Rapporto Economico sull’Ungheria: Aggiornamenti del 28 Aprile 2025

I. Sommario Esecutivo

La giornata del 28 aprile 2025 presenta un quadro complesso per l’economia ungherese, caratterizzato da un attivo interventismo governativo di fronte a persistenti pressioni inflazionistiche e segnali contrastanti sulla crescita. Le discussioni sull’estensione e potenziale ampliamento dei tetti ai prezzi (price cap) su beni essenziali dominano l’agenda politica interna, segnalando preoccupazioni continue riguardo al costo della vita. Allo stesso tempo, l’economia risente delle tensioni commerciali internazionali, in particolare delle politiche tariffarie statunitensi che creano un difficile dilemma strategico per il governo Orbán, impegnato a bilanciare l’allineamento politico con Washington e gli importanti investimenti cinesi. Figure chiave del governo, tra cui il Ministro dell’Economia Nazionale Nagy Márton e il Primo Ministro Viktor Orbán, hanno rilasciato dichiarazioni che delineano le priorità economiche, focalizzandosi sul controllo dell’inflazione, sul sostegno alle competenze professionali e sulla sicurezza energetica regionale, spesso intrecciando questi temi con la retorica nazionalista e la politica sulla migrazione. Sul fronte macroeconomico, emergono timidi segnali di crescita del PIL nel primo trimestre, sebbene offuscati dalla persistente debolezza del settore industriale ed esportatore, fortemente dipendente dalla domanda esterna. Specifici settori, come l’agricoltura (colpita da una grave crisi dell’apicoltura) e l’industria pesante (con le difficoltà del successore di Dunaferr), affrontano sfide significative. Il contesto politico interno, segnato da tensioni tra governo e opposizione, e le controversie riguardanti la trasparenza e la governance nel settore bancario e attorno alla Banca Centrale (MNB), completano il quadro di un’economia che naviga tra vulnerabilità interne e complesse dinamiche internazionali.

PODCAST IN INGLESE

II. Politica Economica del Governo e Contesto Politico

A. Controllo dei Prezzi: Dibattito Attivo su Estensione ed Espansione

Il governo ungherese continua a considerare i controlli diretti sui prezzi come uno strumento chiave per la gestione dell’inflazione. Il Ministro dell’Economia Nazionale, Nagy Márton, ha indicato il 28 aprile 2025 che esiste una “grande possibilità” (“nagy esélye”) che gli attuali tetti ai prezzi applicati a determinati prodotti alimentari vengano prorogati oltre la loro scadenza.1 Le discussioni formali sono previste nelle prossime settimane, con una decisione del governo sull’estensione attesa intorno al 21 maggio.3

Inoltre, è in corso una valutazione per espandere il regime di controllo dei margini di prezzo anche ai prodotti per l’igiene personale e cosmetici (definiti “pipere”). Questa misura potrebbe potenzialmente interessare grandi catene di distribuzione come DM, Rossmann e Müller.3 Una decisione su questa espansione è prevista intorno al 7 maggio.3 Il Ministro Nagy ha ribadito che l’obiettivo del governo è mantenere l’inflazione alimentare al di sotto del 5% e l’inflazione complessiva all’interno di un intervallo compreso tra il 3% e il 4%.2

La forte probabilità di estendere e potenzialmente ampliare i tetti sui prezzi suggerisce che le autorità percepiscono le pressioni inflazionistiche sottostanti come significative e persistenti, probabilmente destinate a durare fino alla fine dell’estate.3 Questa strategia sottolinea una continua preferenza per misure interventiste dirette, piuttosto che affidarsi esclusivamente alla politica monetaria o all’autocorrezione del mercato per controllare i livelli dei prezzi al consumo. L’estensione potenziale a beni essenziali non alimentari 3 indica ulteriormente che le preoccupazioni inflazionistiche non sono limitate al solo settore alimentare, ma sono percepite come più ampie.

B. Misure Fiscali e Regolamentari

Il governo sta portando avanti modifiche legislative riguardanti i prelievi di contante presso gli sportelli automatici (ATM). Un emendamento proposto mira a garantire che il limite mensile per il prelievo gratuito di contante (attualmente 150.000 HUF) possa essere accessibile in un’unica transazione, superando eventuali limiti inferiori per singola operazione imposti da alcune banche.6 Questa iniziativa fa parte di un progetto più ampio che include l’obbligo di garantire la disponibilità di ATM in tutti i comuni del paese.6 Questo cambiamento normativo appare come una misura a favore dei consumatori, affrontando limitazioni pratiche nell’accesso al contante. Tuttavia, facilitando prelievi di importo maggiore in una sola volta, potrebbe anche influenzare le tendenze nell’uso del contante, potenzialmente rallentando la transizione verso pagamenti digitali.

Parallelamente, il governo, attraverso la Direzione Centrale degli Appalti e delle Forniture (KEF), ha finalizzato contratti per un valore complessivo di 48 miliardi di HUF per l’acquisto di nuovi veicoli destinati all’amministrazione pubblica. Parti significative di questi contratti sono state assegnate a Magyar Suzuki (per un valore lordo di 10,6 miliardi di HUF) e a Pappas Auto (per un valore lordo di 3,6 miliardi di HUF).7 Questa considerevole spesa pubblica dimostra un impegno continuo del governo in aree specifiche, con un impatto diretto su determinate industrie e fornitori. La concomitanza di questa spesa con la modifica delle regole sugli ATM (focalizzata sul consumatore) solleva interrogativi sull’allineamento delle priorità fiscali, specialmente alla luce di precedenti preoccupazioni espresse riguardo al bilancio statale.8 Si evidenzia così una potenziale tensione tra la facilitazione per i consumatori, il sostegno a specifici settori industriali (come l’automotive) e la gestione complessiva delle finanze pubbliche.

C. Narrativa Economica e Diplomazia del Primo Ministro Orbán

Intervenendo al Festival Szakma Sztár (Stella della Professione), il Primo Ministro Viktor Orbán ha sottolineato l’importanza cruciale della formazione professionale per il successo futuro dell’Ungheria, affermando che il paese deve valorizzare i lavoratori qualificati.10 Ha collegato direttamente questo tema al mantenimento di un’Ungheria “libera dai migranti”, suggerendo che l’immigrazione (menzionando specificamente potenziali lavoratori ucraini) minaccia i posti di lavoro e i salari interni.10 Questa retorica lega strettamente le politiche sociali e nazionaliste del governo agli esiti economici percepiti.

Durante un incontro a Pozsony (Bratislava) con il Primo Ministro slovacco Robert Fico, Orbán ha evidenziato la cooperazione bilaterale su tre temi chiave: sicurezza energetica, sovranità e migrazione.11 È stato annunciato un accordo per aumentare la capacità di transito di gas naturale dall’Ungheria alla Slovacchia di 900 milioni di metri cubi all’anno.11 Orbán ha inoltre ribadito la posizione condivisa con Fico contro l’abolizione del diritto di veto per gli stati membri dell’UE e ha lodato la cooperazione nella lotta all’immigrazione illegale.11 In questo contesto, ha attribuito all’Ucraina la responsabilità di “bloccare” i transiti energetici, un’affermazione che si inserisce in una narrativa spesso critica nei confronti di Kyiv.11

Le dichiarazioni di Orbán 10 intrecciano strategicamente le preoccupazioni economiche (posti di lavoro, salari, sicurezza energetica) con temi nazionalisti (anti-immigrazione, sovranità contro Bruxelles). La visita in Slovacchia rafforza una strategia volta a costruire alleanze regionali con governi affini (come la Slovacchia di Fico) basate su un’opposizione condivisa alle tendenze di integrazione europea (abolizione del veto) e su specifici interessi economici (transito energetico). L’Ungheria si posiziona così come difensore degli interessi nazionali sia contro le pressioni migratorie esterne sia contro quello che percepisce come un eccessivo potere dell’UE.

D. Banca Centrale (MNB) e Controversie Correlate

Sono emerse notizie significative riguardanti la governance nel settore bancario e le entità collegate alla Banca Centrale Ungherese (MNB). È stato reso noto che la società di revisione legata al gruppo di Mészáros Lőrinc (CEE Paramount Audit Kft) è stata incaricata di verificare le partecipazioni nella MBH Bank detenute da entità riconducibili alla cerchia del figlio del Governatore della MNB Matolcsy György, Matolcsy Ádám. Nello specifico, si tratta della CEE Paramount Equity Zrt., che detiene il 10,7% di MBH Bank.12 Questa nomina avviene in un contesto di continuo scrutinio sulle attività delle fondazioni della MNB.13 Inoltre, i parlamentari del partito di governo Fidesz hanno votato contro lo svolgimento di un’audizione in commissione parlamentare che avrebbe coinvolto i dirigenti della MNB e delle sue fondazioni.14

Questi sviluppi sollevano interrogativi su potenziali conflitti di interesse e sulla mancanza di trasparenza che circonda la banca centrale e le sue entità associate, coinvolgendo figure politicamente influenti. La nomina di un revisore strettamente legato a un importante gruppo imprenditoriale politicamente connesso (Mészáros) per supervisionare asset collegati a un’altra cerchia influente (Matolcsy) all’interno di una banca di primaria importanza (MBH) 12 solleva dubbi significativi sull’indipendenza e sui potenziali conflitti di interesse. Se associata al blocco dello scrutinio parlamentare 14 e alle precedenti accuse 13, questa situazione suggerisce un modello di opacità e di relazioni intrecciate tra l’élite politica ed economica ungherese, che potrebbe avere un impatto sugli standard di governance e sulla percezione degli investitori riguardo al settore bancario.

E. Clima Politico Generale e Implicazioni Economiche

Il clima politico ungherese appare teso. Il parlamento ha votato per sospendere temporaneamente sei legislatori dell’opposizione (del partito Momentum) e tagliare i loro stipendi a seguito di una protesta in aula, che ha visto l’uso di fumogeni, contro una legge che vieta le marce del Pride LGBTQ+.14 Secondo l’ufficio stampa del parlamento, si tratta della prima misura di questo tipo adottata dal 1990.15 Parallelamente, gruppi pro-governativi come il Movimento di Resistenza Nazionale (Nemzeti Ellenállás Mozgalom – NEM), vicino a Megafon, stanno lanciando campagne basate su meme e potenzialmente cartelloni pubblicitari contro la nuova forza politica guidata da Magyar Péter, il Partito Tisza.17

Questi eventi illustrano un’atmosfera politica carica, con significative tensioni tra il governo e le forze di opposizione, sia quelle consolidate che quelle emergenti. La sospensione senza precedenti di parlamentari eletti 15 e il lancio di campagne aggressive contro rivali politici emergenti 17 segnalano un approfondimento della polarizzazione politica. Sebbene non si tratti direttamente di politica economica, un’eccessiva tensione politica e azioni potenzialmente destabilizzanti possono influenzare negativamente la percezione della stabilità politica e dello stato di diritto in Ungheria. Questi fattori di contesto sono rilevanti per le decisioni di investimento a lungo termine e per la fiducia economica generale.

III. Ambiente Macroeconomico e Prospettive

A. Dinamiche Inflazionistiche: Preoccupazioni Persistenti

L’inflazione rimane una preoccupazione centrale per i responsabili politici ungheresi. Il Ministro Nagy Márton prevede che l’inflazione alimentare possa avvicinarsi al 4% a maggio.5 L’obiettivo dichiarato del governo è mantenere l’inflazione complessiva (headline) entro un intervallo del 3-4% e quella alimentare al di sotto del 5%.2 Questa persistente attenzione giustifica la probabile continuazione delle misure di controllo dei prezzi. A livello globale, si nota come i prezzi al consumo negli Stati Uniti siano influenzati dall’impatto delle tariffe 19, evidenziando l’esistenza di pressioni inflazionistiche esterne che possono riverberarsi anche sull’economia ungherese.

Sebbene l’obiettivo di inflazione generale sia del 3-4%, la menzione specifica dell’inflazione alimentare che potrebbe avvicinarsi al 4% a maggio 5 e l’obiettivo di mantenerla sotto il 5% 2 suggeriscono che questa componente sia particolarmente problematica o politicamente sensibile. Questo focus, combinato con la potenziale espansione dei tetti di prezzo ai prodotti per l’igiene 3, implica che le pressioni sui costi sottostanti (forse legate all’energia, alle importazioni o a problemi settoriali come quelli agricoli, vedi Sezione V.A) continuano a sfidare gli sforzi di disinflazione.

B. Quadro della Crescita: Segnali Timidi tra Debolezza Industriale

Le prospettive di crescita economica appaiono fragili. Il Ministro Nagy prevede un “leggero aumento” (“apró emelkedés”) del PIL nel primo trimestre del 2025.5 Tuttavia, ha anche ammesso che l’industria e le esportazioni non hanno mostrato miglioramenti significativi e potrebbero non aver ancora raggiunto il punto più basso del ciclo.5 Parte della debolezza è stata attribuita a fattori di domanda esterna, potenzialmente legati ai cambiamenti nella politica fiscale tedesca, i cui effetti devono ancora manifestarsi pienamente.5 Rapporti precedenti avevano già evidenziato una contrazione industriale nei mesi scorsi 8 e difficoltà economiche generali.20

L’aspettativa di una leggera crescita del PIL nel Q1, nonostante la riconosciuta debolezza industriale ed esportatrice 5, suggerisce che la domanda interna (consumi o servizi) potrebbe fornire un certo sostegno, forse aiutata da misure come i tetti ai prezzi o da una crescita salariale non dettagliata in queste fonti. Tuttavia, la menzione esplicita del ritardo dell’industria/esportazioni e il riferimento alla Germania 5 sottolineano la significativa vulnerabilità dell’economia ungherese alla domanda esterna e alla salute dei suoi principali partner commerciali, in particolare nel settore manifatturiero. Emerge così un quadro di potenziale ripresa della domanda interna che contrasta con la difficoltà dei settori orientati all’esterno.

C. Venti Contrari Demografici

Statistiche recenti, riportate nel contesto delle notizie del 28 aprile sebbene riferite a periodi precedenti, mostrano un calo preoccupante degli indicatori demografici. Il tasso di fertilità dell’Ungheria è sceso al livello più basso degli ultimi 15 anni, attestandosi sotto 1,3 figli per donna (1,25 a marzo, 1,31 per l’intero primo trimestre).4 Nel primo trimestre del 2025 è stato registrato anche un significativo calo della popolazione.4

Sebbene non sia un evento specifico del 28 aprile, la diffusione di questi dati fornisce un contesto cruciale a lungo termine per il potenziale economico dell’Ungheria. Il forte calo del tasso di fertilità 4 rappresenta una sfida strutturale significativa. Questa tendenza demografica aggrava potenziali carenze di manodopera, aumenta il rapporto di dipendenza (con impatti sui costi della sicurezza sociale e della sanità) e potrebbe limitare la crescita potenziale del PIL nel lungo periodo, indipendentemente dalle fluttuazioni economiche cicliche a breve termine o dalle misure politiche adottate. Costituisce uno sfondo critico per le discussioni sul mercato del lavoro, sulla migrazione 10 e sulla crescita sostenibile.

IV. Relazioni Economiche Internazionali e Pressioni

A. Impatto della Politica Commerciale USA e Bilanciamento Strategico

L’impatto negativo delle tariffe imposte dall’amministrazione statunitense (guidata da Donald Trump) rimane una preoccupazione significativa per l’economia ungherese. Queste misure sono descritte come fonte di “dolore politico” (“political pain”) 13 e una minaccia per l’economia nazionale, già in difficoltà 20, colpendo in particolare il settore automobilistico.9 Negli Stati Uniti, i rivenditori online come Shein e Temu stanno già aumentando i prezzi in previsione dell’applicazione o dell’aumento delle tariffe 19, illustrando gli effetti tangibili di queste politiche.

In questo contesto, Donald Trump Jr. ha visitato Budapest, incontrando imprenditori locali e sollecitando l’Ungheria e l’intera regione a dare priorità ai legami economici con gli Stati Uniti rispetto alla Cina.21 Questo messaggio è in netto contrasto con la strategia di “Apertura a Est” perseguita dal governo ungherese, che ha attivamente attratto investimenti cinesi su larga scala, come l’impianto produttivo di BYD, fabbriche di batterie e il progetto ferroviario Budapest-Belgrado.21

Il governo Orbán si trova quindi di fronte a un significativo dilemma strategico. Il suo forte allineamento politico con l’amministrazione Trump 13 si scontra direttamente con l’impatto economico dannoso delle tariffe protezionistiche americane sull’economia ungherese, fortemente dipendente dalle esportazioni.9 L’appello di Trump Jr. a distanziarsi dalla Cina 21 complica ulteriormente la politica di “Apertura a Est”, che considera gli investimenti cinesi un pilastro fondamentale. Ciò costringe l’Ungheria a navigare in un difficile equilibrio tra le principali potenze globali con richieste economiche contrastanti, richiedendo potenzialmente scelte politiche scomode o affrontando conseguenze negative da entrambe le parti.

B. Relazioni con l’UE e Cooperazione Regionale (Focus Energia)

L’incontro del Primo Ministro Orbán con l’omologo slovacco Fico ha messo in luce posizioni condivise su questioni chiave all’interno dell’UE, come l’opposizione all’abolizione del diritto di veto per gli stati membri e il coordinamento sulla politica migratoria.11 Un risultato concreto dell’incontro è stato l’accordo per aumentare la capacità di transito di gas naturale dall’Ungheria alla Slovacchia.11 Il contesto generale ricorda che l’Ungheria (insieme alla Slovacchia) ha in passato osteggiato o diluito le sanzioni dell’UE contro la Russia.23 È stata inoltre notata a livello internazionale l’entrata in vigore delle nuove leggi ungheresi sull’immigrazione dal 1° marzo 2024.24

L’incontro Orbán-Fico 11 esemplifica la strategia ungherese di stringere legami stretti con vicini regionali ideologicamente allineati per amplificare la propria voce e resistere a specifiche iniziative di integrazione europea (come l’abolizione del veto). Allo stesso tempo, la cooperazione pratica sul transito energetico dimostra un focus sulla tutela degli interessi nazionali (approvvigionamento energetico) attraverso accordi bilaterali. Questo approccio potrebbe mirare a ridurre la dipendenza da meccanismi UE più ampi o a diversificare le rotte, specialmente considerando le posizioni passate sulle sanzioni alla Russia 23, suggerendo la formazione di un blocco regionale per influenzare le politiche UE perseguendo al contempo benefici tangibili bilaterali.

V. Sviluppi Settoriali e Sfide

A. Agricoltura: Crisi della Popolazione Apistica

Il settore agricolo ungherese si confronta con una grave crisi nel comparto dell’apicoltura. Rapporti del 28 aprile indicano una perdita catastrofica della popolazione di api durante l’inverno, con stime che suggeriscono la sopravvivenza di sole 600.000-700.000 colonie rispetto alle usuali 1,2 milioni, corrispondente a una perdita di circa il 50%.14 Ad aggravare la situazione, le gelate di inizio aprile hanno gravemente danneggiato la fioritura dell’acacia, fondamentale per la produzione di miele.25 Gli apicoltori ungheresi devono inoltre affrontare la forte concorrenza delle importazioni di miele a basso costo da Ucraina e Cina.25

Il settore apistico ungherese si trova quindi ad affrontare una crisi multiforme: perdite massive di colonie dovute a condizioni invernali avverse o malattie 14, danni climatici a fonti chiave di nettare (gelate sull’acacia – 25) e pressioni di mercato derivanti da importazioni a basso prezzo.25 Questa convergenza di sfide ambientali, climatiche e di mercato rappresenta una minaccia esistenziale per molti apicoltori. Potrebbe portare a una significativa riduzione della produzione nazionale di miele, a prezzi più alti e a effetti negativi a catena sull’impollinazione delle colture e sulla biodiversità agricola, con potenziali impatti sulla sicurezza alimentare e sulle esportazioni agricole.

B. Industria: Problemi per il Successore di Dunaferr

Emergono difficoltà significative nella ristrutturazione di importanti asset dell’industria pesante. Notizie del 28 aprile indicano una mancanza di interesse da parte di potenziali acquirenti per la società succeduta all’acciaieria insolvente Dunaferr. L’espressione “Senkinek sem kell a Dunaferr-utódcég” (Nessuno vuole la società succeduta a Dunaferr) riassume la situazione.14 Anche il Ministro Nagy ha commentato la situazione di Dunaferr durante una conferenza stampa.3

La mancanza di acquirenti per il successore di Dunaferr 14, nonostante il coinvolgimento del governo 3, suggerisce che l’asset soffra di problemi profondi. Questi potrebbero includere un debito eccessivo, tecnologia obsoleta, alti costi energetici, passività ambientali, condizioni di mercato sfavorevoli per l’acciaio o una combinazione di questi fattori. Questa situazione segnala la difficoltà nel salvataggio di importanti attori industriali, un tempo influenzati dallo stato, che ora affrontano un declino strutturale o un’intensa concorrenza internazionale.

C. Settore Bancario: Sviluppi Specifici (Revisione MBH)

Come dettagliato nella Sezione II.D, è stata riportata la nomina del revisore legato al gruppo Mészáros per le partecipazioni legate alla cerchia Matolcsy all’interno di MBH Bank.12 Questo sviluppo specifico all’interno del settore bancario tocca temi di governance e potenziali conflitti di interesse. Questo evento 12 all’interno del settore bancario sottolinea il tema più ampio delle preoccupazioni sulla governance e degli stretti legami tra influenza politica e importanti istituzioni finanziarie in Ungheria, influenzando potenzialmente il profilo di rischio percepito del settore.

VI. Conclusioni

Le notizie economiche relative all’Ungheria del 28 aprile 2025 dipingono un quadro dominato da un marcato interventismo statale volto a fronteggiare sfide economiche persistenti, in particolare l’inflazione. La probabile estensione e l’eventuale ampliamento dei tetti ai prezzi, insieme a misure regolamentari come quelle sugli ATM, confermano questa tendenza. L’economia ungherese si trova inoltre a gestire significative pressioni esterne, evidenziate dalla complessa relazione con gli Stati Uniti, dove l’allineamento politico si scontra con le frizioni economiche derivanti dalle politiche commerciali protezionistiche. Questo crea un difficile esercizio di equilibrismo strategico, complicato ulteriormente dalla necessità di gestire le relazioni con la Cina, importante fonte di investimenti.

La ripresa economica appare fragile e disomogenea: l’ottimismo governativo su una leggera crescita del PIL contrasta con la riconosciuta debolezza del settore industriale ed esportatore, sottolineando la dipendenza dalla domanda esterna. Crisi settoriali acute, come quella che ha colpito la popolazione apistica con gravi perdite e danni alle colture, e le difficoltà nel rilanciare asset industriali strategici come il successore di Dunaferr, indicano vulnerabilità specifiche. Sullo sfondo, le tensioni politiche interne e le questioni irrisolte riguardanti la governance e la trasparenza, specialmente nel settore bancario e attorno alla Banca Centrale, contribuiscono a definire un clima economico complesso. In sintesi, l’economia ungherese alla data odierna appare caratterizzata da una gestione statale attiva che cerca di navigare tra vulnerabilità domestiche radicate e venti contrari internazionali complessi e spesso contraddittori.


Tabella 1: Principali Dichiarazioni Economiche di Funzionari Ungheresi (28 Aprile 2025)

FunzionarioPosizioneFonte/Contesto della DichiarazioneSintesi della Dichiarazione ChiaveID Snippet Rilevanti
Nagy MártonMinistro dell’Economia NazionaleConf. Stampa (Programma Demján)Alta probabilità di estensione dei tetti ai prezzi; Potenziale espansione a prodotti igiene/cosmetici; Obiettivo: Inflazione alimentare <5%; Leggera crescita PIL Q1 attesa, industria debole1
Orbán ViktorPrimo MinistroFestival Szakma SztárImportanza delle competenze professionali; Necessità di valorizzare i lavoratori qualificati; Collegamento tra politica anti-migrazione e protezione posti di lavoro/salari10
Orbán ViktorPrimo MinistroConf. Stampa con R. Fico (Pozsony)Aumento transito gas verso Slovacchia; Cooperazione su sovranità (anti-veto), migrazione; Accusa all’Ucraina per problemi di transito11

FONTI

  1. Nagy Márton: Nagy esélye van annak, hogy meghosszabítjuk az árrésstopot – Portfolio.hu, accessed April 28, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250428/nagy-marton-nagy-eselye-van-annak-hogy-meghosszabitjuk-az-arresstopot-757555
  2. Nagy Márton szerint nagy az esély arra, hogy a kormány meghosszabbítja az árrésstopot, accessed April 28, 2025, https://hvg.hu/gazdasag/20250428_nagy-marton-arresstop-kiterjesztes-meghosszabbitas
  3. Nagy Márton: Akár nyár végéig velünk maradhat az árrésstop – Telex, accessed April 28, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/04/28/nagy-marton-demjan-sandor-program-tamogatas-palyazat-kamat-dunaferr
  4. Gazdaság rovat | hvg.hu, accessed April 28, 2025, https://hvg.hu/gazdasag
  5. Nagy Márton elárulta, meddig maradhat az árrésstop – Index.hu, accessed April 28, 2025, https://index.hu/gazdasag/2025/04/28/inflacio-arresstop-vamhaboru-nagy-marton-ngm-boltok-befektetes-gdp-magyar-gazdasag/
  6. Gazdaság: A készpénzkiadás szabályait is átírja a kormány | hvg.hu, accessed April 28, 2025, https://hvg.hu/gazdasag/20250428_keszpenzkiadas-ATM-torvenymodosito-ingyenes-keszpenzfelvetel
  7. Vállalkozás: 48 milliárd forintért vesz új autókat a kormány | hvg.hu, accessed April 28, 2025, https://hvg.hu/kkv/20250428_kozbeszerzes-uj-auto-kormany
  8. Hungarian Industry Shrinks for Sixth Month in Recession Threat – BNN Bloomberg, accessed April 28, 2025, https://www.bnnbloomberg.ca/business/company-news/2024/10/04/hungarian-industry-shrinks-for-sixth-month-in-recession-threat/
  9. magyar gazdaság – Portfolio.hu, accessed April 28, 2025, https://www.portfolio.hu/cimke/magyar%20gazdas%C3%A1g
  10. Orbán Viktor: Az én koromban már jobban érdekli az embert, hogy lesz-e olyan, aki folytassa azt, amit ő elkezdett – Telex, accessed April 28, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/04/28/orban-szakma-sztar-konferencia-beszed
  11. Orbán Ficónak: Migránsmentes ország vagyunk – Telex, accessed April 28, 2025, https://telex.hu/kulfold/2025/04/28/robert-fico-orban-viktor-pozsony-szlovakia-latogatas-sajtotajekoztato
  12. A Mészáros-csoport házi könyvvizsgálója ellenőrzi mostantól a Matolcsy-kör MBH-s érdekeltségeit – Telex, accessed April 28, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/04/28/mbh-konyvvizsgalo-meszaros-lorinc-cee-paramount-equity
  13. Hungary – Economy, Politics, Culture | Britannica, accessed April 28, 2025, https://www.britannica.com/place/Hungary/Social-and-economic-developments
  14. Hírek | hvg.hu, accessed April 28, 2025, https://hvg.hu/
  15. Hungary’s parliament bars opposition lawmakers over protest against Pride ban, accessed April 28, 2025, https://www.globalbankingandfinance.com/HUNGARY-POLITICS-PARLIAMENT-LGBT-49b996df-92ad-4e1c-b47b-98248c271c00
  16. Superior Disturbance Leads To Arrest | NewsTalk 610 AM & 103.9 FM, accessed April 28, 2025, https://kdal610.com/2025/04/28/763525/
  17. Itthon: Mém- és plakátkampány indítanak Magyar Péter ellen | hvg.hu, accessed April 28, 2025, https://hvg.hu/itthon/20250428_mem-plakatkampany-magyar-peter-tisza-part
  18. Mémkampányt indít a kormánypárt Magyar Péter ellen – Telex, accessed April 28, 2025, https://telex.hu/zacc/2025/04/28/magyar-peter-mem-plakat
  19. Érezteti hatását a vámháború, jelentősen emelték áraikat a nagy online áruházak az Egyesült Államokban – Index.hu, accessed April 28, 2025, https://index.hu/gazdasag/2025/04/28/shein-aremeles-amerika-egyesult-allamok-vamhaboru-donald-trump/
  20. ‘Trump tornado’ leaves Hungary’s Orban and other far-right leaders reeling, accessed April 28, 2025, https://www.japantimes.co.jp/news/2025/04/28/world/politics/trump-tariffs-orban-europe-far-right/
  21. Trump Jr. Tells East Europe to Pick US Over China for Deals – Mint, accessed April 28, 2025, https://www.livemint.com/companies/news/trump-jr-tells-east-europe-to-pick-us-over-china-for-deals-11745713143110.html
  22. Donald Trump Jr.: A kormányok és a magánszektor együttműködésére van szükség a nyugati civilizáció megmentéséhez – Telex, accessed April 28, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/04/28/donald-trump-jr-interju-kelet-europa-gazdasag
  23. If Russian gas returns to Europe, it must go through Ukraine – Atlantic Council, accessed April 28, 2025, https://www.atlanticcouncil.org/blogs/energysource/if-russian-gas-returns-to-europe-it-must-go-through-ukraine/
  24. Business Standard: H-4 Kids of Indian H-1B Workers Face US Visa Expiry at 21: What Next?, accessed April 28, 2025, https://www.fragomen.com/insights/business-standard-h-4-kids-of-indian-h-1b-workers-face-us-visa-expiry-at-21-what-next.html
  25. A magyar méhállomány fele elpusztult a télen – Index.hu, accessed April 28, 2025, https://index.hu/gazdasag/2025/04/28/meh-mehallomany-pusztulas-tel/
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