Panoramica Economica Ungherese: Analisi al 2 Luglio 2025

I. Sintesi Esecutiva: Tra Crescita Debole e Cambiamenti Settoriali

Al 2 luglio 2025, l’economia ungherese si trova in una fase complessa, caratterizzata da prospettive di crescita riviste al ribasso e da un percorso prolungato verso la stabilità dei prezzi, come indicato dalle recenti valutazioni della Banca Nazionale Ungherese (MNB). Questo contesto macroeconomico si riflette in un panorama microeconomico variegato. Si osserva un diffuso deterioramento del sentiment economico tra imprese e consumatori, segnali contrastanti dal mercato del lavoro, e un investimento aziendale generalmente contenuto, in netto contrasto con l’attrazione di significativi progetti industriali a guida estera. La pressione inflazionistica di fondo persiste, nonostante l’applicazione di controlli sui prezzi, e le sfide fiscali continuano a gravare sulle finanze pubbliche.

PODCAST IN ITALIANO

Per fornire una panoramica immediata delle condizioni economiche attuali, la seguente tabella riassume i principali indicatori e le previsioni aggiornate:

IndicatoreValorePeriodo/DataFonteNote
Previsione Crescita PIL (2025)0.8%Ultima Previsione MNB (30 Giu 2025)1Rivista al ribasso (da 2.4%)
Previsione Crescita PIL (2026)2.8%Ultima Previsione MNB (30 Giu 2025)1Inferiore alle proiezioni precedenti
Raggiungimento Obiettivo InflazioneInizio 2027Ultima Previsione MNB (30 Giu 2025)1Obiettivo: 3%
Previsione Inflazione Media Annua (2025)4.7%Ultima Previsione MNB (30 Giu 2025)1
Prezzi alla Produzione Industriale (YoY)+6.9%Maggio 20253
Prezzi alla Produzione Industriale (MoM)-0.7%Aprile-Maggio 20253
Indice di Sentiment Economico91.6Maggio 20255In calo da 93.5 (Aprile), sotto la media di lungo periodo (100)
Deficit Amministrazioni Pubbliche (% PIL)3.9%Q1 20254
Debito Pubblico Lordo (% PIL)75.5%Fine Q1 20251In aumento dal 73.5% (fine 2024)
Quota Debito in Valuta Estera30.6%Proiezione Fine 20251In aumento dal 29.8% (fine 2024)
Saldo Conto Corrente (M EUR)1141.2Q1 20256Aggiornato 26 Giu 2025
Posizione Finanziaria Netta Famiglie (% PIL)6.2%Q1 2025 (ultimi 4 trimestri)6Aggiornato 30 Giu 2025
Posizione Finanziaria Netta Amministrazioni Pubbliche (% PIL)-4.5%Q1 2025 (ultimi 4 trimestri)6Aggiornato 30 Giu 2025

II. Panorama Microeconomico Ungherese: Un’Analisi Settoriale Dettagliata (Fine Giugno – Inizio Luglio 2025)

Questa sezione approfondisce i dettagli dell’economia ungherese, dando priorità alle performance settoriali, al sentiment di consumatori e imprese, e alle dinamiche del mercato del lavoro, basandosi sui dati più recenti disponibili, principalmente da fine giugno e dal primo trimestre 2025.

A. Attività Industriale e Investimenti Chiave

I dati di fine giugno 2025 rivelano un quadro sfumato per il settore industriale ungherese. I prezzi alla produzione industriale, a maggio 2025, erano superiori del 6,9% rispetto all’anno precedente, segnalando un ambiente di costi elevati per i produttori.3 Tuttavia, si è registrato un leggero calo mensile dello 0,7% da aprile a maggio.3 Questa dinamica suggerisce che, pur rimanendo l’inflazione annuale dei prezzi alla produzione significativa, potrebbero emergere alcune pressioni disinflazionistiche o un allentamento della domanda su base mensile all’interno del settore industriale. Questo potrebbe offrire un lieve sollievo alle imprese che affrontano pressioni sui costi degli input, migliorando potenzialmente la loro redditività a breve termine e la posizione competitiva. Tuttavia, il persistere di un dato annuale elevato indica che l’ambiente complessivo dei costi per i produttori rimane elevato, richiedendo un’attenta gestione dei costi.

Per quanto riguarda la performance commerciale, l’Ungheria ha registrato un surplus di 739 milioni di euro nel commercio estero di beni a maggio 2025. Nonostante ciò, il saldo è peggiorato di 281 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.4 Mentre il volume delle esportazioni è cresciuto del 3,2%, quello delle importazioni è aumentato a un ritmo più rapido del 5,4% su base annua.4 Questo indica un divario crescente tra il valore delle importazioni e delle esportazioni. Il deterioramento del saldo commerciale, nonostante la crescita del volume delle esportazioni, suggerisce che il valore delle importazioni sta superando quello delle esportazioni, potenzialmente a causa di prezzi più elevati degli input (ad esempio, energia, materie prime) o di un cambiamento nella composizione del commercio verso beni più costosi. Ciò rappresenta una sfida per le imprese ungheresi orientate all’esportazione, poiché potrebbe segnalare un indebolimento della domanda esterna netta o una maggiore dipendenza dalle importazioni per i fattori produttivi, influenzando i loro flussi di entrate e la competitività complessiva sui mercati globali.

Un elemento di spicco per la crescita futura dell’economia ungherese è rappresentato dai grandi progetti industriali. Il lancio delle fabbriche CATL, BMW e BYD nella seconda metà del 2025 è previsto per contribuire in modo sostanziale, con 0,8 punti percentuali, alla crescita del PIL ungherese nel 2026.1 Sebbene il loro pieno impatto non sia ancora evidente al 2 luglio 2025, il loro contributo atteso sottolinea il successo dell’Ungheria nell’attrarre capitali esteri significativi e il suo posizionamento strategico all’interno delle catene di approvvigionamento globali. A livello microeconomico, questi progetti creeranno numerosi posti di lavoro locali, stimoleranno le industrie ausiliarie (ad esempio, logistica, fornitori di componenti) e daranno impulso alle economie regionali in cui si trovano queste fabbriche, favorendo un effetto moltiplicatore economico localizzato.

Infine, un’attenzione crescente è rivolta alla transizione energetica. Un articolo del Budapest Business Journal del 24 giugno 2025, intitolato “Leading the Change: Inside the Energy Transition With Eszter Szekeres, CEO of MET Hungary”, evidenzia lo sviluppo del settore dell’energia verde nel panorama economico ungherese.3 La copertura di spicco della transizione energetica e il ruolo di leadership di aziende come MET Hungary indicano un settore in crescita e strategicamente importante all’interno dell’economia ungherese. Questa tendenza suggerisce un aumento degli investimenti, dell’innovazione e della creazione di posti di lavoro nelle energie rinnovabili, nell’efficienza energetica e nelle tecnologie correlate. Per le imprese, ciò presenta nuove opportunità di mercato, il potenziale per incentivi governativi e un cambiamento nelle strategie aziendali verso la sostenibilità, attirando potenzialmente ulteriori investimenti esteri e promuovendo l’esperienza nazionale in questo settore.

B. Sentiment di Imprese e Consumatori

Il sentiment economico generale in Ungheria ha subito un deterioramento a maggio 2025, con l’indice sceso a 91,6 da 93,5 di aprile. È significativo che questo indice rimanga al di sotto della media di lungo periodo di 100, indicando una prospettiva contenuta a breve termine per l’economia.5 Il diffuso deterioramento del sentiment nei settori industriale, del commercio al dettaglio, delle costruzioni e dei servizi, unito all’indebolimento della fiducia dei consumatori 5, segnala una cautela generalizzata tra le imprese e i consumatori ungheresi. Questo è un indicatore microeconomico cruciale, poiché il calo della fiducia di solito precede una riduzione degli investimenti, un rallentamento delle assunzioni e una diminuzione della spesa discrezionale. Questo sentiment pervasivo suggerisce che una ripresa economica robusta e diffusa potrebbe essere difficile nel futuro immediato, poiché gli attori economici stanno trattenendo gli investimenti.

In termini di fiducia settoriale specifica, i dati di maggio 2025 hanno evidenziato un indebolimento della fiducia in particolare nei settori industriale, del commercio al dettaglio e delle costruzioni. Inoltre, la fiducia nel settore dei servizi e tra i consumatori si è attenuata a maggio.5 Sebbene l’indice di incertezza economica sia diminuito, fornendo un leggero contrappunto positivo, il quadro generale è quello di un ottimismo in calo. L’identificazione esplicita di un sentiment indebolito in più settori chiave (industriale, commercio al dettaglio, costruzioni e servizi) indica particolari vulnerabilità all’interno di questi pilastri dell’economia ungherese.5 Ciò suggerisce che le imprese in queste aree potrebbero affrontare ostacoli specifici, come una domanda ridotta, costi degli input più elevati o incertezza politica, influenzando in modo più acuto la loro pianificazione operativa, le decisioni di investimento e le strategie occupazionali rispetto ad altre parti dell’economia.

C. Dinamiche del Mercato del Lavoro e Tendenze Salariali

Le condizioni del mercato del lavoro ungherese hanno iniziato a mostrare segnali di allentamento, con i dati sull’occupazione che riflettono un rallentamento nella creazione di posti di lavoro o una maggiore disponibilità di manodopera, secondo l’ultimo Rapporto sull’Inflazione della Banca Nazionale Ungherese (MNB) del 30 giugno 2025.1

Nonostante l’allentamento osservato nelle condizioni del mercato del lavoro, il rapporto della MNB evidenzia che la crescita salariale rimane sostenuta.1 La coesistenza di condizioni del mercato del lavoro in allentamento (che suggeriscono una minore domanda di lavoro o un aumento dell’offerta) e una forte crescita salariale presenta un segnale significativo e potenzialmente contraddittorio per le imprese. Ciò potrebbe implicare persistenti carenze di manodopera qualificata in settori o regioni specifici, un forte potere contrattuale dei sindacati o una risposta ritardata dei salari alle passate pressioni inflazionistiche. Per le imprese, ciò significa una pressione continua sui costi del lavoro anche se l’attività economica complessiva rallenta, potenzialmente comprimendo i margini di profitto e scoraggiando nuove assunzioni o investimenti in settori ad alta intensità di manodopera. Questa dinamica rende difficile per le aziende gestire efficacemente le proprie strutture di costo.

D. Performance del Settore Finanziario e Contesto del Credito

Il sistema bancario ungherese mostra una notevole solidità. Una valutazione della MNB del 29 maggio 2025 ha confermato che il sistema bancario ungherese presenta una “forte resilienza agli shock e elevate capacità di erogazione del credito”.6 La valutazione positiva della MNB sulla resilienza del sistema bancario e sulla sua robusta capacità di credito 6 è un pilastro fondamentale per l’attività microeconomica. Un settore finanziario stabile e capace è essenziale affinché le imprese (in particolare le PMI) possano accedere al credito per investimenti ed espansione, e affinché le famiglie possano finanziare consumi e acquisti immobiliari. Ciò suggerisce che i vincoli finanziari sono meno propensi a rappresentare un freno primario all’economia, e il settore bancario è ben posizionato per sostenere una ripresa qualora la domanda aumentasse.

Tuttavia, nonostante le elevate capacità di erogazione del credito del sistema bancario, il rapporto della MNB ha rilevato “investimenti aziendali contenuti” e una “domanda in calo di servizi alle imprese”.1 Al contrario, la domanda di credito da parte delle famiglie è in aumento.6 Sebbene il sistema bancario abbia la capacità di concedere prestiti, gli investimenti aziendali contenuti e la domanda in calo di servizi alle imprese 1 suggeriscono che la sfida attuale nel credito alle imprese risiede più sul lato della domanda che dell’offerta. Le imprese sono esitanti a investire a causa dell’incertezza economica prevalente, della mancanza di opportunità redditizie o di una sufficiente finanza interna, piuttosto che essere incapaci di ottenere finanziamenti esterni. Ciò indica una più ampia mancanza di fiducia aziendale o una debole domanda aggregata all’interno del settore corporate, in contrasto con l’aumento della domanda di credito da parte delle famiglie, che potrebbe essere guidata dai consumi o dal mercato immobiliare.

Il mercato immobiliare ungherese, invece, mostra segnali di ripresa. Secondo una valutazione della MNB del 27 maggio 2025, il mercato immobiliare è caratterizzato da una ripresa e da una dinamica di accelerazione dei prezzi delle case.6 La ripresa e l’accelerazione della dinamica dei prezzi delle case nel mercato immobiliare 6 indicano un rinnovato ottimismo dei consumatori e un’attività di investimento nel settore immobiliare. Ciò stimola direttamente il settore delle costruzioni, i servizi immobiliari e le industrie correlate (ad esempio, materiali da costruzione, arredamento per la casa, servizi ipotecari), contribuendo in modo significativo all’attività economica locale e all’occupazione. Questa tendenza positiva in un settore microeconomico chiave suggerisce un certo grado di resilienza nelle finanze delle famiglie e la volontà di effettuare investimenti significativi.

E. Notizie Locali e Settoriali da Index.hu e Portfolio.hu (2 Luglio 2025)

Le notizie del 2 luglio 2025 provenienti da Index.hu e Portfolio.hu offrono un quadro dettagliato delle dinamiche microeconomiche e locali in Ungheria.

1. Bandi e Investimenti per le Imprese:

Miliardi di fiorini in fondi UE sono disponibili per le aziende ungheresi nel 2025, in particolare per gli investimenti nell’ambito del “Demján Sándor ‘1+1’ KKV Beruházás-élénkítő Támogatási Programpályázat” (Programma di Sostegno per la Stimolazione degli Investimenti delle PMI). La valutazione delle domande è in corso e i vincitori sono in fase di annuncio. Le aziende che operano nella lavorazione della lamiera, ad esempio, stanno pianificando investimenti di alto valore che includono l’acquisizione di nuove tecnologie, la costruzione e lo sviluppo di siti. Prevotex Kft. riceverà fino a 20 milioni di fiorini per creare ambienti di lavoro moderni e privi di aerosol negli impianti di lavorazione CNC. Le aree di sviluppo ammissibili includono la produzione di idrogeno rinnovabile, lo stoccaggio innovativo di energia, il recupero del calore di scarto e i miglioramenti dell’efficienza energetica degli edifici (dalla progettazione all’esercizio). È già disponibile sul mercato un software sviluppato in Ungheria che raccoglie e analizza i dati in tempo reale, contribuendo a ridurre i costi operativi e le emissioni di CO₂. Si consiglia alle aziende di pianificare in modo complesso, considerando la digitalizzazione, l’energia e lo sviluppo delle risorse umane, di cercare il supporto di esperti e di non aspettare l’ultimo minuto, poiché i fondi potrebbero esaurirsi rapidamente.9

2. Ristrutturazioni Aziendali e Chiusure:

Savencia Fromage & Dairy Hungary Zrt. (ex Pannontej) sta riorganizzando le sue operazioni in Ungheria, chiudendo il suo impianto di formaggio fuso a Répcelak, una decisione che riguarda 160 dipendenti. Tuttavia, l’azienda rafforzerà la produzione a Veszprém.10 Inoltre, la nota catena di negozi Playersroom sta chiudendo, con saldi straordinari in corso.11

3. Sviluppi nel Settore Finanziario:

È emerso che ulteriori cento miliardi di fiorini sono stati coinvolti in uno scandalo della Banca Nazionale Ungherese (MNB) relativo a prestiti agevolati concessi a SkyGreen Buildings Kft. e GTC Magyarország Ingatlanfejlesztő Zrt. (e alla sua controllante polacca Globe Trade Center), società legate al “clan Matolcsy” e alle fondazioni della MNB. La MNB non ha rivelato quanti dei titoli emessi siano stati sottoscritti dalla banca stessa.11 Sul fronte bancario, Gránit Bank sta offrendo carte di credito richiedibili tramite mobile.10

4. Infrastrutture ed Energia:

Mol e MVM hanno annunciato l’apertura di un “corridoio petrolifero” verso l’Ungheria, segnando un’importante pietra miliare nella loro cooperazione.11 Un mega-sviluppo da 4 miliardi di fiorini è previsto per l’autostrada M1 in autunno.11 Si sottolinea che lo stoccaggio di energia non è solo un prodotto, ma un servizio complesso.10

5. Commercio al Dettaglio e Tutela dei Consumatori:

Decathlon è sotto indagine da parte dell’Autorità Ungherese per la Concorrenza (GVH) per presunte pratiche sleali e fuorvianti nei confronti dei consumatori.11

6. Settore Pubblico e Mercato del Lavoro:

È stato annunciato un raddoppio degli stipendi (un aumento del 30%) per i funzionari governativi.9 Il governo ha reagito immediatamente agli ultimi dati sul mercato del lavoro.11 Si evidenzia inoltre che in Ungheria c’è ancora una grande quantità di forza lavoro non sfruttata.9

7. Mercato Immobiliare e Prezzi del Carburante:

L’interesse per gli immobili in vendita è leggermente aumentato nell’ultimo anno, sebbene l’acquisto della prima casa rimanga una sfida.11 I prezzi del carburante potrebbero scendere sotto una soglia psicologica.11

8. Altre Notizie Economiche Locali:

Il presidente del Gruppo 4iG ha partecipato a discussioni di alto livello al Pentagono, riaffermando l’impegno per il rafforzamento della cooperazione internazionale.11 Márton Nagy, Ministro dell’Economia Nazionale, ha negoziato grandi investimenti in Cina.11 4iG sta acquisendo un’altra società di telecomunicazioni, un fornitore di servizi mobili virtuali.10

III. Breve Panoramica Macroeconomica: Contestualizzazione delle Tendenze Microeconomiche

Questa sezione fornisce una panoramica concisa e di alto livello dell’ambiente macroeconomico, come richiesto, per contestualizzare i dettagliati risultati microeconomici.

A. Revisione delle Prospettive di Crescita e Inflazione

La Banca Nazionale Ungherese (MNB), nel suo Rapporto sull’Inflazione aggiornato al 30 giugno 2025, ha rivisto significativamente al ribasso le sue previsioni di crescita del PIL. Per il 2025, la crescita è ora prevista raggiungere solo lo 0,8%, un calo sostanziale rispetto alla precedente previsione del 2,4%. La crescita dovrebbe migliorare leggermente al 2,8% nel 2026, rimanendo comunque ben al di sotto delle proiezioni precedenti.1 La MNB prevede ora di raggiungere il suo obiettivo di inflazione del 3% solo all’inizio del 2027. Le previsioni di inflazione media annuale si attestano al 4,7% per il 2025, al 3,7% per il 2026 e al 3,0% per il 2027.1

La MNB attribuisce queste revisioni a diversi fattori chiave: un calo del PIL nel primo trimestre, un peggioramento del contesto globale, inclusi l’aumento delle tensioni geopolitiche e gli attriti commerciali, la persistente volatilità dei prezzi delle materie prime globali e un forte aumento del protezionismo commerciale.1 La significativa revisione al ribasso delle previsioni del PIL e il ritardo nel raggiungimento dell’obiettivo di inflazione 1 sottolineano il profondo impatto sia dei fattori interni (calo del PIL nel primo trimestre) che esterni (tensioni geopolitiche, attriti commerciali, volatilità dei prezzi delle materie prime) sull’economia ungherese. Ciò indica che l’economia ungherese è altamente suscettibile agli shock globali, rendendo il percorso verso una crescita stabile e la stabilità dei prezzi più impegnativo per i responsabili politici e creando un ambiente operativo intrinsecamente incerto per le imprese che dipendono dal commercio internazionale o dalle catene di approvvigionamento globali.

Nonostante la recente disinflazione, la MNB ha osservato che l’inflazione sottostante dei servizi supererebbe il 7% senza gli attuali controlli sui prezzi, e anche i prezzi dei beni industriali stanno aumentando più rapidamente del desiderabile. Le restrizioni sui prezzi, che interessano il 16% del paniere dei consumi, si stima che riducano l’inflazione complessiva dello 0,8% per l’intero anno e di circa l’1,5% durante i mesi estivi.1 La dipendenza da controlli sui prezzi obbligatori e volontari per sopprimere l’inflazione complessiva, pur ottenendo una disinflazione a breve termine, maschera le pressioni inflazionistiche sottostanti e distorce i segnali di mercato.1 Ciò crea un ambiente operativo artificiale per le imprese nei settori interessati, portando potenzialmente a una riduzione degli investimenti, a carenze di offerta o a un forte rimbalzo dei prezzi una volta che i controlli saranno revocati. Questa incertezza complica la pianificazione aziendale a lungo termine e l’allocazione delle risorse, poiché i veri prezzi di mercato sono oscurati.

B. Posizione Fiscale e Orientamento della Politica Monetaria

La MNB prevede che il deficit di bilancio per il 2025 sarà tra il 4,1% e il 4,4% del PIL, significativamente al di sopra dell’obiettivo di Maastricht del 3% e leggermente superiore alla proiezione del 4,1% del Ministero dell’Economia. Per il 2026, si prevede che il deficit diminuirà solo marginalmente, attestandosi tra il 3,7% e il 4%.1 I dati preliminari per il primo trimestre 2025 hanno mostrato un deficit del settore delle amministrazioni pubbliche del 3,9% del PIL.4

Il debito pubblico lordo dell’Ungheria era del 73,5% del PIL alla fine del 2024 ed è salito al 75,5% alla fine del primo trimestre 2025, spinto da un’elevata emissione netta. La debole crescita economica e gli elevati deficit basati sui flussi di cassa stanno minando gli sforzi di consolidamento del debito.1 L’aumento dei prestiti esteri sta incrementando la quota del debito in valuta estera (FX), che dovrebbe raggiungere il 30,6% entro la fine del 2025, in aumento rispetto al 29,8% di fine 2024. Ciò rende il livello del debito sempre più sensibile alle fluttuazioni del tasso di cambio; una variazione di 10 fiorini nel tasso EUR/HUF potrebbe spostare il rapporto debito/PIL fino a 0,6 punti percentuali.1 Il deficit di bilancio persistentemente elevato e il crescente debito pubblico, in particolare la quota crescente del debito in valuta estera 1, rappresentano significativi ostacoli fiscali per l’economia ungherese. Questa sfida macroeconomica ha implicazioni microeconomiche dirette: il potenziale per futuri aumenti delle tasse o tagli alla spesa per affrontare il deficit, che influenzerebbero direttamente la redditività aziendale e la spesa dei consumatori. Inoltre, l’aumento del debito in valuta estera accresce la vulnerabilità dell’economia alle fluttuazioni del tasso di cambio, che possono influire sui costi di importazione per le imprese, sul costo del servizio del debito estero per le aziende e sulla stabilità finanziaria complessiva, creando un ulteriore livello di rischio per le imprese che operano in Ungheria.

Sul fronte della politica monetaria, la MNB ha mantenuto una politica rigorosa, mantenendo il tasso di base invariato al 6,5% da settembre, con l’obiettivo di ancorare le aspettative di inflazione e raggiungere l’obiettivo del 3% a medio termine.1 Ciò indica un approccio cauto da parte della banca centrale nonostante il rallentamento della crescita.

IV. Conclusione: Un Percorso Impegnativo verso la Crescita Sostenibile

L’economia ungherese, al 2 luglio 2025, si trova in un delicato equilibrio tra elementi di forza e significative sfide strutturali. Da un lato, la resilienza del sistema bancario e la ripresa del mercato immobiliare indicano una base finanziaria solida e una rinnovata fiducia dei consumatori in settori chiave. L’attrazione di grandi investimenti industriali esteri, come le fabbriche CATL, BMW e BYD, rappresenta un catalizzatore di crescita fondamentale per il futuro, in grado di stimolare l’occupazione e le industrie correlate a livello locale. L’emergere del settore della transizione energetica segnala inoltre nuove opportunità di mercato e un potenziale di sviluppo.

Dall’altro lato, il sentiment economico complessivo rimane debole e diffuso, indicando una cautela generalizzata tra imprese e consumatori che potrebbe frenare gli investimenti e la spesa discrezionale al di là dei mega-progetti. Gli investimenti aziendali, al di fuori di queste grandi iniziative, appaiono contenuti, e la domanda di servizi alle imprese è in calo, suggerendo una mancanza di fiducia più ampia nel settore corporate. Il mercato del lavoro presenta un paradosso, con un allentamento delle condizioni che coesiste con una forte crescita salariale, potenzialmente a causa di carenze di manodopera qualificata o di pressioni inflazionistiche persistenti che impattano i costi operativi delle imprese.

A livello macroeconomico, le revisioni al ribasso delle previsioni di crescita del PIL e il ritardo nel raggiungimento dell’obiettivo di inflazione evidenziano la vulnerabilità dell’economia ungherese agli shock globali, come le tensioni geopolitiche e gli attriti commerciali. La dipendenza dai controlli sui prezzi, sebbene utile a breve termine, maschera le pressioni inflazionistiche sottostanti e crea incertezza per la pianificazione a lungo termine delle imprese. Infine, il deficit di bilancio persistentemente elevato e il crescente debito pubblico, in particolare la sua componente in valuta estera, introducono rischi fiscali e di cambio che possono influire direttamente sui costi operativi e sulla stabilità finanziaria delle imprese.

In sintesi, mentre le dinamiche di consumo sostenute dall’aumento dei salari reali e dalle riduzioni fiscali rappresentano un fattore positivo, il percorso complessivo verso una crescita sostenuta e diffusa e la stabilità dei prezzi rimane lento e irto di sfide sia interne che internazionali. La necessità di riforme strutturali per migliorare la competitività a lungo termine, la crescita della produttività e l’attrattiva degli investimenti, come costantemente sottolineato da organismi internazionali quali l’OCSE 8, rimane un imperativo per il futuro economico dell’Ungheria.

FONTI

  1. Hungarian economy faces weak growth, slow path to price stability, MNB report shows, accessed July 2, 2025, https://www.intellinews.com/hungarian-economy-faces-weak-growth-slow-path-to-price-stability-mnb-report-shows-388482/?source=hungary
  2. Hungarian economy faces weak growth, slow path … – bne IntelliNews, accessed July 2, 2025, https://www.intellinews.com/hungarian-economy-faces-weak-growth-slow-path-to-price-stability-mnb-report-shows-388482/
  3. Budapest Business Journal: BBJ, accessed July 2, 2025, https://bbj.hu/
  4. The Budapest Times – Hungarian newspaper in English, accessed July 2, 2025, https://www.budapesttimes.hu/
  5. Hungary Economic Sentiment May 2025 – FocusEconomics, accessed July 2, 2025, https://www.focus-economics.com/countries/hungary/news/economic-sentiment/hungary-economic-sentiment-27-05-2025-economic-sentiment-deteriorates-in-may/
  6. News | MNB.hu, accessed July 2, 2025, https://www.mnb.hu/en/pressroom/news
  7. EN | MNB.hu, accessed July 2, 2025, https://www.mnb.hu/en/
  8. OECD Economic Outlook, Volume 2025 Issue 1: Hungary, accessed July 2, 2025, https://www.oecd.org/en/publications/oecd-economic-outlook-volume-2025-issue-1_83363382-en/full-report/hungary_d1bcc9aa.html
  9. Milliárdok várnak a magyar cégekre: ezek a legfontosabb pályázatok 2025-ben – Index.hu, accessed July 2, 2025, https://index.hu/gazdasag/2025/07/02/palyazat-unios-forrasok-ginop-plusz-beruhazas-fejlesztes-tamogatas-fejlesztespolitika?utm_source=feedi&utm_medium=feedi&utm_campaign=feedi
  10. Bezárnak egy legendás gyárat Magyarországon, 160 dolgozót érint a döntés – Portfolio.hu, accessed July 2, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250702/bezarnak-egy-legendas-gyarat-magyarorszagon-160-dolgozot-erint-a-dontes-771825
  11. Újabb százmilliárd hullott ki az MNB botrányszekrényéből – Index.hu, accessed July 2, 2025, https://index.hu/gazdasag/2025/07/02/gtc-matolcsy-gyorgy-magyar-nemzeti-bank-mnb-kotvenyprogram-alapitvany/
  12. Drasztikus döntés: 85%-kal kevesebb pénzt szán Amerika a stratégiai olajtartalék feltöltésére – Portfolio.hu, accessed July 2, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250702/drasztikus-dontes-85-kal-kevesebb-penzt-szan-amerika-a-strategiai-olajtartalek-feltoltesere-771983
  13. Varga Mihály elmondta, mi vár a magyar gazdaságra – Portfolio.hu, accessed July 2, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250702/varga-mihaly-elmondta-mi-var-a-magyar-gazdasagra-771933
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