Budapest in corso: ecco come cambierà (1)

di Claudia Leporatti – Il 2017 inizia come un altro anno di grandi opere per Budapest, con importanti interventi urbanistici, alcuni dei quali già in corso, in concomitanza con gli eventi di portata internazionale in arrivo, primi tra tutti i Mondiali di Nuoto FINA 2017 (14-30 luglio). Dal lungofiume al restauro di edifici storici, c’è spazio anche per nuove strutture e spazi verdi. 

SEMPRE PIÙ LUNGODANUBIO – Se ne parla da qualche anno, ma adesso la notizia sarebbe ufficiale e a pubblicarla è Budapest.hu, sito del comune generale della capitale ungherese: dal Ponte della Libertà alla nuova piscina costruita al posto delle terme Dagály sarà costruita una passeggiata da 6,5 km. Al piano è stato dato il nome di “RAK PARK”, giocando con l’ungherese “rakpart”, lungofiume. I lavori dovrebbero durare tra i 2 e i 3 anni. Sono già iniziati, ad ottobre, a Nord, nel XIII distretto, dove per la primavera di quest’anno dovrebbero essere pronte una pedonale larga 4 metri e una ciclabile parallela, separate da una linea divisoria. Questa porzione comprende il tratto tra Dráva utca e gli ex bagni Dagály, che nel frattempo sono stati demoliti per permettere la costruzione di una nuova piscina in vista dei mondiali di nuoto FINA 2017 ormai imminenti. I lavori sono già iniziati, ma la settimana scorsa, anche nel tratto successo, tra Dráva utca e il Ponte Margherita, dove lo spazio è più limitato, è prevista la costruzione di un passaggio pedonale largo 6 metri. Secondo quanto spiegato da Index.hu, la pista ciclabile è qui di inserimento più complesso, anche se è previsto un collegamento per le due ruote tra il Parlamento e la nuova piscina Dagály. Anche in questo caso i lavori dovrebbero essere completati per la primavera in arrivo. Tra il Ponte Margherita e Kossuth Tér, la piazza del Parlamento, serviranno solo lavori di rinnovo, che saranno attuati in occasione dei Mondiali FINA di Nuoto.
Ci sono altri lavori che riguardano il lungo fiume. Mentre a Buda ha appena riaperto la passeggiata panoramica che passa da Batthyány Tér, di nuovo a Pest nell’ex Roosevelt Tér (oggi Szechenyi Tér) il parcheggio davanti all’Accademia delle Scienze ha le ore contate e sarà trasformato in uno spazio verde.

“ARIA” DI RINNOVO – Lavori di restauro e manutenzione riguarderanno splendidi monumenti di Budapest. Tra questi l’Opera, per cui sta per partire un progetto che la vedrà chiusa per 2 anni. Secondo la Gazzetta Ufficiale è stato deciso inoltre lo stanziamento di 1 miliardo di fiorini nel 2017 e di 700 milioni nel 2018 per le comunità ebraiche di Budapest. Tali risorse dovrebbero portare al completamento del restauro della sinagoga in stile liberty progettata da Otto Wagner, che si trova in Rumbach Sebestyén utca nei pressi della Grande Sinagoga. Mel 2015 era stata stanziata dallo stato la prima tranche 3 miliardi fiorini necessari nell’ambito del piano per la “coesistenza” ungherese-ebraica. Partirà poi la ricostruzione e l’ampliamento del Museo di Arti Applicate, il monumentale edificio nell’VIII distretto progettato dal Gaudì ungherese, Ödön Lechner. A qunato pare l’espansione dell’area espositiva porterà alla costruzione di una struttura in simil-cristallo nell retro dell lato posteriore del complesso, mentre la manutenzione manterrà intatto il pregio storico dell’edificio.
Sempre in corso i lavori che vedono chiusi due importante mete turistiche e culturali, ossia il Museo delle Belle Arti (vedi qui) al Piazzale degli Eroi e il Parizsi Udvar, l’incredibile galleria in Ferenciek Tere accanto alla quale sta per sorgere un nuovo albergo di lusso (all’interno del Palazzo Klotild). Un sempreverde, infine, potrebbe diventare più rigoglioso: i giardini del Museo Nazionale starebbero per diventare un piccolo parco a tutti gli effetti, con la conversione del parcheggio interno e la creazione di aree picnic. 

DAL DIMENTICATOIO VERSO UN FUTURO – Meravigliosi alla vista, rappresentano un rompicapo per i turisti che visitano la capitale ungherese. Stiamo parlando di quei grandi edifici in aree centrali che da decenni sono stato di abbandono. Sembra avvicinarsi la fine di questa sorte di esilio per almeno due di loro. L’ex Istituto del Balletto, il magnifico palazzo che fronteggia l’Opera, starebbe infatti per essere trasformato in albergo di lusso. Se ne era già parlato anni fa, ma stavolta ci sono un investitore e un piano concreto, già annunciato dalla catena di hotel in questione, che fa parte del gruppo Marriott. Così Palazzo Dreshler dovrebbe diventare “W Budapest”, moderno ed elegante membro della catena “W Hotels”. Se il destino di questo monumento pare già tracciato, resta tutto da disegnare quello delle terme Rácz, secondo molti la vera gemma nell’offerta termale di Budapest. Gli spettacolari bagni stanno per essere messi in vendita tramite appalto pubblico

NUOVE COSTRUZIONI – Prevista per quest’anno la prima pietra del nuovo quartiere di Buda, l’avveniristico BudaPart nell’area del Kopaszi Gát, con completamento previsto nel prossimo decennio. Dovrebbe invece essere pronta presto, a tempo record, la già menzionata piscina Dagály,  predisposta come sede principale per i giochi acquatici internazionali. Costruita nel giro di due anni (attualmente in costruzione), l’“Aquaréna” avrà una capacità da oltre 15mila spettatori all’interno, due piscine olimpioniche di una con profondità di 3 metri e una da riscaldamento con profondità regolabile. L’edificio, che ha già modificato lo skyline della Budapest settentrionale, è stato concepito per diventare il centro dei giochi d’acqua di Budapest – ricordiamo che per l’Ungheria il nuoto e la pallanuoto sono discipline d’eccellenza.

Claudia Leporatti

Redazione Economia.hu

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