Come già annunciato dal governo, al fine di aumentare ulteriormente la vaccinazione e proteggersi da ulteriori ondate epidemiche, il certificato di protezione sarà convertito in certificato di vaccinazione a partire dal 15 febbraio.
Il decreto governativo in merito è stato pubblicato giovedì sera sulla Gazzetta ungherese. Solo chi è stato vaccinato avrà una carta d’identità valida.
Una persona non vaccinata non avrà diritto al certificato di vaccinazione in caso di infezione e qualsiasi certificato di protezione rilasciato per un’infezione esistente non sarà più valido.
La tessera avrà validità sei mesi dopo la seconda vaccinazione, dopodiché sarà, di norma, prorogata solo dopo la terza vaccinazione di conferma.
Se qualcuno si infetta dopo due vaccinazioni, il suo documento d’identità sarà valido per 6 mesi dalla data di conferma dell’infezione.
Dopo aver preso il terzo vaccino di conferma, la tessera sarà valida a tempo indeterminato.
Per i vaccinati con una singola dose di Janssen, deve essere somministrata anche una seconda dose di richiamo entro 6 mesi affinché la tessera rimanga valida.
Per i bambini di età inferiore ai 18 anni, rimarranno sufficienti un vaccino per una singola dose e due per un vaccino a due dosi.
Non è necessario sostituire gli attuali certificati di sicurezza, sarà possibile verificare la validità del documento in base al QR code. Invece, è importante che gli operatori delle sedi e gli organizzatori degli eventi siano tenuti a controllare il certificato di sicurezza, visitabile solo dalle persone protette.
Chiunque desideri assumere il vaccino o il richiamo il prima possibile può farlo facilmente all’attuale campagna vaccinale di gennaio senza dover prendere appuntamento.
Vedi DL 13/2022. (I. 20.) sulla modifica di alcuni decreti governativi relativi alla certificazione della protezione contro il coronavirus
Fonte: Koronovirus.gov
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