Inflazione in Ungheria: l’inflazione annua al 15-19,5%

Il rapporto trimestrale sull’inflazione, discusso dai responsabili politici nel corso di una riunione del Consiglio monetario della Banca nazionale d’Ungheria (MNB), indica che la banca centrale colloca l‘inflazione media annua di quest’anno in una fascia compresa tra il 15 e il 19,5%, invariata rispetto alle previsioni pubblicate nel precedente rapporto di fine dicembre.

 Il consiglio ha affermato che l’IPC*, che ha raggiunto un picco del 25,7% a gennaio 2023, dovrebbe “diminuire lentamente all’inizio, poi ad un ritmo sempre più rapido” nei prossimi mesi. I membri hanno sottolineato i previsti “effetti disinflazionistici più ampi” della stretta monetaria, che porteranno a un “sostanziale rallentamento” dell’inflazione.

Inoltre, hanno rilevato il calo “significativo” dei prezzi dell’energia e delle materie prime, nonché dei costi di trasporto internazionali, l’allentamento delle tensioni sulla catena di approvvigionamento e il rallentamento dell’attività economica globale. 

In aggiunta, hanno sottolineato che il calo della domanda interna ha ridotto il margine di manovra delle imprese per aumentare i prezzi, mentre l’azione dell’Ufficio per la concorrenza (GVH) potrebbe portare a un “comportamento sempre più disciplinato in materia di prezzi”.

Il rapporto prevede un calo dell’IPC fino alla fascia di tolleranza della banca centrale del 2-4% nel 2024.

Ridurre l’inflazione e migliorare la convergenza economica sono i compiti “più importanti” per il 2023, ha dichiarato mercoledì 29 marzo il Ministro dello Sviluppo Economico Márton Nagy durante una conferenza. Intervenendo all’evento di chiusura di un programma governativo per lo sviluppo delle capacità di esportazione delle aziende locali, Nagy ha affermato che il governo deve agire per portare l’indice dei prezzi al consumo sotto il 10% entro la fine dell’anno. 

L’inflazione ha iniziato a rallentare, in linea con le aspettative, ed è destinata a continuare a scendere a un “ritmo crescente”, ha aggiunto. Nagy ha affermato che l’economia ungherese potrebbe crescere di circa l’1,5% quest’anno, oltre la media dell’Unione Europea, ma ciò richiederà un sostegno alle imprese. Ha sottolineato che il programma Gábor Baross, lanciato di recente dal governo, metterà a disposizione delle imprese quasi 1.600 miliardi di fiorini ungheresi, mentre i finanziamenti potrebbero arrivare anche da Bruxelles, “probabilmente entro l’estate”, ha aggiunto.

In un rapporto pubblicato giovedì 30 marzo sul sito, la Banca nazionale d’Ungheria (MNB) ha dichiarato che l’inflazione scenderà “moderatamente” nei prossimi mesi, per poi accelerare nella seconda metà dell’anno.

Grafico dell’andamento dell’inflazione dal 2019 al 2026, Fonte: MNB

“Si prevede un moderato calo dell’indice dei prezzi al consumo nei prossimi mesi, seguito da un’accelerazione del processo disinflazionistico nella seconda metà dell’anno”, hanno dichiarato i responsabili politici della banca centrale in una sintesi dei risultati principali del nuovo rapporto trimestrale sull’inflazione.

Hanno aggiunto che gli effetti della politica monetaria restrittiva, del calo dei prezzi globali delle materie prime e della diminuzione dei consumi interni diventeranno “sempre più pronunciati” nel 2023.

Il rapporto mostra che l’IPC, che ha raggiunto un picco del 25,7% a gennaio 2023, potrebbe scendere a una sola cifra entro la fine dell’anno e tornare nella fascia di tolleranza del 2-4% della banca centrale nel 2024.

La MNB ha collocato l’inflazione media annua di quest’anno in una fascia compresa tra il 15 e il 19,5%, invariata rispetto alle previsioni pubblicate nel precedente rapporto di fine dicembre.

Per saperne di più sull’andamento dell’inflazione negli ultimi mesi clicca qua per leggere altri articoli al riguardo.

*L’indice dei prezzi al consumo misura il rincaro dei beni e servizi rappresentativi del consumo delle economie domestiche. 

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