Orbán vs Soros: la CEU dovrà chiudere?

“Diverse università ungheresi operano in modo illegale”: esordisce così il rapporto sull’istruzione superiore in Ungheria redatto dal ministero delle Risorse Umane da cui deriva la proposta di emendamento alla legge ungherese sull’istruzione. La modifica potrebbe portare alla chiusura della Central European University (CEU). A paventarlo è la CEU stessa. Prima della conferenza stampa di oggi pomeriggio ricomponiamo il quadro di una vicenda che va avanti ormai da alcuni anni e su cui il governo Orbán sembra voler premere l’acceleratore in queste ore. 

Tra le modifiche incluse nella proposta di emendamento alla legge CCIV del 2011 ci sarebbe la misura che impedisce alle università ungheresi di emettere diplomi di laurea da università non europee per conto della CEU. La CEU è un’entità particolare, allo stesso tempo ungherese e americana, con stato di interterritorialità. 
Sul sito del ministero delle Risorse Umane si legge l’Autorità Ungherese per l’Istruzione avrebbe riscontrato “numerose irregolarità relative alle attività di istituzioni straniere di educazione superiore e ha determinato che diverse università stanno operando in modo illegale”. “Nessuna università può porsi al di sopra delle legge ungherese” si afferma nel sito del ministero, spiegando che tali istituzioni emettono diplomi stranieri in Ungheria conducendo il loro insegnamento in un Paese che non è quello di origine. Il governo renderà pertanto le regole ungheresi più severe includendo il fatto che le università provenienti da fuori l’UE possono tenere insegnamenti e produrre diplomi solo in base a un trattato internazionale.
Secondo Michael Ignatieff, rettore della CEU, la proposta di emendamento è discriminatoria: “renderebbe impossible per la CEU continuare le sue attività in Ungheria come istituto di istruzione superiore autorizzato a rilasciare diplomi di laurea riconosciuti sia in Ungheria che negli Stati Uniti. Nella nostra visione questa legge è mirata ad una e una sola istituzione. E’ discriminatoria. Colpisce al cuore quello che abbiamo fatto alla CEU per oltre due decenni. Siamo in piena conformità con la legge ungherese e lo siamo sempre stati.”
Con circa 1800 studenti all’anno, la maggior parte di nazionalità ungherese – circa 400-, la CEU è attiva a Budapest da 25 anni e si definisce istituzione “privata e indipendente”, con un forte focus sulle scienze sociali e umanistiche. Come pubblicato sul sito dell’università, ha ricevuto negli anni consistenti garanzie europee, tra cui €6,955,221 nel 2011-2016 con €14,988,163 già stabiliti per il ciclo di finanziamenti 2017-2022.

Claudia Leporatti

Redazione Economia.hu

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