ITL Group é orgogliosa di essere annoverata al decimo posto (giá al 14° posto nel 2019) secondo la classifica dell’edizione 2020 del Book of Lists, degli studi di contabilità in Ungheria.
Per chi non conoscesse il Book of Lists, si tratta della raccolta annuale completa e strutturata di liste contenenti le società più influenti della vita economica e dell’industria ungherese, realizzata dal BBJ.
Gli editori del Budapest Business Journal creano ogni anno l’esclusiva collezione presentando in modo chiaro e semplice tute le principali informazioni commerciali complete e strutturate del mercato ungherese.
Storia e numeri del Book of Lists
La pubblicazione indipendente realizzata dal Budapest Business Journal raccoglie ed analizza i dati aziendali dei diversi settore delle aziende in Ungheria: 15 anni, 7083 aziende, 14 settori, 1258 liste di aziende.
Credibilitá e accuratezza
“Penso che la credibilità del Book of Lists (BOL) sia molto migliorata con il passare del tempo e che sia diventata una parola chiave importante per il prodotto”, aveva affermato Mihály Kovács, nello staff di BBJ dal 1996, in occasione del 25° anniversario del giornale.
“Parte di questa credibilità deriva semplicemente dall’essere in circolazione da oltre un quarto di secolo. Ma la ragione piú importante risiede nel modo in cui sono compilati gli elenchi, dalle fonti consultate, dall’attenzione ai dettagli e da un alto grado di accuratezza.”
“Quando ho iniziato a lavorare su BoL, inviavamo fax alle aziende, che restituivano le loro risposte via fax”, ricorda. “Questa è stata una importante area di miglioramento; la tecnologia che usiamo per preparare le liste é infatti cambiata molto in questi due decenni. Ora usiamo le email e i dati di Google, il che lo rende più facile, veloce e professionale” e per le fonti possiamo contare sui dati di Opten Kft. e Coface per ricontrollare i dati pubblici e il database della Banca Nazionale Ungherese per i capitoli finanziari. Kovács aggiunge: “Siamo anche diventati più diligenti nel registrare se si tratta di singole società o gruppi che segnalano e assicurandoci che, quando una società appare in più di un elenco, abbia gli stessi dati aziendali”.
Ci sono stati altri cambiamenti, ricorda la project manager Csilla Lengyel, che era entrata in redazione nel 2009:
“Le liste stesse erano in bianco e nero ed in due lingue separate, mentre ora sono a colori, e abbiamo anche aggiunto i loghi aziendali. Sono più trasparenti e più facili da capire.”
L’edizione cartacea viene ancora richiesta.
È interessante notare tuttavia l’immutata richiesta per il libro stampato, nonostante la presenza di una versione digitale, DigiBol. Sul perché questo potrebbe essere, Kovács e Lengyel sono d’accordo. “Il libro [stampato] ha peso e sostanza; è una dichiarazione di qualità”, afferma Kovács.
Al prestigio si aggiunge la qualità.
I ricercatori hanno scoperto che le aziende sono generalmente molto più felici di fornire tutte le informazioni richieste quando hanno avuto un buon anno: “Vogliono mostrare ai loro partner dove si trovano nell’elenco, come si sono comportati; è una questione di prestigio”, spiega Lengyel.
Ma BoL non avrebbe potuto sopravvivere a 25 anni solo soddisfacendo l’ego aziendale. Continua a servire a uno scopo. “Anche nell’era di Internet, dove ci sono così tante informazioni in giro, il BoL ha il proprio posto: é completo e tutte le informazioni che provengono da fonti diverse sono raccolte in modo sinottico”, afferma Lengyel.
Fonte: Budapest Business Journal | Book of Lists
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