Si trova alla periferia di Budapest, in Ungheria, la fabbrica illegale di sigarette più grande d’Europa, scoperta e fatta chiudere il 2 febbraio scorso dall’Autorità Fiscale Nazionale (NAV) che ne ha dato notizia ieri con una conferenza stampa.
Circa 22 le tonnellate di tabacco confiscate durante il blitz nell’impianto, sito a Vecsés, una piccola città vicino all’aeroporto Liszt Ferenc di Budapest. Sarebbero state trasformate in 2,3 milioni di sigarette destinate ad essere confezionate con una pacchetto simile al brand degli Emirati Arabi Uniti “Golden Mount”. La destinazione finale delle sigarette era il Regno Unito. All’estero le sigarette avevano un valore di 2,5 miliardi di fiorini. Secondo la NAV la fabbrica ha derubato il fisco di 200 milioni di fiorini in tasse. Sono stati messi in custodia nove persone di nazionalità bulgara, un ungherese e un israeliano.
Secondo i dati ufficiali pubblicati in questi giorni, nel 2014 sono state confiscate in Ungheria 102,2 milioni di sigarette in Ungheria, con un aumento del 47% del contrabbando rispetto al 2013, quando ne erano state requisite 70.120. Il valore stimato del tabacco illegale è salito a 3,9 miliardi di fiorini dai 2,7 miliardi del 2013.
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu