Inarrestabile. Andrea Osvárt colpisce ancora, stavolta in veste di produttrice con “Madeleine”, film italo-ungherese, regia di di Lorenzo Ceva Valla e Mario Garofalo Geymonat , che a breve uscirà nelle sale italiane e ungheresi (il 12 gennaio a Budapest e in alcune sale in Ungheria, a febbraio in Italia). Una coproduzione forte dello stretto legame con l’Italia di Andrea, che a Madeleine tiene in modo particolare. “Voglio produrre film che arrivano all’anima, che fanno pensare ed emozionare. Almeno per il momento non mi interessa realizzare pellicole commerciali, mi stanno a cuore i film che sono vicini all’essere umano”. Andrea Osvárt parla di Madeleine a Economia.hu, invitando al cinema tutti i nostri lettori e la comunità italiana in Ungheria.
Cosa ti ha appassionata alla trama e ai temi di “Madeleine” al punto di volerlo produrre?
“Madeleine” parla di due sorelle adolescenti costrette a crescersi da sole, trascurate dai genitori, separati e assenti dalle loro vite. Sono in vacanza dalla nonna nella campagna del Nord Italia quando l’anziana viene colpita da un ictus. Si rivolgono al padre in cerca d’aiuto e questo, di fronte alla malattia, reagisce comportandosi come un bambino. Il film tratta un tema comune quello delle famiglie spezzate ed è come uno specchio un po’ distorto che mostriamo al pubblico cercando di educarlo. Guardandole dall’esterno, le persone possono vedere meglio dinamiche che sono nella vita di tutti i giorni, acquistando maggiore consapevolezza.
Come è stato accolto il film fino ad ora, per esempio al Mittelcinemafest di Budapest, dove è stato mostrato in anteprima ed eri presente in prima persona?
Al Mittelcinemafest mi sono davvero emozionata, il pubblico era numeroso ed è rimasto attento fino alla fine, anche durante la presentazione. Ho percepito di aver ottenuto la loro attenzione e spero che il livello di interesse resti alto e porti un vasto pubblico nelle sale. Madeleine ha già girato il mondo: abbiamo partecipato a diversi festival, dal Salento a Bangkok passando per Stati Uniti e Bangladesh, con ottimi risultati, tra cui il Premio Miglior Attrice alla protagonista Chloè Thill a Santa Marinella. Adesso ci rivolgiamo ai due Paesi di partenza: l’Italia e l’Ungheria. Sarà determinante l’attenzione che il pubblico deciderà di dare a Madeleine.
Quali sono i tuoi obiettivi da produttrice e come hai iniziato questa avventura?
Tre anni fa ho fondato a Budapest “Amego Film”, la mia società di produzione, facendo tesoro di quanto ho appreso in oltre 15 anni di carriera cinematografica e mettendo insieme un gruppo di collaboratori altamente qualificati. Uno dei miei obiettivi principali su questo fronte è di realizzare progetti di valore, film indipendenti che parlino davvero al cuore della gente. Allo stesso tempo penso che Budapest sia la città più bella del mondo e ci tengo a promuovere il suo potenziale come location, per i numerosi vantaggi che offre alle produzioni cinematografiche, dagli sgravi fiscali alla versatilità, ma anche perché ho vissuto a lungo lontano dal mio Paese ed è bello esserne di nuovo parte attiva.
Dal 12 gennaio Madeleine sarà a Budapest, il primo fine settimana al Cinema Puskin, poi nelle sale di Kino e Tabán, oltre che in alcuni cinema della campagna ungherese. Clicca qui per saperne di più.
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu