Secondo i dati dell’Ufficio Centrale di Statistica Ungherese, dal punto di vista della capacità di produzione ed esportazione dei settori produttivi dell’economia ungherese, il passaggio dall’economia italiana a un livello base di funzionamento – a seconda della sua durata – può anche avere un effetto significativo sul funzionamento dell’economia ungherese.
Secondo i dati del 2019, il turnover del prodotto in Italia rappresenta il 5,6% delle esportazioni nazionali totali, mentre il 4,5% delle importazioni totali proviene dall’Italia.
Secondo i dati sul commercio estero del prodotto, l’Italia è il secondo partner commerciale estero più importante dell’Ungheria nelle esportazioni e l’ottavo in termini di importazioni.
L’Italia è il 13° paese leader per importanza tra le società straniere che operano in Ungheria, secondo gli indicatori di performance, tra i paesi attualmente più colpiti dall’epidemia.
La chiusura dell’industria di trasformazione italiana potrebbe influenzare maggiormente le esportazioni di due prodotti agricoli, latte crudo e agnello.
Import dall’Italia
In caso di arresto dell’economia italiana, l’esposizione del commercio estero ungherese alle importazioni è significativa, soprattutto nell’industria automobilistica e delle macchine, e nell’industria tessile e farmaceutica. I gruppi di prodotti con le 15 maggiori quote rappresentano il 73,6% delle importazioni totali.
I 15 gruppi di prodotti più importanti delle importazioni dall’Italia, 2019
Dal punto di vista della capacità produttiva dei settori ungheresi produttori di materie prime, l’incertezza che circonda le attività dei fornitori italiani di materie prime, componenti e semilavorati utilizzati nella produzione può essere considerata un rischio chiave. Insieme, questi gruppi di prodotti rappresentano il 64% delle importazioni totali, quindi l’esposizione della produzione interna in questa direzione è significativa.
Export dall’Italia
L’esposizione in Italia dei settori di produzione esportatrice interessa principalmente l’industria automobilistica, elettronica, agricola, farmaceutica e alimentare. Il gruppo di prodotti con le 15 maggiori quote rappresenta il 74,4% delle esportazioni totali.
I 15 gruppi di prodotti più importanti per le esportazioni in Italia, 2019
L’andamento dei settori produttori di esportazioni può inoltre essere influenzato in modo significativo da un possibile calo della domanda da parte delle società nazionali che agiscono come fornitori per i settori produttori di beni dell’economia italiana. Insieme, questi gruppi di prodotti rappresentano il 51% delle esportazioni totali in Italia, quindi anche l’esposizione della produzione interna in questa direzione è significativa.
Flussi di investimento diretto
Sebbene il valore degli investimenti diretti in Italia sia aumentato in modo significativo negli ultimi anni, rimane modesto.
Stock di investimenti diretti esteri
Imprese controllate estere
Secondo gli indicatori di performance, l’Italia è il 13° paese leader più significativo tra le società straniere che operano in Ungheria, tra i paesi attualmente più colpiti dall’epidemia.
Nel 2018, le società gestite dall’Italia hanno realizzato i due terzi delle loro vendite in sei settori: commercio all’ingrosso (commercio all’ingrosso di prodotti misti), produzione di apparecchiature elettriche, produzione di alimenti, chimica, produzione di prodotti (materie prime di plastica), proprietà immobiliari, produzione di prodotti in gomma e materie plastiche.
Il 99% delle oltre 730 aziende sotto il controllo italiano sono PMI e il numero di dipendenti nel 2018 ha superato le 250 unità in sole 9 società.
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