Nella recente edizione di “OECD Economic Outlook”, l’organizzazione internazionale ha modificato rispetto alla precedente edizione la crescita del PIL magiaro dal 2,1% al 3% per quest’anno e dall’1,7% al 2,2% per il 2016.
Secondo le previsioni dell’OCSE, considerato che l’effetto della riduzione delle tariffe delle energie si attenuerà, l’anno prossimo il tasso di inflazione salirà al 2,7% dopo la deflazione dello 0,2% di quest’anno. Nel 2016, il debito pubblico scenderà al 76,1% dal 76,7% del PIL del 2015. Il deficit di bilancio sarà pari al 2,8% del PIL sia nel 2015 che nel 2016, superiore quindi rispetto alle previsioni del Governo. La valutazione dell’OCSE sulla struttura della crescita è positiva, visto che la domanda interna contribuisce ad alimentare la crescita grazie all’incremento dei salari reali ed ai fondi restituiti dalle banche alle famiglie a titolo di risarcimento. Il rapporto menziona tra i
segnali positivi la crescita delle esportazioni, la prevista riduzione della tassa sulle banche, l’ampliamento del Programma di Credito per la Crescita della MNB e la regolamentazione del settore finanziario sempre più attendibile.
Il miglioramento delle previsioni dell’OCSE per l’Ungheria supera quello di tutti i Paesi V4 – ha dichiarato il Ministero dell’Economia, aggiungendo che l’OCSE condivide la visione del FMI (FMI più ottimista sull’andamento dell’economia ungherese, Notiziario 9/2015) e di altre istituzioni internazionali secondo le quali la performance dell’economia ungherese è notevolmente migliorata.
Fonte: HATC, 4 giugno 2015, p. 6
Dal Notiziario Economico dell’Ambasciata d’Italia in Ungheria
