Le sanzioni nei confronti di Mosca non cambiano i piani di espansione in Russia di Richter, la principale compagnia farmaceutica ungherese che, quotata alla Borsa di Budapest, vede nell’ex Urss uno dei maggiori mercati.
La messa al bando delle importazioni di prodotti farmaceutici è considerata improbabile dal CEO del gruppo, Erik Bogsch, intervistato dal quotidiano Világgazdaság. La crisi ucraina ha comunque avuto un impatto sui margini di Richter, che li ha visti scendere dal previsto 11% al 10-11% a maggio scorso.
Redazione Economia.hu