L’applicazione mobile estone Taxify ha deciso di espandere
la sua attività a Budapest dopo l’uscita di Uber, che ha sospeso le sue attività in Ungheria a partire dal 24 luglio 2016 (vedi qui). Secondo il sito della televisione pubblica news.err.ee Taxify è convinta di poter rispettare pienamente i regolamenti sui taxi in vigore nel Paese. “Siamo in trattativa con un partner per iniziare a fornire servizi di trasporto via taxi insieme” ha spiegato alla televisione estone il co-fondatore di Taxify Martin Villig, parlando di Budapest. Nata come una delle tante startup che offrono servizi simili ai taxi, Taxify si distingue nettamente da Uber per il fatto di collaborare con i taxi anziché fare loro concorrenza. In pratica mette a disposizione una piattaforma mobile (una app) che permette di ordinare un taxi online, comparando i prezzi e i tempi di arrivo. Il servizio è effettuato anche per telefono. Per operare necessita dunque dell’affiliazione con le compagnie di taxi e, almeno negli altri Paesi, c’è un percorso di formazione per gli autisti che decidono di affidarsi a Taxify e regole di manutenzione da seguire. Taxify vanta di essere molto scrupolosa nell’accettare solo compagnie di taxi autorizzate, autisti con regolare licenza e vetture a norma. Un intermediario, insomma. Se all’inizio la sua diffusione era limitata alle repubbliche baltiche e alla Finlandia, la app è arrivata ad aprile fino al Sudafrica (dove aveva già tentato un primo lancio ) e sta cercando di ampliarsi in altri stati, tra cui l’Olanda e adesso l’Ungheria.
A Budapest dove il mercato dei taxi è regolato e le tariffe dei taxi sono fisse, l’utilità sarebbe quella di permettere di scegliere tra le diverse vetture (e compagnie dunque) disponibili al momento e di poter ordinare online anziché telefonare ad una singola compagnia. In ultima istanza metterà gli utenti al riparo dalle spiacevole sorprese dei tassisti abusivi, che chiedono cifre spropositate violando la legge sulle tariffe fisse.
Resterà da vedere quanto potrà prendere piede, dunque, visto che non potrà far leva sulla carta del risparmio.
Foto: Facebook Taxify
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu