In Ungheria, a seguito dei recenti dati che vedono crescita economica positiva ed inflazione a rialzo, numerosi sindacati chiedono un aumento salariale.
Durante queste settimane diversi sindacati si stanno impegnando in un braccio di ferro col governo, minacciando anche scioperi, al fine di conseguire un maggiore aumento dei compensi.
In particolare, a seguito dell’esito negativo della trattativa avvenuta Venerdì scorso, la municipalizzata dei trasporti BKV è pronta a scioperare.
Il sindacato chiede infatti un aumento dei salari pari almeno al 15% mentre il CEO dell’azienda vorrebbe concedere l’8%. Atteso per oggi un nuovo incontro per ricercare un accordo. Si accoda a BKV anche FKF, società comunale per la manutenzione e la pulizia urbana di Budapest. L’azienda insiste per un aumento delle retribuzioni del 15% contro il 9,5% proposto.
Anche nel settore privato la situazione è analoga. Il sindacato indipendente per Audi Ungheria, dopo aver rifiutato le condizioni proposte, sta infatti trattando per un aumento salariale del 12% per il 2020 e del 11% per il 2021. D’altra parte il colosso dell’acciaieria Dunaferr, a seguito di serrate negoziazioni, ha concesso un aumento salariale immediato del 3,4%, cui ne seguirà uno ulteriore del 6,8% entro Luglio.
Da ultimo si segnala come anche l’Hungarian Trade Union Confederation (MASZSZ) stia spingendo per un aumento delle pensioni almeno dell’ 1,2% per fronteggiare il carovita.
Fonti: BBJ |azenpenzum.hu | portfolio.hu
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