Putin a Budapest: Paks e accordo Russia-Ungheria sul gas in agenda

Il trattato bilaterale tra Russia e Ungheria sarà all’ordine del giorno durante la visita di Vladimir Putin al primo ministro ungherese Viktor Orbán. Lo ha fatto sapere il consigliere di politica estera del leader russo, Yuri Ushakov, da Mosca, dove è stato preparato un pacchetto comprensivo di cinque accordi.

 

Putin è arrivato a Budapest nell’orario previsto. Dall’aeroporto si è recato al Piazzale degli Eroi e a al cimitero Kerepesi, depositando in entrambi i luoghi una corona alla memoria dei caduti in guerra. Alle ore 17.00 ha incontrato il primo ministro ungherese Viktor Orbán, prima della conferenza stampa congiunta, prevista intorno alle 17.45. In seguito Putin, che viaggia con un’ampia delegazione – ci sono anche i ministri di: Esteri, Energia e Cultura, oltre all’ad di Rosatom – farà visita al Presidente della Repubblica, János Áder.

Le proposte con cui Putin si presenterà da Orbán dovrebbero includere un programma per la formazione professionale in Russia di esperti di nucleare ungheresi per la centrale di Paks (l’unica centrale nucleare in Ungheria, il cui ciclo di vita sarà prolungato con la costruzione di due nuovi blocchi grazie al prestito di Rosatom concordato nel 2014, durante la visita di Orbán in Russia). Vi sarebbero poi numerosi questioni regionali, sanitarie e di istruzione superiore. Prevista anche l’apertura di un consolato ungherese a Kazan, capitale del Tatarstan (stato della Federazione Russa). Il consigliere russo ha inoltre sottolineato che la società russa Metrovagonmas è pronta a partecipare a un contratto di € 250.000.000 per la produzione di 222 vetture della metropolitana. A Budapest, ha preannunciato inoltre Ushakov, sarà organizzata alla fine di marzo una serie di eventi culturali dedicati alla Russia. Ushakov ha dichiarato che Putin e Orban “ovviamente” discuteranno della “situazione che si è sviluppata in seguito alla cancellazione del South Stream, vista la posizione dell’UE, sottolineando che la Russia è stata costretta a desistere dalla realizzazione della rete europea di linee ed ha optato per un percorso attraverso la Turchia e il Mar Nero. Insieme a Putin è a Budapest oggi anche Sergei Kiriyenko, numero uni di Rosatom. Alla delegazione hanno preso parte inoltre il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov,  quello dell’Energia Alexander Novak, il Ministro dell’Agricoltura Nikolay Fyodorov, il Ministro della Cultura Vladimir Medinsky e dal CEO di Gazprom Alexei Miller. Ushakov ha concluso affermando che l’Ungheria è un importante mercato per la Russia dal punto di vista delle forniture di petrolio e gas naturale.

Redazione Economia.hu

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