Rapporto Economico Strategico: Ungheria – Analisi Congiunturale e Strutturale del 12 Dicembre 2025

1. Introduzione e Contesto Macroeconomico Globale

La giornata del 12 dicembre 2025 rappresenta un punto di osservazione privilegiato per comprendere le complesse dinamiche che stanno rimodellando l’economia ungherese. In un contesto globale caratterizzato da incertezze geopolitiche, volatilità dei mercati energetici e una trasformazione tecnologica accelerata, l’Ungheria si trova al crocevia di flussi di capitale orientali e occidentali, tentando di bilanciare una stagnazione macroeconomica interna con una massiccia ondata di investimenti diretti esteri (IDE).

L’analisi odierna non può prescindere dal quadro europeo: mentre Bruxelles avanza con riforme doganali che impatteranno direttamente il potere d’acquisto dei consumatori ungheresi e meccanismi finanziari volti a bypassare i veti nazionali sulla politica estera, Budapest risponde con una strategia di “connettività” industriale, inaugurando impianti di difesa tedeschi e terminali logistici che serviranno i colossi cinesi dell’auto elettrica. Questo rapporto disaggrega i dati macroeconomici, le politiche fiscali, gli sviluppi industriali e le realtà microeconomiche locali emersi specificamente in questa data, offrendo una sintesi dettagliata dello stato di salute dell’economia magiara.

PODCAST IN ITALIANO

1.1 Sintesi degli Indicatori Chiave

Prima di addentrarci nell’analisi settoriale, è fondamentale inquadrare i parametri quantitativi che definiscono il perimetro economico odierno. I dati rilasciati dall’Ufficio Centrale di Statistica (KSH) e le reazioni dei mercati finanziari delineano un quadro di “stabilità fragile”.

IndicatoreValore Rilevato (12 Dic 2025)Variazione / ContestoFonte
Crescita PIL (Q3)+0,6% (annuale)0,0% su base trimestrale; trainato dai servizi, frenato dall’industria.1
Inflazione (Nov)3,8%In calo rispetto ai picchi, ma persistente nei servizi (+6,5%) ed energia.3
Tasso EUR/HUF382,84Stabile (+0,01%), resistente nonostante l’outlook negativo di Fitch.4
Indice BUX109.213 punti+0,59%, trainato da OTP e settore farmaceutico.6
Produzione Edilizia+9,7% (Ottobre)Forte rimbalzo annuale, ma contrazione mensile (-1,9%).6
Contratti Edilizia+49,1%Boom di nuovi ordini, specialmente infrastrutture civili.6

2. Analisi Macroeconomica: Tra Stagnazione e Potenziale

L’economia ungherese al 12 dicembre 2025 mostra una dicotomia marcata tra le performance attuali, che rasentano la stagnazione, e le aspettative future basate su un portafoglio ordini industriale e infrastrutturale in espansione.

2.1 La Traiettoria del Prodotto Interno Lordo

I dati confermati oggi dal KSH relativi al terzo trimestre del 2025 evidenziano una crescita del PIL dello 0,6% su base annua.2 Sebbene il dato sia tecnicamente positivo, esso rivela una debolezza strutturale se confrontato con gli obiettivi governativi che puntavano a una crescita del 4%.1 La stagnazione trimestrale (0,0% rispetto al Q2) suggerisce che l’economia non ha ancora trovato un motore di ripresa autonomo sufficientemente potente da compensare il calo della domanda esterna.

L’analisi disaggregata del PIL offre spunti critici:

  • La Resilienza dei Servizi: Il settore terziario continua a fungere da ammortizzatore per l’intera economia, contribuendo con un +1,5% alla crescita complessiva. In particolare, i settori finanziario, assicurativo (+3,8%) e turistico (+3,0%) mostrano una vitalità che contrasta con il settore produttivo.2 Questo suggerisce che, nonostante l’erosione del potere d’acquisto negli anni passati, la propensione al consumo di servizi rimane sostenuta, probabilmente aiutata dalla crescita dei salari reali.
  • La Crisi Industriale: Il settore secondario, storicamente il fiore all’occhiello dell’economia ungherese orientata all’export, ha registrato una contrazione dell’1,7%.2 Questo dato è allarmante e riflette direttamente la crisi dell’industria automobilistica tedesca, di cui l’Ungheria è un fornitore chiave. La debolezza nella produzione di veicoli è stata solo parzialmente compensata dal settore elettronico.2
  • Il Crollo dell’Agricoltura: Con un calo del 6,2%, l’agricoltura si conferma l’anello debole, devastata da cicli di siccità ricorrenti che hanno compromesso i raccolti.2 Questo non è solo un problema settoriale, ma macroeconomico, dato che riduce l’export agroalimentare e aumenta la necessità di importazioni, peggiorando la bilancia commerciale.

2.2 Valutazione del Rischio Sovrano e Outlook

In data odierna, risuonano ancora le eco della decisione di Fitch Ratings di mantenere l’outlook negativo sul debito sovrano ungherese, pur confermando il rating investment-grade.9 Le motivazioni addotte dall’agenzia di rating sono cruciali per comprendere il sentiment degli investitori internazionali:

  1. Deterioramento Fiscale: Il percorso di rientro del deficit è considerato incerto, con un disavanzo che a fine novembre ha già raggiunto l’80,5% dell’obiettivo annuale, toccando i 4.070 miliardi di fiorini.9
  2. Debolezza della Crescita: La incapacità di tornare a tassi di crescita robusti rende più difficile la sostenibilità del debito pubblico nel lungo periodo.
  3. Incertezza sui Fondi UE: La persistente situazione di stallo o parziale blocco dei fondi di coesione europei priva l’economia di una fonte essenziale di liquidità a basso costo per gli investimenti pubblici.10

2.3 Dinamiche Valutarie e Mercati Finanziari

Nonostante le notizie macroeconomiche miste, il fiorino ungherese ha mostrato una relativa stabilità nella seduta del 12 dicembre. Il cambio EUR/HUF si è attestato in area 382-383.4 Questa stabilità è, tuttavia, fragile. Gli analisti di MBH Bank e di altri istituti suggeriscono che per vedere l’euro stabilmente sotto quota 400 nel lungo termine servirebbe un “piccolo miracolo”, dato il differenziale di inflazione accumulato.1

La Borsa di Budapest (BÉT), chiudendo in rialzo, sembra invece prezzare le aspettative future piuttosto che i dati attuali. Il settore bancario (OTP) e quello energetico (MOL) continuano a trainare l’indice BUX.6 È interessante notare come il mercato azionario locale stia diventando sempre più un rifugio per gli investitori domestici che cercano rendimenti superiori all’inflazione, in un contesto in cui i titoli di stato retail (come il PMÁP) stanno perdendo attrattiva a causa del calo dei tassi di interesse nominali.11

3. Economia dell’Energia: Prezzi, Sussidi e Strategie

L’energia rimane il tema politico ed economico centrale in Ungheria. Il 12 dicembre 2025 offre dati preziosi per analizzare l’efficacia e i costi del sistema di protezione dei prezzi (“Rezsi”).

3.1 Il Paradosso dei Prezzi: Record Negativi e Punizioni per l’Eccesso

Secondo i dati dell’analista finlandese VaasaETT, pubblicati e discussi oggi sulla stampa economica ungherese, l’Ungheria mantiene una posizione unica in Europa 12:

  • Gas Naturale: Budapest vanta il prezzo residenziale del gas più basso dell’UE per chi rientra nel consumo medio (2,75 centesimi di euro/kWh). Tuttavia, per chi supera la soglia di consumo “medio” definita dal governo, il prezzo esplode, diventando un multiplo del prezzo base.
  • Elettricità: Anche qui, i prezzi sono artificialmente bassi rispetto alla media UE, ma la struttura a scaglioni crea distorsioni. A Berlino, l’elettricità costa quattro volte tanto rispetto a Budapest, ma il reddito medio tedesco è significativamente superiore, rendendo il peso relativo della bolletta (affordability) un parametro più complesso.12

Il rapporto evidenzia che mentre paesi come la Norvegia hanno dovuto intervenire con sussidi diretti a causa di shock sui prezzi di mercato (Nordpool), l’Ungheria ha mantenuto stabili i prezzi regolamentati, assorbendo le fluttuazioni di mercato attraverso il bilancio statale o le perdite della società energetica statale MVM. Tuttavia, Fitch ha citato proprio le prospettive negative di MVM come un fattore di rischio, degradandone l’outlook in parallelo a quello sovrano.5 Questo crea un cortocircuito: la politica di prezzi bassi protegge i consumatori ma indebolisce il merito creditizio dello Stato e delle sue aziende energetiche.

3.2 Implicazioni per le Famiglie

Il sistema attuale protegge efficacemente le famiglie a basso consumo, ma penalizza severamente quelle che vivono in abitazioni energeticamente inefficienti e superano la soglia. I dati mostrano che chi consuma il 20% in più della media si trova ad affrontare bollette che possono “scatenare l’inferno” nei bilanci familiari.12 Questo incentiva forzatamente l’efficienza energetica, non attraverso sussidi alla ristrutturazione (che sono limitati), ma attraverso il meccanismo dei prezzi punitivi.

4. La “Reindustrializzazione” del Sud: Il Caso Szeged

Il 12 dicembre 2025 sarà ricordato come una data spartiacque per la geografia economica ungherese. Mentre l’asse industriale tradizionale Győr-Tatabánya (legato all’Audi e alla Germania occidentale) mostra segni di maturità e rallentamento, l’asse meridionale incentrato su Szeged sta emergendo come il nuovo motore di crescita.

4.1 Rheinmetall: La Difesa come Nuovo Pilastro

L’inaugurazione odierna dello stabilimento Rheinmetall a Szeged non è una semplice apertura di fabbrica. È il simbolo di una strategia nazionale che mira a fare dell’industria della difesa un pilastro del PIL.14

  • Caratteristiche dell’Impianto: Con un investimento di 30 miliardi di fiorini (ca. 75 milioni di euro), questo sito è il primo impianto “ibrido” di Rheinmetall fuori dalla Germania. “Ibrido” significa che produrrà tecnologie applicabili sia al settore civile (mobilità elettrica, idrogeno) che a quello militare.14
  • Ecosistema R&S: La localizzazione nel Science Park dell’Università di Szeged (SZTE) è strategica. Non si tratta solo di assemblaggio (low value-added), ma di ricerca e sviluppo (high value-added). I 300 nuovi posti di lavoro creati sono per ingegneri e tecnici specializzati, non per manodopera generica.15 Questo risponde alla critica frequente secondo cui l’Ungheria sarebbe solo una “catena di montaggio” per l’occidente.

4.2 Metrans e la Logistica Strategica

Contestualmente, la posa della prima pietra del terminal logistico intermodale METRANS a Szeged chiude il cerchio della catena del valore.16

  • L’Investimento: 6 miliardi di fiorini per un hub capace di movimentare 300.000 container l’anno.
  • Il Fattore BYD: Sebbene pianificato precedentemente, il terminal è stato riconfigurato per servire la vicina gigafactory della BYD (produttore cinese di veicoli elettrici). Questo terminal fungerà da “polmone” logistico, permettendo alle auto prodotte a Szeged di raggiungere i porti di Rotterdam o Amburgo (o Trieste/Koper) via ferrovia, riducendo l’impatto ambientale e i costi.17
  • Implicazioni Geopolitiche: Szeged diventa il punto fisico di incontro tra il capitale tecnologico tedesco (Rheinmetall) e quello cinese (BYD), realizzando la visione del governo di un’Ungheria come “ponte” tra Est e Ovest.

4.3 Il Confronto Regionale: Debrecen vs. Győr

Mentre Szeged celebra, altre città non stanno a guardare.

  • Debrecen: Si conferma la “capitale economica” dell’Est. Le notizie odierne sul bilancio 2025 rivelano cifre impressionanti: un budget di quasi 300 miliardi di fiorini, trainato dalle entrate fiscali previste dal colosso delle batterie CATL e dalla fabbrica BMW.18 Debrecen sta operando su una scala finanziaria che ormai triplica quella di città come Szeged, ponendosi come un secondo polo di attrazione nazionale alternativo a Budapest.
  • Győr: La città occidentale, roccaforte dell’Audi, appare in una fase di consolidamento. Le notizie odierne si concentrano su manutenzioni infrastrutturali (sostituzione treni con bus) e questioni sociali (lutto per l’allenatore Kálmán Róth), suggerendo un’economia matura che deve gestire l’esistente piuttosto che espandersi freneticamente come l’Est e il Sud.19

5. Costruzioni e Infrastrutture: Segnali di Risveglio

Il settore delle costruzioni offre una lettura interessante delle aspettative economiche a medio termine.

5.1 Analisi dei Dati KSH (Ottobre 2025)

I dati pubblicati oggi mostrano un settore a due facce 6:

  1. Produzione Corrente: In crescita del 9,7% su base annua. Questo numero, apparentemente ottimo, beneficia di un confronto con un 2024 molto debole. Il calo mensile dell’1,9% indica che l’attività nei cantieri è ancora volatile.
  2. Portafoglio Ordini: È qui che risiede l’ottimismo. Un aumento del 49,1% nei nuovi contratti è un segnale fortissimo. Il fatto che i contratti per “altre costruzioni” (ingegneria civile, strade, ferrovie) siano quasi raddoppiati (+95,1%) indica che lo Stato e le grandi industrie stanno lanciando massicci progetti di investimento, che si tradurranno in attività fisica (e PIL) nel 2026-2027.

5.2 L’Offensiva Infrastrutturale di Lázár

A conferma del boom dei contratti civili, il Ministro János Lázár ha annunciato oggi dettagli su progetti stradali vitali per l’Est del paese 21:

  • Miglioramento della Connettività: L’ampliamento a quattro corsie della strada Debrecen-Hajdúszoboszló (60 miliardi di HUF) e i collegamenti verso Békéscsaba non sono semplici lavori stradali. Sono arterie necessarie per permettere ai lavoratori di raggiungere i nuovi poli industriali di Debrecen senza congestionare la viabilità locale. È un riconoscimento che lo sviluppo industriale ha preceduto quello infrastrutturale, e ora lo Stato deve correre ai ripari.

5.3 Il Mercato Immobiliare e “Otthon Start”

Il programma “Otthon Start” sta iniziando a influenzare il mercato residenziale. Si segnala un aumento dell’interesse che sta “smuovendo” anche il mercato degli affitti, tradizionalmente meno reattivo.11 Tuttavia, la crescita dei contratti per la costruzione di edifici (+7,4%) è molto più lenta di quella delle infrastrutture, segno che le famiglie sono ancora caute nell’impegnarsi in mutui a lungo termine, frenate probabilmente dai tassi di interesse ancora elevati.

6. Commercio Digitale e Politiche UE: La “Tassa Temu”

Una delle notizie più impattanti per il consumatore medio ungherese arriva da Bruxelles, con un accordo raggiunto oggi dai ministri delle finanze UE.

6.1 La Riforma Doganale e il Fine della Franchigia

L’UE ha deciso di abolire l’esenzione dai dazi doganali per i pacchi di valore inferiore a 150 euro. Questa misura, soprannominata “Tassa Temu”, mira direttamente alle piattaforme di e-commerce cinesi (Temu, Shein, AliExpress) che hanno conquistato enormi quote di mercato in Ungheria grazie ai loro prezzi stracciati.22

Impatto Analitico per l’Ungheria:

  1. Inflazione al Consumo: I prodotti cinesi a basso costo sono stati una valvola di sfogo per le famiglie ungheresi colpite dall’inflazione. L’introduzione di dazi (che potrebbero tradursi in un rincaro di almeno il 20-25% considerando IVA e costi amministrativi) ridurrà il potere d’acquisto reale per i beni di consumo discrezionali.
  2. Logistica: L’Ungheria funge da hub logistico per molte di queste spedizioni verso l’Europa centrale. Un calo dei volumi, o un aumento della complessità doganale, potrebbe impattare negativamente operatori come Magyar Posta e i corrieri privati che hanno investito in capacità di smistamento pacchi.
  3. Guerra Commerciale: Questa misura si inserisce in un contesto più ampio di tensioni commerciali UE-Cina. Per l’Ungheria, che corteggia gli investimenti cinesi (BYD, CATL), sostenere questa misura europea è un atto di equilibrismo politico delicato.

7. Il Settore Corporate e l’Innovazione

Al di là dei grandi progetti statali, il tessuto aziendale ungherese mostra segni di vitalità e adattamento.

7.1 Espansione e M&A nel settore IT

  • 4iG: Il gruppo continua la sua espansione aggressiva. L’acquisizione del 90% di Mobil Adat annunciata oggi 9 rafforza la sua posizione nel settore dei dati e delle telecomunicazioni, integrando le sue capacità infrastrutturali. Inoltre, la partnership con l’israeliana Aeronautics per la produzione di droni 24 segnala l’ingresso deciso di 4iG nel settore della tecnologia per la difesa, in parallelo alla strategia statale.
  • Kermann IT: Questa azienda quotata ha lanciato oggi un servizio (“Károly”) mirato alle PMI.25 È un segnale importante: le aziende IT ungheresi stanno iniziando a vedere le piccole imprese non solo come clienti marginali, ma come un mercato strategico da digitalizzare. Questo è fondamentale per aumentare la produttività del settore PMI, che storicamente lagga rispetto alle grandi multinazionali.

7.2 Politiche per le PMI: La Riforma KIVA

Per sostenere il tessuto delle PMI, è stato confermato oggi un cambiamento cruciale nella tassazione. Dal 2026, la soglia di fatturato per accedere alla KIVA (Imposta sulle Piccole Imprese) sarà raddoppiata.26

  • Il Meccanismo: La KIVA sostituisce l’imposta sulle società e i contributi sociali con un’aliquota unica del 10%.
  • L’Obiettivo: Raddoppiare la soglia significa permettere ad aziende di medie dimensioni (non più solo piccole) di accedere a questo regime. Questo è un incentivo diretto all’assunzione e all’aumento dei salari, poiché la KIVA è generalmente più vantaggiosa per le aziende ad alta intensità di lavoro rispetto al regime fiscale standard. Gli esperti fiscali consigliano di pianificare il passaggio entro il 31 dicembre 2025 per massimizzare i benefici.28

8. Agricoltura: Tra Resilienza e Cambiamento Climatico

Il settore agricolo, pur in contrazione nel PIL, rimane vitale per l’economia rurale. Le notizie del 12 dicembre evidenziano la lotta per l’adattamento.

8.1 La Crisi Idrica e i Sussidi

Con tre anni di siccità su cinque 29, il modello agricolo ungherese è sotto stress. Il governo ha completato oggi i pagamenti compensativi (6,43 miliardi di fiorini) ai coltivatori di mais.30 Tuttavia, il messaggio politico è chiaro: i sussidi a fondo perduto “vecchio stile” stanno finendo. Il futuro dei fondi UE e nazionali sarà vincolato a investimenti strutturali in irrigazione e gestione idrica.31 Non si pagherà più per “sopravvivere” alla siccità, ma per “adattarsi” ad essa.

8.2 Investimenti Transfrontalieri

Interessante notare l’attività della Pro Economica Alapítvány, che ha inaugurato un hotel di lusso a Gyimesfelsőlok (in Romania, ma in zona a forte presenza ungherese) finanziato in parte dal governo ungherese.32 Questo rientra nella strategia di “unificazione economica” del bacino dei Carpazi, dove Budapest finanzia lo sviluppo economico delle comunità ungheresi oltre confine per creare mercati di sbocco e sinergie turistiche.

9. Geopolitica Finanziaria: La Questione Russa

Infine, un elemento critico di natura geopolitica con forti ricadute economiche. L’UE ha finalizzato oggi un meccanismo per utilizzare gli asset russi congelati a favore dell’Ucraina, strutturandolo in modo da impedire il veto di singoli paesi (leggasi: Ungheria).33

  • L’Impatto: Questo riduce il potere negoziale dell’Ungheria a Bruxelles. Se Budapest non può più usare il veto sulle sanzioni come leva per sbloccare i propri fondi di coesione, la strategia di finanziamento del bilancio statale potrebbe dover essere rivista. Fitch ha già citato l’incertezza sui fondi UE come motivo dell’outlook negativo; questa mossa di Bruxelles potrebbe allontanare ulteriormente lo sblocco delle risorse, costringendo l’Ungheria a cercare finanziamenti alternativi (probabilmente più costosi) sui mercati asiatici o interni.

10. Conclusioni Prospettiche

L’analisi dei dati e degli eventi del 12 dicembre 2025 restituisce l’immagine di un’Ungheria in piena metamorfosi.

  1. Divergenza Macro-Micro: Mentre i numeri aggregati (PIL, consumi industriali) raccontano di un paese in stallo, i dati microeconomici (nuovi contratti edili, investimenti a Szeged e Debrecen) mostrano un’economia che sta costruendo febbrilmente le basi per il prossimo ciclo.
  2. Il Nuovo Asse Industriale: Il baricentro economico si sta spostando. Non più solo l’asse Ovest (Audi/Győr), ma un asse Sud-Est (Szeged/Debrecen) basato su difesa ed elettromobilità. Questo comporta sfide enormi in termini di infrastrutture e alloggi, come dimostrano i piani d’emergenza stradale di Lázár.
  3. Pressione sui Consumatori: Tra i prezzi dell’energia punitivi per chi consuma troppo e i nuovi dazi sull’e-commerce cinese, il ceto medio ungherese si trova stretto in una morsa. La risposta del governo sembra essere quella di spingere sulla crescita dei salari (tramite incentivi come la KIVA) per sostenere il potere d’acquisto, rischiando però di alimentare una spirale inflattiva nei servizi.
  4. Rischio Finanziario: L’outlook negativo di Fitch è un avvertimento serio. La strategia di finanziare la crescita con deficit elevati e investimenti esteri è rischiosa se i fondi UE rimangono bloccati. La stabilità del fiorino oggi è positiva, ma senza un rientro del deficit, potrebbe non durare.

In sintesi, l’Ungheria del 12 dicembre 2025 è un cantiere aperto: sta costruendo le fabbriche del futuro (Rheinmetall, BYD, CATL) mentre cerca di puntellare le fondamenta finanziarie del presente. La scommessa è che la produzione di queste nuove fabbriche arrivi abbastanza presto da ripagare il debito contratto per ospitarle.

FONTI

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  2. Hungary’s Economy Grows 0.6% in Q3 as Services Lead Expansion, KSH Confirms, accessed December 12, 2025, https://bbj.hu/economy/statistics/figures/hungarys-economy-grows-0-6-in-q3-as-services-lead-expansion-ksh-confirms/
  3. Hungary Inflation Falls to 3.8% Year-on-year in November – Budapest Business Journal, accessed December 12, 2025, https://bbj.hu/economy/statistics/figures/hungary-inflation-falls-to-3-8-year-on-year-in-november/
  4. EUR HUF Historical Data – Investing.com, accessed December 12, 2025, https://www.investing.com/currencies/eur-huf-historical-data
  5. világgazdaság – Portfolio.hu, accessed December 12, 2025, https://www.portfolio.hu/cimke/vil%C3%A1ggazdas%C3%A1g
  6. Van fény az alagút végén: a magyar építőipar életjelet adott magáról – meglepő adat érkezett az év végére – Világgazdaság, accessed December 12, 2025, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/12/magyar-epitoipar-szetzodesek-novekedes-termeles
  7. Budapest SE Historical Data (BUX) – Investing.com, accessed December 12, 2025, https://www.investing.com/indices/hungary-stock-market-historical-data
  8. Ajaj: már megint kevesebb épületet építenek Magyarországon, ez még sokba fog kerülni, accessed December 12, 2025, https://www.penzcentrum.hu/gazdasag/20251212/ajaj-mar-megint-kevesebb-epuletet-epitenek-magyarorszagon-ez-meg-sokba-fog-kerulni-1190302
  9. Budapest Business Journal: BBJ, accessed December 12, 2025, https://bbj.hu/
  10. Fontos határidőre figyelmeztetnek rengeteg magyart: sok pénz múlik rajta, időben kell lépni, accessed December 12, 2025, https://www.penzcentrum.hu/gazdasag/20251212/fontos-hataridore-figyelmeztetnek-rengeteg-magyart-sok-penz-mulik-rajta-idoben-kell-lepni-1190313
  11. Magyar gazdaság – Világgazdaság, accessed December 12, 2025, https://www.vg.hu/rovat/vilaggazdasag-magyar-gazdasag
  12. A mélyben a magyar rezsi, de hibázik, aki nem veszi idejében kisebbre gázt – Világgazdaság, accessed December 12, 2025, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/12/rezsi-vaasaett-mekh-aram-gaz
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  15. Szijjártó Péter: háromszáz új munkahelyet teremt a Rheinmetall új beruházása Szegeden, accessed December 12, 2025, https://pannonrtv.com/rovatok/politika/szijjarto-peter-haromszaz-uj-munkahelyet-teremt-rheinmetall-uj-beruhazasa-szegeden
  16. Letették a METRANS 6 milliárdos vasúti termináljának alapkövét is Szegeden, accessed December 12, 2025, https://szegeder.hu/helyi/2025-12-12/letettek-a-metrans-6-milliardos-vasuti-terminaljanak-alapkovet-is-szegeden/693c2d0e47d3c0584c19bf09
  17. Európa egyik legmodernebb logisztikai terminálja épül fel Szegeden a BYD-gyár közelében, accessed December 12, 2025, https://magyarepitok.hu/mi-epul/2025/12/europa-egyik-legmodernebb-logisztikai-terminalja-epul-szegeden-a-byd-gyar-mellett
  18. Összeeresztettük a debreceni költségvetést a többi nagyvároséval: más ligában játszunk a számok alapján – HAON, accessed December 12, 2025, https://www.haon.hu/helyi-gazdasag/2025/02/koltsegvetes-debrecen-2025-gyor-nyiregyhaza
  19. December 12-én Győr-Csorna állomások között vonatpótló autóbusz közlekedik, accessed December 12, 2025, https://gyor.hu/december-12-en-gyor-csorna-allomasok-kozott-vonatpotlo-autobusz-kozlekedik/
  20. Elhunyt Róth Kálmán – Győr kézilabdázásának legendás alakja, accessed December 12, 2025, https://gyor.hu/?post_type=post&p=58649
  21. Eldőlt: új négysávos gyorsforgalmi út épül Kelet-Magyarországon – összekötnek két nagy vidéki várost – Világgazdaság, accessed December 12, 2025, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/12/lazar-janos-autopalya-debrecen-hajduszoboszlo
  22. Vámot vetnek ki a Temu és a Shein csomagjaira, megegyeztek az uniós országok gazdasági miniszterei | szmo.hu, accessed December 12, 2025, https://www.szeretlekmagyarorszag.hu/hirek/vamot-vetnek-ki-a-temu-es-a-shein-csomagjaira-megegyeztek-az-unios-orszagok-gazdasagi-miniszterei/
  23. Eldőlt: hamarosan minden temus csomagunk után 1200 forint vámot fogunk fizetni – Telex, accessed December 12, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/12/12/vamot-vetnek-ki-az-europai-unioba-erkezo-kinai-csomagokra
  24. Friss számok: visszaesik az ipar termelés, nő az építőipari termelés a tavalyi adatokhoz képest – Infostart.hu, accessed December 12, 2025, https://infostart.hu/gazdasag/2025/12/12/friss-szamok-visszaesik-az-ipar-termeles-no-az-epitoipari-termeles-a-tavalyi-adatokhoz-kepest
  25. Megszabadítaná az informatika terhétől a kisvállalkozásokat egy hazai IT-cég – Portfolio.hu, accessed December 12, 2025, https://www.portfolio.hu/uzlet/20251212/megszabaditana-az-informatika-terhetol-a-kisvallalkozasokat-egy-hazai-it-ceg-805056
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  27. Könnyítés a cégeknek: duplájára nő a kiva határa – Piac&Profit, accessed December 12, 2025, https://piacesprofit.hu/cikkek/gazdasag/konnyites-a-cegeknek-duplajara-no-a-kiva-hatara-20251212.html
  28. Nagyon sokat bukhat, aki nem figyel oda a jövő évi adótervezésre, accessed December 12, 2025, https://piacesprofit.hu/cikkek/gazdasag/nagyon-sokat-bukhat-aki-nem-figyel-oda-a-jovo-evi-adotervezesre.html
  29. Ötből három év aszályos: kizárják a KET-et a támogatásból – Mezőhír, accessed December 12, 2025, https://mezohir.hu/2025/08/29/agrar-aszaly-vis-maior-ket-tamogatas-kizaras-mezogazdasag/
  30. Kukoricatermesztők, figyelem: megérkezett az utalás, az aszály miatt járt a pluszpénz, accessed December 12, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250925/kukoricatermesztok-figyelem-megerkezett-az-utalas-az-aszaly-miatt-jart-a-pluszpenz-788852
  31. Búcsút mondhatnak a vissza nem térítendő támogatásoknak a gazdák? – Agrárszektor, accessed December 12, 2025, https://www.agrarszektor.hu/agrarpenzek/20251204/bucsut-mondhatnak-a-vissza-nem-teritendo-tamogatasoknak-a-gazdak-59175
  32. Jövőt építenek: átadták a Gyimesfelsőlokon épült luxusszálloda épületét – Maszol, accessed December 12, 2025, https://maszol.ro/gazdasag/Jovot-epitenek-Atadtak-a-Gyimesfelsolokon-epult-luxusszalloda-epuletet
  33. EU set to lock up Russia’s frozen assets so Hungary and Slovakia can’t veto their use for Ukraine – KSAT, accessed December 12, 2025, https://www.ksat.com/business/2025/12/12/eu-set-to-lock-up-russias-frozen-assets-so-hungary-and-slovakia-cant-veto-their-use-for-ukraine/
  34. EU set to lock up Russia’s frozen assets so Hungary and Slovakia can’t veto their use for Ukraine – Newsday, accessed December 12, 2025, https://www.newsday.com/business/eu-russia-frozen-assets-ukraine-war-b87327
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