Il primo ministro Viktor Orbán ha definito “unico” il progetto di costruzione della linea di trasmissione attraverso il quale l’elettricità dall’Azerbaigian arriverà in Ungheria attraverso la Georgia e la Romania, riporta il quotidiano economico Világgazdaság.
Orbán ha firmato l’accordo per la costruzione del gasdotto con il primo ministro rumeno Nicolae Ciuca, il presidente azero Ilham Aliyev e il primo ministro georgiano Irakli Garibashvili nella capitale rumena, in presenza della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Alla cerimonia della firma a Bucarest, Orbán ha sottolineato che i quattro stati si stanno preparando a costruire la linea elettrica sottomarina più lunga del mondo.
L’Ungheria importerà elettricità green
È stato raggiunto un accordo tra quattro parti, a seguito del quale l’Ungheria sarà in grado di importare elettricità green dall’Azerbaigian attraverso la Georgia e la Romania per mezzo di un nuovo gasdotto, ha annunciato il 17 dicembre a Bucarest il ministro degli Affari e del Commercio estero Péter Szijjártó.
Secondo il comunicato del Ministero degli Affari e del Commercio estero, l’Ungheria potrà appunto importare elettricità dal Paese del Caucaso meridionale grazie agli investimenti sulle turbine eoliche nell’area del Mar Caspio e alla costruzione di un gasdotto della capacità complessiva di 3 gigawatt. Il ministero ha sottolineato anche che la parte sottomarina del gasdotto sarà lunga 1.195 km, una misura che costituirebbe un nuovo record mondiale.
Le possibili conseguenze
Secondo telex.hu, gli esperti di energia ungheresi non sono convinti delle promesse di sicurezza energetica verde del nuovo progetto con l’Azerbaigian. Le preoccupazioni riguardano principalmente i diritti umani e il fatto che le somme investite potrebbero essere utilizzate meglio per la produzione di energia più vicino all’Ungheria.
Si teme che, se da un lato la linea elettrica potrebbe diminuire la dipendenza russa, dall’altro aumenterebbe la dipendenza azera e quindi l’influenza turca potenzialmente eccessiva in una regione soggetta a conflitti locali. Inoltre, gli esperti temono che, poiché l’UE sta intensificando le importazioni di gas dall’Azerbaigian, anche l’importazione di elettricità potrebbe portare a un’eccessiva dipendenza piuttosto che a una diversificazione.
Fonte: bbj.hu | Fonte foto: Facebook Péter Szijjártó