Cessazione del trattato USA-Ungheria contro la doppia imposizione fiscale

L’8 luglio 2022, l’amministrazione Biden ha formalmente annunciato la cessazione del trattato fiscale (vedi articolo precedente) che soleva contrastare la doppia tassazione nel commercio tra USA/Ungheria. Dividendi, interessi e royalties di origine statunitense effettuati a partire dal 1° gennaio 2024 saranno soggetti a doppia tassazione.

In vigore dal 1979, l’obiettivo originale di questo trattato era quello di scoraggiare l’evasione fiscale rendendo la tassazione internazionale più equa e semplice possibile per i contribuenti. La convenzione, infatti, agiva sulla definizione di residenza fiscale; in questo modo, le imposte venivano pagate su vari tipi di reddito, generati sia in Ungheria che negli Stati Uniti.

2010: gli Stati Uniti non ratificano la rinegoziazione del trattato

Secondo il Wall Street Journal, la decisione del Dipartimento del Tesoro americano ha origine in un’organica sfiducia nei confronti del sistema fiscale ungherese e del trattato stesso. Queste convinzioni sono state rafforzate quando l’Ungheria ha deciso di mettere il veto alla proposta dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) di attuare un’imposta minima globale del 15% per mantenere l’aliquota d’imposta sul reddito societario ungherese del 9%.

Conseguenze per i privati

Il vecchio trattato sulla doppia imposizione del 1979, permetteva alle ‘persone fisiche’ ungheresi con reddito statunitese di non pagare nessuna ritenuta fiscale una volta che le loro entrate lasciavano il Paese. I privati con reddito dagli Stati Uniti, erano tenuti a pagare le imposte in Ungheria solamente se in possesso di cittadinanza ungherese o doppia cittadinanza con indirizzo ungherese permanente. 

Ora, a partire dal 2024 la situazione fiscale per molti ungheresi cambierà drasticamente:

categoria contribuentereddito regolamento attualeDal 2024
persona fisica ungherese-Dividendo netto delle azioni statunitensi -Interessi da obbligazioni statunitensiRitenuta d’acconto del 15% negli Stati UnitiRitenuta d’acconto del 30% pagata negli Stati Uniti + 5% di imposta sul reddito delle persone fisiche in Ungheria
persona fisica ungherese-Stipendio lavorativo negli Stati Uniti -Affitto da immobili situati negli Stati Unititassato solamente negli Stati Uniti Tassa negli Stati Uniti + 15% di imposta sul reddito in Ungheria (con possibilità di detrarne il 90%)*
persona fisica americana Attività a breve termine in Ungheria (meno di 183 giorni nell’anno fiscale trascorso in Ungheria)tassato solamente negli Stati Uniti Tassa negli Stati Uniti + 15% di imposta sul reddito in Ungheria (con possibilità di detrarne il 90%)*
persona fisica americanaInteressi da obbligazioni ungheresitassato solamente negli Stati Uniti Tassa negli Stati Uniti + 15% di imposta sul reddito 

*L’importo deducibile è pari al 90% dell’imposta statunitense o al 15% del reddito imponibile.

Secondo gli analisti, l’impatto maggiore per gli investitori ungheresi che gestiscono azioni statunitensi non sarà la ritenuta del 30% aggiunta all’imposta sul reddito personale ungherese del 5%, ma il fatto che il reddito derivante da tali azioni non sarà più considerato come proveniente dal mercato regolamentato. Di conseguenza, ogni transazione sarà gestita separatamente e le perdite di alcune non potranno essere calcolate in relazione ai guadagni di altre transazioni nel calcolo della base imponibile. Questo renderà quasi impossibile fare trading per i residenti fiscali ungheresi.

Conseguenze per le aziende ungheresi

In Ungheria, l’imposta sulle società ammonta al 9%, senza aggiunitve ritenute alla fonte, il che ha sempre reso l’Ungheria una destinazione attraente per l’avvio di attività imprenditoriali (sia per le start-up che per le filiali di società straniere). 

Tuttavia, a partire dal 2024, come abbiamo visto, i redditi ungheresi provenienti da capitali statunitensi saranno soggetti a una ritenuta d’acconto del 30% (se il luogo di prestazione del servizio ha sede negli Stati Uniti) al posto dell’attuale 5-15%, a seconda delle quote di proprietà, mentre né le royalties né gli interessi saranno tassati. Di conseguenza, molte start-up ungheresi, fondi VC, IP/Software/IT e altre aziende tecnologiche, compresi i fornitori SaaS, subiranno un contraccolpo.

L’unico asoetto positivo sarà la possibilità di dedurre il 9% delle imposte pagate negli Stati Uniti dall’imposta societaria ungherese.

Conseguenze per le società statunitensi in Ungheria

In assenza di un trattato sulla doppia imposizione, le aziende e le filiali statunitensi con beni immobili in Ungheria perderanno il lusso di essere esonerate dalle tasse ungheresi.

Infatti, le società statunitensi risulteranno residenti fiscali ungheresi già dopo 3 mesi, a differenza dei 24 mesi precedenti. Di conseguenza, senza il trattato, la sola presenza di 183 giorni di servizi statunitensi in Ungheria possono rendere le aziende soggette automaticamente all’imposta societaria ungherese.

Fonti: Mondaq.com / Hungary Today / Helpers.hu

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