Saranno in tutto 39 le strutture coinvolte tra castelli e palazzi in varie zone dell’Ungheria dai progetti di rinnovo per cui sono stati stanziati 55 miliardi di fiorini, quasi 180 milioni di euro.
Tra questi anche alcuni siti inseriti dall’UNESCO nel patrimonio mondiale dell’umanità, come i palazzi ad Esterháza e Nagycenk. Dei 59 miliardi di fiorini messi a disposizione per i restauri, 40 miliardi provengono da fondi Ue. Secondo quanto dichiarato al quotidiano Világgazdaság dal commissario di stato per il programma di rinnovo castelli e palazzi nazionali, Zsolt Virág, la prima fase del piano comprenderà 15 edifici selezionati in base al potenziale turistico e al loro valore storico e culturale. Tali rinnovi, sostiene Virág, avranno un impatto positivo sulla crescita economica, creando posti di lavoro e attraendo più turisti. Il palazzo Almássy a Gyula, citato come esempio, ha accolto oltre 100mila visitatori ad un anno dall’apertura al pubblico. I castelli lontano da Budapest attirano solo la gente del posto? A quanto pare non è così. Circa un terzo dei turisti arrivati nei vari castelli e palazzi presenti in Ungheria sono stranieri.
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Redazione Economia.hu
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