Intervista: il Tópark di Budapest premiato come “migliore progetto del mondo”

All’interno degli uffici di Tópark, nel cuore del centro di Budapest, Economia.hu di ITL Group incontra Takács Péter, direttore vendite e leasing di Tópark, gigantesco progetto di sviluppo multifunzionale a pochi km da Budapest. Un progetto ambizioso ed interessante ormai in pieno sviluppo, nonostante la crisi. Lo abbiamo visitato pochi giorni fa, dopo la nostra intervista, in occasione della festa per il quarto compleanno del progetto. Seguite il servizio per conoscere il progetto  e i suoi rapporti con le aziende italiane. Intervista conclusiva di questo ciclo di”Oggi Incontriamo…” prima della pausa estiva del programma. Continuate comunque a seguirci per notizie e interviste!

Péter il vostro progetto è ben presentato in un sito molto bello che penso rifletta le caratteristiche innovative del parco e della vostra idea. Può presentarci il progetto?
Quello che potete vedere dal sito è ovviamente solo una minima parte di quello che stiamo realizzando; un website non può riprodurre quello che stiamo costruendo su un’area paragonabile a quella di Monaco (il Principato, ndr). Il progetto in sé è piuttosto ampio, in confronto agli standard regionali. Un progetto di sviluppo per uso misto su oltre 175 ettari di terreno, proprio poco meno dell’area del Principato di Monaco. Quello che vogliamo non è creare un nuovo principato, ma stiamo cercando  di realizzare, all’interno dell’agglomerato urbano di Budapest, uno spazio abitativo e lavorativo di alta qualità, vivibile, verde e a misura d’uomo.
Quanto dista da Budapest?
Solo 10-15 minuti dal centro di Buda, guidando verso Vienna, siamo proprio di fronte a Budaors.
Come raggiungere Tópark? Ci sono già servizi pubblici?
Certo. Già adesso basta prendere un normale autobus della BKV, il numero 272 dal centro di Buda, o un treno. A breve avremo un’uscita autostradale apposita e quando il progetto sarà completato avremo ancora più servizio. Avremo più autobus ed introdurremo qualcosa di nuovo: una navetta per il Tópark che porterà i passeggeri dalla stazione di Deli al Tópark in circa 16-18 minuti, ogni 10 minuti. Sarà operativa anche nei weekend e durante la notte.
I nostri lettori sono italiani. Può spiegarci cosa significa Tópark?
Alcuni pensano significhi “troppo parco”, ma non si chiama nè “to” nè “too” park. Tó significa “lago”, in ungherese. Questo perché il progetto è dominato da un fantastico lago, circa 26 ettari, 1,5 km di lunghezza con intorno in costruzione una pista per correre. Quindi coloro che adesso corrono all’Isola Margherita entro il prossimo maggio protranno andare al Tópark, per una bella corsa.
Il progetto è diviso in fasi, quali saranno pronte per prime?
Ci sono 8 diverse fasi. La prima è in corso. Il suo termine previsto è la fine di aprile, inizio maggio del prossimo anno ed includerà già alcuni uffici, alcune abitazioni e molti servizi.
Quanto costerà l’intera opera?
Solo la prima fase vale 140 milione di euro, quindi un progetto piuttosto grande rispetto agli standard locali. Il progetto nell’insieme, che sarà compiuto in 12-15 anni, costerà circa 1,2 miliardi di euro.
Come avete affrontato la crisi economica?
A parte tutte le difficoltà, la crisi ha portato anche alcuni effetti positivi. Ad esempio,ha lasciato sul mercato solo operatori davvero forti professionalmente e finanziariamente, e noi lo siamo. Ha inoltre aiutato i clienti, generando cali nei prezzi . Inoltre ci sono ancora transazioni in corso.
Ci sono aziende italiane all’interno del progetto o in zona?
Ci sono già aziende italiane dall’altro lato del lago, tra le prime ad entrare nello sviluppo della zona. Tra l’altro, due anni fa questo showroom ha ospitato il primo Business Mixer della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria, cui hanno partecipato molti rappresentanti di società italiane.  Ci saranno molti servizi nel Tópark, che porteranno alla creazione di un ambiente completo, nel cui sviluppo sono coinvolte diverse aziende italiane. Due dei nostri ristoranti sono italiani, due dei migliori in Ungheria. Non pensiamo di aggiungerne altri, perché anche se amiamo tutti i piatti italiani, non vogliamo aprire una strada di ristoranti italiani! Creeremo invece una scelta di ristoranti, ben selezionati.
Tópark sarà anche location per fiere ed eventi. Che tipo di eventi ospiterà?
Abbiamo  realizzato che nell’intera area non ci sono strutture per eventi internazionali. Non in Praga, nè in Varsavia, né in Bucharest. Abbiamo deciso di unirci ad un partner nel settore degli eventi ed entro due-tre anni, se le negoziazioni andranno bene, potremo portare al Tópark eventi che non hanno mai raggiunto l’Europa centro-orientale.
Avete vinto alcuni premi. Può parlarcene?
Lo scorso anno abbiamo vinto il CNBC Real Estate Award, che viene conferito solo al top dei migliori progetti. Per la categoria “mixed use” abbiamo vinto le finali Europee e alla fine dell’anno siamo stati scelti come miglior progetto del mondo.
Penso che abbiate senz’altro una componente eco-sostenibile…
Abbiamo realizzato uno studio d’impatto e abbiamo deciso di impiegare molte rinnovabili. Pannelli solari sui nostri grandi tetti, acqua dal lago, che possiamo portare negli edifici come riserva per uso secondario, e stiamo aggiungendo anche piccole turbine eoliche per l’illuminazione esterna. Infine stiamo aggiungendo illuminazione a LED, perché ha un ciclo di vita molto più lungo.

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Claudia Leporatti

Redazione Economia.hu

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