Durante il suo TEDx Talk del 2009, Stuart Brown mostra che il gioco non è solo gioioso ed energizzante, ma è profondamente coinvolto nello sviluppo umano e nell’intelligenza.
Niente illumina la mente come il gioco. Il gioco tridimensionale “accende” il cervello, manda tantissimi impulsi al lobo frontale -la parte che esegue – e aiuta contestualmente la memoria a svilupparsi.
Facendo un paragone con il mondo animale, spiega:
I ratti sono programmati per giocare in un certo periodo della loro giovane età, squittiscono, lottano, si stuzzicano a vicenda, è parte del gioco. Se fermate quel comportamento su un gruppo su cui state facendo esperimenti, e lo permettete in un altro gruppo, e presentate a questi ratti un collare saturo di odore di gatto, scappano e si nascondono. Intelligente, non vogliono essere uccisi da un gatto. Quindi cosa succede? Entrambi si nascondono. I non giocatori non vengono mai fuori, muoiono. I giocatori pian piano esplorano i dintorni, e cominciano di nuovo a testare ciò che li circonda. Questo mi dice, almeno per i ratti, e penso che abbiano gli stessi neurotrasmettitori di noi umani e un’architettura della corteccia simile, che il gioco può essere molto importante per la nostra sopravvivenza.
L’opposto del gioco non è il lavoro, è la depressione. E se pensiamo alla vita senza gioco, senza divertimento, senza amore, senza film, giochi o fantasia. Proviamo a immaginare una cultura o una vita senza gioco.
Siamo realmente fatti per giocare durante tutto il corso della vita. Le basi della fiducia umana sono fondate su segnali di gioco. E cominciamo a perdere questi segnali, culturalmente, da adulti. La nostra storia personale di gioco è unica, e spesso non è qualcosa a cui pensiamo attivamente.
Quello che Stuart vuole incoraggiare a fare a livello individuale, è di esplorare indietro nel tempo, andando più lontano che possiamo fino alla più chiara, felice, giocosa immagine che abbiamo. Che sia un giocattolo, un compleanno o una vacanza. E cominciare a costruire da questa emozione legandola alla nostra vita di oggi. E scopriremo, che potremmo apportare dei cambiamenti nella nostra vita. In molti hanno cambiato lavoro ad esempio. O potremmo arricchire la nostra vita riordinando le nostre priorità e rispettandole.
È proprio questo di cui si parla nel secondo episodio di “Gocce per la Mente” con Accelium.
Accelium scende in campo introducendo Manager e professionisti ai metodi usati dai maestri di scacchi. Tecniche mirate a sviluppare il problem solving, il pensiero flessibile e il decision making.
Utilizzando vari giochi mentali e strategici, il programma simula complesse sfide manageriali, in un processo mirato e iterativo che espone le abitudini di pensiero e sviluppa un pensiero dinamico e adattivo.
Perchè il gioco?
Il gioco ci mostra chi siamo veramente. Il capitano della squadra deve lottare per restare in equilibrio. Nel gioco possiamo scoprire le nostra abilità, qualità che dobbiamo ancora sviluppare, ma possiamo anche scoprire doti che non pensavamo di avere.
La metodologia di Accelium è eccezionale in quanto i partecipanti imparano ad agire consapevolmente.
Accelium crea un ambiente divertente, motivante e stimolante con i giochi. In questo ambiente di gioco si possono praticare con costanza le tecniche insegnate.
I partecipanti e le partecipanti non ricevono solo una formazione una tantum. Ma viene ideato uno strumento che può essere utilizzato in modo continuativo anche autonomamente.
Inoltre, Accelium Hungary organizza training appositi anche fuori dagli uffici, offrendo una vasta scelta di luoghi affascinanti, al fine di ristabilire il contatto umano che si è perso, purtroppo, a causa della pandemia.
Non perdete “Gocce per la Mente” con Accelium, cliccate qui
Se volete sapere di più sui vari training organizzati da Accelium Hungary potete scrivere a:
Szlavitsek Szilvia
sz.slavitsek@itlgroup.hu | +36306766337
Responsabile del centro ungherese di Accelium
Responsabile della formazione e degli eventi aziendali di ITL Group
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