Il ministro dell’Economia Mihály Varga ha ordinato al Ministero e alle istituzioni collegate un indagine su Uber.
Uber é il servizio di trasporto americano che attraverso l’applicazione per smartphone omonima permette di chiamare un auto con autista a prezzi contenuti. Per andare dritti al punto: i taxi ungheresi hanno per legge una tariffa base a 450 HUF, mentre Uber ne fa pagare 300, dopodiché i primi costano 280 HUF al chilometro e Uber appena 130 HUF. Da alcuni mesi Uber é operativo a Budapest, non senza proteste da parte dei tassisti, che dal 2013 devono rispettare una corposa legislazione, includente numerosi requisiti sulle loro auto che spesso comportano la sostituzione delle stesse. Il ministro mette in dubbio il fatto che gli autisti di Uber siano qualificati Varga sostiene che Uber offra servizio di taxi senza versare i contributi necessari, mentre gli autisti starebbero per buona parte lavorando in connessione con una societá olandese. Da parte sua l’operatore con base a San Francisco si dice pronto ad intavolare trattative con il governo per impostare uno schema regolatorio della sua attivitá in Ungheria che garantisca “un’alternativa sicura, rispettosa dell’ambiente ed efficiente ai tradizionali servizi di taxi”. Secondo il sito vg.hu, che riporta le parole del local implementation manager Rob Khazzam, Uber Hungary Kft. é stata fondata nel 2013 con un capitale sociale di 500mila fiorini e sede legale presso lo studio legale Nagy és Trócsányi Ügyvédi Iroda, che a sua volta, sostiene il giornale online, sarebbe affiliato con il Ministero della Giustizia.
Redazione Economia.hu