L’Economia Ungherese il 4 Luglio 2025: Un’Analisi Approfondita delle Notizie Chiave e delle Prospettive Future

Executive Summary

Il 4 luglio 2025, l’economia ungherese si trova in una fase di transizione complessa, caratterizzata da un mix di sfide persistenti e scelte politiche strategiche. Le notizie più rilevanti di oggi indicano una continua debolezza nella produzione industriale, come evidenziato dai dati preliminari di maggio che mostrano un calo significativo. Le pressioni inflazionistiche rimangono elevate, spingendo la Banca Nazionale Ungherese (MNB) a mantenere una politica monetaria restrittiva, nonostante la stagnazione economica. Sul fronte fiscale, il governo affronta proiezioni di deficit ambiziose, con istituzioni internazionali che prevedono un percorso più difficile per il consolidamento. Parallelamente, l’Ungheria sta attuando un riorientamento strategico nelle sue relazioni commerciali, rafforzando i legami con la Cina in un contesto di crescenti tensioni tariffarie globali. A livello microeconomico e locale, si osservano importanti cambiamenti normativi negli investimenti esteri e nel mercato immobiliare, affiancati da iniziative governative per lo sviluppo rurale e progetti urbani innovativi a Budapest. Questo quadro suggerisce un’economia che cerca di bilanciare la stabilità interna con l’adattamento a un ambiente globale volatile, spesso attraverso interventi statali mirati.

PODCAST IN ITALIANO

1. Panoramica Macroeconomica e Prospettive

L’economia ungherese sta attraversando un periodo di recupero lento e disomogeneo, con diverse istituzioni che presentano previsioni di crescita divergenti per il 2025.

1.1 Crescita del PIL e Attività Economica

L’economia ungherese ha mostrato un andamento debole negli ultimi anni. Dopo una contrazione dello 0.9% nel 2023, il Prodotto Interno Lordo (PIL) è cresciuto modestamente dello 0.5% nel 2024.1 Tuttavia, il primo trimestre del 2025 ha evidenziato un rallentamento significativo, con il PIL che è rimasto piatto su base annua e ha registrato un calo dello 0.2% trimestre su trimestre su base destagionalizzata.1 Questo risultato è stato inferiore alle aspettative del mercato.3

Il consumo privato si conferma il principale motore di crescita, sostenuto da un robusto aumento dei redditi reali e da agevolazioni fiscali sul reddito personale.1 Questo orientamento verso una crescita trainata dai consumi, pur fornendo un impulso immediato, solleva interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine. Una dipendenza eccessiva dal consumo, specialmente se non accompagnata da un aumento della produttività o da investimenti significativi, può intensificare le pressioni inflazionistiche e gravare sui conti pubblici nel tempo.

Al contrario, gli investimenti hanno subito un calo nel 2024 e nel primo trimestre del 2025 1, attribuibile a un contesto imprenditoriale incerto e a tagli agli investimenti pubblici.1 L’Ungheria si prevede che registri il terzo calo consecutivo degli investimenti fissi nel 2025, un dato unico nella regione dell’Europa Centrale e Orientale.3 Anche le esportazioni sono rimaste lente, risentendo della debole domanda esterna e delle incertezze globali.1

Le previsioni di crescita per il PIL nel 2025 variano tra le principali istituzioni: la Commissione Europea stima una crescita dello 0.8% 1 o dell’1.8% 2, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) prevede lo 0.7% 6, mentre l’OCSE si attesta sul 2.1%.2 FocusEconomics prevede una crescita “sottotono” nel secondo trimestre, con l’anno intero che si posizionerà tra i più deboli nell’Europa Centrale e Orientale.3 Questa gamma di previsioni sottolinea l’incertezza che circonda il ritmo e la natura della ripresa economica ungherese.

1.2 Inflazione e Politica Monetaria

Le pressioni inflazionistiche continuano a rappresentare una sfida significativa per l’Ungheria. A maggio 2025, il tasso di inflazione annuale è salito al 4.4%, superando le aspettative del 4.3% e posizionandosi al di sopra del target del 3% della Banca Nazionale Ungherese (MNB) e della sua banda di tolleranza dell’1%.4 L’inflazione core, che esclude gli elementi più volatili come cibo ed energia, è rallentata al 4.8% a maggio.7 L’aumento dell’inflazione nel primo trimestre del 2025 è stato attribuito agli aumenti delle accise, a un rimbalzo dell’inflazione alimentare e alla persistenza dell’inflazione dei servizi.1

Le proiezioni sull’inflazione per il 2025 indicano che rimarrà al di sopra del target per gran parte dell’anno. La MNB prevede un tasso del 4.7% 10, la Commissione Europea del 4.1% 1, mentre il FMI stima il 4.5% nel quarto trimestre del 2025, con una graduale decelerazione verso il target del 3% entro il 2027.6 BNP Paribas concorda su un ritorno al 3% solo nel 2027, con un’inflazione media nel 2025 leggermente superiore al 2024.4

La Magyar Nemzeti Bank ha mantenuto una politica monetaria rigorosa per contrastare queste pressioni. Il Consiglio Monetario della MNB ha mantenuto il suo tasso di base invariato al 6.50% per la nona riunione consecutiva a giugno 2025.8 I tassi di deposito e prestito overnight sono rimasti rispettivamente al 5.50% e 7.50%.8 L’obiettivo primario della MNB è il mantenimento della stabilità dei prezzi.12 Il Vice Governatore Zoltan Kurali ha chiarito che non vi è alcuna possibilità di tagli ai tassi finché l’inflazione non tornerà in modo sostenibile verso il target del 3%.6 Questa posizione ferma riflette la convinzione che il controllo delle aspettative inflazionistiche sia cruciale, anche se ciò comporta un costo in termini di crescita economica a breve termine.

Le pressioni inflazionistiche persistono a causa della forte crescita salariale, della domanda interna e dei prezzi alimentari.1 Sebbene le regolamentazioni sui prezzi e gli accordi volontari tra governo e fornitori di servizi abbiano temporaneamente moderato l’inflazione 1, esiste il rischio che i prezzi si riaggiustino una volta terminate queste misure.1 La MNB sottolinea la necessità di un approccio cauto e paziente alla politica monetaria, data l’incertezza sull’ambiente inflazionistico e le tensioni geopolitiche.12 Questa tensione tra la politica monetaria restrittiva della MNB e le misure fiscali e gli interventi governativi che stimolano la domanda crea un ambiente di politica economica complesso, dove gli sforzi di una parte possono essere parzialmente annullati dalle azioni dell’altra, prolungando potenzialmente il periodo di tassi di interesse elevati e di crescita contenuta.

1.3 Mercato del Lavoro e Dinamiche Salariali

Il mercato del lavoro ungherese è previsto rimanere complessivamente teso nel 2025.1 Il tasso di disoccupazione, che è aumentato al 4.5% nel 2024, si prevede che diminuisca gradualmente, raggiungendo circa il 4.4% nel 2025 e il 4.3% entro il 2026.1 Il numero di dipendenti è elevato rispetto agli standard storici, sebbene la tensione del mercato del lavoro si sia leggermente attenuata all’inizio del 2025.12

La crescita dei salari nominali è destinata a rimanere elevata nel 2025 e 2026.1 Questo è guidato da un ulteriore aumento del salario minimo del 9% nel 2025 1, dalla persistente tensione del mercato del lavoro e dagli aumenti salariali nel settore pubblico.1 Le dinamiche salariali hanno generalmente rallentato all’inizio del 2025 12, ma la combinazione di un mercato del lavoro rigido e di interventi governativi sui salari crea una pressione inflazionistica strutturale. Questa dinamica salariale, pur supportando il consumo interno, rende più difficile per la MNB raggiungere il suo obiettivo di inflazione, contribuendo a mantenere i tassi di interesse elevati e potenzialmente frenando gli investimenti a lungo termine.

Tabella 1: Indicatori Macroeconomici Chiave Ungheresi (2024-2026)

Indicatore2024 (Reale/Stima)2025 (Previsione)2026 (Previsione)Fonte PrincipaleNote
Crescita del PIL (%, a/a)0.5%0.7% – 2.1%2.5% – 3.1%CE, FMI, OECDVariazioni significative tra le previsioni 1
Inflazione (%, a/a)3.7%4.1% – 4.7%3.3% – 3.4%CE, MNB, FMIPressioni persistenti, ma attesa diminuzione a lungo termine 1
Disoccupazione (%)4.5%4.4%4.3%CEMercato del lavoro complessivamente teso 1

Questa tabella offre una sintesi comparativa delle proiezioni macroeconomiche fondamentali da diverse fonti autorevoli. La presenza di un intervallo di previsioni per la crescita del PIL e l’inflazione evidenzia l’incertezza intrinseca che gli esperti attribuiscono al percorso economico dell’Ungheria. Per gli analisti, questa diversità di vedute è un segnale importante per valutare i rischi e le opportunità, fornendo una base per scenari più robusti.

2. Politica Fiscale e Finanze Pubbliche

La gestione delle finanze pubbliche in Ungheria è un punto critico, con obiettivi ambiziosi e sfide significative evidenziate dalle proiezioni delle istituzioni internazionali.

2.1 Deficit di Bilancio e Debito Pubblico

Il deficit di bilancio ungherese, sebbene sia diminuito nel 2024 (stimato al 4.8% del PIL dalla banca centrale 5), è previsto rimanere elevato nel 2025-2026.5 Il governo ungherese, con la legge di bilancio adottata a dicembre 2024, ha fissato un obiettivo di deficit del 3.7% del PIL per il 2025.5 Tuttavia, le previsioni di istituzioni esterne sono meno ottimistiche: la Commissione Europea proietta un deficit del 4.6% del PIL per il 2025 1, mentre il FMI, nel suo scenario di base che include solo misure già legislative o ufficialmente approvate, stima un deficit del 4.8% del PIL nel 2025 e del 4.6% nel 2026.6

Questa divergenza tra gli obiettivi governativi e le proiezioni degli esperti internazionali indica un rischio fiscale considerevole. Il Consiglio Fiscale Ungherese e il FMI sottolineano che le proiezioni del governo sono basate su previsioni ottimistiche di PIL e investimenti, pressioni di spesa dovute all’alta inflazione e un’incerta prospettiva esterna.5 Inoltre, recenti annunci che aumentano il deficit, uniti a progressi limitati nell’assorbimento dei fondi UE, accrescono l’incertezza e potrebbero influenzare negativamente la fiducia.5

Per quanto riguarda il debito pubblico, il rapporto debito/PIL è atteso aumentare al 74.1% nel 2025.1 Sebbene il piano a medio termine del governo preveda una graduale diminuzione dal 74% del PIL nel 2024 al 68.2% entro il 2028 5, il FMI avverte che, con le politiche attuali, il rapporto debito/PIL potrebbe salire a circa il 79% entro il 2030.6 Questa prospettiva di un aumento del debito a lungo termine, in contrasto con gli obiettivi dichiarati, suggerisce che il governo sta privilegiando lo stimolo economico e il sostegno sociale, anche a costo di un maggiore indebitamento futuro. Il FMI ha esplicitamente affermato che sono necessari “sforzi fiscali aggiuntivi significativi” per preservare lo spazio fiscale e ricostruire i cuscinetti.6

2.2 Misure Fiscali e Piani Governativi

Il governo ungherese ha adottato un approccio proattivo per stimolare l’economia e affrontare le condizioni recessive. Con l’adozione del bilancio 2025 nel novembre 2024, è stato presentato un “Piano d’Azione di Politica Economica” di 21 punti, che include ulteriori misure di stimolo finanziate da aumenti fiscali.5 Il Ministro delle Finanze Mihály Varga ha definito il bilancio 2025 un “bilancio di pace” focalizzato sulla costruzione e la crescita.2

Tra le misure di spesa, a partire dal 1° gennaio 2025, il salario minimo è aumentato del 9% e il salario minimo garantito del 7%.13 Il bilancio 2025 prevede inoltre la continuazione della 13a mensilità per i pensionati, salari più alti per insegnanti e personale sanitario, un’esenzione fiscale sul reddito per le madri e generosi assegni familiari.4 Tuttavia, l’esenzione fiscale per le madri con due figli si stima ridurrà il rapporto imposte/PIL di circa l’1% entro il 2029.5

Sul fronte delle entrate, le principali imposte rimangono invariate: l’imposta sul reddito personale al 15%, il contributo di sicurezza sociale al 18.5% e l’imposta sul contributo sociale al 13%.13 L’imposta sulle società rimane al 9%, la più bassa nell’UE, e l’imposta sulle attività locali al massimo del 2%.13 Tuttavia, sono state introdotte modifiche mirate: la maggior parte dei cittadini di paesi terzi non ha più diritto a tre importanti agevolazioni fiscali, e il beneficio fiscale familiare è stato raddoppiato nel corso del prossimo anno.13 Sono state apportate modifiche alla SZÉP Card (una carta benefit per i dipendenti), con l’aggiunta di una nuova categoria “Ungheresi Attivi”, l’aumento del limite annuale e la possibilità di utilizzo per scopi abitativi. È stata introdotta anche un’indennità abitativa come fringe benefit.13 Una novità è la cosiddetta “TEMU Tax”, che tasserà i negozi online che forniscono piattaforme ai venditori al dettaglio in base ai ricavi ungheresi dell’intera piattaforma.13 Inoltre, a partire dal 2025, alcune tasse fisse (come la tassa sulle auto aziendali, la tassa di registrazione per le auto e le accise) saranno automaticamente adeguate all’inflazione.13

Nonostante questi sforzi per aumentare le entrate, il FMI ha espresso preoccupazioni sulla trasparenza fiscale, criticando il canale di risorse pubbliche verso strutture di gestione fondi o private equity, che mina la trasparenza e rischia l’allocazione errata delle risorse.6 Il FMI raccomanda un regime fiscale più mirato con meno esenzioni per aumentare le entrate e migliorare l’efficienza.6 Questo indica che, sebbene il governo stia introducendo nuove fonti di entrate e aggiustando le tasse esistenti, la struttura complessiva della politica fiscale potrebbe non essere sufficientemente robusta per raggiungere gli obiettivi di consolidamento a lungo termine, specialmente in un contesto di spesa in aumento e di prossime elezioni parlamentari che potrebbero indurre ulteriori spese.2

2.3 L’Accordo sul Bilancio UE 2025

Un elemento significativo per le finanze pubbliche ungheresi è l’accordo raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento Europeo sul bilancio annuale dell’UE per il 2025.14 L’Ungheria ha avuto un ruolo attivo in questo processo, con il Ministro di Stato Péter Banai che ha agito come negoziatore capo del Consiglio.14

L’accordo prevede impegni totali per 192.768,6 milioni di euro e pagamenti totali per 149.615,7 milioni di euro, escluse le dotazioni per strumenti speciali al di fuori del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP).14 Il bilancio si concentra sulle priorità politiche dell’UE e tiene conto del difficile contesto geopolitico, garantendo al contempo un approccio prudente e un margine di manovra finanziario per circostanze impreviste.14 Questo è il quinto bilancio annuale nell’ambito del QFP 2021-2027 ed è completato da azioni a sostegno della ripresa post-COVID-19 nell’ambito di NextGenerationEU.14

L’attiva partecipazione dell’Ungheria alla negoziazione del bilancio UE sottolinea l’importanza strategica di questi fondi per la sua economia. Sebbene siano stati segnalati progressi limitati nell’assorbimento dei fondi UE in passato, il raggiungimento di questo accordo fornisce un quadro essenziale per il sostegno finanziario che, se utilizzato efficacemente, potrebbe contribuire ad alleviare alcune delle pressioni fiscali e a sostenere gli investimenti, in particolare attraverso i fondi di ripresa. La capacità del governo di efficientare l’assorbimento di questi fondi sarà cruciale per massimizzare il loro impatto positivo sull’economia.

Tabella 2: Proiezioni del Deficit di Bilancio e del Debito Pubblico (2024-2028)

Indicatore2024 (Stima)2025 (Previsione)2026 (Previsione)2027 (Previsione)2028 (Previsione)Fonte PrincipaleNote
Deficit del Governo Generale (% del PIL)4.8%3.7% (Gov.) / 4.6% (CE) / 4.8% (FMI)4.1% (CE) / 4.6% (FMI)3.9% (Gov.)3.7% (Gov.)Governo, CE, FMIDiscrepanze significative tra obiettivi governativi e proiezioni esterne 1
Rapporto Debito/PIL (%)74.0%74.1%n/an/a68.2% (Gov.)CE, GovernoFMI prevede aumento al 79% entro il 2030 con politiche attuali 1

Questa tabella è di fondamentale importanza in quanto illustra le diverse traiettorie previste per il deficit e il debito pubblico ungherese. La netta differenza tra gli obiettivi dichiarati dal governo e le previsioni delle istituzioni come la Commissione Europea e il FMI evidenzia un’area di potenziale vulnerabilità fiscale. Per gli investitori e gli analisti, ciò significa che il percorso di consolidamento fiscale potrebbe essere più arduo del previsto, con implicazioni per la sostenibilità del debito a lungo termine e la fiducia del mercato.

3. Settori Chiave e Tendenze di Business

L’analisi dei settori chiave rivela un quadro misto, con alcune industrie che affrontano venti contrari e altre che mostrano un potenziale di crescita significativo.

3.1 Produzione Industriale: Dati di Maggio 2025

Le notizie del 4 luglio 2025 hanno portato aggiornamenti sulla produzione industriale ungherese. Secondo i dati preliminari rilasciati venerdì dall’Ufficio Centrale di Statistica Ungherese (KSH), la produzione industriale è diminuita del 2.6% su base annua a maggio 2025.15 L’indice destagionalizzato e corretto per i giorni lavorativi ha mostrato un calo dell’1.3% rispetto ad aprile 2025.15

Questo calo rappresenta un’ulteriore battuta d’arresto per il settore industriale ungherese, che ha continuato a lottare con la debole domanda esterna e il calo dell’attività di investimento in diverse aree manifatturiere chiave.15 I volumi di produzione sono diminuiti nella maggior parte delle sottosezioni manifatturiere, inclusi i settori dell’attrezzatura elettrica e degli alimentari, bevande e tabacco, che hanno mostrato una persistente debolezza a causa delle pressioni sui costi e del rallentamento della domanda dei consumatori.15 Sebbene sia stata registrata una crescita nella produzione di mezzi di trasporto e di prodotti informatici, elettronici e ottici 15, questi guadagni non sono stati sufficienti a compensare i cali in altre aree.

È importante notare una discrepanza con un rapporto precedente del 19 giugno 2025, che, basandosi su dati KSH, aveva indicato un sorprendente aumento dell’1.8% mese su mese per maggio 2025.16 Tuttavia, la pubblicazione del 4 luglio 2025 15 rappresenta l’aggiornamento preliminare più recente e pertanto fornisce la notizia più attuale per la giornata di riferimento. La revisione al ribasso del dato preliminare suggerisce che il settore industriale sta affrontando difficoltà maggiori di quanto precedentemente stimato, con una persistente vulnerabilità alle condizioni del commercio globale e alla debolezza degli investimenti.

Nei primi cinque mesi del 2025, la produzione industriale è diminuita del 4.1% rispetto allo stesso periodo del 2024.15 Le previsioni indicano che il settore industriale nel suo complesso continuerà a frenare la performance dell’economia ungherese nel 2025.17 L’incertezza derivante dalla guerra tariffaria globale continua a gettare un’ombra sul commercio mondiale, creando un ambiente sfavorevole alla crescita degli affari e agli investimenti.17

3.2 Tendenze di Business Emergenti per il 2025

Nonostante le sfide macroeconomiche, l’Ungheria mostra un potenziale di crescita in settori specifici, in particolare tra le piccole e medie imprese (PMI).18 Cinque tendenze di business significative sono attese per il 2025:

  1. Intelligenza Artificiale (AI) e Automazione: L’espansione delle tecnologie AI e dell’automazione continua, con un aumento significativo dell’adozione in Ungheria. L’automazione basata sull’AI è vista come un mezzo per ridurre gli oneri amministrativi e aumentare l’efficienza.18
  2. Sostenibilità e Green Businesses: La crescente domanda di sostenibilità sta stimolando il mercato dei prestiti verdi e la domanda di prodotti sostenibili. Un sondaggio indica che l’80% delle micro e piccole imprese ungheresi considera importanti le operazioni commerciali sostenibili, spinte da convinzioni interne. Incentivi governativi e agevolazioni fiscali stanno ulteriormente spingendo le imprese in questa direzione.18
  3. E-commerce e Servizi Digitali: La domanda di shopping online e servizi digitali continua a crescere, con particolare popolarità per i negozi online di prodotti di nicchia e le piattaforme di formazione online. Si prevede una crescita significativa sia nei mercati nazionali che internazionali.18
  4. Cybersecurity e Protezione dei Dati: Con l’avanzare della digitalizzazione, la cybersecurity acquisisce sempre maggiore importanza. La conformità alla direttiva NIS2 dell’UE e misure più severe di protezione dei dati saranno cruciali, con una domanda di soluzioni di sicurezza IT in aumento.18
  5. Servizi Sanitari e Benessere: L’aumento dell’attenzione alla conservazione della salute crea nuove opportunità nella consulenza sanitaria, telemedicina e servizi di salute mentale. Questo settore emergente è considerato ad alto potenziale per i prossimi anni.18

Queste tendenze indicano una trasformazione strutturale dell’economia ungherese, con nuove opportunità che emergono in settori ad alto valore aggiunto e orientati al futuro. Per gli investitori, ciò suggerisce l’importanza di un’analisi granulare per identificare aree di resilienza e potenziale di crescita al di là delle cifre macroeconomiche generali.

3.3 Commercio al Dettaglio

Le prospettive per il commercio al dettaglio in Ungheria per il 2025 sono più positive rispetto al settore industriale. Si prevede un anno migliore per le vendite al dettaglio, con una crescita media annua di circa il 3-4%.17 Questa previsione è sostenuta dalle misure governative volte a stimolare la domanda interna.17 Sebbene il commercio al dettaglio domestico sia aumentato leggermente a marzo, la fiducia dei consumatori è rimasta contenuta.12

Il consumo privato è costantemente identificato come il principale motore di crescita per l’economia complessiva.1 La relativa solidità del commercio al dettaglio, alimentata dagli stimoli fiscali e dalla crescita dei salari reali, suggerisce che il mercato interno funge da importante ammortizzatore contro i venti contrari esterni e la debolezza industriale. Questo evidenzia una dualità nell’economia ungherese, dove il settore orientato al consumo interno mostra una maggiore resilienza rispetto al settore industriale orientato all’esportazione.

Tabella 3: Dati Preliminari sulla Produzione Industriale Ungherese (Maggio 2025)

IndicatoreMaggio 2025 (Preliminare)Aprile 2025 (Preliminare)Gen-Mag 2025 vs. Gen-Mag 2024Fonte
Produzione Industriale (variazione a/a)-2.6%n/a-4.1%KSH 15
Produzione Industriale (variazione m/m, destagionalizzata)-1.3%n/an/aKSH 15
Performance per Sottosezione (Maggio 2025, a/a)
Mezzi di TrasportoCrescitan/an/aKSH 15
Computer, Elettronica e Prodotti OtticiCrescitan/an/aKSH 15
Attrezzature ElettricheCalon/an/aKSH 15
Alimentari, Bevande e TabaccoCalon/an/aKSH 15

Questa tabella fornisce i dati microeconomici più recenti e specifici sulla produzione industriale ungherese, rilasciati il 4 luglio 2025. Per un’analisi dettagliata dell’economia, è fondamentale disporre di queste cifre preliminari, che offrono una fotografia aggiornata della performance del settore. La suddivisione per sottosezione permette di identificare quali aree dell’industria stanno affrontando le maggiori difficoltà e quali mostrano segni di resilienza, fornendo un quadro più sfumato rispetto al solo dato aggregato.

4. Economia Locale e Iniziative Sociali

Oltre alle dinamiche macroeconomiche e settoriali, l’Ungheria sta implementando diverse iniziative a livello locale e sociale, che riflettono un approccio mirato allo sviluppo territoriale e alla gestione urbana.

4.1 Programma Villaggi Ungheresi

Il 4 luglio 2025, il governo ungherese ha annunciato un nuovo elemento del Programma Villaggi Ungheresi, volto a fornire supporto speciale agli insediamenti con una popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti.19 Il Ministero dell’Economia Nazionale ha dichiarato che lo stato fornirà gratuitamente ai comuni immobili statali inutilizzati, come uffici postali chiusi, ex filiali di cooperative di risparmio, appartamenti ed edifici residenziali o idonei a scopi residenziali.19

L’obiettivo di questa iniziativa è contribuire all’attuazione di sviluppi su misura per le esigenze locali in piccoli insediamenti in situazioni difficili, sia attraverso l’uso diretto delle proprietà che attraverso la loro vendita.19 Sono state selezionate circa 800 proprietà, e la legislazione in merito sarà presto presentata al Parlamento.19 Questo programma rappresenta un intervento microeconomico diretto per affrontare le disparità regionali e rivitalizzare le aree rurali in difficoltà, riutilizzando il patrimonio statale per stimolare lo sviluppo locale e migliorare le condizioni di vita.

4.2 Dinamiche del Turismo e del Mercato Immobiliare a Budapest

Budapest continua a essere un forte polo di attrazione per i turisti internazionali, con un notevole aumento del 24% dei turisti stranieri nel 2024, che hanno rappresentato l’87% dei 14.7 milioni di pernottamenti nella capitale.20 Si prevede che il turismo a Budapest crescerà di almeno il 5% all’anno.20

In risposta a questa crescente domanda, la città sta assistendo a un boom nel settore alberghiero di lusso, con 22 nuovi hotel (circa 3.000 camere) previsti nei prossimi anni e 9 nuove aperture (circa 800 camere) solo nel 2025.20 La conversione di edifici per uffici in hotel è in aumento, spinta dall’elevata domanda di alloggi e dal tasso di sfitto nel mercato degli uffici.20

Parallelamente, il governo sta introducendo una regolamentazione significativa del mercato delle locazioni a breve termine. È stato imposto un moratorium biennale (2025-2026) sulle nuove registrazioni Airbnb e la tassa forfettaria per camera è stata quadruplicata (da HUF 38.400 a HUF 150.000).20 Queste misure ridurranno l’offerta di locazioni a breve termine, aumentando la disponibilità di appartamenti in affitto a lungo termine e potenzialmente riducendo la pressione sui prezzi degli affitti.20 Tuttavia, ciò potrebbe anche influenzare i viaggiatori con budget più piccoli e le attività locali che dipendono da questo segmento turistico.20 Questa politica riflette una scelta strategica per bilanciare la crescita del turismo con le esigenze abitative dei residenti, indicando un approccio più gestito allo sviluppo urbano.

Per quanto riguarda il mercato immobiliare più in generale, i prezzi delle case sono aumentati nel 2024 5, ma la carenza di alloggi rimane un problema persistente.5 Il FMI ha raccomandato di invertire i massimali volontari sui tassi di interesse per i mutui abitativi e di ridimensionare gli incentivi fiscali legati all’edilizia abitativa per contenere le future pressioni sui prezzi e salvaguardare la stabilità finanziaria.6 Questo suggerisce che gli interventi governativi nel settore abitativo, sebbene mirati a risolvere problemi specifici, possono anche distorcere il mercato e richiedono un’attenta calibrazione.

4.3 Nuovi Poteri dei Governi Locali sulla Proprietà

Una nuova legge fondamentale, entrata in vigore il 1° luglio 2025, conferisce alle comunità locali poteri senza precedenti per “salvaguardare la loro identità culturale e il tessuto sociale di fronte a rapidi cambiamenti demografici”.21 Questa “Legge sulla Protezione dell’Identità della Comunità Locale” autorizza i governi municipali a regolare chi può stabilirsi nelle loro comunità e a stabilire condizioni per l’acquisizione di proprietà.21

I consigli locali possono ora imporre restrizioni o condizioni ai nuovi residenti e acquirenti di proprietà esterni alla comunità, concedere diritti di prelazione ai residenti e proprietari locali, richiedere contributi monetari di insediamento dai nuovi arrivati e stabilire criteri specifici per la residenza, come legami comunitari o impiego locale.21 La legge include eccezioni per parenti stretti, individui con legami storici e coloro che si trasferiscono per lavoro o istruzione.21 Le violazioni della legge potrebbero comportare l’annullamento delle transazioni immobiliari, la rimozione delle registrazioni di residenza illegali e multe.21 Tuttavia, i critici avvertono che le limitazioni imposte dalla nuova legge non saranno registrate nel catasto, il che potrebbe indebolire l’affidabilità del sistema catastale.21 Questa legislazione rappresenta un significativo spostamento verso il controllo locale sulla demografia e sulla proprietà, con l’obiettivo di preservare l’identità culturale, ma con potenziali implicazioni per la libertà di movimento e la liquidità del mercato immobiliare.

4.4 Iniziative Locali di Budapest

Budapest sta dimostrando un impegno verso l’innovazione urbana attraverso la sua partecipazione al Bloomberg Philanthropies Mayors Challenge 2025, di cui è una delle 50 finaliste globali.22 L’idea presentata da Budapest è quella di costruire un impianto di trasformazione alimentare gestito dalla città, in grado di trasformare frutta e verdura in eccesso provenienti dai mercati locali in pasti nutrienti per scuole e case di riposo.22 Questo progetto evidenzia un approccio pragmatico e socialmente consapevole allo sviluppo economico a livello municipale, combinando la sostenibilità ambientale (riduzione degli sprechi alimentari) con il benessere sociale (sicurezza alimentare per le fasce vulnerabili della popolazione). Tali iniziative locali possono creare posti di lavoro, rafforzare le catene di approvvigionamento locali e migliorare la qualità della vita, mostrando un modello di crescita che integra obiettivi economici e sociali.

5. Relazioni Commerciali e Investimenti Esteri

Le relazioni commerciali e il regime degli investimenti esteri in Ungheria sono sottoposti a significative modifiche e pressioni, riflettendo un riorientamento strategico in un contesto globale volatile.

5.1 Modifiche al Regime FDI

Il 24 giugno 2025 sono entrate in vigore significative modifiche al regime ungherese di controllo degli investimenti diretti esteri (FDI).23 La modifica più notevole è l’estensione del diritto di prelazione dello stato ungherese, che ora si applica a tutti i segmenti di business coperti dal Decreto FDI, non più limitato alle sole fonti di energia rinnovabile.23 Ciò significa che se il Ministro dell’Economia Nazionale proibisce una transazione, lo stato, tramite la società di partecipazione statale MNV Zrt o un’altra entità designata, può esercitare questo diritto per acquisire gli asset target alle stesse condizioni concordate tra le parti originali.23

Inoltre, i termini di valutazione per le procedure di screening FDI sono stati estesi: il Ministro dell’Economia Nazionale ha ora 45 giorni lavorativi (rispetto ai precedenti 30) per valutare e decidere su una pratica, con la possibilità di estendere questo periodo fino a tre volte per ulteriori 30 giorni lavorativi ciascuno.23 Queste modifiche hanno effetto immediato e si applicano sia alle nuove procedure che a quelle in corso, e il regime attuale dovrebbe rimanere in vigore fino al 31 dicembre 2026.23

Le implicazioni pratiche per gli investitori stranieri sono significative, poiché aumentano l’incertezza legale e commerciale.23 Gli investitori affrontano un doppio rischio: non solo la loro transazione può essere proibita, ma l’asset target può essere acquisito dallo stato alle loro condizioni negoziate, sollevando preoccupazioni sull’uso improprio dei termini confidenziali dell’accordo e la perdita di opportunità di investimento dopo aver sostenuto costi di due diligence e strutturazione.23 Queste misure riflettono una chiara intenzione politica di aumentare il controllo statale sugli asset economici strategici e sugli investimenti esteri, potenzialmente motivata da preoccupazioni di sicurezza nazionale o sovranità economica. Tuttavia, questo approccio potrebbe scoraggiare gli investimenti esteri, specialmente da parte dei partner occidentali, in un momento in cui l’Ungheria necessita di capitali per diversificare la sua economia e sostenere le esportazioni.1

5.2 Impatto delle Tariffe Globali

L’Ungheria è un’economia molto aperta, con esportazioni e importazioni combinate che hanno rappresentato in media il 154.8% del PIL tra il 2022 e il 2024 (con le sole esportazioni al 77.1%).4 Questa alta integrazione la rende uno dei paesi dell’Europa Centrale più esposti a uno shock commerciale.4

Un fattore di preoccupazione immediata è l’aumento delle tariffe statunitensi sulle esportazioni ungheresi. Il tasso effettivo medio dei dazi doganali statunitensi sulle esportazioni ungheresi è aumentato dall’1.4% alla fine di marzo 2025 al 18.8% al 4 luglio 2025.4 Le esportazioni di veicoli e ricambi verso gli Stati Uniti sono ora soggette a una tariffa del 25%, mentre quelle di acciaio e alluminio sono salite al 50% dal 4 giugno. Il resto delle merci esportate è soggetto a un tasso del 10%.4

Sebbene la quota di esportazioni ungheresi verso gli Stati Uniti sia relativamente bassa (4.1% delle esportazioni totali e 2.9% del PIL nel 2024), l’Ungheria sarà influenzata indirettamente e in modo più marcato rispetto ad altri paesi della regione a causa della sua profonda integrazione commerciale con la Germania (25.1% delle esportazioni nel 2024).4 Si prevede che le esportazioni ungheresi verso la Germania diminuiranno di circa il 5-10% nel 2025.4 Secondo le stime, la perdita cumulativa di attività legata agli effetti negativi sulle esportazioni potrebbe rappresentare tra il -1.4% e il -2.3% del PIL, con un impatto diretto stimato dello -0.9% sulle esportazioni totali e del -0.5% sul PIL.4 Questo scenario sottolinea la vulnerabilità dell’Ungheria alle tensioni commerciali globali e la necessità di diversificare i mercati di esportazione.

5.3 Il Ruolo della Cina nelle Relazioni Commerciali

In risposta alle incertezze del commercio globale e alle tensioni con l’Occidente, l’Ungheria sta strategicamente approfondendo i suoi legami con la Cina, posizionandosi come una “porta d’accesso all’Europa” per gli investimenti cinesi.25 A differenza dell’UE e degli Stati Uniti, l’Ungheria non ha piani per disaccoppiarsi dalla Cina, e le aziende cinesi stanno espandendo la loro presenza nel paese.25

La Cina è diventata uno dei principali partner dell’Ungheria in termini di investimenti diretti esteri (FDI), con l’Ungheria che ha ricevuto la quota maggiore di FDI cinesi nell’Europa Centrale, principalmente nel settore automobilistico (6.1 miliardi di dollari di FDI cinesi in stock nel Q1 2025).4 L’Ungheria prevede di continuare la cooperazione con la Cina nelle tecnologie 5G e nella produzione di veicoli elettrici, nonostante la disapprovazione di Stati Uniti e UE.25 Questo riorientamento strategico mira a controbilanciare la forte dipendenza dalle esportazioni occidentali, che attualmente costituiscono i due terzi delle importazioni ungheresi.25

Questa strategia comporta sia opportunità che rischi. Da un lato, gli investimenti cinesi possono fornire capitali e nuove capacità produttive, specialmente in settori chiave come l’automotive, contribuendo a compensare gli impatti negativi delle incertezze commerciali occidentali.1 Dall’altro lato, questa maggiore integrazione con la Cina potrebbe generare attriti con i partner tradizionali dell’Ungheria nell’UE e negli Stati Uniti, e aumentare la vulnerabilità dell’economia ungherese alle dinamiche della guerra commerciale USA-Cina.25 La scelta di non disaccoppiarsi dalla Cina, pur offrendo benefici economici, posiziona l’Ungheria in una complessa rete geopolitica.

Conclusioni

L’economia ungherese al 4 luglio 2025 si presenta come un sistema in equilibrio precario, alle prese con una serie di sfide interconnesse e risposte politiche che cercano di navigare un ambiente globale incerto. La stagnazione della crescita del PIL nel primo trimestre del 2025, unita al calo della produzione industriale a maggio, indica che la ripresa economica è più fragile del previsto e fortemente dipendente dal consumo interno, sostenuto da misure fiscali. Questa dipendenza, tuttavia, alimenta le persistenti pressioni inflazionistiche che costringono la Banca Nazionale Ungherese a mantenere una politica monetaria restrittiva, creando una tensione tra gli obiettivi di stabilità dei prezzi e di crescita.

Sul fronte fiscale, il governo si impegna in un ambizioso percorso di consolidamento, ma le proiezioni di deficit e debito delle istituzioni internazionali suggeriscono che le sfide sono sottovalutate, richiedendo sforzi fiscali aggiuntivi e una maggiore trasparenza. Le misure di stimolo e i benefici sociali, sebbene mirati a sostenere la domanda e il benessere, contribuiscono alle pressioni sulla spesa pubblica.

A livello di relazioni commerciali, l’Ungheria sta attuando un notevole riorientamento strategico verso l’Asia, in particolare la Cina, per diversificare i suoi partner e attrarre investimenti in settori chiave come l’automotive e i veicoli elettrici. Questo avviene in un contesto di crescenti tariffe globali imposte dagli Stati Uniti, che mettono in evidenza la vulnerabilità dell’Ungheria agli shock commerciali. Le recenti modifiche al regime degli investimenti diretti esteri, con diritti di prelazione statali estesi e tempi di valutazione più lunghi, introducono maggiore incertezza per gli investitori stranieri, potenzialmente in contrasto con la necessità di attrarre capitali.

Infine, a livello locale, si osservano iniziative mirate per lo sviluppo rurale e la gestione urbana. Il programma per i villaggi ungheresi cerca di rivitalizzare le aree più piccole attraverso la cessione di proprietà statali, mentre Budapest sta gestendo la sua crescita turistica con un boom di hotel di lusso e una rigorosa regolamentazione delle locazioni a breve termine, bilanciando lo sviluppo economico con le esigenze abitative. La nuova legge che conferisce poteri ai governi locali sulla proprietà è un ulteriore esempio di controllo centralizzato e localizzato, che, pur mirando a preservare l’identità comunitaria, potrebbe impattare la fluidità del mercato immobiliare.

In sintesi, l’Ungheria sta cercando di bilanciare la crescita economica con la stabilità interna e la sovranità nazionale attraverso una serie di interventi politici. La sfida principale sarà armonizzare le politiche fiscali e monetarie per evitare che si annullino a vicenda e garantire che le scelte strategiche in materia di commercio e investimenti esteri non compromettano la fiducia e la competitività a lungo termine. La capacità del governo di gestire queste complesse interazioni determinerà la traiettoria economica del paese nei prossimi anni.

FONTI

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  2. Will Hungary’s Unexpected Recession Scupper Orbán’s 2025 Growth Aspirations?, accessed July 4, 2025, https://internationalbanker.com/finance/will-hungarys-unexpected-recession-scupper-orbans-2025-growth-aspirations/
  3. Hungary GDP Q1 2025 – FocusEconomics, accessed July 4, 2025, https://www.focus-economics.com/countries/hungary/news/gdp/hungary-national-accounts-03-06-2025-economy-stalls-in-q1-2025/
  4. Hungary | Tariff headwinds are manageable, accessed July 4, 2025, https://economic-research.bnpparibas.com/html/en-US/Hungary-Tariff-headwinds-manageable-6/26/2025,51682
  5. 2025 In-Depth Review Hungary – Economy and Finance, accessed July 4, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/document/download/ea70dad1-da8b-410c-a683-0789e405068c_en?filename=ip312_en.pdf&prefLang=hu
  6. Hungary: Staff Concluding Statement of the 2025 Article IV Mission, accessed July 4, 2025, https://www.imf.org/en/News/Articles/2025/06/20/hungary-staff-concluding-statement-of-the-2025-article-iv-mission
  7. Hungary Inflation Rate – Trading Economics, accessed July 4, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/inflation-cpi
  8. Hungary Base Rate – Trading Economics, accessed July 4, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/interest-rate
  9. No scope for rate cuts with inflation outside tolerance band, Hungary central banker says, accessed July 4, 2025, https://www.globalbankingandfinance.com/UK-HUNGARY-RATES-4ca2fa15-8a4a-4b0d-8e8c-4de338f89882
  10. The Central Bank of Hungary said that the inflation rate is expected to be 4.7% in 2025, compared to the previous forecast of 4.5 – Webull, accessed July 4, 2025, https://www.webull.com/news/13045820692784128
  11. MNB Interest Rate Decision – Hungary – 2025 Calendar Forecast – FXStreet, accessed July 4, 2025, https://www.fxstreet.com/economic-calendar/event/31aa9e83-946b-4012-877a-30991a374142
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  21. Hungary empowers local governments to pass laws restricting acquisition of property, accessed July 4, 2025, https://cms-lawnow.com/en/ealerts/2025/06/hungary-empowers-local-governments-to-pass-laws-restricting-acquisition-of-property
  22. Bloomberg Philanthropies Names 50 Global Finalists in 2025 Mayors Challenge, accessed July 4, 2025, https://www.bloomberg.org/press/bloomberg-philanthropies-names-50-global-finalists-in-2025-mayors-challenge/
  23. Amendments to Hungarian FDI Control Regime – CEE Legal Matters, accessed July 4, 2025, https://ceelegalmatters.com/hungary/29977-amendments-to-hungarian-fdi-control-regime
  24. Hungary amends FDI regime by adjusting deadlines and extending the scope of preemption rights – CMS LAW-NOW, accessed July 4, 2025, https://cms-lawnow.com/en/ealerts/2025/06/hungary-amends-fdi-regime-by-adjusting-deadlines-and-extending-the-scope-of-preemption-rights
  25. Hungary has become China’s gateway to Europe – GIS Reports, accessed July 4, 2025, https://www.gisreportsonline.com/r/china-hungary/
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