Investimenti e novità delle aziende ungheresi a novembre

Passiamo in rassegna i più recenti investimenti comunicati dalle aziende ungheresi e le ultime novità. Oltre a diverse espansioni, un ingresso in borsa, un’apertura all’estero, una nuova startup interessante per chi vive a Budapest e progetti ambiziosi per un fortunato marchio di moda locale ma noto nel mondo.

L’acciaieria ungherese OAM Ózdi Acélművek ha annunciato un investimento da 20 milioni di euro che porterà a 100 assunzioni presso la sua base di Ózd. Al momento l’azienda impiega 450 persone. Il piano di espansione dovrebbe essere completato entro il 2018, con un incremento della produzione da 200mila a 300 mila tonnellate annue.

Naponta Kft, l’azienda produttrice dei cereali a marchio Cerbona, molto popolari sugli scaffali ungheresi, ha annunciato l’ampliamento della propria capacità produttiva con un investimento da 250 milioni di fiorini a Székesfehérvár. Presso la fabbrica, aperta nel 2012, sarà aggiunta una nuova linea di produzione di barrette ai cereali, tra i prodotti di maggior successo dell’azienda.

L’azienda di latte e latticini Cserpes avvierà un investimento da 40 milioni di fiorini nel cui ambito aprirà 3 nuovi negozi a insegna Cserpes a Budapest. Nella capitale sono già operativi 4 “milk bar”, oltre a 22 banchi all’interno di vari mercati coperti e 50 vetture per la vendita fuori città. Con 350 dipendenti, di cui la metà lavorano a Kapuvár, presso il quartier generale di Cserpes. 

La catena di agenzie immobiliari e sviluppatore immobiliare Duna House si è quotata nella Borsa di Budapest. A quasi 20 anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1998, Duna House si concentra sul mercato della capitale ungherese, con un forte orientamento ai clienti internazionali. Ad oggi conta 151 uffici in Ungheria di cui 20 di diretta proprietà della Holding. 

OTP Bank, la maggiore banca commericiale ungherese, ha aperto un ufficio regionale in Serbia, a Niš, con un investimento da mezzo milione di euro. All’inaugurazione hanno preso parte il primo ministro Viktor Orbán e il magnate finanziario Sándor Csányi, CEO di OTP e tra gli uomini più ricchi di Ungheria. Secondo Csányi l’apertura del nuovo ufficio funge da apripista per un’ulteriore espansione in Serbia, dove la banca è presente da 10 anni. 

BorsodChem, tra le più importanti imprese ungheresi in campo chimico, ha in programma l’investimento di circa 2 miliardi di fiorini per un nuovo impianto di riciclaggio chimico, con un finanziamento dell’UE. L’azienda fa parte del gruppo cinese Wanhua Group. 

La startup locale GreenGo ha lanciato il primo servizio di car sharing di auto elettriche. Leggi qui.

Il brand di moda ungherese Nanushka ha ricevuto un’iniezione di capitale da 300 milioni di fiorini in più fasi che servirà ad aumentare la presenza online dell’azienda, incrementare le vendite e alle trattative con un “player internazionale significativo dell’industria della moda” volto ad unirsi al management di tale player e diventarne un proprietario. Secondo MTI il brand Nanushka, il cui nome è il soprannome d’infanzia di Szandra Sándor, la stilista che l’ha fondato, ha generato entrate per 500 milioni di fiorini nel 2015, di cui l’80% provenivano da vendite sui mercati esteri. da parte di Exim Növekedési Magántőkealap, un fondo di equity privato gestito dall’ungherese GB & Partners Venture Capital Fund Management. 

Redazione Economia.hu

 

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