Analisi Economica dell’Ungheria: 6 Agosto 2025

Sommario Esecutivo

L’economia ungherese al 6 agosto 2025 presenta un quadro complesso, caratterizzato da segnali contrastanti e sfide significative. Le vendite al dettaglio hanno mostrato una certa resilienza, ma la produzione industriale ha registrato un calo notevole, contribuendo a una revisione al ribasso delle previsioni di crescita del PIL da parte del governo. Le pressioni inflazionistiche rimangono elevate, alimentate in parte dalla crescita dei salari e dalle misure fiscali. Il Fiorino è previsto in indebolimento, riflettendo le preoccupazioni macroeconomiche e fiscali. Nonostante le difficoltà, si osservano sforzi strategici nella diversificazione energetica e una certa vitalità in settori specifici, sebbene il sentiment generale delle imprese e dei consumatori rimanga profondamente pessimista a causa dell’incertezza politica e degli interventi governativi.

PODCAST IN ITALIANO

I. Panorama Macroeconomico e Prospettive

Questa sezione fornisce una panoramica completa della salute economica generale dell’Ungheria, integrando statistiche ufficiali e varie previsioni, evidenziando al contempo le sfide sottostanti.

A. Crescita del PIL: Stato Attuale e Previsioni Riviste

L’economia ungherese ha affrontato un inizio d’anno difficile. Nel primo trimestre del 2025, il Prodotto Interno Lordo (PIL) ha registrato una contrazione stimata dello 0,2% su base trimestrale, parzialmente attribuibile a una diminuzione della produzione industriale.1 Questa performance ha sollevato timori di una “doppia recessione” in seguito alla contrazione del primo trimestre e a una potenziale stagnazione nel secondo trimestre.2

In risposta a questo contesto, il Ministro dell’Economia Márton Nagy ha annunciato una significativa revisione al ribasso delle previsioni di crescita del PIL per il governo. La proiezione per il 2025 è stata ridotta a un modesto 1%, un calo sostanziale rispetto al 2,5% precedentemente rivisto e al 3,4% della previsione iniziale. Anche le aspettative per il 2026 sono state ridimensionate, passando dal 4,1% al 3,1%.2 Questa drastica riduzione delle stime governative suggerisce una valutazione interna più pessimistica delle attuali difficoltà economiche e dell’efficacia delle politiche messe in atto. La discrepanza tra le previsioni governative e quelle di altre istituzioni, come la Commissione Europea (0,8% per il 2025, con un’altra proiezione al 1,8% 1) e il Fondo Monetario Internazionale (1,4% per il 2025 4), evidenzia una notevole incertezza e diverse prospettive sulla traiettoria economica ungherese. La previsione più cauta del governo potrebbe riflettere una maggiore consapevolezza delle sfide interne, inclusi gli effetti degli “interventi ad hoc” sulla fiducia delle imprese e le pressioni politiche in vista delle prossime elezioni.

I fattori trainanti della crescita sono identificati principalmente nel consumo privato, sostenuto dall’aumento dei redditi reali e da maggiori esenzioni e agevolazioni fiscali sul reddito personale.1 Gli investimenti, in particolare quelli aziendali, si prevedono limitati nel 2025 ma dovrebbero riprendere nel 2026, man mano che le incertezze del commercio globale si attenuano e le costruzioni sostenute dal governo riprendono. Anche le esportazioni dovrebbero riprendersi, spinte dal miglioramento della domanda e dalla nuova capacità produttiva in impianti finanziati da investimenti diretti esteri (IDE).1

Tuttavia, la dipendenza dalla crescita guidata dai consumi, mentre gli investimenti rimangono contenuti nel 2025, indica una potenziale debolezza strutturale. Sebbene il consumo offra un sollievo a breve termine, la sua sostenibilità a lungo termine è messa in discussione senza investimenti robusti che possano migliorare la produttività e espandere la capacità produttiva. L’ambiente commerciale incerto e gli interventi governativi “ad hoc” sono probabili deterrenti per gli investimenti aziendali, ostacolando una crescita duratura e non inflazionistica.1

B. Pressioni Inflazionistiche

L’inflazione rimane una preoccupazione persistente per l’economia ungherese. L’inflazione HICP ha registrato una media del 3,7% nel 2024, con l’inflazione core (escluse energia e alimentari) che ha raggiunto il 5,9%.1 Nel primo trimestre del 2025, l’inflazione è aumentata a causa dell’aumento delle accise, di un rimbalzo dell’inflazione alimentare e del persistente slancio dell’inflazione dei servizi.1

Le previsioni indicano che l’inflazione aumenterà al 4,1% nel 2025 prima di diminuire al 3,3% nel 2026, secondo le stime della Commissione Europea.1 Il Fondo Monetario Internazionale, d’altra parte, prevede un’inflazione del 4,9% per il 2025.4 La domanda interna e l’aumento dei prezzi alimentari dovrebbero mantenere l’inflazione elevata nel 2025. La crescita nominale dei salari è destinata a rimanere elevata nel 2025 e 2026, spinta da un ulteriore aumento del salario minimo del 9% nel 2025, da un mercato del lavoro teso e da aumenti salariali nel settore pubblico.1

Nonostante il rallentamento economico e la contrazione del PIL nel primo trimestre, la persistenza di pressioni inflazionistiche elevate è un segnale di allarme. Ciò suggerisce che l’inflazione non è guidata unicamente dalla domanda, ma è influenzata anche da fattori dal lato dell’offerta (prezzi alimentari, accise) e da fattori di spinta dei costi (aumenti salariali).1 Le regolamentazioni dei prezzi e le negoziazioni tra il governo e i principali fornitori di servizi sono destinate a moderare temporaneamente l’inflazione; tuttavia, i prezzi sono destinati ad adeguarsi una volta che tali misure termineranno nel 2025 e 2026, implicando un impatto inflazionistico differito.1

L’impegno del governo a “mantenere lo slancio al rialzo dei salari” e a prevedere “aumenti a doppia cifra del salario minimo l’anno prossimo” 2, unito alla previsione della Commissione Europea di una “crescita elevata dei salari nominali” 1, crea un rischio significativo di spirale salari-prezzi. Sebbene questi aumenti salariali siano intesi a sostenere il consumo, in un mercato del lavoro teso possono tradursi direttamente in costi di produzione più elevati e in inflazione dei servizi, perpetuando il ciclo inflazionistico.

C. Dinamiche del Mercato del Lavoro

Il mercato del lavoro ungherese si prevede rimanga complessivamente teso. Il tasso di disoccupazione è aumentato al 4,5% nel 2024, ma si prevede una graduale diminuzione a circa il 4,3% entro il 2026 con la ripresa economica.1

La crescita nominale dei salari è destinata a rimanere elevata nel 2025 e 2026. Questo è guidato da un ulteriore aumento del salario minimo del 9% nel 2025, dalla tensione del mercato del lavoro e dagli aumenti salariali nel settore pubblico.1 Il governo ha dichiarato il suo impegno a “mantenere lo slancio al rialzo dei salari”, inclusi “aumenti a doppia cifra del salario minimo l’anno prossimo”.2

Un mercato del lavoro teso, con un tasso di disoccupazione relativamente basso e in calo e una forte crescita dei salari nominali, è positivo per i redditi delle famiglie e per i consumi. Tuttavia, è anche un fattore chiave che contribuisce all’inflazione persistente, poiché le imprese affrontano costi del lavoro più elevati.

D. Posizione Fiscale

La posizione fiscale dell’Ungheria rimane un punto di attenzione. Dopo una correzione nel 2024, il deficit del bilancio pubblico generale è previsto rimanere elevato al 4,6% del PIL nel 2025, secondo le previsioni autunnali 2024 della Commissione Europea.1 La legge di bilancio del governo per il 2025, adottata a novembre 2024, fissa un obiettivo di deficit del 3,7% del PIL.3

Il rapporto debito/PIL è previsto aumentare al 74,1% nel 2025.1 Le esigenze di finanziamento lorde sono state in media circa il 16% del PIL nel periodo 2023-2024 e si prevedono rimanere intorno al 14% del PIL.3

Questi dati evidenziano continue vulnerabilità fiscali. S&P Global Ratings, ad aprile, ha rivisto l’outlook dell’Ungheria da stabile a negativo, citando crescenti rischi fiscali e spese legate alle elezioni.2 La Commissione Europea rileva “rischi per il raggiungimento degli obiettivi fiscali” e che recenti annunci di aumento del deficit, uniti a progressi limitati nell’assorbimento dei fondi UE, aumentano l’incertezza.3 La discrepanza tra l’obiettivo di deficit del governo e le proiezioni esterne, insieme all’aumento del rapporto debito/PIL e alle significative esigenze di finanziamento, solleva preoccupazioni continue sulla disciplina fiscale. Questo scenario potrebbe portare a un declassamento del rating creditizio, aumentando i costi di indebitamento per il governo e le imprese ungheresi. Le spese pre-elettorali potrebbero inoltre prevalere sulla prudenza fiscale.

Tabella 1: Indicatori Economici Chiave dell’Ungheria (Dati di Giugno/Luglio 2025 Pubblicati il 6 Agosto 2025)

IndicatoreDati di Giugno/Luglio 2025Previsioni 2025Previsioni 2026Fonte
Produzione Industriale (YoY % var.)-4.9% (Giugno) 5KSH
Produzione Industriale (H1 YoY % var.)-3.9% (Gen-Giu) 5KSH
Vendite al Dettaglio (YoY % var.)+3.0% (Giugno) 6KSH
Vendite al Dettaglio (H1 YoY % var.)+3.1% (Gen-Giu) 6KSH
Indice dei Responsabili degli Acquisti (PMI)50.7 (Luglio) 8
Crescita PIL (YoY %)-0.2% (Q1 2025 QoQ) 1Gov: 1.0% 2
EC: 0.8%-1.8% 1

IMF: 1.4% 4
Gov: 3.1% 2
EC: 2.5%-3.1% 1
Varie
Inflazione (HICP YoY %)EC: 4.1% 1
IMF: 4.9% 4
EC: 3.3% 1Varie
Tasso di Disoccupazione (%)4.4% 14.3% 1EC
Deficit di Bilancio (% PIL)Gov: 3.7% 3
EC: 4.6% 3
EC: 4.1% 3Varie
Debito Pubblico (% PIL)74.1% 1EC

II. Performance Settoriale Chiave e Osservazioni Microeconomiche

Questa sezione esamina la performance di settori e aziende specifici, offrendo una visione granulare dell’economia ungherese.

A. Produzione Industriale

I dati di giugno 2025 indicano una contrazione significativa nella produzione industriale ungherese, che è diminuita del 4,9% su base annua. L’indice corretto per i giorni lavorativi ha rispecchiato il dato grezzo, indicando che il calo non è dovuto a effetti di calendario.5 Su base mensile, la produzione è scesa dell’1,2% rispetto a maggio. Per il periodo gennaio-giugno 2025, la produzione industriale complessiva è diminuita del 3,9% rispetto alla prima metà del 2024.5

La contrazione ha interessato la maggior parte dei sottosettori manifatturieri. Aumenti modesti sono stati registrati nella produzione di prodotti alimentari, bevande e tabacco; prodotti informatici, elettronici e ottici; e apparecchiature elettriche. Tuttavia, questi guadagni sono stati compensati da un calo significativo nella produzione di attrezzature per il trasporto, uno dei maggiori contributori alla produzione industriale.5

La notevole debolezza industriale è un fattore di freno per la crescita economica complessiva. Questo calo ha contribuito direttamente alla contrazione del PIL nel primo trimestre del 2025 1 e contraddice le precedenti aspettative del governo che settori come la produzione di batterie avrebbero guidato l’espansione economica.2

Il rallentamento industriale è probabilmente esacerbato dall'”ambiente commerciale incerto” e dagli “interventi governativi ad hoc” che hanno eroso la fiducia delle imprese.2 Politiche come i controlli sui prezzi e le imposte straordinarie possono disincentivare la produzione e gli investimenti, portando a una riduzione della produzione e ostacolando la ripresa nei settori manifatturieri chiave.

B. Vendite al Dettaglio

Contrariamente alla produzione industriale, le vendite al dettaglio ungheresi hanno mostrato una crescita positiva. A giugno 2025, le vendite al dettaglio sono aumentate del 3% su base annua, sia secondo i dati grezzi che quelli destagionalizzati e corretti per il calendario dell’Ufficio Centrale di Statistica (KSH). Su base mensile, i volumi di vendita sono aumentati dello 0,5% rispetto a maggio. Per il periodo gennaio-giugno, i volumi del commercio al dettaglio sono stati superiori del 3,1% rispetto alla prima metà del 2024.6

Analizzando i segmenti, le vendite di alimentari sono aumentate del 3,7%, con i negozi di alimentari e bevande non specializzati (che rappresentano il 76% del totale delle vendite alimentari) che hanno registrato un aumento del 4,9% in volume.6 Il commercio al dettaglio non alimentare è cresciuto del 3,9% complessivamente, con notevoli aumenti nei negozi non specializzati di beni manifatturieri (+8,3%), farmacie e cosmetici (+4,8%) e mobili ed elettrodomestici (+3,5%).6 Tuttavia, non tutti i segmenti hanno mostrato crescita: le vendite sono diminuite dell’1,3% nel settore tessile, abbigliamento e calzature, e del 5,1% nei negozi di beni di seconda mano.6 Le vendite online e per corrispondenza, che rappresentano l’8,3% del totale delle vendite al dettaglio, hanno continuato la loro forte performance con un aumento del 9,2% del volume delle vendite.6 Le vendite di carburante sono aumentate del 2,5% rispetto a giugno 2024.6 A prezzi correnti, le vendite al dettaglio totali hanno raggiunto 1.702 trilioni di HUF a giugno.6

La crescita positiva delle vendite al dettaglio, nonostante il rallentamento economico generale e le persistenti preoccupazioni sul costo della vita, suggerisce una certa resilienza dei consumatori, probabilmente sostenuta dagli aumenti salariali.1 Tuttavia, la performance specifica per segmento indica un cambiamento nelle priorità di spesa dei consumatori. La forte crescita nei beni essenziali (alimentari) e nei canali online (valore/convenienza) contrasta con il calo della spesa discrezionale per alcuni beni non essenziali, indicando una maggiore cautela da parte dei consumatori.

C. Settore Finanziario

Nel settore bancario, Erste Bank Ungheria ha registrato un calo dell’utile al netto delle imposte di circa il 7% su base annua, attestandosi a 69,2 miliardi di HUF nella prima metà dell’anno. I ricavi da interessi sono aumentati del 2%, mentre i ricavi netti da commissioni e oneri sono saliti del 23%.8 La crescita dei prestiti è stata evidente: i prestiti ai clienti sono aumentati del 6%, le erogazioni al dettaglio del 42% (con i mutui in aumento del 34% e i nuovi contratti di prestito personale del 53%). I prestiti per il sostegno alla nascita e i crediti agevolati per i lavoratori hanno registrato un notevole aumento del 63%. Le erogazioni alle PMI sono aumentate significativamente da 28 miliardi a 64 miliardi di HUF, sebbene le erogazioni alle imprese siano diminuite del 2%.9

La performance mista di Erste Bank, con un calo degli utili nonostante l’aumento dei ricavi da interessi e commissioni, suggerisce un aumento dei costi operativi, potenzialmente legati all’ambiente inflazionistico generale o a specifiche sfide operative. La forte crescita dei prestiti al dettaglio, in particolare quelli agevolati (per la nascita, per i lavoratori), indica un impatto significativo dei programmi governativi sul portafoglio prestiti del settore bancario. Questo suggerisce che gli interventi governativi non solo influenzano la macroeconomia, ma modellano anche i bilanci e i profili di rischio delle singole banche, creando potenzialmente un mercato duale in cui i prestiti agevolati prosperano mentre i prestiti aziendali generali faticano.

OTP Bank, il più grande istituto di credito commerciale ungherese, ha preso atto dei risultati di uno stress test condotto dall’Autorità Bancaria Europea nel 2025 (riportato il 4 agosto).8 Nel settore assicurativo, le compagnie ungheresi stanno accelerando l’adozione di strumenti digitali per ottimizzare i processi legati alle proprietà (riportato il 4 agosto).8

D. Settore Energetico

Un’importante notizia nel settore energetico è la firma di un accordo commerciale petrolifero tra la MOL ungherese e la compagnia petrolifera nazionale del Kazakistan, KazMunayGas (KMG), riportata il 5 agosto.8 Il 6 agosto 2025, il Kazakistan ha consegnato la sua prima spedizione marittima di petrolio greggio (85.000 tonnellate) in Ungheria attraverso il porto croato di Omišalj.10 Questo evento segna una pietra miliare nella diversificazione delle rotte di esportazione energetica verso l’Unione Europea, offrendo un’alternativa strategica all’oleodotto Druzhba (petrolio russo), la cui fornitura è prevista cessare entro la fine del 2027.10

La cooperazione tra KMG e MOL Group è destinata a espandersi, con discussioni su progetti congiunti nei combustibili fossili (campo di condensato di gas di Rozhkovskoye) e nell’energia nucleare (tecnologia ungherese delle torri di raffreddamento a secco).10 Questi sviluppi sottolineano un approccio proattivo alla sicurezza energetica e alla diversificazione. La riuscita consegna di petrolio kazako tramite una nuova rotta e la più ampia collaborazione tra MOL e KMG evidenziano l’imperativo strategico dell’Ungheria di diversificare le proprie fonti e rotte energetiche, riducendo la dipendenza dalla Russia. Questa mossa è cruciale per migliorare la sicurezza energetica a lungo termine e ridurre la vulnerabilità agli shock esterni, sostenendo la stabilità industriale.

Nel campo dell’energia verde, il gruppo svizzero MET ha commissionato il suo primo parco solare in Germania (riportato il 5 agosto).8

E. Trasporti e Logistica

Wizz Air ha trasportato 6,35 milioni di passeggeri a luglio 2025, segnando un aumento del 6,8% su base annua, sebbene il suo fattore di carico sia diminuito.8 L’aumento del numero di passeggeri indica una continua crescita nel segmento dei viaggi aerei a basso costo, suggerendo una robusta domanda nonostante le più ampie preoccupazioni economiche. Il calo del fattore di carico, tuttavia, potrebbe indicare un aumento della capacità o pressioni competitive.

F. Farmaceutico

La compagnia farmaceutica ungherese Gedeon Richter ha riportato un aumento dei ricavi e dell’utile operativo nella prima metà dell’anno. Tuttavia, il suo prezzo delle azioni è sceso il 6 agosto, nonostante la società abbia superato le aspettative del secondo trimestre.8

Questa disconnessione tra i fondamentali aziendali positivi e il sentiment del mercato è notevole. Il calo del prezzo delle azioni di Richter, nonostante i risultati finanziari positivi, suggerisce che il sentiment generale del mercato nei confronti dell’economia ungherese, piuttosto che la performance della singola azienda, sta attualmente guidando il comportamento degli investitori. Questo potrebbe riflettere preoccupazioni per l’ambiente commerciale complessivo o per i rischi politici.

G. Immobiliare e Costruzioni

Il programma di prestiti per l’acquisto di case sovvenzionato dal governo ungherese, “Home Start”, che sarà lanciato a settembre, sta generando un forte interesse. Si prevede che possa rappresentare il 30-50% delle erogazioni.8

Nel settore delle costruzioni, i completamenti di alloggi sono diminuiti, ma i permessi sono aumentati significativamente nella prima metà del 2025 (riportato il 4 agosto).8 L’interesse crescente per il programma Home Start e l’aumento dei permessi edilizi indicano che i sussidi governativi sono un motore primario dell’attività nel settore immobiliare e delle costruzioni. Ciò suggerisce una ripresa guidata dalle politiche piuttosto che una ripresa del mercato puramente organica.

H. Settore Automobilistico

Il mercato ungherese dei veicoli elettrici usati ha registrato un forte calo dei prezzi nella prima metà del 2025, con Tesla in testa a questa tendenza (riportato il 3 agosto).8 Questo calo dei prezzi indica un significativo aggiustamento del mercato, potenzialmente dovuto a un aumento dell’offerta di nuovi veicoli elettrici, a cambiamenti nelle preferenze dei consumatori o a pressioni economiche più ampie che influenzano la domanda di beni usati di alto valore.

Tabella 2: Punti Salienti delle Performance Aziendali Selezionate (Risultati H1/Luglio 2025 Annunciati il 6 Agosto 2025)

Azienda / SettoreDettagli Performance H1/Luglio 2025Fonte
Erste Bank UngheriaUtile al netto delle imposte H1: HUF 69.2 miliardi (-7% YoY) 9
Ricavi da interessi: +2% 9

Ricavi da commissioni e oneri: +23% 9

Prestiti ai clienti: +6% 9

Erogazioni al dettaglio: +42% (Mutui +34%, Prestiti personali +53%, Prestiti per sostegno alla nascita/lavoratori +63%) 9

Erogazioni PMI: da HUF 28 miliardi a HUF 64 miliardi 9
9
Gedeon Richter (Farmaceutico)Ricavi e utile operativo H1 in aumento 8
Prezzo azioni al 6 agosto: in calo nonostante risultati Q2 migliori delle attese 11
8
Wizz Air (Trasporti)Passeggeri Luglio 2025: 6.35 milioni (+6.8% YoY) 8
Fattore di carico: in calo 8
8

III. Politiche Governative e Contesto Commerciale

Questa sezione analizza l’impatto degli interventi governativi e delle nuove iniziative politiche sul più ampio panorama commerciale.

A. Impatto degli Interventi Governativi

Le imprese ungheresi sono state “colpite da una serie di interventi governativi ad hoc”, tra cui controlli sui prezzi, aumenti salariali imposti dal governo e prelievi straordinari volti a colmare i deficit di bilancio.2 Queste misure hanno eroso la fiducia delle imprese, spingendo il sentiment al livello più basso in quasi cinque anni, secondo il rapporto del 24 luglio del GKI Economic Research Institute.2

Questa incertezza politica rappresenta un ostacolo significativo per le imprese. L’esplicito riconoscimento che gli “interventi governativi ad hoc” hanno “eroded business confidence” al livello più basso in cinque anni è un’osservazione cruciale. Ciò suggerisce che l’imprevedibilità e l’onere percepito delle politiche governative sono un deterrente significativo per gli investimenti del settore privato e la crescita, potenzialmente minando altri sforzi di stimolo. I rivenditori, in particolare, sono stati colpiti da tasse speciali, tetti ai prezzi e un potere d’acquisto in calo (riportato il 4 agosto).8

B. Nuove Iniziative Politiche

Il governo sta implementando una serie di nuove iniziative politiche. Tra queste, il programma di prestiti agevolati per l’acquisto di case “Home Start”, che sarà lanciato a settembre e sta suscitando un grande interesse.8 Sono stati introdotti incentivi fiscali ampliati, incluse esenzioni fiscali a vita per le madri.2 Il Ministero dell’Economia Nazionale ha annunciato un allentamento delle condizioni di un programma di credito da 156 miliardi di HUF a sostegno delle PMI (riportato il 31 luglio).8

Il governo rimane impegnato a mantenere lo slancio al rialzo dei salari, inclusi aumenti a doppia cifra del salario minimo per il prossimo anno.2 Inoltre, è stato istituito un gruppo di lavoro con 10 aziende partner strategiche per contrastare le conseguenze negative per i maggiori esportatori verso gli Stati Uniti (riportato il 2 agosto).8

Queste iniziative rappresentano misure di stimolo mirate. Sebbene possano fornire impulsi localizzati, sembrano essere una risposta, piuttosto che una soluzione, alle più ampie sfide sistemiche della bassa fiducia delle imprese e del declino industriale causate da altri interventi governativi. Ciò crea un approccio politico frammentato.

IV. Reazioni del Mercato e Sentimento Economico

Questa sezione analizza come i mercati finanziari e il sentiment generale stanno reagendo agli sviluppi economici.

A. Mercato Azionario Ungherese (Indice BUX)

Il mercato azionario ungherese (BUX) ha sottoperformato rispetto agli indici regionali e internazionali il 6 agosto 2025, con l’indice BUX che è sceso dello 0,4%.11 Tutte e quattro le blue chip nazionali hanno chiuso in negativo, mostrando cali tra lo 0,3% e lo 0,6%.11

Un esempio significativo è la performance di Richter, le cui azioni sono diminuite nonostante la società abbia pubblicato risultati del secondo trimestre migliori del previsto.11 Questa sottoperformance del mercato azionario ungherese, con il calo di tutti i principali indici e delle blue chip, nonostante le tendenze globali positive e persino i buoni risultati di singole aziende, indica un diffuso sentiment negativo tra gli investitori nei confronti dell’economia ungherese. Ciò suggerisce che le preoccupazioni a livello macroeconomico e i rischi politici stanno pesando pesantemente sulle valutazioni degli asset.

B. Prospettive del Tasso di Cambio del Fiorino (HUF)

Un sondaggio Reuters prevede che il Fiorino ungherese si ritirerà dai massimi di circa 10 mesi, con una previsione mediana di 405,00 EUR/HUF entro sei mesi (una perdita dell’1,7%).12 Sebbene le posizioni di politica monetaria più restrittive della banca centrale abbiano sostenuto il Fiorino, l’allentamento dell’inflazione e un contesto macroeconomico debole potrebbero spingere al rialzo il tasso EUR/HUF. Gli investitori stanno anche monitorando potenziali tagli dei tassi di interesse da parte della banca centrale e preoccupazioni per lo slittamento fiscale in vista delle elezioni parlamentari del prossimo anno.12

La prevista debolezza del Fiorino, nonostante una prospettiva generalmente positiva per altre valute dell’Europa centrale, sottolinea la sua specifica vulnerabilità alle condizioni macroeconomiche interne e alla politica fiscale. L’interazione tra i potenziali tagli dei tassi di interesse (guidati dall’attenuazione dell’inflazione) e le preoccupazioni per la spesa fiscale pre-elettorale crea un ambiente difficile per la stabilità della valuta. Un indebolimento della valuta può rendere le importazioni più costose, alimentando potenzialmente l’inflazione e aumentando il costo del servizio del debito denominato in valuta estera.

C. Sentimento Generale delle Imprese e dei Consumatori

I rapporti indicano un “profondo pessimismo” tra i consumatori ungheresi a causa di una persistente crisi del costo della vita, che ha contribuito all’ascesa dei partiti politici di opposizione in vista delle elezioni dell’aprile 2026.2 La fiducia delle imprese è al livello più basso in quasi cinque anni a causa degli interventi governativi ad hoc.2

Questo profondo pessimismo, sia tra i consumatori che tra le imprese, è significativo, poiché il sentiment spesso precede i dati economici concreti. Questa sfiducia di fondo suggerisce che anche i dati positivi, come la crescita delle vendite al dettaglio, potrebbero essere fragili o guidati da fattori temporanei, e che i settori pubblico e privato nutrono significative preoccupazioni sulla futura traiettoria economica e sull’ambiente politico. Ciò può portare a risparmi precauzionali da parte delle famiglie e a investimenti ritardati da parte delle imprese, che alla fine potrebbero smorzare l’attività economica.

V. Conclusione: Navigare tra Difficoltà e Opportunità

L’economia ungherese al 6 agosto 2025 presenta un quadro complesso di significative difficoltà e alcune aree di resilienza.

A. Sintesi delle Sfide Chiave

  • Pressioni Stagflazionistiche: La combinazione di previsioni di crescita riviste al ribasso (1% per il PIL nel 2025 secondo il governo) e un’inflazione persistente ed elevata (prevista tra il 4,1% e il 4,9% per il 2025) crea un contesto stagflazionistico impegnativo.
  • Contrazione Industriale: Il significativo calo della produzione industriale, in particolare in settori chiave come le attrezzature per il trasporto, rappresenta un freno importante per la performance economica complessiva e il potenziale di esportazione.
  • Erosione della Fiducia delle Imprese: Gli interventi governativi ad hoc, inclusi controlli sui prezzi e prelievi, stanno gravemente influenzando la fiducia delle imprese, scoraggiando gli investimenti e creando incertezza politica.
  • Vulnerabilità Fiscali: Deficit di bilancio elevati, debito in aumento e significative esigenze di finanziamento, uniti a un outlook negativo sul rating creditizio, pongono continui rischi fiscali.
  • Debolezza del Fiorino: Il Fiorino è previsto deprezzarsi, influenzato dalla debolezza macroeconomica interna e dalle preoccupazioni fiscali pre-elettorali, il che potrebbe esacerbare le pressioni inflazionistiche.
  • Pessimismo dei Consumatori: Nonostante una certa crescita delle vendite al dettaglio, il pessimismo di fondo dei consumatori indica una prospettiva fragile per i consumi.

B. Aree di Resilienza e Opportunità

  • Consumo Resiliente (con riserve): Le vendite al dettaglio mostrano crescita, in particolare nei segmenti alimentari e online, indicando una certa resilienza dei consumatori, sebbene con modelli di spesa in evoluzione.
  • Stimoli Mirati: Programmi governativi come “Home Start” e iniziative di credito per le PMI mirano a sostenere settori specifici e segmenti della popolazione.
  • Diversificazione della Sicurezza Energetica: Accordi strategici e nuove rotte di consegna del petrolio evidenziano un approccio proattivo per ridurre la dipendenza energetica e migliorare la stabilità a lungo termine.
  • Sacche di Forza Aziendale: Singole aziende come Richter (farmaceutica) e Wizz Air (viaggi a basso costo) dimostrano resilienza e crescita nei rispettivi settori.

C. Prospettiva Futura

L’economia ungherese al 6 agosto 2025 presenta un quadro complesso di significative difficoltà, in particolare nella produzione industriale e nella fiducia delle imprese, accanto a persistenti pressioni inflazionistiche. Sebbene il consumo mostri una certa resilienza, sembra essere sempre più guidato da stimoli governativi e aumenti salariali, che contribuiscono anche all’inflazione. Il governo si trova di fronte a una sfida critica nel bilanciare gli obiettivi politici a breve termine con la necessità di riforme strutturali per affrontare le vulnerabilità fiscali sottostanti e ripristinare la fiducia e gli investimenti a lungo termine delle imprese. I prossimi mesi, in vista delle elezioni del 2026, saranno cruciali per determinare se il governo riuscirà a gestire efficacemente queste sfide e a guidare l’economia verso una ripresa più sostenibile e robusta.

FONTI

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  2. Hungary slashes growth forecast as economy stumbles ahead of high-stakes election, accessed August 6, 2025, https://caliber.az/en/post/hungary-slashes-growth-forecast-as-economy-stumbles-ahead-of-high-stakes-election
  3. 2025 In-Depth Review Hungary – Economy and Finance, accessed August 6, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/document/download/ea70dad1-da8b-410c-a683-0789e405068c_en?filename=ip312_en.pdf&prefLang=hu
  4. Hungary and the IMF, accessed August 6, 2025, https://www.imf.org/en/Countries/HUN
  5. Hungary’s Industrial Output Drops 4.9% in June Year-Over-Year – Budapest Business Journal, accessed August 6, 2025, https://bbj.hu/business/industry/manufacturing/hungarys-industrial-output-drops-4-9-in-june-year-over-year/
  6. Hungary’s Retail Sales Rise 3% Year Over Year in June – Budapest Business Journal, accessed August 6, 2025, https://bbj.hu/business/industry/retail/hungarys-retail-sales-rise-3-year-over-year-in-june/
  7. Aug 6 (Reuters) – Hungary’s Calendar-Adju – Moomoo, accessed August 6, 2025, https://www.moomoo.com/news/flash/20835830/hungary-s-calendar-adjusted-retail-sales-3-0-y-y
  8. Budapest Business Journal: BBJ, accessed August 6, 2025, https://bbj.hu/
  9. Erste Bank Hungary After-tax Profit Slips in H1 – Budapest Business Journal, accessed August 6, 2025, https://bbj.hu/economy/finance/banking/erste-bank-hungary-after-tax-profit-slips-in-h1/
  10. Kazakhstan Delivers First Oil Shipment to Hungary via Croatian Port – Caspian News, accessed August 6, 2025, https://caspiannews.com/news-detail/kazakhstan-delivers-first-oil-shipment-to-hungary-via-croatian-port-2025-8-5-53/
  11. Záporoznak a gyorsjelentések, emelkednek a tőzsdék – Portfolio.hu, accessed August 6, 2025, https://www.portfolio.hu/uzlet/20250806/zaporoznak-a-gyorsjelentesek-emelkednek-a-tozsdek-778427
  12. OpenAI’s long-awaited GPT-5 model nears release – Global Banking | Finance | Review, accessed August 6, 2025, https://www.globalbankingandfinance.com/OPENAI-GPT5-6ebd40ca-48ac-4b2e-a656-470266aef9d0
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