Due guerre mondiali e le diverse occupazioni della storia ungherese non ce l’hanno fatta a privare Budapest dei suoi gioielli: i suoi incantevoli palazzi. Ne abbiamo scelti 10, al di fuori dei tradizionali percorsi turistici. Troverete soprattutto tanta secessione, del resto il liberty ha vissuto un periodo straordinario in questo Paese e ne conserva esempi unici.
1- L’Istituto di Geografia e Geofisica Siamo nel XIV distretto, dopo il parco cittadino, lungo la Stefania utca – sede di tante ambasciate tra cui quella italiana – vicino allo stadio Puskás. Qui potrete restare sbalorditi da un imponente edificio secessionista dal tetto azzurro (quello nella foto, fonte: Museo delle Arti Applicate di Budapest): è la sede dell’istituto geografico e di geofisica. La firma è quella di Ödön Lechner, tra i più famosi e geniali architetti ungheresi di tutti i tempi, icona del liberty anche fuori dai confini magiari. Dall’esterno è un palazzo mozzafiato, ma anche gli interni sono pazzeschi, ricchi di quella bellezza che non può passare inosservata soprattutto agli amanti dell’art nouveau. La ciliegina sulla torta, o meglio, sul tetto, sono le statue che decorano le “guglie”, riproducenti Atlante piegato sotto il peso del mondo.
2 – Isabella utca, Lindenbaum házak Di recente ricostruito dopo essere rimasto a lungo quasi fatiscente, l’immobile risale al 1880 ed apparteneva a Luczenbacher Pál. Il verde e il giallo dominano la facciata, insieme all’oro delle gloriose decorazioni, rappresentanti l’allegoria dei quattro elementi. Difficile trovare qualcosa di simile, vale davvero la pena di dargli un’occhiata! Vedi qui
3- Se volete scovare qualcosa di nascosto durante un giro convenzionale della città eccovi una perla poco nota in Andrássy ut. Al numero 45, ex sede del Cafè Giapponese, accanto al Negozio degli Scrittori (la libreria), c’è un palazzo sede di uffici ed appartamenti. L’interno, in restauro, è a dir poco interessante. Salendone le scale si incontreranno spettacolari vetrate con i segni zodiacali (vedi qui), mentre la corte conserva preziosi elementi antichi.
4- Lo studio degli artisti: la Gellérthegyi Műteremház di Kelenhegyi út 12-14 è un capolavoro risalente al 1903 ed è l’unico progetto architettonico completato dall’architetto e pittore Gyula Kan Kosztolányi. Le sue maestose finestre dalle cornici in acciaio e la dimensione della struttura la rendono simile ad una fortezza e regalano un’impagabile vista sulla città. Come dice il nome, questa era bottega per gli artisti, che addirittura vi abitavano.
5- Fovalt Iskola, Dob Utca 85. Nel VII distretto c’è il rischio di restare travolti e disorientati per l’elevata concentrazione di edifici fuori dal comune. Questo istituto, tuttavia, riesce lo stesso a distinguersi, decorato con fregi in mosaico di Ármin Hegedus rappresentanti bambini che giocano, fanno il girotondo, esercitano varie materie pratiche tipiche del secolo scorso. Le decorazioni sono quasi intatte. La facciata mostra evidenti richiami allo stile del grande architetto ungherese Ödön Lechner. Vedi qui
6 – La sede della compagnia dei telefoni dell’VIII distretto. Józsefvárosi telefonközpont. L’impressionante palazzo opera di Ray Rezsõ è la prima struttura in cemento armato realizzata in Ungheria ed ha la forma di un castello. Più volte danneggiato e ricostruito a causa dei bombardamenti, dopo il crollo del Comunismo e fino al 1999 è stato usato da T-Com. A desso lo chiamano “il fantasma dell’VIII distretto”. Vedi qui.
7 – Il Liceo “Kolcsey Ferenc”, Munkácsy Mihály utca 26, è un enorme edificio liberty rosa dalle decorazioni geometriche e colorate ceramiche all’interno.
8- La Weiss-ház in Szent István Krt. 12 tutt’altro che nascosto – si trova sul grande viale a forma di C che collega Buda a Pest e di nuovo Pest a Buda – è difficile notarlo senza conoscerlo. Cela una delle scale a spirale più belle (sono un’altra caratteristica di tante abitazioni ungheresi) e la sua facciata è costellata di dettagli liberty.
9 – La Piatschek Ház in Aradi utca 57 è opera dei fratelli Löffler e la sua facciata è forse la gemma della lunga via Aradi. Se riuscite a sbirciarne la corte interna non resterete delusi. Il magnifico cancello-portone in ferro battuto nasconde un tesoro liberty impreziosito da dettagli incantevoli. Il pezzo migliore comunque potete ammirarlo da fuori e sono le finestre alternate da statue al primo piano. Vedi qui
10 – Chiudiamo con qualcosa di del tutto diverso e di moderno, il Simplon Udvar. Dietro al centro commerciale Alee, in Vali utca, ecco un coloratissimo complesso ispirato ai mattoncini Lego, sede di uffici, locali e appartamenti. L’idea è degli architetti Turányi Gábor e Turányi Bence, padre e figlio. (vedi qui)
La scelta degli edifici nascosti di Budapest è stata ardua e ci scusiamo idealmente con tutte le meraviglie che (almeno per ora) abbiamo dovuto lasciare fuori.
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu