Come riportato in una nota del Ministero dell’Economia, a fine ottobre l’Ungheria ha restituito due miliardi di euro all’Unione Europea, riducendo ad 1,5 miliardi il debito ancora da rimborsare.
L’operazione fa parte di un accordo stipulato con la Commissione Europea nell’autunno del 2008, quando l’Ungheria è stato il primo Paese a rivolgersi alle istituzioni internazionali per richiedere assistenza finanziaria in seguito alla crisi economica mondiale. Il contratto giungerà a conclusione nel 2016. Il prestito totale ammontava a 20 miliardi di euro, stanziati in parte dal Fondo Monetario Internazionale (12,5 mrd), in parte dall’UE (6,5 mrd) e in parte dalla Banca Mondiale (1 miliardo di euro)
Lo scorso agosto l’Ungheria ha terminato di ripagare il debito nei confronti dell’FMI.
“Il pagamento di una rata dall’ammontare pari a circa 620 miliardi di fiorini – ha fatto sapere il Ministro – ha ridotto considerevolmente l’entità del debito, di circa 2,1 punti percentuali”, aggiungendo che “in base ai principi contabili applicati a livello europeo, l’impatto di tali misure avrà un effetto visibile sugli indicatori del debito nel mese di novembre. Dato che il rimborso ridurrà progressivamente la quantità di debito in valuta estera dell’Ungheria in rapporto al debito totale, il rischio di cambio sul debito ungherese si abbasserà di conseguenza”.
Il debito pubblico ungherese calcolato in percentuale al PIL è il più elevato dell’Europa Centrale, corrispondente all’85% del Prodotto Interno Lordo lo scorso giugno. Il governo ha annunciato l’intenzione di volerlo ridurre al 76,9% entro la fine dell’anno, obiettivo giudicato raggiungibile anche dalla Commissione Europea, che prevede un’ulteriore riduzione anche nel 2015 e nel 2016, per arrivare rispettivamente al 76,4% ed al 75,2%.
Fonte: Portfolio.hu
