Il direttore dell’Ufficio Fiscale Ungherese (NAV) Ildiko Vida, ha confermato in un’intervista di essere una delle persone che non possono ricevere il visto per entrare negli Stati Uniti. Secondo la dichiarazione di Vida al Magyar Nemzet anche alcuni suoi colleghi sarebbero tre le persone coinvolte e aggiunto che avvierà cause legali e penali per diffamazioni nei confronti del suo ufficio e della sua persona.
“Un attacco senza precedenti e di basso livello”, così ha definito la Vida la questione scaturita alla fine di ottobre (vedi qui), quando è stata informata tramite lettera della sua ineleggibilità a ottenere il visto per gli Stati Uniti. Interrogata sul perché non fosse rintracciabile diversamente in quei giorni, la Vida ha spiegato di essere stata in vacanza e che per la stessa ragione non ha provveduto prima a diffondere un comunicato ufficiale. “So che sarebbe stato meglio intervenire prima, ma questo basso attacco mi ha scioccato a tal punto che per giorni non sono stata nemmeno in grado di capire che cosa stava succedendo” ha commentato il direttore, che sostiene di non essere mai stato coinvolto in nessuna forma di corruzione. Un gruppo investigativo è già stato formato per il riesame “al microscopio” di tutti i potenziali casi e legami con aziende attive in Ungheria.
Aggiornamento: domenica pomeriggio a Budapest si è tenuta una nuova manifestazione nelle strade, a pochi giorni dalle due grandi proteste contro la Internet Tax. I partecipanti, chiamati a raccolta tramite un evento creato su Facebook, hanno chiesto le dimissioni del numero uno della NAV.
Redazione Economia.hu