Il grattacielo MOL sarà il primo di Budapest?

Budapest città moderna, ma senza grattacieli? Potrebbe essere vero solo per poco. La più grande azienda ungherese, il gruppo petrolchimico MOL, ha rivelato di avere in programma di costruire il “Mol Campus” un grattacielo da 120 metri come nuovo quartiere generale per i suoi uffici. Centoventi, sì, nella città dove per legge non si potrebbe costruire al di sopra dei 96 metri delle cupole di Basilica e Parlamento.

Durante la settimana scorsa a ricordare la legge dei 96 metri – nata in nome del principio che i poteri di Chiesa e Stato sono eguali e superiori – è stato il braccio destro del primo ministro Orbán, Janos Lázár. In conferenza stampa si è infatti dichiarato contrario al grattacielo: “nessun edificio dovrebbe essere più alto della Basilica”. Eppure nel blog vergato dal governo “About Hungary” si riporta la notizia citando Hvg.hu come fonte, ma senza mettere il dubbio la costruzione dell’edificio. Si legge che la posizione scelta è a Buda, nei pressi della diga Kopaszi, dove, su 83mila metri quadrati di uffici, il colosso del petrolio potrebbe convogliare i suoi oltre 2mila dipendenti al momento suddivisi in 11 diverse sedi distribuite su 5 distretti di Budapest. La struttura dovrebbe essere costruita entro il 2020, seguendo il progetto della londinese Foster + Partners, che lo descrive come “una visione degli spazi di lavoro del futuro”. L’idea infatti non manca di ambizione e intende stabilire un modello di sostenibilità, con illuminazione e climatizzazione responsabili, risorse a basso impiego di anidride carbonica, riciclo di acqua piovana e altro ancora. (Continua sotto la foto)

Lo sviluppo verticale non è proprio un’eccellenza europea, tanto che il grattacielo Unicredit di Milano ha fatto parlare di una città all’avanguardia, nonostante la storia degli edifici che stuzzicano il cielo risale alla Chicago del 1885, quando fu inaugurato l’Home Insurance Building, durante la ricostruzione del centro della città distrutta da un incendio. Certo un grattacielo del genere, 10 pieni per 42 metri di altezza, meno della metà dei 96 concessi, non metterebbe strapperebbe alla Basilica e al Parlamento il titolo di edificio più alto della città, mentre quello della MOL lo farà. O meglio lo farebbe, se davvero verrà realizzato come pare definitivo. Nel sito dedicato al progetto, la MOL spiega e dimostra con una galleria fotografica, il tipo di impatto che l’edificio avrà sulla skyline di Budapest. Riparato dalla collina di Gellért, non sarebbe visibile da Batthyány Tér, né dal Castello o dal Ponte delle Catene, mentre entrerebbe nel panorama visibile da altri punti, in sintesi dal lungofiume di Pest.
La fine di un’era o l’inizio di una nuova urbanizzazione?

Claudia Leporatti

Redazione Economia.hu

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