I. Sommario Esecutivo: Panorama Economico Ungherese al 29 Maggio 2025
La giornata del 29 maggio 2025 presenta un quadro economico complesso per l’Ungheria, caratterizzato da una significativa interazione tra eventi internazionali e pressioni interne. Una sentenza giudiziaria statunitense che sospende i dazi doganali dell’amministrazione Trump ha portato un certo sollievo sui mercati europei, ma questo sviluppo positivo a livello esterno non si è tradotto in un rafforzamento del fiorino ungherese, che ha invece mostrato debolezza. Tale dinamica suggerisce la presenza di fattori di rischio specifici per l’Ungheria o una percezione negativa da parte degli investitori, probabilmente legata alle persistenti dispute con l’UE sul tema dello stato di diritto e al conseguente blocco dei fondi comunitari, nonché alle preoccupazioni sulla stabilità fiscale interna, acuite dalla situazione finanziaria della municipalità di Budapest.
Sul fronte interno, il governo ungherese ha continuato a implementare misure interventiste, annunciando un programma di buoni pasto per i pensionati e proseguendo le negoziazioni per un tetto ai margini di profitto su alcuni farmaci. Queste azioni si inseriscono in un contesto di stagnazione economica evidenziata dai dati del primo trimestre 2025 e da una persistente pressione inflazionistica. Parallelamente, settori chiave come l’automotive vivono una fase di transizione critica, con segnali di crisi a breve termine che si contrappongono a investimenti strategici a lungo termine, in particolare nell’elettromobilità. Eventi specifici, come l’inondazione della miniera di sale di Parajd, aggiungono ulteriori elementi di criticità a livello locale. La giornata è stata inoltre segnata da notizie societarie di rilievo, tra cui dividendi record per aziende legate a figure politicamente esposte e dimissioni ai vertici di importanti enti pubblici come il Centro Trasporti di Budapest (BKK). Il contesto socio-economico più ampio include preoccupazioni per una potenziale “fuga di cervelli” e discussioni sull’adeguatezza delle pensioni, che forniscono lo sfondo per alcune delle politiche governative.
PODCAST IN ITALIANO
II. Clima Macroeconomico e Indicatori Chiave
A. Contesto: Stagnazione Persistente e Pressioni Inflazionistiche
Sebbene non siano stati pubblicati nuovi dati completi sul PIL o sull’inflazione specifici per il 29 maggio 2025, il contesto economico generale dell’Ungheria rimane un fattore cruciale per interpretare gli eventi della giornata. I dati più recenti, relativi al primo trimestre del 2025, hanno rivelato una stagnazione del Prodotto Interno Lordo, con una crescita nulla su base annua in termini non destagionalizzati (0,0%) e una contrazione dello 0,4% su base annua in termini destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario.1 Questa performance si è discostata significativamente dalle previsioni degli analisti e dalle aspettative del governo. La stagnazione è stata attribuita a un’inflazione elevata, che nel 2023 ha raggiunto il 17,6% e i cui effetti si sono protratti nel primo trimestre del 2025, a pressioni fiscali e a una debole domanda interna.1
La Commissione Europea aveva precedentemente rivisto al ribasso le previsioni di crescita del PIL ungherese per il 2025, portandole all’1,5%.1 Un rapporto dell’Associated Press del 29 maggio ha inoltre sottolineato come il PIL ungherese sia tornato in territorio negativo nel primo trimestre del 2025, registrando l’unica contrazione nell’Unione Europea, una situazione parzialmente dovuta al congelamento dei fondi UE.3 Questo scenario di sottoperformance economica e vulnerabilità costituisce uno sfondo essenziale per comprendere le reazioni del mercato e le decisioni politiche del 29 maggio. La fragilità economica percepita, derivante dalla recente stagnazione e dalla contrazione del PIL, rende gli investitori particolarmente sensibili a qualsiasi notizia interna negativa, e potrebbe spiegare perché notizie esterne potenzialmente positive, come la sospensione dei dazi statunitensi, non si traducano necessariamente in un ottimismo diffuso a livello nazionale o in un rafforzamento del fiorino.
B. Mercati Valutari: Indebolimento del Fiorino Nonostante Segnali Esterni Positivi
Nella giornata del 29 maggio 2025, il fiorino ungherese (HUF) ha manifestato una tendenza all’indebolimento. Il portale di notizie hvg.hu ha riportato che, nonostante un rafforzamento delle borse europee a seguito della decisione di un tribunale statunitense di sospendere i dazi doganali dell’amministrazione Trump, il fiorino si è indebolito.4
I tassi di cambio del fiorino rispetto alle principali valute al 29 maggio 2025, come riportati da diverse fonti finanziarie, sono riassunti nella tabella seguente:
Tabella 1: Tassi di Cambio del Fiorino Ungherese – 29 Maggio 2025
Coppia Valutaria | Tasso di Cambio Rappresentativo | Fonte/i Principale/i |
USD/HUF | 358,38−358,68 | 8 |
EUR/HUF | 404,20−404,29 | 9 |
Nota: Lievi variazioni possono esistere tra le fonti a causa di differenti orari di rilevazione e metodologie. Wise.com ha indicato un picco di 359,417 HUF per USD in questa giornata, notando una diminuzione del valore del fiorino dello 0,659% durante un movimento di 24 ore.11 Telex.hu ha mostrato tassi attorno a 404,21-404,36 HUF per EUR.12
La divergenza del fiorino rispetto al sentimento positivo regionale merita attenzione. La sospensione dei dazi statunitensi è stata generalmente interpretata come una notizia positiva per le economie orientate all’esportazione come quelle europee, portando a un rafforzamento delle borse del continente.4 Tuttavia, il fiorino si è indebolito. Questa dinamica suggerisce che fattori o percezioni specifici dell’Ungheria stiano creando un premio di rischio o un sentimento negativo nei confronti del paese. Tra questi fattori potrebbero figurare le continue dispute con l’UE sullo stato di diritto, che hanno un impatto sull’accesso ai fondi comunitari 1, le preoccupazioni sulla situazione fiscale interna, evidenziate dalla vicenda dell'”inkasszó” ai danni di Budapest 12, o semplicemente i recenti dati negativi sul PIL del primo trimestre.1 Questi elementi interni sembrano aver avuto un peso preponderante, neutralizzando gli effetti positivi provenienti dall’esterno.
C. Istantanea del Mercato Azionario (Portfolio.hu)
I dati di mercato di Portfolio.hu per il 29 maggio 2025 hanno mostrato una performance mista per i titoli azionari ungheresi. Tra i rialzi degni di nota si segnalano FUTURAQUA (+8,97%) e NAP (+5,26%), mentre tra i ribassi significativi figurano MULTIHOME (−28,37%) e PENSUM (−13,04%). OTP Bank, una delle principali banche ungheresi, ha registrato un guadagno del +2,28%.19
Un articolo pubblicato su Portfolio.hu il 29 maggio discuteva di “Un nuovo mondo per i titoli di stato – Dove fluisce il denaro degli ungheresi?” 19, indicando un interesse continuo e cambiamenti nelle preferenze di investimento a livello nazionale.
Tabella 2: Movimenti Azionari Rilevanti su Portfolio.hu – 29 Maggio 2025
Società | Variazione % |
Maggiori Rialzi | |
FUTURAQUA | +8,97% |
NAP | +5,26% |
OTP Bank | +2,28% |
Maggiori Ribassi | |
MULTIHOME | −28,37% |
PENSUM | −13,04% |
ESENSE | −5,06% |
Fonte: 19 Portfolio.hu
Le significative oscillazioni di prezzo osservate in titoli come FUTURAQUA, NAP, MULTIHOME e PENSUM 19 suggeriscono un’elevata volatilità, spesso caratteristica di azioni a minore capitalizzazione e liquidità. Questo, unito al titolo di Portfolio.hu sui cambiamenti nei flussi di investimento in titoli di stato 19, potrebbe indicare una più ampia rivalutazione del rischio da parte degli investitori e una ricerca di diverse classi di attività in un contesto di incertezza economica. La relativa stabilità di un importante titolo “blue-chip” come OTP (+2,28%) contrasta con la turbolenza di questi nomi minori, suggerendo che, mentre alcuni asset principali potrebbero essere stabili, vi è una considerevole agitazione e una ridefinizione del rischio in altre parti del mercato. Ciò potrebbe spingere gli investitori verso porti percepiti come più sicuri, come i titoli di stato, o allontanarli da azioni più piccole e speculative.
III. Politiche Economiche Governative, Annunci e Interventi (29 Maggio 2025)
A. Programma di Buoni Pasto per Pensionati (30.000 HUF)
Il governo ha annunciato l’intenzione di distribuire buoni pasto del valore di 30.000 HUF ai pensionati entro l’autunno.20 Questi buoni cartacei saranno utilizzabili nei negozi locali, nei mercati e nelle principali catene di vendita al dettaglio a livello nazionale.20 La decisione è stata presa sulla base del feedback ricevuto dagli anziani e mira a contrastare gli “aumenti ingiustificati” dei prezzi.21
Il 29 maggio, hvg.hu ha sollevato interrogativi su chi produrrà questi buoni, sulla loro accettazione sul mercato e sul costo totale per il paese, stimato in 72 miliardi di HUF (ipotizzando che 2,4 milioni di pensionati ricevano 30.000 HUF ciascuno).5 L’articolo ha anche evidenziato potenziali problemi, come l’impossibilità di ricevere il resto dai buoni cartacei (un problema già riscontrato con i precedenti buoni Erzsébet) e si è chiesto se un aumento diretto delle pensioni non sarebbe stato meno burocratico.22 Il ministro Gergely Gulyás 20 ha dichiarato che i fondi sono stanziati nel bilancio e che la misura non aumenterà il deficit.22 Il sito governativo kormany.hu aveva menzionato il 23 maggio che la bozza di legge necessaria era in preparazione e sarebbe stata presto presentata al parlamento, dopodiché sarebbe potuta iniziare la produzione dei buoni.23
L’annuncio dei buoni pasto per pensionati rappresenta una significativa politica sociale con implicazioni economiche. Sebbene presentata come un sostegno contro l’aumento dei prezzi, la sua tempistica (distribuzione entro l’autunno 21) e la forma (buoni cartacei 20) sollevano le questioni evidenziate da hvg.hu 22 riguardo all’efficienza, ai costi (72 miliardi di HUF) e alle potenziali sfide logistiche rispetto a un aumento diretto delle pensioni. L’assicurazione del Ministro sulla copertura di bilancio senza aumento del deficit 22 sarà oggetto di attento scrutinio. Questa mossa può essere vista come un gesto politico verso un segmento demografico chiave, ma la sua efficacia economica e i dettagli implementativi (produttore, accettazione) sono punti di preoccupazione e discussione pubblica al 29 maggio. Si tratta di un’azione governativa visibile in un clima economico difficile.
B. Briefing e Azioni Ministeriali
1. Márton Nagy (Ministro dell’Economia Nazionale)
Il 29 maggio, il Ministro Nagy ha commentato la procedura di riscossione coattiva (“inkasszó”) avviata dal Tesoro nei confronti della Municipalità di Budapest, affermando che il Tesoro ha agito legittimamente.12 Questa vicenda si inserisce nel contesto di dispute finanziarie in corso tra il governo centrale e la capitale.
Parallelamente, Nagy sarebbe impegnato in negoziazioni riguardanti un tetto ai margini di profitto su 30 tipologie di farmaci 17, come riportato da Economx.hu il 29 maggio. Questa iniziativa fa parte di sforzi governativi più ampi per controllare l’inflazione e il costo della vita. Anche Gergely Gulyás, il 29 maggio, ha menzionato l’estensione della regolamentazione dei margini di prezzo fino alla fine di agosto per frenare gli aumenti ingiustificati dei prezzi dei beni essenziali.20
Le azioni e le dichiarazioni del Ministro Nagy del 29 maggio 12, insieme a quelle di Gulyás 20, riflettono un governo che interviene attivamente in diverse sfere economiche: relazioni fiscali con le municipalità (caso Budapest), controllo dei prezzi (farmaci, beni essenziali) e, per estensione, tentativo di gestire l’inflazione e il malcontento pubblico. Questi interventi, pur potendo offrire un sollievo a breve termine o affermare l’autorità centrale, possono anche creare distorsioni di mercato o sollevare preoccupazioni sulla prevedibilità, rappresentando una risposta alla fragilità economica di fondo e alla pressione pubblica sul costo della vita.
2. Péter Szijjártó (Ministro degli Affari Esteri e del Commercio)
Il 29 maggio, il Ministro Szijjártó si trovava a Sofia per un forum economico ungaro-bulgaro, durante il quale ha sottolineato che tutte le condizioni politiche, finanziarie e legali sono presenti per lo sviluppo delle relazioni economiche bilaterali, incluso un raddoppio dei voli aerei tra i due paesi a partire da giugno.26
Ha inoltre rilasciato dichiarazioni sulla sicurezza energetica, sostenendo la necessità di costruire nuovi gasdotti anziché chiudere quelli esistenti, citando le azioni della Bulgaria come esempio.18 Ha esortato la Commissione Europea a finanziare lo sviluppo delle infrastrutture regionali 18, in linea con la più ampia strategia di diversificazione energetica dell’Ungheria e le preoccupazioni per l’approvvigionamento energetico regionale.
Riguardo al settore automobilistico, Szijjártó aveva precedentemente commentato (in reazione ai dati del PIL del Q1) che il lancio di importanti impianti di produzione automobilistica e di batterie era “solo questione di mesi” prima di dare un impulso al PIL.2 Aveva menzionato che Mercedes stava portando la produzione di due nuove famiglie di modelli sulla nuova piattaforma a Kecskemét, con l’obiettivo di produrre 400.000 auto all’anno dal nuovo stabilimento a partire dall’anno successivo.28
Le dichiarazioni di Szijjártó del 29 maggio 18 evidenziano due pilastri chiave della strategia economica ungherese: la diversificazione energetica attraverso nuovi gasdotti (con un chiaro messaggio all’UE per ottenere finanziamenti) e la dipendenza da grandi investimenti esteri nel settore automobilistico (specialmente veicoli elettrici e batterie) per trainare la crescita futura.2 Ciò avviene mentre il settore automobilistico esistente, inclusa Mercedes, affronta una crisi.4 Questo suggerisce un governo che raddoppia la sua politica industriale nonostante le attuali difficoltà, forse considerando la crisi automobilistica attuale come temporanea o gestibile attraverso vantaggi di costo (come a Kecskemét 29). Si tratta di una scommessa strategica: che gli investimenti diretti esteri su larga scala orientati al futuro (VE, batterie) supereranno le attuali flessioni settoriali e forniranno un nuovo motore di crescita, cercando contemporaneamente di assicurarsi rotte energetiche più diversificate. La spinta per ottenere finanziamenti UE per i gasdotti 18 è anche una mossa finanziaria strategica.
C. Finanze della Municipalità di Budapest: Riscossione del Tesoro e Risposta della Città
Telex.hu ed Economx.hu hanno riportato il 29 maggio che il Tesoro di Stato ungherese ha eseguito una riscossione coattiva (“inkasszó”) nei confronti della Municipalità di Budapest.12 Il Ministro dell’Economia Nazionale Márton Nagy ha dichiarato che l’azione del Tesoro era legittima.12 Hvg.hu ha riferito che dieci miliardi di fiorini sono stati riscossi dalla capitale, rendendo il pagamento degli stipendi la priorità principale e costringendo a interrompere alcune spese.4 Budapest sta preparando un piano di emergenza ed è stato istituito un gruppo di lavoro sulla liquidità.17 Si attendeva un annuncio straordinario da parte del sindaco Gergely Karácsony.17
La significativa riscossione da parte del Tesoro dai conti di Budapest 6 il 29 maggio rappresenta uno sviluppo importante, che acuisce le tensioni finanziarie tra il governo centrale e la capitale guidata dall’opposizione. Le conseguenze immediate includono la priorità data al pagamento degli stipendi e l’interruzione di altre spese 6, segnalando potenziali disagi per i servizi cittadini. L’istituzione di un gruppo di lavoro sulla liquidità e di un piano di emergenza 17 sottolinea la gravità della situazione. Questo evento non è solo una questione fiscale, ma ha anche forti connotazioni politiche e impatti diretti sul funzionamento economico della capitale e sui suoi residenti, aggiungendo un ulteriore livello di instabilità economica interna.
D. Attività dell’Autorità Garante della Concorrenza (GVH)
Il 29 maggio, Economx.hu ha riportato che l’Autorità Garante della Concorrenza ungherese (GVH) ha aderito all’Associazione Ungherese dei Controllori Finanziari ed Economici (MPGE).25 Il Presidente della GVH ha sottolineato la crescente importanza degli organi statali di controllo finanziario ed economico. La GVH è anche coinvolta in indagini in corso su catene di vendita al dettaglio e un importante produttore di bevande analcoliche, con nuove catene di vendita al dettaglio recentemente poste sotto esame.25
L’adesione della GVH all’associazione dei controllori 25 segnala una spinta verso una maggiore coordinazione della vigilanza statale sull’economia. Le sue indagini in corso e in espansione sulle catene di vendita al dettaglio 25, in particolare in un periodo di alta inflazione e di attenzione del governo al controllo dei prezzi 17, suggeriscono uno sforzo intensificato per monitorare e potenzialmente sanzionare pratiche percepite come anticoncorrenziali o che contribuiscono agli alti prezzi al consumo. Ciò si allinea con la più ampia narrativa governativa di contrasto agli “aumenti ingiustificati dei prezzi”.
IV. Sviluppi Settoriali Specifici (29 Maggio 2025)
A. Industria Automobilistica
1. Mercedes-Benz Kecskemét
Il 29 maggio, hvg.hu ha riferito che lo stabilimento Mercedes di Kecskemét “ha risentito della crisi dell’industria automobilistica”.4 Tuttavia, altre notizie diffuse intorno a questa data (dichiarazioni di Szijjártó del 27/28 maggio, riportate in 28, e del CEO di HIPA in 31) indicavano che il nuovo impianto a Kecskemét era stato completato, con l’avvio della produzione in serie previsto per l’inizio del 2026. Questo avrebbe raddoppiato la capacità produttiva a 400.000 auto all’anno, concentrandosi su nuove piattaforme per veicoli elettrici. Mercedes sta investendo 1 miliardo di euro e creando 3.000 nuovi posti di lavoro.28 Autopro.hu (articolo non datato ma contestualmente recente a maggio 2025) ha suggerito che l’impianto di Kecskemét potrebbe rappresentare una “ancora di salvezza” per Mercedes grazie ai suoi costi di produzione inferiori del 70% rispetto alla Germania, con piani per aumentare la produzione locale anche a fronte di possibili tagli alla produzione complessiva di Mercedes.29 A livello globale, i ricavi e gli utili di Mercedes-Benz per il primo trimestre 2025 erano diminuiti, come riportato il 1° maggio.32
Le notizie riguardanti Mercedes in Ungheria al 29 maggio 4 riflettono una situazione sfumata. Mentre l’impianto risente della generale flessione del settore automobilistico 4, esso è anche centrale nella strategia futura di Mercedes. Il completamento del nuovo impianto per la produzione di veicoli elettrici 28 e i suoi significativi vantaggi di costo 29 posizionano Kecskemét non solo come sito produttivo, ma come asset strategico per Mercedes per navigare la crisi del settore e la transizione verso l’elettromobilità. La “crisi” percepita localmente 4 è probabilmente legata alla domanda attuale dei modelli o a problemi della catena di approvvigionamento, mentre le notizie sugli investimenti 28 indicano un’importanza strategica a lungo termine. La flessione globale di Mercedes nel Q1 32 fornisce il contesto per cui impianti efficienti dal punto di vista dei costi come Kecskemét 29 sono cruciali. L’impianto sta quindi vivendo gli effetti a breve termine della crisi generale, ma contemporaneamente viene potenziato come sito strategico a lungo termine per Mercedes, sfruttando i costi inferiori per migliorare la resilienza complessiva dell’azienda e sostenere la transizione ai veicoli elettrici.
2. Sentimento Generale del Settore Automobilistico
La conferenza di Portfolio.hu intitolata “Trasformazione senza precedenti nell’industria automobilistica”, prevista per il 10 giugno 19, indica discussioni di alto livello in corso sul futuro del settore. International Banker 15, in un contesto recente, aveva notato come la debole performance industriale, inclusa quella delle attrezzature di trasporto, avesse contribuito alla recessione tecnica dell’Ungheria.
Il settore automobilistico ungherese, un motore economico chiave, si trova chiaramente a un bivio critico. Mentre le performance passate hanno contribuito a tendenze recessive 15 e gli impatti della crisi attuale si fanno sentire 4, vi è una significativa attività orientata al futuro (impianto EV Mercedes 28) e un’elevata attenzione a livello governativo e industriale (prossima conferenza 19). Ciò indica un doloroso periodo di transizione in cui il declino dei vecchi modelli/tecnologie e gli shock di mercato coesistono con ingenti investimenti in quelli nuovi. Questo crea incertezza nel breve termine, ma alimenta la speranza di una futura ripresa trainata dagli investimenti diretti esteri nella produzione di veicoli elettrici e batterie, come sottolineato dalle dichiarazioni del Ministro Szijjártó.2 Si tratta di una trasformazione strutturale del settore, non solo di una flessione ciclica, e la strategia del governo fa molto affidamento sul successo di questi nuovi investimenti per trainare il settore e l’economia in generale.
B. Energia e Risorse
1. Inondazione della Miniera di Sale di Parajd
Hvg.hu e 24.hu hanno riportato il 29 maggio che il livello turistico della miniera di sale di Parajd è stato inondato, con squadre di soccorso al lavoro per salvare altre parti della struttura.4 Anche Infostart.hu ha riferito della “catastrofe” e del malcontento locale.18 Questo evento ha immediate conseguenze economiche per l’operatività della miniera, per le entrate turistiche e potenzialmente per l’occupazione.
L’inondazione della miniera di sale di Parajd 4 rappresenta un duro colpo operativo ed economico per un’impresa a partecipazione statale (Salrom 18) e un’attrazione turistica locale. Oltre ai danni immediati e alla perdita di entrate, le notizie di malcontento locale e le dimissioni di un dirigente 18 indicano potenziali problemi sottostanti nella gestione del rischio o nella manutenzione delle infrastrutture presso le strutture statali. Ciò potrebbe avere implicazioni più ampie per la gestione e l’assicurazione di beni statali simili, sollevando interrogativi sulla gestione precedente e sulla manutenzione che potrebbero estendersi ad altre infrastrutture critiche o imprese gestite dallo Stato.
2. Nuova Compagnia Petrolifera Intitolata a Tamási
Teol.hu ha riportato il 29 maggio che una nuova compagnia di esplorazione petrolifera, una joint venture tra la turca TPAO e l’ungherese MOL, prenderà il nome dalla città di Tamási.27 L’esplorazione copre un’area di 1375,62 km² intorno a Tamási, con la speranza di trovare significative riserve di idrocarburi. La decisione di utilizzare il nome di Tamási è stata approvata dal consiglio locale.
L’intitolazione della nuova impresa di esplorazione petrolifera MOL-TPAO a Tamási 35 il 29 maggio è un gesto simbolico che mira probabilmente a costruire il sostegno e l’ottimismo locali per un progetto dagli esiti incerti ma potenzialmente con ricompense significative. Si allinea con la più ampia strategia energetica del governo (si vedano i commenti di Szijjártó sui gasdotti 18) di ricerca di fonti energetiche diversificate e nazionali. Mentre la scoperta effettiva di petrolio o gas è ancora da verificare, l’intitolazione stessa è un evento economico e politico locale, che genera consenso e allinea il progetto con l’identità della comunità, potendo facilitare un’attività industriale su larga scala qualora le risorse venissero trovate.
V. Notizie Aziendali e Punti Salienti del Business (29 Maggio 2025)
A. Las Vegas Casino Zrt.: Pagamento di Dividendi Record
Il 29 maggio, 24.hu ha riportato che Garancsi István e Habony Árpád avrebbero ricevuto un dividendo record di 21,434 miliardi di HUF dalla loro società di casinò comune (Las Vegas Casino Zrt.), da pagare entro il 25 maggio.33 La quota di Garancsi è di 14,3 miliardi di HUF, quella di Habony di 7,1 miliardi di HUF. L’utile proveniva principalmente da imprese collegate, in particolare dalla stessa società concessionaria dei casinò.
L’ingente pagamento di dividendi da parte di Las Vegas Casino Zrt. a Garancsi e Habony 33, figure note per la loro vicinanza al Primo Ministro, evidenzia la significativa redditività di alcune attività in concessione e l’accumulazione di ricchezza da parte di individui con forti legami politici. Questa notizia, emersa il 29 maggio, contribuisce al dibattito pubblico in corso sulla distribuzione della ricchezza e sulla natura dei benefici economici all’interno del “Sistema di Cooperazione Nazionale” (NER), specialmente nel quindicesimo anniversario del suo primo governo.34 La giustapposizione di questi eventi sottolinea temi di concentrazione della ricchezza e i risultati economici per individui percepiti come parte del NER, un argomento di interesse pubblico e politico.
B. BKK (Centro Trasporti di Budapest): Dimissioni della CEO Walter Katalin
Hvg.hu ha riportato il 29 maggio le dimissioni di Walter Katalin, CEO del BKK.5 Nelle sue dimissioni, ha affermato che mentre il processo di candidatura al lavoro si aspetta professionalità di mercato, le condizioni minime per essa non sono soddisfatte.
Le dimissioni della CEO del BKK, Walter Katalin, il 29 maggio 5, citando una discrepanza tra la professionalità attesa e le effettive condizioni operative, rappresentano un evento significativo, specialmente alla luce delle gravi difficoltà finanziarie di Budapest (riscossione del Tesoro 6). Ciò suggerisce problemi operativi e potenzialmente finanziari profondamente radicati all’interno del BKK, esacerbati dalla tensione fiscale della città. Segnala instabilità in un fornitore di servizi pubblici critico per la capitale, riflettendo probabilmente l’immensa pressione e le difficoltà di gestire una grande azienda di trasporto pubblico sotto vincoli finanziari e forse politici così severi.
C. BDPST Capital Zrt. (società di Tiborcz István): Redditività Continua
Hvg.hu ha riportato il 29 maggio che la società di consulenza di Tiborcz István, BDPST Capital Zrt., ha realizzato un utile di quasi 4 miliardi di HUF nonostante una significativa diminuzione, e non ha pagato tasse.4 L’articolo osserva che la società “chiude un buon anno anche se non chiude un anno così buono”.
La continua elevata redditività di BDPST Capital Zrt. 4, una società legata alla famiglia del Primo Ministro, anche con una diminuzione dichiarata, e in particolare la sua nulla passività fiscale, alimenteranno probabilmente il dibattito pubblico sull’equità economica e sui benefici che maturano per le entità all’interno del NER. Ciò contrasta nettamente con le pressioni finanziarie affrontate da entità come la Municipalità di Budapest, dimostrando il successo finanziario e l’ambiente operativo potenzialmente vantaggioso per le aziende con forti legami politici, anche in un contesto economico più ampio difficile. L’aspetto del “nessuna tassa pagata” è particolarmente degno di nota.
D. Philip Morris Ungheria: Modesto Aumento dell’Utile
Hvg.hu, citando Bankmonitor.hu, ha riportato il 29 maggio che, nonostante un’impennata dei ricavi, le operazioni finanziarie hanno frenato l’utile di Philip Morris, che è comunque cresciuto, ma solo di 100 milioni di HUF.5
Il rapporto sugli utili di Philip Morris 5 indica che anche con vendite robuste (impennata dei ricavi), la redditività nel settore del tabacco può essere significativamente influenzata dalle operazioni finanziarie (coperture, costi di finanziamento, ecc.). Un aumento dell’utile di 100 milioni di HUF potrebbe essere considerato modesto rispetto a un forte aumento dei ricavi, suggerendo pressioni sui margini o altre complessità finanziarie in questo settore fortemente regolamentato. Ciò evidenzia che la crescita del fatturato non sempre si traduce direttamente in crescita dell’utile netto, specialmente in settori con significative esposizioni finanziarie esterne o strutture di costo complesse.
VI. Relazioni Economiche Internazionali e Fattori Esterni
A. Commercio Globale: Impatto della Sentenza USA sui Dazi di Trump
Un importante sviluppo internazionale riportato il 29 maggio è stata la decisione di un tribunale federale statunitense di bloccare o sospendere molti dei dazi doganali imposti dal Presidente Trump il 2 aprile.17 La Corte per il Commercio Internazionale degli Stati Uniti ha ritenuto che il Presidente avesse oltrepassato la sua autorità.37 Questa notizia ha generato una reazione positiva nelle borse europee, con gli investitori che hanno accolto con favore la potenziale rimozione del “martello tariffario”.4 Hvg.hu ha osservato che “le borse europee si sono rafforzate… dopo che il tribunale ha silurato i dazi di Trump” 4, e Index.hu ha riportato che “la guerra tariffaria di Trump ha urtato contro un muro, l’intera borsa ha tirato un sospiro di sollievo”.38 Tuttavia, come notato in precedenza, il fiorino si è indebolito nonostante ciò.4 Già il 28 maggio, Portfolio.hu aveva evidenziato che, secondo la Federal Reserve, i dazi di Trump comportavano rischi inflazionistici e aumentavano l’incertezza per le prospettive economiche statunitensi.40 Trump aveva anche minacciato dazi del 50% sulle merci dell’UE a partire dal 1° giugno.17
La sentenza del tribunale statunitense contro i dazi di Trump 17 ha fornito un sollievo immediato ai mercati globali, inclusa l’Europa 4, grazie alla riduzione dei timori di una guerra commerciale più ampia. Per un’economia orientata all’esportazione come l’Ungheria, fortemente integrata nelle catene di approvvigionamento europee (specialmente tedesche), questo dovrebbe essere positivo. Tuttavia, la debolezza del fiorino suggerisce che le questioni interne sono preponderanti. Inoltre, la posizione generale di Trump sui dazi 17 e la possibilità di un appello 37 indicano che l’incertezza commerciale non è svanita. Un consigliere di Trump ha anche avvertito che l’Ungheria potrebbe scivolare in una “posizione pericolosa” 4, possibilmente in relazione ad allineamenti geopolitici che influenzano il commercio. Ciò implica che, sebbene la minaccia tariffaria immediata derivante da questa specifica sentenza giudiziaria sia ridotta, il più ampio contesto di incertezza commerciale e pressioni geopolitiche che impattano l’Ungheria persiste.
B. Unione Europea: Questioni Relative ai Fondi UE e allo Stato di Diritto
Notizie del periodo 27-29 maggio evidenziano una continua pressione sull’Ungheria da parte dell’UE riguardo allo stato di diritto e al regresso democratico, che ha portato al congelamento di miliardi di fondi UE.3 Al 29 maggio, AP News riportava circa 18 miliardi di euro (20 miliardi di dollari) non disponibili per l’Ungheria a causa di queste violazioni.3 Questa mancanza di fondi è citata come una ragione parziale della stagnazione economica dell’Ungheria e della contrazione del PIL nel Q1 2025.1 Il 27 maggio, il Ministro ungherese per gli Affari Europei, Janos Boka, aveva affermato che era “estremamente difficile” negoziare con l’Ucraina sull’adesione all’UE a causa di presunte operazioni di intelligence di Kiev sul territorio ungherese.14 La NZZ (riportata da hvg.hu il 29 maggio) ha suggerito che, sebbene la pazienza si stia esaurendo, non c’è ancora una maggioranza per l'”opzione nucleare” contro l’Ungheria.4 Portfolio.hu il 29 maggio ha riferito che “il partner più importante dell’economia ungherese sta già facendo pressioni a Bruxelles” 41, il che potrebbe riferirsi alla Germania o a un altro alleato economico chiave che cerca soluzioni o intercede per l’Ungheria, o forse a un’entità ungherese stessa.
Il continuo blocco di ingenti fondi UE 3 a causa di preoccupazioni sullo stato di diritto rimane un vincolo critico per l’economia ungherese al 29 maggio. Ciò è esplicitamente collegato alla scarsa performance del PIL del paese nel Q1.1 Le tensioni diplomatiche con l’UE e quelle relative all’Ucraina persistono.4 Il titolo di Portfolio.hu su un “partner chiave che fa pressioni a Bruxelles” 41 suggerisce sforzi dietro le quinte per risolvere l’impasse, ma il problema principale persiste, limitando lo spazio fiscale, scoraggiando gli investimenti e contribuendo alla vulnerabilità del fiorino, indipendentemente dalle altre notizie quotidiane.
C. CPAC Ungheria: Sovranità Economica e Preoccupazioni Demografiche
Il CPAC Ungheria 2025 era in corso, con il Primo Ministro Viktor Orbán che ha tenuto un discorso programmatico il 29 maggio inneggiando al nazionalismo, alla sovranità e all'”Era dei Patrioti”.42 Matt Schlapp, presidente del CPAC, ha dichiarato (come riportato il 29 maggio) che Orbán comprende come il calo dei tassi di natalità potrebbe indicare un “inverno economico” e ha elogiato le politiche fiscali di Orbán per aver ridotto gli aborti.16 Ciò collega la politica demografica a preoccupazioni economiche a lungo termine. L’evento riunisce populisti, nazionalisti e conservatori americani ed europei, con l’Ungheria di Orbán vista come un “modello ispiratore”.16
Il discorso di Orbán al CPAC il 29 maggio 42 e i commenti associati 16 rafforzano l’attenzione del governo sulla sovranità nazionale (che ha implicazioni per le relazioni con l’UE e l’indipendenza della politica economica) e sulla politica demografica come strategia economica a lungo termine. Questa narrazione viene presentata mentre l’Ungheria affronta una stagnazione economica 1 e critiche sulle istituzioni democratiche.3 La preoccupazione per l'”inverno economico” 16 tenta di inquadrare le politiche pro-nataliste come cruciali per la futura sopravvivenza economica, giustificando potenzialmente la spesa corrente o le politiche sociali. L’evento CPAC funge da piattaforma per promuovere a livello internazionale il modello economico e sociale alternativo dell’Ungheria, presentando le sue politiche come soluzioni al declino occidentale, anche se tali politiche e i loro impatti interni sono contestati. Questa posizione ideologica può influenzare la percezione degli investitori e le relazioni internazionali.
VII. Contesto Socio-Economico
A. Mercato del Lavoro: Preoccupazioni per la “Fuga di Cervelli”
NPR (tramite KUNC & WUSF) ha riportato il 29 maggio che molti giovani ungheresi stanno cercando di lasciare il paese, spinti dal deterioramento delle istituzioni democratiche sotto Orbán.43 Si tratta di un cambiamento rispetto alle motivazioni precedenti, come una migliore istruzione o opportunità all’estero, verso una fuga dalla situazione politica.43 Questa potenziale “fuga di cervelli” di giovani qualificati e istruiti potrebbe avere conseguenze economiche negative a lungo termine, come una riduzione della forza lavoro, perdita di innovazione e minori entrate fiscali.43
Le notizie del 29 maggio sui giovani ungheresi che cercano di emigrare a causa di preoccupazioni politiche 43 evidenziano una significativa sfida socio-economica con implicazioni a lungo termine. Non si tratta solo di cercare opportunità, ma di un esplicito desiderio di andarsene a causa dell’ambiente interno.43 Tale “fuga di cervelli” eroderebbe il capitale umano dell’Ungheria, impattando l’innovazione, la produttività e il potenziale di crescita futuro, contraddicendo direttamente gli sforzi per costruire un’economia ad alto valore. Suggerisce anche una mancanza di fiducia nel futuro del paese tra un segmento demografico chiave, minando altri obiettivi economici del governo.
B. Benessere Sociale: Discussioni sull’Adeguatezza delle Pensioni
Bankmonitor.hu (riportato da hvg.hu il 29 maggio) ha analizzato che risparmiare 20.000 HUF al mese per la pensione è spesso insufficiente per una vecchiaia dignitosa.4 Ciò fornisce un contesto per il programma governativo di buoni pasto per i pensionati.
L’analisi di Bankmonitor.hu 4 pubblicata il 29 maggio sottolinea le reali preoccupazioni sull’adeguatezza dei risparmi pensionistici e delle pensioni in Ungheria. Ciò fornisce una logica socio-economica per le misure di sostegno del governo come i buoni pasto da 30.000 HUF.5 Tuttavia, come discusso in precedenza, il metodo di sostegno (buoni contro aumento delle pensioni) è un punto di dibattito riguardo all’efficienza e all’impatto economico.22 Il problema di fondo è la pressione finanziaria su una parte significativa della popolazione anziana. Il benessere sociale degli anziani è una questione urgente e, sebbene il governo stia agendo, le soluzioni scelte sono soggette a scrutinio economico e pratico.
VIII. Panoramica Conclusiva per il 29 Maggio 2025
La giornata del 29 maggio 2025 dipinge un quadro economico ungherese complesso e denso di tensioni. La preoccupante debolezza del fiorino, manifestatasi nonostante alcune notizie positive sul fronte del commercio internazionale come la sospensione dei dazi statunitensi, suggerisce che i fattori di rischio interni e la percezione degli investitori specifici per l’Ungheria abbiano un peso preponderante. Questi fattori includono probabilmente le persistenti incertezze legate ai fondi UE bloccati, le preoccupazioni sulla stabilità fiscale e le recenti performance macroeconomiche deludenti.
Il governo ungherese ha continuato la sua politica di intervento attivo, con l’annuncio di buoni pasto per i pensionati e le negoziazioni sui tetti ai margini di profitto per i farmaci. Se da un lato queste misure mirano a mitigare le pressioni inflazionistiche e a fornire sostegno sociale, dall’altro sollevano interrogativi sulla loro efficacia a lungo termine e sul potenziale impatto sulle dinamiche di mercato. La controversa riscossione coattiva ai danni della municipalità di Budapest ha ulteriormente evidenziato le tensioni finanziarie interne e le complesse relazioni tra governo centrale ed enti locali.
Settori chiave come l’automotive continuano a navigare una fase di transizione critica, con l’impatto della crisi globale che si fa sentire anche su impianti strategici come quello di Mercedes a Kecskemét, sebbene gli investimenti a lungo termine nell’elettromobilità rimangano una priorità. Crisi acute a livello locale, come l’inondazione della miniera di sale di Parajd, aggiungono ulteriori elementi di difficoltà economica e operativa.
Sul fronte internazionale, mentre la sospensione dei dazi USA ha offerto un temporaneo sollievo, le tensioni con l’Unione Europea rimangono una costante, con miliardi di euro di fondi ancora congelati, il che rappresenta un freno significativo alla ripresa economica. Il contesto socio-politico interno, con preoccupazioni per la “fuga di cervelli” e il dibattito sull’adeguatezza delle pensioni, si intreccia con le strategie economiche e le narrazioni politiche promosse anche in contesti internazionali come il CPAC Hungary.
In sintesi, il 29 maggio 2025 riflette le sfide di un’economia che cerca di bilanciare le opportunità esterne con significative vulnerabilità interne, dove le azioni governative tentano di affrontare le pressioni immediate ma contemporaneamente alimentano il dibattito sulla sostenibilità e l’efficacia della strategia economica complessiva.
FONTI
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- Súlyos csapást mértek Donald Trumpra, leállították a vámháborúját – Index.hu, accessed May 29, 2025, https://index.hu/gazdasag/2025/05/29/donald-trump-egyesult-allamok-vamtarifa-birosag-dontes-nemzetkozi-kereskedelem-gazdasagi-veszhelyzet-felszabaditas-napja/
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