Viktor Orbán ha inserito in agenda un – a quanto pare – imprevisto incontro con Vladimir Putin
per il prossimo 17 febbraio. La trasferta a Mosca del primo ministro ungherese, infatti, è stata organizzata su richiesta dell’omologo russo.
Lo sostiene il quotidiano magiaro Népszabadság, aggiungendo che i due non parleranno solo dell’espansione della centrale nucleare di Paks, per cui l’Ungheria è legata a Rosatom da un prestito da 10 miliardi di euro, ma anche della possibile fornitura al Paese mitteleuropeo di elicotteri ed armi da parte della Russia.
Orbán chiederà inoltre a Putin la rimozione dell’Ungheria dalla lista nera della potenza mondiale, in quanto alleato contro le sanzioni UE. Il politico conservatore ha più volte dichiarato che l’Unione Europea si danneggia da sola con le sanzioni inflitte alla Russia.
Venerdì scorso il capo di gabinetto János Lázár ha affermato sul canale televisivo ATV che l’Ungheria potrebbe ritirare la prima tranche del prestito nella prima metà di quest’anno. Ciononostante, il governo continua ad argomentare che le entrate di Paks II saranno sufficienti a coprire tutti i costi, dal capitale necessario al mantenimento e fino gestione dei rifiuti. La questione, ancora una volta, resta aperta.
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu