Coronavirus: check-up list delle polizze aziendali

Riconversione industriale, smart working, responsabilità del manager, benefits dipendenti, visite tecniche in azienda.

5 cose da fare adesso per proteggere l’azienda dai rischi del coronavirus.

1.riconversione industriale

Subito dopo la diffusione della pandemia, siamo stati testimoni della altrettanto rapidissima riconversione industriale di numerose aziende, sia italiane che straniere. L’improvvisa mancanza di materiale e articoli sanitari ha letteralmente spinto le imprese a produrre ex novo mascherine, attrezzature mediche, respiratori polmonari e gel disinfettanti. 

Le aziende lo sanno bene: le più importanti modifiche dell’attività d’impresa devono per legge, sia in Italia che all’estero, essere comunicate all’assicuratore.

Aggiornare la brochure o la pagina web non basta! Riconvertire le linee di produzione significa che l’azienda “cambia pelle”: cambia il prodotto, cambia l’intera catena di approvvigionamento, cambiano le fasi di acquisto e logistica, cambia il fornitore e l’utente finale.

Se vogliamo proteggerci da un’improvvisa richiesta danni da un prodotto che ha a che fare con la salute di un individuo (pensiamo al cattivo funzionamento di un respiratore) suggerisco di aggiornare la polizza RC da difetti del nostro nuovo prodotto.Rimando a questo articolo per approfondimenti in merito.

2.smart working

Tutte le volte in cui dipendenti e manager lavorano da casa, aumenta moltissimo il rischio di infettare il sistema informatico aziendale.

Lo sanno tutti che la rete wi-fi non offre le stesse protezioni di quella aziendale! Aumenta così il rischio di perdere i dati sensibili (nostri e dei clienti), finiti nelle mani della concorrenza! Se poi governassimo il funzionamento dei macchinari in remoto non dobbiamo tralasciare il rischio di blocco della produzione da attacco informatico.

In questo caso, la polizza cyber è una valida soluzione assicurativa.

3.responsabilità del manager

Chi dirige un’azienda è esposto più che mai a rischi nuovi e spesso trascurati. Facciamo 5 esempi:

  1. l’introduzione di nuovi obblighi di legge in materia di salute e sicurezza nelle aziende
  2. rischi infezione all’interno dell’area produttiva e nelle operazioni di consegna/carico-scarico
  3. il basso livello di protezione informatica dei dipendenti al lavoro da casa
  4. il blocco, anche temporaneo, delle dogane e la prolungata interruzione della fornitura
  5. le scarse comunicazioni con il personale della filiale estera.

Si consiglia di:

  • verificare se esistono nuovi obblighi di legge a carico del manager: questo vale anche per le imprese all’estero!
  • contattare il nostro consulente assicurativo per aggiornare la polizza e massimali di RC del Manager/Amministratore d’azienda.

Rimando qui ad una sintesi dei vantaggi di questa polizza per chi gestisce un’azienda, sia in Italia che all’estero.

4.benefits dipendenti

Alcuni provider stanno inserendo -seppur con alcune limitazioni- l’infezione da coronavirus all’interno delle coperture per le imprese. Lo scoppio di epidemie e pandemie, mi preme sottolinearlo a scanso di equivoci, è stato sempre escluso a priori dalle principali polizze aziendali, mediche, viaggi.

Visto che sono prodotti nuovi, da poco immessi sul mercato, consiglio di confrontare più opzioni (di assicurazioni, mutue, fondi) e di acquistare in modo ponderato e consapevole.

5.visite tecniche in azienda

Prevenire i danni in azienda fa risparmiare sui premi di polizza.

Le compagnie assicuratrici, se negli ultimi 3-5 anni non ci sono stati grossi incidenti, diminuiscono il costo delle assicurazioni. Le aziende più avvedute incaricano due volte all’anno consulenti esperti che visitano il sito produttivo, fanno un elenco aggiornato delle più serie minacce e suggeriscono come eliminare o ridurre i rischi d’impresa. 

Se adesso è impossibile organizzare queste visite (per motivi di salute e sicurezza), si suggerisce di inviare almeno foto/video delle principali aree di produzione/magazzini/macchinari al nostro consulente assicurativo.

La cosa importante è tenere aggiornate le polizze e non lasciare nulla al caso!

Attenzione: non trascuriamo un altro rischio di grande importanza, troppo spesso sottovalutato. Lasciare edifici in stato di abbandono, senza le minime misure di protezione e vigilanza, rappresenta per le compagnie assicuratrici un rischio molto alto, nella stragrande maggior parte dei casi escluso! Suggerisco quindi di mantenere il servizio di vigilanza attiva e, repetita iuvant, di aggiornare (anche su Skype) le polizze aziendali.

http://www.itlgroup.eu/economiahu2020/coronavirus-assicurazioni-per-aziende-imprenditore-e-per-la-salute/

ARTICOLI SULLE ASSICURAZIONI IN UNGHERIA

ARTICOLI RECENTI

spot_img

Articoli recenti

Nicola Colucci
Nicola Coluccihttp://nicolacolucci.com/
Nicola Colucci, originario di Padova, opera da più di 15 anni come consulente assicurativo con esperienza internazionale. Da 10 anni aiuta le imprese in Ungheria ad identificare le soluzioni assicurative più adeguate contro rischi di incendio, calamità naturali, fermo di produzione, responsabilità dell'amministratore. Individua per le persone le più vantaggiose coperture contro i rischi infortuni, malattia, gravi invalidità, perdita dell'autosufficienza.

Altri articoli che potrebbero interessare

Instagram

Articoli più recenti