L’Ungheria si è affermata come una delle destinazioni principali per gli investimenti cinesi in Europa, diventando un punto di riferimento strategico per Pechino. Nel 2023, quasi il 44% degli investimenti cinesi diretti verso il continente europeo è stato destinato a questo Paese dell’Europa centrale, secondo il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó. Questa percentuale rende Budapest la capitale economica cinese in Europa, consolidando la sua posizione come polo industriale e infrastrutturale di rilievo.
Settori di investimento e cooperazione economica
Gli investimenti cinesi in Ungheria si concentrano principalmente su settori chiave come l’automotive elettrico, l’energia, le infrastrutture e la logistica. Ad esempio, il colosso cinese delle batterie per veicoli elettrici CATL (Contemporary Amperex Technology Co. Limited) ha recentemente avviato la costruzione di un impianto da 7,3 miliardi di euro a Debrecen, il più grande progetto industriale nella storia del Paese. L’Ungheria si sta rapidamente trasformando in un hub europeo per la mobilità elettrica, grazie anche alla presenza di aziende come BYD e Huawei, che vedono il Paese come una porta d’ingresso per l’Unione Europea.
La posizione strategica dell’Ungheria
La posizione geografica centrale dell’Ungheria in Europa è un fattore chiave per il suo successo. Confinando con sette Paesi, Budapest rappresenta un punto di snodo logistico ideale per il trasporto di merci verso l’Europa occidentale, orientale e meridionale. La sua infrastruttura ferroviaria e stradale ben sviluppata facilita la movimentazione delle merci, mentre il governo ungherese ha investito significativamente per migliorare ulteriormente la connettività del Paese.
In questo contesto, la ferrovia Budapest-Belgrado, cofinanziata dalla Cina, rappresenta un esempio emblematico di cooperazione sino-ungherese. Il progetto, parte dell’iniziativa cinese “Belt and Road,” mira a collegare il porto greco del Pireo con l’Europa centrale, accorciando i tempi di trasporto delle merci cinesi.
Politica economica ungherese e incentivi
Il governo ungherese, guidato da Viktor Orbán, ha promosso una politica economica fortemente orientata agli investimenti esteri, offrendo incentivi fiscali e sostegni finanziari alle aziende straniere. Questa apertura ha reso il Paese particolarmente attraente per la Cina, che cerca di diversificare le sue partnership economiche in Europa. Péter Szijjártó ha sottolineato che l’Ungheria è pronta a rafforzare ulteriormente la cooperazione con la Cina, attirando nuovi investimenti in settori ad alta tecnologia.
Critiche e sfide
Tuttavia, questa forte collaborazione con la Cina non è priva di controversie. Alcuni Stati membri dell’UE vedono con preoccupazione l’influenza cinese crescente in Ungheria, temendo che possa compromettere l’unità europea su questioni politiche e strategiche. Inoltre, i critici sottolineano i potenziali rischi di una dipendenza economica dalla Cina, in particolare in settori strategici come quello energetico e tecnologico.
Impatto sulla regione e futuro
L’espansione degli investimenti cinesi in Ungheria potrebbe avere un impatto significativo non solo sull’economia del Paese, ma anche sull’intera regione dell’Europa centrale. Paesi come Slovacchia, Serbia e Romania potrebbero beneficiare dell’effetto domino generato dagli investimenti in Ungheria, creando un corridoio economico dinamico.
Guardando al futuro, l’Ungheria sembra intenzionata a mantenere e rafforzare il suo ruolo di ponte tra l’Europa e la Cina. Con progetti ambiziosi e una visione strategica, Budapest si prepara a consolidare ulteriormente la sua posizione come leader nell’attrazione di capitali cinesi in Europa.