiero. Il passaggio globale verso la priorità dell’affidabilità e della sicurezza rispetto al costo più basso nelle catene di approvvigionamento, conseguenza della pandemia di COVID-19 e delle continue tensioni geopolitiche, potrebbe beneficiare l’Ungheria grazie alla sua posizione geografica strategica e all’appartenenza all’UE.16 La questione critica rimane se l’Ungheria possa fornire manodopera qualificata sufficiente e un ambiente commerciale prevedibile per capitalizzare pienamente questa tendenza emergente.16

Mentre le tensioni commerciali globali e le riconfigurazioni della catena di approvvigionamento pongono sfide immediate, esse presentano anche un’opportunità strategica per l’Ungheria. Sfruttando la sua posizione geografica e l’appartenenza all’UE, l’Ungheria potrebbe attrarre industrie a più alto valore aggiunto che cercano rotte di approvvigionamento più sicure e affidabili, a condizione che affronti fattori interni come la disponibilità di manodopera qualificata e la prevedibilità del contesto commerciale. Ciò rappresenta una potenziale riorganizzazione economica a lungo termine.

Conclusione: Prospettive e Considerazioni Strategiche

Le prospettive economiche dell’Ungheria al 10 giugno 2025 sono caratterizzate da un delicato equilibrio tra pressioni fiscali interne e dipendenze esterne. Il governo si trova di fronte alla sfida immediata di finanziare un deficit di bilancio in crescita, evidenziato dal significativo aumento del ricorso al debito estero, una misura che temporaneamente supera i propri limiti di rapporto del debito. Sebbene i dividendi una tantum abbiano fornito un certo sollievo fiscale, i problemi strutturali sottostanti, inclusi l’aumento dei pagamenti degli interessi e il ritardo nell’erogazione dei fondi dell’UE, richiedono una vigilanza continua e aggiustamenti fiscali più sostenibili.

Il fattore più critico per la modernizzazione economica e la crescita sostenuta dell’Ungheria risiede nella sua relazione con l’Unione Europea. I 19 miliardi di euro di fondi di ripresa congelati rappresentano un’opportunità trasformativa, in particolare per i settori dell’energia verde e delle infrastrutture. Tuttavia, lo sblocco di questi fondi dipende interamente dalla volontà politica di Budapest di attuare sostanziali riforme di governance. Ciò crea un clima di investimento altamente politicizzato, dove il successo dipende meno dai fondamentali di mercato tradizionali e più dall’impegno del governo per lo stato di diritto e la conformità all’UE.

Dal punto di vista macroeconomico, l’Ungheria sta attraversando un periodo di previsioni di crescita significativamente ridimensionate, lottando con venti contrari esterni provenienti da partner commerciali chiave come la Germania, nonostante un consumo interno resiliente trainato dall’aumento dei salari reali. L’inflazione persistente, unita a una politica monetaria cauta, suggerisce la possibilità di continue pressioni stagflazionistiche, limitando la flessibilità della Banca Nazionale nel stimolare l’economia.

Da una prospettiva geopolitica, la distinta politica estera del Primo Ministro Orbán, in particolare la sua posizione sulla Russia e l’Ucraina, continua a creare attrito con l’UE, potenzialmente esacerbando il ritardo nell’erogazione dei fondi e influenzando la posizione internazionale dell’Ungheria. Tuttavia, le riconfigurazioni delle catene di approvvigionamento globali offrono anche un’opportunità strategica a lungo termine per l’Ungheria di riposizionarsi come hub affidabile per le industrie a più alto valore aggiunto in Europa, a condizione che possa attrarre e trattenere manodopera qualificata e garantire un ambiente commerciale prevedibile.

Per gli investitori e i responsabili politici, il percorso da seguire richiede un attento monitoraggio delle metriche di indipendenza giudiziaria, dei progressi nell’erogazione dell’RRF e delle tendenze inflazionistiche. La ripresa economica dell’Ungheria dipende da una scommessa ad alto rischio: un compromesso politico per sbloccare i fondi dell’UE contro il fascino del populismo a breve termine. Dare priorità alla crescita attraverso le riforme e l’adattamento strategico ai cambiamenti economici globali sarà fondamentale per trasformare il suo precario presente in un futuro più stabile e prospero.

FONTI

  1. Hungarian Government Plans Refined as Budget Figures Shift – Ground News, accessed June 10, 2025, https://ground.news/article/there-is-a-huge-problem-with-the-hungarian-budget-the-government-has-decided-to-take-another-drastic-step-penzcentrum
  2. Hungary to Boost Eurobond Sales by €3 Billion to Plug Budget Gap …, accessed June 10, 2025, https://www.allsides.com/news/2025-06-10-0515/banking-and-finance-hungary-boost-eurobond-sales-3-billion-plug-budget-gap
  3. Akkora a baj a költségvetéssel, hogy a duplájára kell emelni a 2025-re tervezett külföldi hitelfelvételt – Telex, accessed June 10, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/06/10/devizaadossag-arany-no-akk-ngm-sajtotajekoztato-magyarorszag-finanszirozasa
  4. The Budget Is so Bad that the Planned Foreign Borrowing for 2025 Needs to Be Doubled., accessed June 10, 2025, https://ground.news/article/the-budget-is-so-bad-that-the-planned-foreign-borrowing-for-2025-needs-to-be-doubled
  5. Az MVM gigantikus befizetése mentette a költségvetést – Portfolio.hu, accessed June 10, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250610/az-mvm-gigantikus-befizetese-mentette-a-koltsegvetest-766919
  6. Meglepetés: bődületes többlet a költségvetésben az MVM osztalékbefizetése után, accessed June 10, 2025, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/06/meglepetes-boduletes-tobblet-a-koltsegvetesben-az-mvm-osztalek-befizetese-utan
  7. Fitch Ratings affirms Hungary’s sovereign rating with a stable outlook, accessed June 10, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/fitch-ratings-affirms-hungary-s-sovereign-rating-with-a-stable-outlook
  8. Hungary’s Crossroads: Can EU Funds Revive Growth or Will …, accessed June 10, 2025, https://www.ainvest.com/news/hungary-crossroads-eu-funds-revive-growth-reforms-falter-2506/
  9. Hungary’s economy contracts in Q1, casting doubt on government’s growth targets, accessed June 10, 2025, https://www.intellinews.com/hungary-s-economy-contracts-in-q1-casting-doubt-on-government-s-growth-targets-378843/
  10. The Hungarian economy is facing increasingly strong headwinds – Trademagazin, accessed June 10, 2025, https://trademagazin.hu/en/egyre-erosebb-ellenszelben-a-magyar-gazdasag/
  11. Ítéletet mondott a Fitch – Erste Market, accessed June 10, 2025, https://www.erstemarket.hu/tartalom/220706/iteletet-mondott-a-fitch-20250610
  12. Reménykeltő adatok érkeztek – Egyre több jel utal arra, hogy elérhette a gödör alját a német gazdaság – Hír TV, accessed June 10, 2025, https://hirtv.hu/hirtvkulfold/remenykelto-adatok-erkeztek-egyre-tobb-jel-utal-arra-hogy-elerhette-a-godor-aljat-a-nemet-gazdasag-2609362
  13. Walking a tightrope: Biannual economic outlook – KPMG International, accessed June 10, 2025, https://kpmg.com/us/en/articles/2025/june-2025-economic-compass.html
  14. Global Economy Set for Weakest Run Since 2008 Outside of Recessions – World Bank, accessed June 10, 2025, https://www.worldbank.org/en/news/press-release/2025/06/10/global-economic-prospects-june-2025-press-release
  15. Hungary Calendar – Trading Economics, accessed June 10, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/calendar
  16. 5 gazdasági vihar a láthatáron: így hatnak a pénzügyeidre 2025 nyarán, accessed June 10, 2025, https://allampapirkalkulator.hu/hirek/5-gazdasagi-vihar-a-lathataron-igy-hatnak-a-penzugyeidre-2025-nyaran-292
  17. Report for Tuesday, June 10, 2025 – The Cipher Brief, accessed June 10, 2025, https://www.thecipherbrief.com/report-for-tuesday-june-10-2025
  18. FM: Hungary is prepared to take part in development schemes in Africa, accessed June 10, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/fm-hungary-is-prepared-to-take-part-in-development-schemes-in-africa
  19. A világgazdaság többször is a feje tetejére állt – Magyar Hírlap, accessed June 10, 2025, https://www.magyarhirlap.hu/kulfold/20250610-a-vilaggazdasag-tobbszor-is-a-feje-tetejere-allt
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