Report Ungheria 2016

Il nuovo “Report Ungheria 2016” appena pubblicato dall’Ufficio di Budapest di ICE Agenzia mostra dati incoraggianti per le imprese italiane, con buoni valori di interscambio tra i due Paesi e una crescita del peso dell’Italia tra i partner dell’Ungheria.

Abbiamo chiesto un commento a Marco Bulf, Direttore della sede ICE Agenzia di Budapest. In fondo all’articolo, che include i dati principali estratti dal rapporto, potrete inoltre scaricare il documento in formato PDF. “I dati relativi alla congiuntura economica sono in linea con le previsioni di crescita stimate lo scorso anno” spiega ad Economia.hu Marco Bulf. “Significativi sono i dati di interscambio che vedono l’Italia passare dalla quinta alla quarta posizione come paese partner dell’Ungheria, avendo fatto registrare nel primo semestre del 2016 il maggiore incremento tra i primi 5 paesi (+7%).” Da tenere in particolare considerazione, specifica il Direttore di ICE Agenzia Budapest, sono le esportazioni: “Particolarmente incoraggianti sono i dati di esportazione dei prodotti italiani verso l’Ungheria che, con un aumento dell’8,9%, hanno consentito all’Italia di raggiungere la settima posizione rispetto alla nona del 2015.”


Quadro Macroeconomico

Nel primo e secondo trimestre del 2016 il PIL ungherese ha visto una crescita su base annua dello 0,9% e del 2,6% rispettivamente. Le motivazioni, spiega il documento, risiedono nella crescita del 2,3% dell’industria e in quella dell’agricoltura, che ha registrato un balzo del 13%. Da registrare tuttavia il calo del 24% nel settore costruzioni. La previsione della Commissione Europea, ricorda il rapporto, è che il PIL metta a segno una crescita del 2% nel 2016 e el 2,5% nel 2017. Il Tasso di Disoccupazione, ad agosto 2016, si è attestato al 4,9%, registrando una diminuzione dell’1,3% rispetto a dicembre 2015 (6,2%). Il numero dei disoccupati registrati è stato di 227mila unità, 77mila in meno rispetto all’anno precedente. Nel 2014 e nel 2013 il tasso di disoccupazione è stato rispettivamente del 7,4% e del 9,1%. I salari medi lordi hanno visto una crescita del 6,9% rispetto al primo semestre 2015, passando a 825 euro lordi su media nazionale (257.900 HUF). 
La tassa per il contributo sociale a carico del datore di lavoro è pari al 28,5% del salario lordo.


Settori
A fare da traino dell’economia ungherese restano l’ICT con 150mila dipendenti e l’automotive con 115mila addetti, seguite dall’elettronica con 112mila e dal farmaceutico, per cui il dato della forza lavoro non è disponibile. 


Stock Investimenti
A fine 2015 lo stock degli investimenti ammontava a 92 miliardi di dollari, il 71,7% del PIL nazionale. I principali Paesi investitori sono: Paesi Bassi (36,6%), Austria (15,6%) e Germania (11,5%). L’Italia è al 6° posto con una quota del 3,2%.


Produzione Industriale
La produzione lorda industriale nel periodo gennaio-agosto 2016 è cresciuta del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I settori trainanti sono:
– l’automotive, che detiene una quota del 28% dell’intera produzione manifatturiera, con un incremento della produzione di mezzi di trasporto del 16,6%;
– l’agroalimentare (quota del 13%), con un incremento del 7,3%;
– l’ICT (quota del 12%), con una crescita del 13,1% nella produzione di computer, prodotti di elettronica ed ottica.


Interscambio – Classifica
Se nell’interscambio a restare in vetta è la Germania seguita a lunga distanza da Austria e Francia, l’Italia, al quarto posto, è il Paese che registra il maggiore incremento: il 7% in più rispetto al 2015, dove la crescita dell’interscambio con la Germania è stata del 3,6%, del 3,7% quella con l’Austria e solo dello 0,2% quella dell’interscambio con la Francia.


Import-Export
“Le esportazioni ungheresi, con un valore di 46,4 miliardi di euro, sono cresciute nel 1° semestre 2016 del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. L’Italia è al quinto posto, con valori intorno ai 2,5 miliardi di euro, con un incremento delle importazioni dall’Ungheria del 5,3%. 
Sul fronte delle importazione l’Italia guadagna una posizione rispetto al 2015, salendo al settimo posto, esportando merci in Ungheria per un totale di 2 miliardi di euro. “La quota di mercato italiana è passata dal 4,6% di dicembre 2015 al 4,9%.” 


Interscambio Italia-Ungheria
L’interscambio commerciale dell’Italia con l’Ungheria è stato nel 1° semestre 2016 di 4,3 miliardi di euro (+7% rispetto al 1° semestre 2015), di cui 2,2 miliardi di import, e 2 miliardi di export, con un saldo negativo per l’Italia di 213 milioni di euro. Le nostre esportazioni ed importazioni sono aumentate rispettivamente dell’8,9% e del 5,3%.
Per visualizzare il Report integrale clicca qui.  Grafici tratti dal Report Ungheria 2016 di ICE Agenzia

Per visualizzare il Report integrale clicca qui.

 

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