Panoramica Economica Ungherese: Sviluppi Chiave dell’11 Giugno 2025

Sommario Esecutivo

L’11 giugno 2025, il panorama economico ungherese è stato caratterizzato da una complessa interazione di decisioni politiche interne, persistenti sfide macroeconomiche e continue tensioni con l’Unione Europea. Tra gli sviluppi principali si annoverano la pubblicazione dei dati sull’inflazione di maggio, che ha mostrato un leggero aumento, significative decisioni parlamentari che hanno influenzato la Banca Nazionale Ungherese (MNB) e consolidato l’uso del contante come diritto costituzionale, e la sfida legale del governo contro una multa giornaliera imposta dall’UE. Le previsioni internazionali hanno delineato un quadro cauto per la crescita ungherese nel 2025, in un contesto di rallentamento globale, mentre i cambiamenti legislativi interni hanno segnalato una continua affermazione della sovranità nazionale su sfere economiche e sociali. Questi eventi, nel loro insieme, evidenziano la traiettoria politica distintiva dell’Ungheria e il delicato equilibrio che essa cerca tra gli interessi nazionali e l’integrazione internazionale.

PODCAST IN ITALIANO


I. Indicatori Macroeconomici e Previsioni

A. Aggiornamento sull’Inflazione (Dati di Maggio 2025 e Proiezioni)

I dati pubblicati l’11 giugno 2025 dall’Ufficio Centrale di Statistica Ungherese (KSH) hanno rivelato che i prezzi al consumo in Ungheria sono aumentati del 4,4% su base annua a maggio 2025, superando le aspettative del 4,3% e in crescita rispetto al 4,2% registrato ad aprile. Su base mensile, l’inflazione è salita dello 0,2%.1

L’analisi delle componenti principali mostra che i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 5,9% (rispetto al 5,4% di aprile), mentre i servizi hanno registrato un incremento annuo del 5,9%, trainato da costi postali, affitti e riparazioni più elevati. Anche i prezzi delle bevande alcoliche e del tabacco sono aumentati al 7,3%. Al contrario, i prezzi dei carburanti per autoveicoli sono diminuiti del 4,8% su base annua, e l’inflazione dei servizi ha mostrato un leggero rallentamento al 5,9% (dal 7%). L’inflazione di base annua, che esclude le componenti più volatili come cibo ed energia, è scesa al 4,8%, un minimo di cinque mesi dal 5% del mese precedente.1

Il Ministero dell’Economia Nazionale ha attribuito l’aumento dell’inflazione alimentare principalmente ai prodotti stagionali e ai servizi legati all’ospitalità, come frutta fresca e patate. Il Ministero ha altresì sottolineato che il tetto al margine di profitto del governo, che limita i ricarichi dei rivenditori al 10% su 30 articoli alimentari essenziali, prorogato fino al 31 agosto, ha contribuito a contenere i rincari. Tuttavia, Janos Nagy, analista macroeconomico di Erste Bank, prevede che il tasso di inflazione medio annuo dell’Ungheria raggiungerà il 4,7% nel 2025, ben al di sopra dell’obiettivo del 3% della banca centrale. Egli ha notato che i dati recenti sono in gran parte influenzati da misure amministrative, avvertendo che una futura ripresa economica potrebbe creare nuove pressioni sui prezzi.1

L’aumento dell’inflazione complessiva a maggio, nonostante una certa moderazione nelle componenti di base e dei servizi, indica che le pressioni sui prezzi rimangono significative e diffuse. Questo suggerisce che le misure amministrative del governo, pur fornendo un certo sollievo temporaneo, non stanno risolvendo in modo fondamentale il problema inflazionistico. Se l’inflazione continua a salire con queste misure in atto, ciò indica pressioni sottostanti più profonde, come la crescita dei salari o inefficienze della catena di approvvigionamento, che tali tetti non possono affrontare. La sfida della Banca Nazionale Ungherese nel raggiungere il suo obiettivo del 3% è considerevole, e l’attuale combinazione di politiche potrebbe non essere sufficiente per una disinflazione sostenuta. Ciò continuerà a incidere sui redditi reali e sulla fiducia dei consumatori.

B. Movimenti del Tasso di Cambio (EUR/HUF, Andamento del Fiorino)

L’11 giugno 2025, il fiorino ungherese ha mostrato un rafforzamento, con la quotazione EUR/HUF scesa sotto 400.4 Questa reazione del mercato è stata insolita, poiché un dato di inflazione più elevato (4,4% a maggio) di solito tende a indebolire una valuta. Tuttavia, gli operatori di mercato hanno interpretato l’aumento dell’inflazione come un segnale che la Banca Nazionale Ungherese (MNB) sarà costretta a mantenere la sua politica monetaria restrittiva, riducendo le probabilità di tagli aggressivi dei tassi di interesse nel prossimo futuro.3

Questo comportamento del fiorino riflette la sensibilità del mercato alla politica monetaria della MNB. Se il mercato percepisce che la banca centrale è impegnata a combattere l’inflazione, anche a costo di sacrificare una crescita immediata, i tassi di interesse più elevati (attualmente al 6,5% 5) diventano più attraenti per gli investitori in cerca di rendimenti, sostenendo così il valore della valuta. Questa dinamica evidenzia l’importanza della credibilità della MNB nella lotta all’inflazione per la stabilità del fiorino, anche se le condizioni economiche sottostanti, come l’erosione del potere d’acquisto dei cittadini, rimangono difficili.3

C. Proiezioni di Crescita del PIL e Prospettive Economiche

Le previsioni economiche per l’Ungheria nel 2025 presentano un quadro di crescita moderata, con proiezioni che variano tra le diverse istituzioni internazionali. La Commissione Europea prevede una crescita del PIL dello 0,8% per il 2025, con un’accelerazione al 2,5% nel 2026.7 L’OCSE, invece, stima una crescita del 2,1% nel 2025 e del 2,9% nel 2026.8 S&P Global Ratings ha rivisto al ribasso la sua previsione per la crescita del PIL ungherese nel 2025 all’1,5% (dal 3% precedente).9 Tutte queste previsioni sono significativamente inferiori all’ambizioso obiettivo del governo ungherese di una crescita tra il 3% e il 6%.8

La ripresa economica è prevista essere trainata principalmente dal consumo privato, sostenuto dalla crescita dei redditi reali e dalle esenzioni fiscali sul reddito personale.7 Tuttavia, gli investimenti dovrebbero rimanere limitati nel 2025, con una ripresa attesa solo nel 2026, a causa di un ambiente imprenditoriale incerto e tagli agli investimenti pubblici.7 Le esportazioni dovrebbero recuperare, spinte dalla domanda in miglioramento e dalle nuove capacità produttive derivanti da investimenti diretti esteri (IDE).7

Nonostante queste proiezioni, i rischi per le prospettive economiche rimangono elevati. La domanda esterna contenuta, particolarmente rilevante data l’elevata esposizione commerciale dell’Ungheria e la sua profonda integrazione nelle catene di approvvigionamento globali (le esportazioni equivalgono al 75% del PIL) 9, rappresenta una sfida significativa. Inoltre, le pressioni inflazionistiche, esacerbate da elevati aumenti salariali e altre misure politiche finanziate dal governo, continuano a rappresentare un rischio.7

La divergenza tra le previsioni internazionali e gli obiettivi del governo evidenzia una potenziale difficoltà nel raggiungere gli ambiziosi traguardi economici dichiarati, soprattutto con investimenti limitati nel 2025. La dipendenza della crescita dal consumo, a sua volta influenzato dall’inflazione, crea un ciclo delicato. La vulnerabilità dell’Ungheria al rallentamento economico globale, unita alle sue sfide interne, aggiunge pressione al suo percorso di ripresa.

D. Posizione Fiscale e Gestione del Debito

Il Ministero dell’Economia Nazionale ha aggiornato la previsione del deficit di bilancio basato sul flusso di cassa per il 2025 a 4.774 miliardi di HUF. Di conseguenza, l’Agenzia per la Gestione del Debito Governativo (ÁKK) ha modificato il suo piano di finanziamento per il 2025, prevedendo di coprire l’aumento di 651 miliardi di HUF delle esigenze di finanziamento tramite l’emissione di obbligazioni in valuta estera (FX) per un importo di 3 miliardi di euro.10 Questa emissione mira ad accumulare riserve liquide infragiornaliere e a migliorare la flessibilità della gestione del debito, consentendo anche una leggera riduzione dell’obiettivo di emissione netta per il mercato istituzionale in HUF.10

Nonostante questi aggiustamenti, la posizione fiscale dell’Ungheria rimane sotto pressione. Le previsioni indicano un deficit del bilancio pubblico elevato, al 4,6% del PIL nel 2025 secondo la Commissione Europea 7, e al 4,5% secondo S&P Global Ratings 9, entrambi superiori agli obiettivi del governo del 3,7%.9 Il debito pubblico lordo è previsto aumentare al 74,5% del PIL nel 2025.7 S&P ha rivisto il proprio outlook sull’Ungheria da Stabile a Negativo, citando rischi fiscali ed esterni, tra cui un elevato debito rispetto al PIL e un onere degli interessi previsto superiore al 4% del PIL per il 2025, uno dei più alti nell’UE.9

La decisione di ricorrere all’emissione di obbligazioni in valuta estera per coprire il deficit evidenzia una dipendenza dal finanziamento esterno e un approccio proattivo nella gestione della flessibilità del debito. Tuttavia, ciò comporta anche un aumento del debito denominato in valuta estera, esponendo il paese a rischi di cambio. La persistenza di un deficit elevato, nonostante gli sforzi di consolidamento, è motivo di preoccupazione per le agenzie di rating e indica la necessità di una continua disciplina fiscale, soprattutto in vista delle elezioni del 2026, dove le spese discrezionali potrebbero rappresentare un rischio per le proiezioni fiscali.9 L’Ungheria sta gestendo attivamente il proprio debito in un contesto fiscale difficile, ma le sfide strutturali rimangono.


II. Sviluppi Legislativi e Politici

A. Decisioni Parlamentari sulla Banca Nazionale Ungherese (MNB)

L’11 giugno 2025, il Parlamento ungherese ha adottato una decisione significativa che proibisce alla Banca Nazionale Ungherese (MNB) di istituire fondazioni di gestione patrimoniale. La votazione è stata di 132 voti a favore, 29 contrari e 25 astensioni.11 Questa misura rappresenta un intervento legislativo diretto nell’autonomia operativa della banca centrale.

Questa mossa può essere interpretata come un tentativo da parte del governo di limitare l’influenza o il controllo della MNB sui fondi pubblici, soprattutto alla luce di passate controversie relative a tali fondazioni. Tali decisioni potrebbero avere un impatto sull’indipendenza della MNB e sulla sua capacità di svolgere determinate attività non legate alla politica monetaria. L’indipendenza di una banca centrale è un pilastro fondamentale di una sana politica monetaria, e limitare la capacità della MNB di creare fondazioni potrebbe essere percepito come un’erosione della sua autonomia, sollevando potenzialmente preoccupazioni per le istituzioni finanziarie internazionali e gli investitori in merito alla governance e allo stato di diritto. Questa decisione segnala un cambiamento nell’equilibrio di potere tra il governo e la banca centrale, che potrebbe limitare la flessibilità finanziaria della MNB e essere vista come una mossa per centralizzare il controllo sulle attività economiche, incidendo potenzialmente sulla fiducia degli investitori nella stabilità istituzionale.11

B. L’Uso del Contante come Diritto Costituzionale

L’11 giugno 2025, il Parlamento ungherese ha ufficialmente elevato l’uso del contante a diritto costituzionale, con una votazione di 143 voti a favore, 7 contrari e 31 astensioni.12 Il preambolo della modifica legislativa sottolinea che la protezione dell’uso del contante è una pietra angolare della libertà personale, della protezione dei dati e della giustizia sociale, consentendo alle persone di scegliere liberamente il metodo di pagamento.13 Questa decisione include anche il diritto di effettuare pagamenti in contanti per i trasferimenti di proprietà terriera e immobiliare.12

Questa è una dichiarazione politica significativa che indica l’impegno del governo a preservare il contante in un’economia sempre più digitale. Questa mossa potrebbe essere motivata da preoccupazioni per la privacy, l’inclusione finanziaria o il desiderio di mantenere il controllo sui sistemi di pagamento. Le implicazioni potrebbero includere un rallentamento dell’adozione dei pagamenti digitali, un impatto sull’innovazione fintech e il mantenimento di un’economia informale più ampia. Assicurare che il contante rimanga un’opzione valida per transazioni di grandi dimensioni, come quelle immobiliari, potrebbe avere implicazioni anche per la trasparenza e le misure antiriciclaggio.12 Questa politica potrebbe essere vista come una mossa populista o un tentativo genuino di proteggere determinate libertà, ma potrebbe anche creare attriti con le direttive dell’UE che promuovono i pagamenti digitali e la trasparenza. Essa evidenzia un aspetto unico della politica economica ungherese, potenzialmente divergente dalle tendenze europee verso società senza contanti.

C. Interventi nel Mercato Immobiliare (Legge sulla Protezione dell’Identità Locale)

Una nuova legge sulla “protezione dell’identità locale”, approvata dal Parlamento l’11 giugno 2025 ed efficace dal 1° luglio, conferisce ai comuni il potere di limitare il numero di nuovi residenti in determinate aree e di imporre tasse sui nuovi insediamenti.6 La legge consente inoltre ai comuni di esercitare diritti di prelazione per l’acquisto di proprietà se non desiderano nuovi residenti.15

Gli esperti avvertono che questa legge potrebbe “svalutare molte case/appartamenti ungheresi” e “causare un’enorme riorganizzazione nel mercato immobiliare” riducendo il bacino di acquirenti potenziali, spingendo al ribasso i prezzi e riducendo il numero di transazioni.15 L’incertezza generata da questa politica potrebbe scoraggiare gli investimenti. Questa normativa, sebbene inquadrata nella protezione dell'”identità locale”, introduce un vincolo politicamente motivato in un mercato che ha già sperimentato una rapida crescita (14% annuo negli ultimi 10 anni, con l’Ungheria leader dell’UE nella crescita dei prezzi immobiliari).16 La legge rischia di creare mercati immobiliari frammentati, ridurre la mobilità e potenzialmente deprimere i valori immobiliari nelle aree soggette a restrizioni, contraddicendo i principi di mercato e potenzialmente scoraggiando gli investimenti sia nazionali che esteri nelle aree interessate.6

D. Regolamentazione dei Costi delle Utenze

La politica governativa di contenimento dei costi delle utenze per le famiglie e le imprese rimane in vigore per il 2025. Una normativa del novembre 2024 ha stabilito che le tariffe di sistema per l’elettricità residenziale non aumenteranno nel 2025.17 Questo è stato ulteriormente confermato da un articolo di gennaio 2025, che ha ribadito che le tariffe delle utenze non aumenteranno per il 2025, introducendo anche un nuovo sistema di fatturazione a partire dal 1° gennaio 2025.18

Questa misura di controllo amministrativo dei prezzi mira a proteggere i consumatori e le imprese dalla volatilità dei prezzi dell’energia. Sebbene offra un sollievo a breve termine per il potere d’acquisto dei consumatori 3, può distorcere i segnali di mercato e creare oneri per il bilancio statale.7 La modifica legislativa che stabilisce che i prezzi di mercato al di sopra della soglia di consumo delle famiglie saranno il prezzo di riferimento, anziché i prezzi del 2022 12, indica un tentativo del governo di gestire il costo di questa sovvenzione pur mantenendo il principio fondamentale della riduzione delle bollette. Il governo continua a utilizzare misure amministrative per gestire l’inflazione e i costi delle famiglie, il che può fornire un sollievo a breve termine, ma potrebbe portare a distorsioni a lungo termine o a tensioni fiscali.

E. Adeguamenti della Politica Fiscale e Fiscale

L’11 giugno 2025, il Parlamento ungherese ha approvato diverse modifiche fiscali, tra cui un aumento dell’agevolazione fiscale sulla base imponibile per l’occupazione delle microimprese dal 100% al 150%. Sono state introdotte anche esenzioni dalla tassa sulle auto aziendali per le organizzazioni di guardia civica e i vigili del fuoco volontari, e le ispezioni fiscali e doganali diventeranno senza carta.12

Tuttavia, il governo ha anche eliminato la maggior parte dei sussidi immobiliari (con l’eccezione dei programmi “CSOK rurale” e “Babaváró”) a causa di “difficoltà di bilancio”.12 Questo approccio selettivo alla spesa pubblica indica una strategia di bilancio che privilegia determinate aree, come il sostegno alle piccole imprese e ai servizi pubblici, pur riducendo altre per gestire il deficit. La decisione di eliminare i sussidi immobiliari, esplicitamente legata alle difficoltà di bilancio, conferma la pressione fiscale sul governo e la necessità di un consolidamento fiscale. Questo approccio selettivo potrebbe portare a una ripresa economica irregolare tra i settori e potrebbe segnalare continue difficoltà nella disciplina di bilancio, specialmente in vista delle elezioni del 2026.9


III. Relazioni Internazionali e Dinamiche dell’UE

A. La Sfida Legale dell’Ungheria Contro la Multa dell’UE

L’11 giugno 2025, lo Stato ungherese ha annunciato l’intenzione di intentare una causa contro la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) per contestare la decisione del tribunale di imporre una multa giornaliera di un milione di euro al paese.19 Questa multa, che ha già raggiunto i 191 miliardi di HUF, è stata imposta per la mancata conformità dell’Ungheria con le leggi dell’UE in materia di asilo e per il “deliberato eludere l’applicazione della politica comune dell’UE” sulla migrazione, inclusa la negazione dell’accesso ai richiedenti asilo al confine e il ricorso a respingimenti.20 Il governo aveva già stanziato 600 milioni di HUF per la procedura legale a dicembre.19

Questa azione legale rappresenta un’escalation significativa nelle continue dispute legali e politiche dell’Ungheria con l’UE. Sebbene sia presentata come una difesa contro una multa “oltraggiosa e inaccettabile” 20, comporta implicazioni economiche dirette, in quanto devia fondi statali verso battaglie legali e potrebbe ulteriormente inasprire le relazioni, incidendo potenzialmente sul rilascio di fondi UE cruciali.8 La causa è parte di un modello più ampio della politica estera ungherese incentrata sulla sovranità, che spesso si scontra con gli sforzi di integrazione dell’UE. Ciò crea un clima di incertezza per gli investitori riguardo all’adesione dell’Ungheria alle norme dell’UE e potrebbe ritardare o compromettere l’erogazione dei fondi di recupero dell’UE, vitali per la crescita economica e gli investimenti pubblici.8

B. Preoccupazioni della Commissione Europea sulla Competitività e la Sostenibilità

L’11 giugno 2025, la Commissione Europea ha espresso “serie preoccupazioni” riguardo alla competitività e alla sostenibilità dell’economia ungherese, come indicato nei suoi recenti rapporti.24 Le preoccupazioni specifiche includono la sostenibilità del sistema pensionistico, il sistema fiscale e il calo della produttività del lavoro.24 Queste problematiche strutturali, che vanno oltre le fluttuazioni economiche a breve termine, sono state delineate in sei raccomandazioni specifiche per paese emesse il 4 giugno 2025.24

Questi avvertimenti della Commissione Europea sono coerenti con l’outlook negativo di S&P Global Ratings 9 e le sfide evidenziate dall’elevato deficit di bilancio.7 La Commissione ha riconosciuto alcuni risultati positivi nella riforma del sistema degli appalti pubblici, in particolare per quanto riguarda l’aumento della concorrenza e l’integrazione di aspetti sociali.24 Tuttavia, le preoccupazioni generali rimangono elevate. Affrontare queste “bombe a orologeria” è fondamentale per una crescita sostenibile e per migliorare le relazioni con l’UE, il che è vitale per l’accesso ai fondi e per garantire la stabilità economica a lungo termine.

C. Contesto Economico Europeo e Globale Più Ampio

Il contesto economico globale e regionale l’11 giugno 2025 ha presentato sfide significative per l’Ungheria. La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso la sua previsione di crescita del PIL globale per il 2025 al 2,3% (dal 2,7% stimato a gennaio), e la previsione per l’Eurozona è stata ridotta allo 0,7% per il 2025.4 La crescita del commercio mondiale è stata significativamente ridotta, prevista all’1,8% nel 2025, rispetto al 3,4% nel 2024.4

Questi rallentamenti globali influenzano direttamente l’Ungheria, un’economia piccola e aperta fortemente integrata nelle catene di approvvigionamento europee. Una crescita più lenta nei mercati di esportazione chiave, come l’Eurozona, smorzerà le prestazioni delle esportazioni ungheresi 7, aggiungendo pressione alla sua crescita del PIL.

Inoltre, la Commissione Europea ha proposto un diciottesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che include il divieto sui gasdotti Nord Stream e la riduzione del tetto massimo del prezzo del petrolio russo a 45 dollari al barile.25 Queste misure, insieme all’anticipata diminuzione del 15% dei ricavi russi da petrolio e gas per il 2025-2027 25, indicano una persistente instabilità geopolitica ed energetica. Sebbene non direttamente sull’Ungheria, questi sviluppi influenzano l’ambiente economico europeo più ampio, in particolare i prezzi dell’energia e i flussi commerciali, che hanno implicazioni significative per la sicurezza energetica e la bilancia commerciale dell’Ungheria, data la sua dipendenza dall’energia russa.11 La continua facilitazione dei pagamenti del gas naturale russo da parte delle banche europee con unità in Russia, nonostante le sanzioni 26, evidenzia la complessa realtà della dipendenza energetica europea e la necessità di meccanismi pragmatici per mantenere i flussi energetici.


Conclusioni

L’11 giugno 2025 ha rappresentato una giornata densa di sviluppi per l’economia ungherese, caratterizzata da un delicato equilibrio tra sfide interne e pressioni esterne. L’inflazione, sebbene con segnali contrastanti tra le componenti principali e di base, rimane una preoccupazione centrale, con la Banca Nazionale Ungherese che mantiene una politica monetaria restrittiva per la stabilità dei prezzi, divergendo dalla tendenza di allentamento della Banca Centrale Europea. Questa postura, pur sostenendo il fiorino, potrebbe frenare la ripresa economica interna.

Sul fronte fiscale, l’aggiornamento del deficit di bilancio per il 2025 e la necessità di finanziamenti aggiuntivi tramite emissioni di obbligazioni in valuta estera sottolineano le persistenti vulnerabilità fiscali del paese. L’outlook negativo di S&P Global Ratings riflette queste preoccupazioni, evidenziando i rischi legati all’elevato debito e alle potenziali spese discrezionali pre-elettorali.

Le decisioni legislative del Parlamento hanno rafforzato l’orientamento del governo verso l’affermazione della sovranità nazionale. Il divieto per la MNB di istituire fondazioni di gestione patrimoniale e la consacrazione dell’uso del contante come diritto costituzionale indicano un maggiore controllo statale sulle istituzioni finanziarie e sulle modalità di pagamento. La nuova legge sulla “protezione dell’identità locale” nel settore immobiliare, pur mirata a obiettivi sociali, rischia di distorcere il mercato e scoraggiare gli investimenti.

Infine, le relazioni tese con l’Unione Europea continuano a generare incertezza economica. La decisione dell’Ungheria di citare in giudizio la CGUE per la multa giornaliera sulle politiche migratorie, unita agli avvertimenti della Commissione Europea sulle “bombe a orologeria” strutturali, evidenzia un conflitto più ampio che potrebbe compromettere l’accesso a fondi UE vitali e la fiducia degli investitori.

In sintesi, l’Ungheria si trova ad affrontare una complessa congiuntura economica. La sua capacità di raggiungere gli obiettivi di crescita ambiziosi dipenderà dalla gestione efficace dell’inflazione, dal consolidamento fiscale e dalla risoluzione delle tensioni con l’UE, il tutto in un contesto di rallentamento economico globale. Le politiche adottate l’11 giugno 2025 riflettono una chiara preferenza per il controllo nazionale e la protezione dell’identità, ma le loro implicazioni a lungo termine per la stabilità economica e l’integrazione europea richiederanno un attento monitoraggio.

FONTI

  1. Inflation in Hungary edges up to 4.4 pct in May-Xinhua, accessed June 11, 2025, https://english.news.cn/europe/20250611/f2f592fbabc64042af34d9a8d20488f6/c.html
  2. Hungary Inflation Rate – Trading Economics, accessed June 11, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/inflation-cpi
  3. A rossz inflációs adatok miatt csökkent a magyarok életszínvonala, vásárlóereje az európaiakhoz képest – Piac&Profit, accessed June 11, 2025, https://piacesprofit.hu/cikkek/gazdasag/a-rossz-inflacios-adatok-miatt-csokkent-a-magyarok-eletszinvonala-vasarloereje-az-europaiakhoz-kepest.html
  4. Csúnya évet jósol a Világbank: lejtmenetben a gazdaságok …, accessed June 11, 2025, https://www.economx.hu/gazdasag/vilagbank-elorejelzes.810749.html
  5. Hungary Base Rate – Trading Economics, accessed June 11, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/interest-rate
  6. Ingatlanpiaci zavarokat okoz egy új törvény – Piac&Profit, accessed June 11, 2025, https://piacesprofit.hu/cikkek/gazdasag/ingatlanpiaci-zavarokat-okoz-egy-uj-torveny.html
  7. Economic forecast for Hungary – European Commission – Economy and Finance, accessed June 11, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/economic-surveillance-eu-economies/hungary/economic-forecast-hungary_en
  8. Will Hungary’s Unexpected Recession Scupper Orbán’s 2025 Growth Aspirations?, accessed June 11, 2025, https://internationalbanker.com/finance/will-hungarys-unexpected-recession-scupper-orbans-2025-growth-aspirations/
  9. Hungary Outlook Revised To Negative From Stable O – S&P Global Ratings, accessed June 11, 2025, https://disclosure.spglobal.com/en/regulatory/article/-/view/type/HTML/id/3352216
  10. Ministry for National Economy updates expected … – About Hungary, accessed June 11, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/ministry-for-national-economy-updates-expected-2025-cash-flow-based-budget-deficit
  11. Fontos döntést hozott a parlament a Magyar Nemzeti Bankról – Infostart.hu, accessed June 11, 2025, https://infostart.hu/belfold/2025/06/11/fontos-dontest-hozott-a-parlament-a-magyar-nemzeti-bankrol
  12. Parlament: alkotmányos jog lett a készpénzhasználat, az MNB nem hozhat létre alapítványokat | hvg.hu, accessed June 11, 2025, https://hvg.hu/gazdasag/20250611_alkotmanyos-jog-lett-a-keszpenzhasznalat-az-MNB-nem-hozhat-letre-alapitvanyokat
  13. Hivatalos: “Magyarországon alkotmányos jognak tekintjük a készpénzhasználatot”, accessed June 11, 2025, https://www.portfolio.hu/uzlet/20250611/hivatalos-magyarorszagon-alkotmanyos-jognak-tekintjuk-a-keszpenzhasznalatot-767327
  14. Megvédik a készpénzhasználatot, az Alkotmány is garantálja a jogot – BAON, accessed June 11, 2025, https://www.baon.hu/helyi-kozelet/2025/02/keszpenzhasznalat-alkotmanyos-jog
  15. Egy tollvonással értéktelen lesz rengeteg magyar háza, lakása? Ezt jó tudni a beköltözési korlátozásról – Pénzcentrum, accessed June 11, 2025, https://www.penzcentrum.hu/otthon/20250611/egy-tollvonassal-ertektelen-lesz-rengeteg-magyar-haza-lakasa-ezt-jo-tudni-a-bekoltozesi-korlatozasrol-1180238
  16. Hungary Real Estate Prices in 2025: Cost of Hungarian Properties, Taxes & Other Expenses, accessed June 11, 2025, https://imigrant-hungary.com/en/blog/how-much-is-real-estate-in-hungary/
  17. Megjött a lakossági rezsicsökkentés fontos kormánydöntése – Portfolio.hu, accessed June 11, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20241115/megjott-a-lakossagi-rezsicsokkentes-fontos-kormanydontese-723290
  18. Fontos hír érkezett az idei rezsicsökkentésről – Dívány, accessed June 11, 2025, https://divany.hu/eletem/rezsicsokkentes-2025/
  19. Beperli Magyarország az EU Bíróságát – Portfolio.hu, accessed June 11, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250611/beperli-magyarorszag-az-eu-birosagat-767305
  20. Bakondi György: Magyarország pert indít az EU bírósága ellen a napi egymillió eurós büntetés miatt – Népszava, accessed June 11, 2025, https://nepszava.hu/3283170_menekultugy-kotelezettsegszegesi-eljaras
  21. Human rights in Hungary – Amnesty International, accessed June 11, 2025, https://www.amnesty.org/en/location/europe-and-central-asia/western-central-and-south-eastern-europe/hungary/report-hungary/
  22. EU court fines Hungary for not following asylum laws – Courthouse News Service, accessed June 11, 2025, https://www.courthousenews.com/eu-court-fines-hungary-for-not-following-asylum-laws/
  23. Conference – Portfolio.hu, accessed June 11, 2025, https://www.portfolio.hu/en/events/all
  24. Több időzített bomba ketyeg Magyarországon – figyelmeztet az Európai Bizottság, accessed June 11, 2025, https://www.portfolio.hu/unios-forrasok/20250611/tobb-idozitett-bomba-ketyeg-magyarorszagon-figyelmeztet-az-europai-bizottsag-767349
  25. Report for Wednesday, June 11, 2025 – The Cipher Brief, accessed June 11, 2025, https://www.thecipherbrief.com/report-for-wednesday-june-11-2025-2672351745
  26. European Banks With Russian Units Help Keep Natural Gas Flowing – Energy Connects, accessed June 11, 2025, https://www.energyconnects.com/news/gas-lng/2025/june/european-banks-with-russian-units-help-keep-natural-gas-flowing/
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