19 Febbraio 2014 – La Corte ungherese (Kúria) ha respinto
la domanda di revisione giurisdizionale presentata dalla MAL, la compagnia produttrice di alluminio dal cui deposito nell’ottobre 2010 fuoriuscì oltre 1 milione di metri cubi di fango rosso tossico che provocò la morte di 10 persone e oltre 115 feriti nei due paesi vicini alla fabbrica di Ajka (Kolontár e Devecsér).
Ieri la Kúria ha inoltre ingiunto all’azienda di rimborsare la perdita di una casa, quella di József Konkoly, uno dei numerosi danneggiati dall’incidente, che aveva chiesto 23 milioni di fiorini di danni per la perdita dell’abitazione e dei suoi averi, oltre che per il trauma psicologico. La decisione prosegue la linea del decreto della corte di appello dello scorso anno, seguito al primo processo contro la Magyar Alluminium.
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu