Mentre l’Europa è alle prese con la crisi energetica, un numero sempre maggiore di aziende ungheresi sta pensando di rendere le proprie attività più ecologiche e sostenibili.
A questo proposito, il Budapest Business Journal ha parlato con Károly Kovács, l’organizzatore di una delle principali conferenze sulla sostenibilità in Ungheria.
Le attività ecologiche sono entrate a far parte dell’agenda delle aziende, in quanto si è diffusa la consapevolezza che esistano vantaggi commerciali. La conduzione di un’azienda sotto un’impronta più sostenibile può ridurre i costi, migliorare l’efficienza della produzione, incrementare i ricavi, consolidare la reputazione e creare ambienti di lavoro più sani per i dipendenti. Indubbiamente, la crisi energetica in atto sta ulteriormente rafforzando queste motivazioni.
“In base alle nostre conversazioni con le aziende locali, possiamo constatare che anche le imprese più piccole riconoscono la propria responsabilità e stanno pensando di dedicarsi alla sostenibilità”, spiega al BBJ Kovács, responsabile del progetto GreenTech Zalaegerszeg.
GreenTech, che si terrà per la terza volta a Zalaegerszeg (227 km di strada a sud-ovest di Budapest) nel 2022, è una conferenza sull’energia verde, la sostenibilità e l’elettromobilità che sta riscuotendo sempre più successo tra le aziende locali.
Le organizzazioni del settore pubblico e privato si stanno rendendo conto dell’importanza di allineare le loro attività alle pratiche sostenibili. Creare un equilibrio tra indipendenza energetica e competitività economica sono i due obiettivi principali che un’azienda può prefiggersi nel suo percorso verso la sostenibilità. Sebbene questi obiettivi non siano incompatibili, le aziende devono essere in grado di trovare un compromesso ottimale tra loro per garantire il raggiungimento di questo risultato.
“Il punto di vista del governo ungherese è che questi due obiettivi debbano essere sincronizzati; sono entrambi importanti ma non possono ostacolarsi a vicenda. A questo proposito, abbiamo visto che le imprese stanno diventando consumatori di energia più efficienti, soprattutto nel mercato attuale. Stanno cercando di diventare più indipendenti e di trovare fonti alternative”, afferma Kovács.
Il capitale richiesto
Da un punto di vista macroeconomico, si tratterà di un obiettivo piuttosto impegnativo nel breve e medio termine. Una volta avviato il cambiamento di mentalità, le aziende avranno bisogno di una quantità significativa di capitale, poiché il passaggio a operazioni più ecologiche richiede investimenti considerevoli che, a loro volta, avranno un impatto sull’economia.
“Questi investimenti aumenteranno la domanda di materie prime e di forza lavoro, con conseguente aumento dei salari e del consumo di carburante. Ciò potrebbe determinare un aumento dell’inflazione”, avverte Kovács.
Tuttavia, Kovács insiste sul fatto che si tratterebbe di un fenomeno naturale.
A lungo termine, investire nella sostenibilità diverrrebbe l’unico strumento per far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia. Man mano che i produttori di energia aggiungono alternative verdi al loro programma, i costi di produzione dell’energia diminuiranno dopo l’onere iniziale degli investimenti. L’aumento dell’indipendenza energetica significherà per i produttori di energia l’accumulo di un’eccedenza di capitale, che potrebbe ridurre i prezzi dell’energia per i consumatori e lasciare all’azienda un capitale da reinvestire. E di questo denaro avranno bisogno.
“Le imprese, siano esse produttrici di energia o meno, devono ora valutare e analizzare le proprie attività prima di iniziare a pianificare la transizione verde”, spiega Kovács. Le imprese sono chiamate ad affrontare due sfide principali. In primo luogo, la transizione non avverrà da un giorno all’altro: è un processo lungo. In secondo luogo, si tratta di un processo senza fine, che richiede manutenzione e aggiornamenti continui e quindi ulteriori investimenti.
Le imprese ungheresi hanno riconosciuto il potenziale economico delle energie rinnovabili e i loro vantaggi. Potranno iniziare a installare i propri sistemi di produzione di energia, come i pannelli solari, acquistare energia da fonti verdi certificate o avvalersi di una combinazione di questi approcci.
Le spinte alla transizione verde aumentano
Eppure, per le aziende non si tratta di un mero dilemma finanziario e di sostenibilità. Le spinte al cambiamento provengono da tutti i settori, al di là degli obiettivi climatici dell’Unione Europea.
Da un lato, gli investitori sono sempre più riluttanti ad ampliare il loro portafoglio con aziende che non hanno una chiara strategia ambientale, sociale e di governance. Dall’altro lato, i consumatori sono sempre più attenti all’ambiente e più propensi a chiedere ai fornitori di prodotti e servizi di porre attenzione alla sostenibilità.
“Le imprese non possono risolvere questi problemi da sole. Hanno bisogno di sostegno. Lo Stato può aiutarle attraverso finanziamenti, gare d’appalto o attraverso l’emissione di obbligazioni verdi. Il settore privato può aiutarle offrendo servizi e consulenze legate alla transizione”, afferma Kovács.
Tuttavia, restano ancora delle sfide da affrontare. La gamma di aziende specializzate nella transizione verde e nei servizi ESG è ancora relativamente piccola. Inoltre, manca una forza lavoro specializzata. In parole povere, il mercato ha bisogno di più competenze.
“Oggi i pannelli solari rappresentano l’alternativa più diffusa per la raccolta e l’accumulo di energia verde. Ma non è la soluzione migliore in assoluto e, in molti casi, le limitazioni ne impediscono l’installazione”, sottolinea Kovács.
“La transizione verde e la sostenibilità sono sempre più complesse, offrono più possibilità e sono accompagnate da un maggior numero di opzioni. Le aziende oggi sanno bene che, prima o poi, dovranno assumere esperti ESG interni per occuparsi delle loro operazioni e pratiche sostenibili”, aggiunge.
GreenTech Zalaegerszeg si propone di mostrare come sia possibile risolvere le questioni climatiche e ambientali dando priorità allo sviluppo tecnologico e alla crescita economica. L’evento tratta le emissioni industriali, l’energia verde e rinnovabile, le strategie digitali, l’elettromobilità e il trasporto pubblico, la gestione dei rifiuti e la purezza dell’acqua.
Particolare attenzione è rivolta al coordinamento delle innovazioni in ogni settore con lo sviluppo sostenibile. Per tre anni, l’evento ha ospitato i più importanti attori governativi, locali, istituzionali, educativi e aziendali nei settori professionali correlati, creando quella che, secondo gli organizzatori, è un’opportunità unica per scambiare esperienze professionali e rafforzare le relazioni.
Fonti: BBJ.HU