1. Sommario Esecutivo
Il 25 marzo 2025, l’economia ungherese ha visto sviluppi significativi in diverse aree chiave. La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha mantenuto invariato il tasso di interesse di base, segnalando una continua attenzione al controllo dell’inflazione. Il governo ha continuato a monitorare l’impatto delle misure di controllo dei prezzi sui beni alimentari essenziali. Nel settore bancario, sono proseguite le discussioni sull’espansione della rete di sportelli automatici (ATM) a livello nazionale, con l’emanazione di un decreto governativo che impone alle banche di mantenere operativi gli ATM esistenti. Le previsioni di crescita economica per il 2025 rimangono variegate tra le diverse istituzioni finanziarie. Altre notizie rilevanti includono le sfide che il settore alimentare ungherese deve affrontare a causa dei prezzi dei fornitori e i preoccupanti risultati dei test di competenza degli studenti ungheresi in matematica e comprensione della lettura.
2. Aggiornamento sulla Politica Monetaria
- 2.1. Decisione sui Tassi di Interesse della Banca Nazionale Ungherese:
Il Consiglio Monetario della Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha deciso di mantenere invariato il tasso di interesse di base al 6,5% il 25 marzo 2025 1. Questa decisione riflette una continuazione della politica monetaria restrittiva adottata dalla MNB in un contesto di inflazione elevata. Il mantenimento del tasso di interesse segnala una priorità nel contenere le pressioni inflazionistiche piuttosto che stimolare la crescita economica nel breve termine. Tassi di interesse elevati tendono a rendere più costosi i prestiti e gli investimenti, il che a sua volta può contribuire a raffreddare l’economia e ridurre l’inflazione. La coerenza nel mantenere il tasso suggerisce un impegno della banca centrale verso questa strategia, nonostante i potenziali effetti sulla dinamica di crescita del paese.
Il governatore della MNB, Mihály Varga, nel suo primo commento pubblico da quando ha assunto la carica, ha sottolineato che la stabilità dei prezzi sarà la sua priorità principale 1. Questa affermazione rafforza l’aspettativa di un periodo prolungato di condizioni monetarie rigide. Lo stesso governatore Varga ha indicato che il tasso di base potrebbe rimanere al suo livello attuale per un periodo esteso 2. Questa posizione suggerisce una cautela nell’allentare la politica monetaria, con una chiara enfasi sulla necessità di ancorare le aspettative di inflazione e riportare l’aumento dei prezzi entro limiti accettabili. - 2.2. Reazione del Mercato e Opinioni degli Analisti:
Gli analisti intervistati da MNI Market News il 25 marzo 2025 non si aspettavano alcun cambiamento nel tasso di base, e molti prevedevano che sarebbe rimasto invariato per il resto dell’anno 4. Questo indica che la decisione della MNB era ampiamente anticipata dal mercato, suggerendo una comunicazione efficace da parte della banca centrale o una chiara comprensione delle priorità politiche in atto. Il consenso tra gli analisti implica un riconoscimento più ampio dell’attenzione della MNB sull’inflazione, suggerendo che il mercato ha già incorporato un periodo prolungato di tassi di interesse più elevati nelle proprie valutazioni e strategie.
Anche gli analisti di Goldman Sachs si aspettavano che la MNB mantenesse il tasso di base al 6,50%, citando l’alta inflazione come una preoccupazione per i responsabili politici 4. La specifica menzione di “alta inflazione” da parte di Goldman Sachs sottolinea la sfida persistente che l’economia ungherese deve affrontare e la logica alla base della posizione cauta della MNB. Commenti di analisti provenienti da istituzioni finanziarie di rilievo come Goldman Sachs forniscono una validazione esterna delle tendenze osservate e dei fattori che guidano le politiche della banca centrale. La loro enfasi sull’inflazione come preoccupazione chiave per la MNB rafforza la narrazione di una banca centrale focalizzata principalmente sulla stabilità dei prezzi.
3. Inflazione e Controllo dei Prezzi
- 3.1. Livelli Attuali di Inflazione e Previsioni:
L’inflazione generale in Ungheria è accelerata al 5,6% su base annua nel febbraio 2025, con l’inflazione core che ha raggiunto il 6,2%, il livello più alto dal dicembre 2023 5. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 7,1% annuo a febbraio 4. Queste cifre evidenziano le continue pressioni inflazionistiche nell’economia ungherese. La persistente inflazione elevata, in particolare nell’inflazione core e nei prezzi alimentari, spiega la riluttanza della MNB ad allentare la politica monetaria e l’intervento del governo attraverso i controlli sui prezzi. Tassi di inflazione elevati segnalano squilibri economici sottostanti ed erodono il potere d’acquisto dei consumatori. L’analisi dettagliata dell’inflazione, distinguendo tra componenti generali e core, insieme a settori specifici come quello alimentare, fornisce una comprensione più precisa delle pressioni inflazionistiche e informa le risposte politiche.
La MNB ha significativamente rivisto al rialzo le proprie previsioni per l’inflazione media nel 2025 e nel 2026 1. La banca centrale prevede un’inflazione media annua del 4,5-5,1% nel 2025, del 2,9-3,9% nel 2026 e del 2,5-3,5% nel 2027 2. Questo indica che la banca centrale si aspetta che l’inflazione rimanga al di sopra del proprio intervallo obiettivo per un periodo considerevole. La revisione al rialzo delle previsioni sull’inflazione da parte della MNB suggerisce che la banca centrale ora si aspetta una lotta più prolungata contro l’inflazione, giustificando ulteriormente il mantenimento di condizioni monetarie restrittive. Le previsioni delle banche centrali sono indicatori cruciali delle aspettative economiche future. La decisione della MNB di aumentare le proprie proiezioni sull’inflazione segnala un riconoscimento di pressioni sui prezzi più forti del previsto e implica un orizzonte temporale più lungo per raggiungere l’obiettivo di inflazione. - 3.2. Misure Governative di Controllo dei Prezzi:
Il governo ungherese ha introdotto un tetto al margine di profitto su 30 prodotti alimentari essenziali, limitando il margine di profitto per i negozi di alimentari a un massimo del 10% del prezzo all’ingrosso 1. Questa politica è entrata in vigore a metà marzo e dovrebbe durare fino alla fine di maggio, con una potenziale estensione. Questo rappresenta un intervento diretto del governo per frenare l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e proteggere i consumatori. L’attuazione dei controlli sui prezzi da parte del governo riflette la sua preoccupazione per l’impatto sociale ed economico dell’elevata inflazione alimentare e la convinzione che i rivenditori stessero praticando profitti eccessivi 8. L’intervento governativo nella fissazione dei prezzi è una decisione politica significativa, spesso presa in risposta a fallimenti del mercato o preoccupazioni per il benessere sociale. La motivazione dichiarata di frenare “aumenti di prezzo eccessivi e ingiustificati” suggerisce una percezione di pratiche di prezzo inique da parte dei rivenditori.
Il governo si aspetta che il tetto al margine di profitto riduca l’inflazione complessiva di 0,8 punti percentuali a marzo e aprile e che abbassi il tasso di aumento dei prezzi dei prodotti alimentari 1. L’impatto previsto sull’inflazione suggerisce che il governo considera questa misura uno strumento significativo nella sua lotta contro l’aumento dei prezzi, sebbene gli esperti non siano così ottimisti 8. L’efficacia delle politiche è spesso dibattuta. Mentre il governo prevede una sostanziale riduzione dell’inflazione, lo scetticismo degli esperti evidenzia il potenziale per conseguenze indesiderate o la portata limitata dei controlli sui prezzi nell’affrontare pressioni inflazionistiche più ampie.
Alcuni negozi di proprietà nazionale inclusi nella regolamentazione, che si applica alle aziende con un fatturato annuo superiore a 2,6 milioni di euro, potrebbero essere significativamente colpiti a causa della loro gamma di prodotti limitata 9. L’amministratore delegato di Spar ha segnalato una perdita mensile di 3,9 milioni di euro a causa del tetto al margine di profitto e ha accennato a potenziali cambiamenti nelle pratiche di vendita al dettaglio 9. L’impatto negativo su alcuni rivenditori, in particolare sui piccoli operatori nazionali con una diversificazione di prodotto limitata, solleva preoccupazioni sulle conseguenze indesiderate del tetto al prezzo sulla concorrenza del mercato e sulla redditività a lungo termine di queste attività. Le politiche economiche possono avere impatti differenziali su vari partecipanti al mercato. La vulnerabilità dei rivenditori più piccoli ai controlli sui prezzi sottolinea l’importanza di considerare l’eterogeneità della struttura del mercato nella progettazione e nell’attuazione di tali misure.
4. Settore Bancario e Finanziario
- 4.1. Iniziativa per l’Espansione della Rete ATM:
Il Ministro dell’Economia Nazionale, Márton Nagy, ha incontrato i vertici dell’Associazione Bancaria Ungherese per discutere l’espansione della rete nazionale di sportelli automatici (ATM) 10. L’associazione ha ribadito il suo impegno a migliorare la copertura geografica e ha riconosciuto la cooperazione costruttiva con il governo. L’attenzione sull’espansione della rete ATM, in particolare nelle aree rurali, suggerisce una priorità del governo nel garantire l’inclusione finanziaria e l’accessibilità al contante per tutti i cittadini 10. Ciò potrebbe essere motivato dalla preoccupazione che la crescente prevalenza dei pagamenti digitali possa escludere alcune fasce della popolazione. In un’economia sempre più digitalizzata, garantire l’accesso a forme di pagamento tradizionali come il contante rimane importante per vari motivi, tra cui l’accessibilità per le popolazioni vulnerabili, la resilienza contro le interruzioni tecnologiche e la conservazione della scelta del consumatore. L’iniziativa del governo evidenzia questa esigenza continua.
Il governo ha emanato un decreto d’urgenza che impone alle banche di mantenere operativi tutti gli ATM e di continuare a fornire servizi di prelievo di contante presso le filiali 11. La mancata conformità può comportare sanzioni che vanno da 2 milioni a 200 milioni di fiorini (circa da 5.440 a 544.000 dollari USA). Il governo ha fornito come motivazione del decreto la necessità di prevenire interruzioni nell’accesso al contante, citando preoccupazioni per “sanzioni mal concepite di Bruxelles” relative al conflitto Russia-Ucraina 11. La logica fornita dal governo per il decreto, collegandolo a potenziali interruzioni derivanti da sanzioni internazionali, suggerisce un contesto geopolitico più ampio che influenza la politica economica interna, in particolare per quanto riguarda l’infrastruttura finanziaria. Le politiche governative sono spesso plasmate da fattori sia interni che internazionali. L’invocazione di potenziali minacce esterne come giustificazione del decreto sugli ATM indica una considerazione strategica di rischi geopolitici più ampi sulla stabilità del sistema finanziario nazionale.
L’Associazione Bancaria Ungherese ha richiesto che anche gli emittenti di carte bancarie con sede all’estero partecipino agli sforzi per aumentare la disponibilità di ATM 3. La richiesta dell’Associazione Bancaria evidenzia il potenziale onere per le banche nazionali di finanziare e gestire da sole l’espansione degli ATM e suggerisce la necessità di una più ampia partecipazione del settore per garantirne il successo e la sostenibilità. Lo sviluppo delle infrastrutture spesso richiede collaborazione e responsabilità condivisa tra vari soggetti interessati. L’appello dell’Associazione Bancaria affinché gli emittenti di carte stranieri contribuiscano indica una consapevolezza dell’interconnessione del sistema finanziario e della necessità di uno sforzo collettivo per raggiungere gli obiettivi del governo. - 4.2. Altri Sviluppi nel Settore Bancario:
Il settore bancario ungherese, in cooperazione con Mastercard e VISA, ha garantito che le transazioni duplicate avviate da Apple fossero addebitate una sola volta ai clienti interessati 16. Questa azione, sebbene apparentemente minore, riflette l’impegno del settore bancario nel mantenere l’efficienza operativa e nell’affrontare le preoccupazioni dei clienti relative all’elaborazione dei pagamenti, il che è fondamentale per mantenere la fiducia del pubblico nel sistema finanziario. L’affidabilità e l’integrità dei sistemi di pagamento sono fondamentali per un’economia ben funzionante. La pronta risoluzione del problema delle transazioni duplicate da parte del settore bancario dimostra un’attenzione al servizio clienti e alla stabilità dell’infrastruttura di pagamento.
5. Crescita Economica e Prospettive
- 5.1. Previsioni di Crescita del PIL per il 2025:
La Banca Nazionale Ungherese (MNB) prevede una crescita del PIL tra l’1,9% e il 2,9% per il 2025 2. L’Istituto Equilibrium prevede una crescita del PIL del 2,0% per il 2025 19. ING Think anticipa una crescita del PIL dell’1,9% per il 2025 20. L’OCSE prevede una crescita del PIL del 2,1% per il 2025 22. La Commissione Europea prevede una crescita del PIL dell’1,8% per il 2025 22. Gli analisti di CIB Bank prevedono una crescita del PIL superiore al 3% per il 2025 24. Erste Group si aspetta una crescita annua del PIL del 2% nel 2025 25. Wiiw prevede una crescita moderata del PIL del 2,2% per il 2025 26. Queste varie previsioni indicano un’aspettativa generale di ripresa economica e crescita in Ungheria nel 2025, dopo un periodo di crescita più lenta o recessione nel 2024 19. La gamma di previsioni di crescita del PIL da diverse istituzioni evidenzia l’incertezza che circonda il ritmo e la forza della ripresa economica in Ungheria. Fattori come la domanda globale, l’attività di investimento e la fiducia dei consumatori svolgeranno un ruolo cruciale nel determinare l’effettivo risultato della crescita. La divergenza nelle proiezioni di crescita del PIL riflette diverse ipotesi e modelli utilizzati da queste istituzioni, sottolineando la necessità di un’interpretazione cauta di queste previsioni.
Tabella: Riepilogo delle Previsioni di Crescita del PIL per l’Ungheria nel 2025
Istituzione | Previsione di Crescita del PIL (%) | Snippet di Riferimento |
Banca Nazionale Ungherese | 1.9-2.9 | 2, 18 |
Istituto Equilibrium | 2.0 | 19, 19 |
ING Think | 1.9 | 20, 21 |
OCSE | 2.1 | 22, 23 |
Commissione Europea | 1.8 | 22, 22 |
CIB Bank | >3 | 24 |
Erste Group | 2.0 | 25 |
Wiiw | 2.2 | 26 |
- 5.2. Fattori Chiave e Sfide:
La MNB prevede che l’espansione dei consumi nel 2025, trainata dall’aumento dei salari reali e dai tagli fiscali del governo, sarà un motore chiave della crescita 2. Anche le nuove capacità industriali che entreranno in funzione dovrebbero dare impulso alla crescita 1. La dipendenza dai consumi come motore primario della crescita suggerisce una potenziale vulnerabilità ai cambiamenti nel sentiment dei consumatori e nella crescita dei salari reali. Il contributo delle nuove capacità industriali, pur positivo, dipende dalla domanda globale e dal successo dell’aumento della produzione.
ING Think ha notato una più debole attività di investimento come potenziale freno alla crescita del PIL nel 2025 21. Anche la fiducia dei consumatori e delle imprese si sta muovendo nella direzione sbagliata 32. Le preoccupazioni per l’indebolimento dell’attività di investimento e il calo dei livelli di fiducia segnalano potenziali rischi per la traiettoria di crescita prevista. Un investimento lento può limitare la futura capacità produttiva, mentre una bassa fiducia può smorzare sia le decisioni di consumo che di investimento.
L’Istituto Equilibrium prevede un leggero aumento della disoccupazione nel 2025 nonostante la prevista ripresa economica 19. L’aumento previsto della disoccupazione nonostante la crescita del PIL indica un potenziale ritardo tra la ripresa economica e il miglioramento del mercato del lavoro, possibilmente a causa di cambiamenti strutturali o delle caute pratiche di assunzione delle imprese.
6. Altre Notizie Economiche Rilevanti
- 6.1. Sfide nel Settore Alimentare:
I prezzi dei fornitori stanno mettendo a dura prova l’industria alimentare ungherese 15. Anche la concorrenza estera e le catene di vendita al dettaglio possono esercitare pressione sugli operatori nazionali. La vulnerabilità dell’industria alimentare ungherese ai prezzi dei fornitori e alle pressioni competitive suggerisce la necessità di politiche che supportino i produttori nazionali e garantiscano una catena di approvvigionamento alimentare stabile. Il tetto massimo ai prezzi imposto dal governo potrebbe esacerbare ulteriormente queste pressioni per alcuni rivenditori 8. - 6.2. Tendenze Preoccupanti nell’Istruzione:
Gli studenti ungheresi stanno ottenendo risultati peggiori in matematica e comprensione della lettura, secondo i test di competenza 15. I risultati del PISA 2022 mostrano un calo delle prestazioni rispetto agli anni precedenti, con un’alta percentuale di studenti con risultati insufficienti, specialmente tra gli studenti svantaggiati 35. Il calo delle prestazioni scolastiche, in particolare nelle competenze fondamentali come la matematica e la lettura, ha implicazioni significative a lungo termine per il potenziale economico dell’Ungheria. Una forza lavoro meno qualificata può ostacolare la crescita della produttività e la capacità di competere in un’economia globalizzata. La concentrazione di risultati insufficienti tra gli studenti svantaggiati indica anche problemi di equità all’interno del sistema educativo.
7. Conclusione
Il panorama economico ungherese il 25 marzo 2025 è caratterizzato da un continuo focus sulla gestione dell’inflazione da parte della MNB, dall’intervento del governo sui prezzi dei prodotti alimentari, dalle iniziative nel settore bancario per migliorare l’accesso al contante, da un cauto ottimismo riguardo alla crescita economica nel 2025, dalle sfide che il settore alimentare deve affrontare a causa dei costi e della concorrenza, e dalle preoccupanti tendenze nel sistema educativo. La decisione della banca centrale di mantenere i tassi di interesse segnala una ferma determinazione a domare l’inflazione, mentre le misure di controllo dei prezzi del governo riflettono la pressione politica e sociale per affrontare l’aumento del costo della vita. Le previsioni di crescita economica suggeriscono una ripresa, ma con un grado di incertezza e potenziali ostacoli. Le sfide nel settore alimentare e il declino delle prestazioni scolastiche rappresentano preoccupazioni a lungo termine che potrebbero influenzare la competitività e la prosperità futura dell’Ungheria. Nel complesso, l’economia ungherese si trova in un momento cruciale, bilanciando la necessità di stabilità dei prezzi con l’aspirazione alla crescita economica sostenuta.
Fonti
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- Először döntött az alapkamatról a Varga Mihály vezette MNB monetáris tanácsa – Infostart, accessed March 25, 2025, https://infostart.hu/gazdasag/2025/03/25/eloszor-dontott-a-kamatrol-a-varga-mihaly-vezette-mnb-monetaris-tanacsa
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