La domanda di immobili di lusso non accenna a diminuire

Il mercato immobiliare di lusso evita la crisi infatti il prezzo al metro quadrato dei progetti di nuova costruzione è raddoppiato dal 2018 e nonostante ciò non è ancora il momento per contrattare, infatti, la domanda per i progetti in corso non è diminuita, scrive il quotidiano economico Világgazdaság.

I prezzi delle offerte hanno costantemente superato la soglia di 2,5 milioni di fiorini per metro quadrato. Di conseguenza, un calo dei prezzi è fuori discussione, poiché i nuovi progetti non stanno iniziando ora. Il divario tra immobili usati e di nuova costruzione nel mercato del lusso si allarga anche per quanto riguarda le caratteristiche energetiche.

Oggi una nuova casa moderna costruita con riscaldamento, pompe di calore e pannelli solari non vale il 20-30 percento, ma il 70-100 percento in più di una proprietà di 20-30 anni mal isolata dotata di sistemi di climatizzazione tradizionali. Anche nella categoria del lusso il comfort non è l’unica cosa che conta, la qualità dell’aria, la giusta umidità e il costo delle bollette sono ormai cose fondamentali. Proprio per questo, immobili residenziali di molte centinaia di metri quadrati costruiti negli anni novanta hanno iniziato a essere ammodernati, e sono iniziati i lavori di ristrutturazione anche nei quartieri delle ville di Buda.

Il mercato degli immobili residenziali di lusso non ha risentito negativamente degli ultimi due anni di Covid, né di quanto accaduto dopo lo scoppio della guerra, e l’inflazione ha giovato direttamente al settore, gli investitori investono nel settore immobiliare

Ágnes Kacsmarik, sales manager di Fine & Country Hungary, ha descritto la situazione a Világgazdaság

Coloro che si sono interessati a settori di particolare successo – come l’industria farmaceutica, che si è ulteriormente rafforzata durante il Covid, l’edilizia, che ha registrato picchi nell’ultimo periodo, e l’informatica, che si sta sviluppando molto rapidamente nel suo periodo di massimo splendore – sono diventati più ricchi, e sono felici di investire parte del loro capitale in immobili di lusso, che finora si sono dimostrati a prova di crisi. .

Lo scorso autunno, molte persone si aspettavano una ripetizione di ciò che avevano vissuto nella crisi del 2009, quando, a causa del principio del cash is king, gli acquirenti in contanti potevano sperimentare enormi opportunità di contrattazione. Nel 2022, la situazione è invece completamente diversa e al contrario si prevede un deciso aumento dei prezzi nel 2023, anche se inferiore al tasso di inflazione

Fonte: bbj.hu | vg.hu | Fonte foto: Pexels

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