István Nagy, Ministro dell’agricoltura ungherese, ha affermato che è previsto un programma per la campagna e l’agricoltura rinnovabile che rafforzerà il settore agricolo e l’industria alimentare ungherese a un livello storico senza precedenti.
Il capo del ministero dell’Agricoltura ha inoltre dichiarato che il governo fornisce l’80% di cofinanziamento interno per i fondi di sviluppo rurale dell’Unione Europea, consentendo proprio l’avvio del programma.
Secondo l’Ufficio centrale di statistica ungherese, il valore totale della produzione dell’agricoltura è aumentato del 4,1% nel 2020.
- Il volume della produzione è diminuito del 2,1% e i prezzi sono aumentati del 6,3%.
- Il volume della produzione agricola è diminuito del 2,9% e quello della produzione animale dell’1,6%, mentre il volume dei servizi è aumentato del 3%.
- La produzione di patate e prodotti animali è aumentata e la produzione dei restanti gruppi di prodotti agricoli è diminuita o è rimasta invariata.
Inoltre, secondo l’agenzia di stampa statale MTI i rappresentanti dell’agricoltura del Gruppo Visegrád, di cui fanno parte Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia, hanno incontrato le controparti Bulgaria, Croazia, Romania e Slovenia in videoconferenza.
Il tema della questione erano essenzialmente la ‘’Farm to Fork Strategy” dell’Unione Europea e e il processo di pianificazione della strategia della politica agricola comune (PAC).
Il segretario di Stato Sándor Farkas, rappresentante dell’Ungheria, ha detto:
‘’A nostro avviso, anche il settore agricolo deve contribuire alla realizzazione degli obiettivi del Green Deal, ma dobbiamo sottolineare allo stesso tempo che il raggiungimento di alcune soglie nella ‘Farm to Fork Strategy’ rappresenta un onere sproporzionato per gli Stati membri’’.
Farkas ha inoltre riconosciuto l’importanza del contributo dell’agricoltura alla lotta al cambiamento climatico e alla conservazione della biodiversità, ma ha affermato che è necessario definire obiettivi che possono essere realisticamente raggiunti nella pratica.
“È nostra responsabilità condivisa trovare il tipo di soluzioni che garantiscano un equilibrio appropriato tra gli sforzi per proteggere l’ambiente e il clima e la competitività del settore agricolo”- ha affermato.
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