Economia Ungherese: Analisi degli Sviluppi del 30 Maggio 2025

I. Sintesi

La giornata del 30 maggio 2025 ha offerto un quadro complesso e dinamico dell’economia ungherese, caratterizzato da importanti annunci di politica economica da parte del Primo Ministro Viktor Orbán, incentrati su tagli fiscali e stimoli alle imprese. Parallelamente, sono emerse notizie significative riguardanti la performance finanziaria della Banca Nazionale Ungherese (MNB) per il 2024, segnata da perdite considerevoli e controversie sulla sua contabilizzazione, e una sfida legale del settore bancario contro il congelamento governativo dei tassi sui mutui. Sul fronte macroeconomico, i dati più recenti hanno dipinto un quadro di stagnazione nel primo trimestre, inflazione in calo ma con pressioni sottostanti, e previsioni di crescita divergenti tra il governo e le istituzioni internazionali. Le tensioni con l’Unione Europea persistono, con nuove preoccupazioni relative allo stato di diritto e a proposte legislative che potrebbero ulteriormente inasprire i rapporti e l’accesso ai fondi UE. Notizie settoriali di rilievo includono l’annuncio di una manutenzione programmata del gasdotto TurkStream, cruciale per l’approvvigionamento energetico del paese, e le crescenti pressioni fiscali sulla città di Budapest, che evidenziano le tensioni finanziarie tra il governo centrale e le amministrazioni locali.

PODCAST IN ITALIANO

II. Politiche Economiche e Annunci Governativi Chiave

A. Discorso del PM Orbán alla Camera di Commercio: Tagli Fiscali, Stimolo alle Imprese e Alleanze Strategiche

Il 30 maggio 2025, il Primo Ministro Viktor Orbán ha tenuto un discorso programmatico presso la Camera di Commercio e Industria Ungherese (MKIK), in concomitanza con il rinnovo di un accordo di cooperazione strategica tra il governo e la Camera.1 In questa sede, ha ribadito l’impegno del suo governo verso una “politica economica nazionale” che privilegia i tagli fiscali rispetto a quella che ha definito la “politica degli aumenti fiscali” dell’opposizione.1

La filosofia economica del governo si basa sulla riduzione degli oneri per le imprese al fine di stimolare la creazione di posti di lavoro – menzionando un milione di persone in più che lavorano dal 2010 – salari più alti (salario medio triplicato, salario minimo quadruplicato), esportazioni più forti e un paese più forte.1 Dal 2010, il governo ha dimezzato i contributi dei dipendenti, l’imposta sul reddito delle persone fisiche e l’imposta sulle società.1 Tra i programmi di sostegno alle imprese, sono stati evidenziati la Széchenyi Card e il Programma Sándor Demján. Il budget di quest’ultimo è stato incrementato da HUF 48 miliardi a HUF 130 miliardi a causa dell’elevata domanda 1, con una specifica allocazione aggiuntiva di HUF 82 miliardi.2 Complessivamente, HUF 320 miliardi sono destinati al sostegno delle imprese.1 Tra i risultati conseguiti, Orbán ha citato l’introduzione dell’esenzione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche per i minori di 25 anni, la riduzione delle imposte sui contributi sociali, la semplificazione dell’avvio di imprese e la riforma della formazione professionale duale.1 Per il futuro, è stato confermato il più grande taglio fiscale mirato alle famiglie in Europa, un programma da HUF 4 trilioni, da attuare quest’anno.1

Il Primo Ministro ha anche lanciato un avvertimento sull’impatto economico della potenziale adesione dell’Ucraina all’UE, affermando che ciò è già costato all’economia ungherese oltre €20 miliardi in tre anni di guerra.1

L’insistenza di Orbán su un modello economico basato sulla “performance” e sui continui tagli fiscali, anche in un contesto di “tensioni globali” 1 e critiche da parte dell’UE, segnala la volontà di proseguire con determinazione una filosofia economica di lunga data. L’enfasi sul “lavoro, non sul welfare” e la costante riduzione delle imposte suggeriscono una traiettoria politica coerente, mirata a incentivare l’attività imprenditoriale e l’occupazione a livello nazionale. Questa strategia, tuttavia, potrebbe comportare un aumento dei disavanzi fiscali o una pressione sui servizi sociali qualora le entrate non fossero sufficienti, e potenzialmente acuire le disuguaglianze se i benefici della crescita non venissero ampiamente distribuiti.

Il netto contrasto delineato tra la “politica economica nazionale” del governo, basata sui tagli fiscali, e la presunta agenda di “aumento delle tasse” dell’opposizione 1, unito agli avvertimenti sulle richieste di Bruxelles 2, appare come un esercizio strategico di costruzione narrativa. Tale approccio inquadra la politica economica come un terreno di scontro per la sovranità nazionale e il benessere degli elettori in vista delle elezioni del 2026, e potrebbe essere una tattica per rafforzare la posizione negoziale del governo con l’UE su questioni fiscali e finanziamenti.

La quantificazione specifica di €20 miliardi di perdite economiche dovute alla guerra in Ucraina e l’avvertimento contro l’adesione dell’Ucraina all’UE 1 collegano direttamente gli eventi geopolitici al benessere economico nazionale. Questa narrazione serve a giustificare le politiche interne e potenzialmente a raccogliere sostegno contro quelle che vengono percepite come minacce esterne alla stabilità economica dell’Ungheria, potendo essere utilizzata per deviare le critiche sulla performance economica interna.

B. Critica del Ministro Nagy alla Politica Economica UE e Visione per la Sovranità Economica Ungherese

Il Ministro dell’Economia Nazionale, Márton Nagy, intervenendo alla conferenza CPAC Hungary il 30 maggio 2025, ha criticato aspramente la politica economica dell’Unione Europea, affermando che non sta andando nella giusta direzione e che ha “distrutto” la competitività europea attraverso passi errati.5 Ha evidenziato un significativo divario di finanziamento nell’UE (necessari EUR 700-800 miliardi per lo sviluppo economico) e ha lamentato la “sepoltura” di industrie chiave dell’UE come quella automobilistica e meccanica.5 A ciò ha contrapposto il percorso “di successo” dell’Ungheria, basato su un’economia fondata sul lavoro, una società basata sulla famiglia e l’ascolto degli imprenditori.5 Sebbene alcune fonti 7 riportino commenti simili su un nuovo ordine economico globale e sulla neutralità economica dell’Ungheria datati 8 ottobre 2024, i temi sono coerenti con la sua posizione del 30 maggio 2025.

La forte critica del Ministro Nagy alla politica UE, in particolare per quanto riguarda il settore automobilistico – un’industria cruciale per l’Ungheria – suggerisce un tentativo di posizionare il paese come difensore dei tradizionali punti di forza industriali europei contro quelle che percepisce come dannose agende verdi o geopolitiche dell’UE.7 Data la significativa dipendenza dell’Ungheria dalla produzione automobilistica, questa critica riflette probabilmente le preoccupazioni per l’impatto delle politiche di transizione verde dell’UE e del protezionismo commerciale sul proprio modello economico.

L’enfasi di Nagy sulla “neutralità economica” dell’Ungheria e sul suo ruolo di “punto d’incontro” per capitali e tecnologie orientali e occidentali 7, coerente con la posizione pro-business e non ideologica espressa anche da Orbán 1, è una chiara articolazione della sua strategia per gli investimenti diretti esteri (IDE). Questa mira a sfruttare la sua posizione geopolitica per attrarre investimenti da fonti diversificate, inclusa la Cina, nonostante le potenziali preoccupazioni dell’UE e degli Stati Uniti. In un mondo di crescenti blocchi geopolitici, l’Ungheria tenta di ritagliarsi una nicchia come terreno neutrale per gli investimenti.

C. Dettagli del Rinnovato Accordo Strategico con la Camera di Commercio e Industria Ungherese (MKIK)

Il 30 maggio 2025, il governo e la MKIK hanno rinnovato il loro accordo di cooperazione strategica.1 L’obiettivo comune è quello di portare l’economia ungherese su un “percorso più forte, più duraturo, più produttivo”.8 L’accordo delinea obiettivi economici fino al 2030 e si concentra su tre aree principali: una tassazione più semplice e meno amministrazione; lo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza; e la politica di sostegno e l’accesso ai finanziamenti.8 Il Primo Ministro Orbán ha indicato che il governo è pronto a concordare sulla semplificazione fiscale, la riduzione delle tasse e la riduzione della burocrazia entro il 1° luglio, come richiesto dalla nuova leadership della Camera.9

Il rinnovo dell’accordo strategico con la MKIK, con punti specifici e attuabili come la semplificazione fiscale e la riduzione della burocrazia entro una scadenza definita 8, istituzionalizza l’influenza della comunità imprenditoriale, in particolare delle PMI, sulla politica governativa. Sebbene presentata come una partnership per la forza economica nazionale, significa anche che le politiche saranno probabilmente fortemente orientate a beneficio delle imprese, trascurando potenzialmente altre preoccupazioni sociali. Questa stretta relazione, se non gestita in modo trasparente, potrebbe favorire il clientelismo, una preoccupazione sollevata in relazione alla corruzione.10

Nonostante l’accordo menzioni lo sviluppo di un'”economia basata sulla conoscenza” 8, i punti attuabili immediati sottolineati da Orbán (tagli fiscali, riduzione della burocrazia 9) sono più allineati con le tradizionali misure pro-business. Ciò suggerisce una potenziale tensione tra obiettivi strategici a lungo termine e l’attuazione delle politiche a breve-medio termine. La transizione verso un’economia basata sulla conoscenza dipenderà da investimenti sostenuti nell’istruzione e nella R&S, che potrebbero essere deprioritizzati se le pressioni fiscali a breve termine o le richieste delle imprese dovessero dominare.

III. Banca Centrale, Settore Bancario e Stabilità Finanziaria

A. Performance Finanziaria 2024 della Banca Nazionale Ungherese (MNB): Perdite Segnalate e Controversie Fiscali

La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha comunicato una perdita significativa di quasi HUF 788,7 miliardi (circa HUF 800 miliardi) per l’anno fiscale 2024, secondo il suo rapporto annuale pubblicato il 30 maggio 2025.11 Nonostante questa perdita, la posizione patrimoniale della MNB sarebbe leggermente migliorata grazie a plusvalenze non realizzate sui tassi di cambio derivanti dall’indebolimento del Fiorino a fine anno, sebbene il suo patrimonio netto complessivo rimanga negativo per quasi HUF 1700 miliardi.11 Il portale HVG.hu ha riportato il 30 maggio 2025 che un “artificio contabile sul debito pubblico” – specificamente il riacquisto da parte del governo di titoli di stato dalla MNB al valore nominale anziché a quello di mercato per migliorare le cifre del debito pubblico di fine anno – avrebbe contribuito per HUF 330 miliardi alle perdite della MNB.12 In precedenza, il bilancio statale doveva coprire le perdite della MNB, ma una modifica della legge sulla banca centrale ha rimosso tale obbligo, consentendo alla MNB di operare con un patrimonio netto negativo.12

La considerevole perdita, aggravata dalle accuse di manovre contabili a beneficio della presentazione fiscale del governo a scapito della MNB 12, solleva seri interrogativi sulla stabilità finanziaria e sull’indipendenza operativa della banca centrale. Operare con un significativo patrimonio netto negativo 11 potrebbe erodere la fiducia del mercato e limitare la capacità della MNB di condurre efficacemente la politica monetaria a lungo termine, nonostante le attuali disposizioni legali consentano un patrimonio netto negativo. La modifica legislativa che permette alla MNB di operare in tali condizioni 12 potrebbe essere una soluzione pragmatica a breve termine, ma potrebbe segnalare un indebolimento della disciplina fiscale e dell’autonomia della banca centrale, portando potenzialmente a premi di rischio più elevati per gli asset ungheresi.

Sebbene la legge non imponga più una ricapitalizzazione della MNB a carico del bilancio 12, una banca centrale persistentemente in perdita e con un patrimonio netto profondamente negativo potrebbe alla fine necessitare di una qualche forma di sostegno o intervento governativo per mantenere la sua capacità operativa e credibilità. Ciò rappresenta una potenziale passività contingente per lo Stato, collegandosi anche alla più ampia questione della corruzione e dell’uso inefficiente dei fondi pubblici.10

B. Il Settore Bancario Intraprende un’Azione Legale contro il Congelamento dei Tassi sui Mutui

Il 30 maggio 2025, è stato reso noto che alcune delle maggiori banche ungheresi, tra cui OTP Bank, Erste Bank, K&H Bank e Raiffeisen, si sono rivolte alla Corte Costituzionale per chiedere l’abrogazione del congelamento dei tassi di interesse governativo sui mutui al dettaglio.14 Il blocco, che limita i tassi al 2,02% sui mutui a tasso variabile, è stato introdotto nel 2021 ed è stato prorogato più volte, con scadenza attuale fissata per la fine di giugno 2025.14 L’Associazione Bancaria Ungherese ha dichiarato che il congelamento è preoccupante dal punto di vista economico, legale ed etico, soprattutto perché le banche avevano avvertito i clienti dei rischi legati ai tassi variabili.14 Le banche sostengono che le proroghe sono continuate nonostante la fine della pandemia, il calo dell’inflazione e i tagli dei tassi da parte della banca centrale.14 La MNB, il 29 maggio, ha affermato che la redditività delle banche ungheresi rimane “eccezionale per gli standard internazionali”, nonostante un calo rispetto ai livelli massimi.14

Il ricorso delle banche alla Corte Costituzionale segna una significativa escalation nel conflitto tra le politiche interventiste del governo 14 e il desiderio del settore bancario di aderire agli accordi contrattuali e a una determinazione dei prezzi basata sul mercato. Una sentenza contraria al governo potrebbe limitare la sua capacità di attuare misure simili in futuro, mentre una sentenza a favore del congelamento potrebbe ulteriormente scoraggiare gli investimenti nel settore bancario o portare a condizioni di prestito più restrittive.

Sebbene la MNB affermi che le banche sono altamente redditizie 14, interventi prolungati ed estesi come il blocco dei tassi possono erodere i margini di interesse e la redditività complessiva nel tempo. Ciò potrebbe, a sua volta, ridurre la loro capacità o volontà di erogare prestiti, ostacolando potenzialmente la ripresa economica, nonostante la valutazione della MNB di un’elevata capacità di prestito.17

C. Posizione di Politica Monetaria: la MNB Mantiene il Tasso di Base

Il Consiglio Monetario della MNB, nella sua riunione del 27 maggio 2025, ha deciso di lasciare invariato il tasso di base della banca centrale al 6,50%. Anche il tasso sui depositi overnight (O/N) e il tasso sui prestiti collateralizzati O/N sono rimasti invariati rispettivamente al 5,50% e al 7,50%.19 La MNB ha citato la necessità di un “approccio orientato alla stabilità” e di un “approccio attento e paziente” a causa dei rischi per l’ambiente inflazionistico e delle tensioni geopolitiche.19

La decisione di mantenere i tassi stabili, nonostante la stagnazione economica nel Q1 19 e le pressioni governative per la crescita, suggerisce che la MNB rimane molto preoccupata per le pressioni inflazionistiche sottostanti 19 e le vulnerabilità esterne (dazi globali, incertezza di mercato che influisce sul Fiorino 19). Ciò indica che il ciclo di allentamento potrebbe essere più lento o più protratto di quanto precedentemente previsto.

La MNB sta percorrendo un sentiero stretto. Da un lato, c’è una pressione interna per tassi più bassi al fine di stimolare la crescita.19 Dall’altro, tagli aggressivi dei tassi potrebbero indebolire il Fiorino e riaccendere l’inflazione, specialmente data la dipendenza dell’Ungheria dai finanziamenti esteri 22 e la situazione finanziaria della stessa MNB. L'”approccio attento e paziente” 19 è probabilmente finalizzato a rassicurare i mercati internazionali.

IV. Panoramica Macroeconomica e Prospettive

A. Ultimi Indicatori Economici (al o riportati il 30 maggio 2025)

Gli indicatori economici più recenti dipingono un quadro sfaccettato per l’economia ungherese. L’Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI) per aprile 2025 si è attestato al 7,3% su base annua, in calo rispetto all’8,2% del mese precedente.23 L’inflazione armonizzata (IPCA) di aprile 2025 è stata del 4,2% su base annua, con un’inflazione di fondo al 5,0%.19 Sebbene in calo, la MNB ha osservato che la revisione dei prezzi nei beni commerciabili e nei servizi di mercato è stata superiore alle medie storiche in aprile.19

Il Prodotto Interno Lordo (PIL) nel primo trimestre del 2025 ha mostrato una stagnazione, con una crescita su base annua non destagionalizzata dello 0,0%; i dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario indicano un calo dello 0,4% su base annua e dello 0,2% su base trimestrale.19 L’industria e le costruzioni hanno frenato la performance, mentre i servizi hanno avuto un effetto positivo.19 Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,4% all’inizio del 2025 22, con la Commissione Europea che prevede un 4,4% per l’intero anno.24 La bilancia delle partite correnti ha registrato un notevole surplus di €1050 milioni a marzo 2025.19 Tuttavia, dati demografici pubblicati il 29 maggio sono stati definiti “terribili”, con un forte calo di nascite e matrimoni in aprile.18 L’attività di investimento è diminuita del 12,1% nel primo trimestre del 2025.20

I segnali divergenti sull’inflazione pongono un dilemma politico. Mentre l’IPCA e il PPI principali stanno moderando 19, la preoccupazione della MNB per la revisione dei prezzi superiore alla media nei servizi e nei beni commerciabili 19 suggerisce la persistenza di pressioni inflazionistiche sottostanti. Ciò complica la politica monetaria, poiché un allentamento troppo rapido potrebbe riaccendere l’inflazione, mentre il mantenimento di tassi elevati potrebbe ulteriormente frenare una crescita già stagnante.19

La crescita nulla del PIL su base annua non destagionalizzata nel Q1 19 solleva dubbi sugli ambiziosi obiettivi di crescita per l’intero anno. La previsione di crescita del governo del 2,5% per il 2025 25 e quella di Ainvest del 2,7% 22 appaiono ottimistiche, allineandosi maggiormente con l’1,5% della BERS 26 o con il ancora più basso 0,8% della CE.20 Il raggiungimento di una crescita più elevata richiederebbe una significativa accelerazione nel periodo Q2-Q4.

B. Previsioni di Crescita Divergenti e Valutazione della Salute Fiscale

Le previsioni di crescita del PIL per il 2025 variano notevolmente: il governo prevede un 2,5% (rivisto al ribasso dal 3,4%) 25, Ainvest un 2,7% 22, la BERS l’1,5% (rivisto al ribasso di 0,5 punti percentuali) 26, la Commissione Europea lo 0,8% 20, la MNB (per Q2-Q4) l’1,9% su base annua 21, e il Ministero delle Finanze l’1,8% annuo.21

Per quanto riguarda il disavanzo fiscale, nel 2024 è stato stimato al 5,4% del PIL 22 o al 4,9%.19 L’obiettivo/previsione per il 2025 è del 4,5% (aspettativa degli analisti 22), del 3,7% (obiettivo del governo 22), o del 4,6% (previsione CE 24). Il disavanzo cumulato a marzo 2025 ha raggiunto il 61% dell’obiettivo annuale.22 Il debito pubblico rimane elevato al 74% del PIL 22, e la CE prevede un aumento al 74,1% o 74,5% nel 2025.24

La significativa disparità tra la previsione di crescita del governo (2,5%) e quelle di istituzioni internazionali come la CE (0,8%) e la BERS (1,5%) suggerisce un potenziale divario di credibilità. Questa divergenza può influenzare il sentiment degli investitori e le negoziazioni dell’Ungheria con gli organismi internazionali.

Il fatto che il disavanzo cumulato a marzo 2025 abbia già raggiunto il 61% dell’obiettivo annuale 22, unito agli avvertimenti sulla spesa politicamente motivata in vista delle elezioni del 2026 22, indica un alto rischio di slittamento fiscale. Ciò potrebbe compromettere gli obiettivi di riduzione del disavanzo e aumentare il debito pubblico, scatenando potenzialmente un esame più attento da parte dell’UE nell’ambito delle procedure per i disavanzi eccessivi.

C. Bilancia Estera e Valutazione della Valuta

La bilancia delle partite correnti ha mostrato un surplus di €1050 milioni a marzo 2025.19 Tuttavia, Ainvest prevede un disavanzo dell’1,4% del PIL per il 2025 a causa dell’aumento delle importazioni che supera le esportazioni con la ripresa della domanda interna 22, mentre la Commissione Europea prevede un surplus del 2,0% per il 2025.24 Le riserve valutarie si attestavano a USD 42 miliardi, coprendo 12 mesi di pagamenti del debito.22 William Blair mantiene una posizione “overweight” sul Fiorino grazie a una valutazione interessante rispetto allo Zloty polacco e a un carry più elevato, ritenendo che la MNB sia più vicina al suo tasso terminale.27

Le previsioni contrastanti per la bilancia delle partite correnti del 2025 (disavanzo per Ainvest contro surplus per la CE) sottolineano la sensibilità della bilancia esterna alla ripresa della domanda interna e alle condizioni del commercio globale. Una ripresa interna più forte del previsto potrebbe effettivamente ampliare il disavanzo commerciale se la crescita delle importazioni fosse robusta.

La visione positiva di William Blair sul Fiorino 27 si basa su un carry interessante e sulla MNB che si avvicina al suo tasso terminale. Tuttavia, ciò è sensibile ai cambiamenti nel sentiment di rischio globale 19 e al mantenimento da parte della MNB di una credibile posizione anti-inflazionistica. Qualsiasi percezione di indebolimento dell’indipendenza della MNB o di prodigalità fiscale potrebbe rapidamente invertire il sentiment degli investitori.

Tabella: Principali Indicatori Economici Ungheresi – 30 Maggio 2025

IndicatoreDato/Previsione (Fonte)Periodo di Riferimento
Crescita PIL (a/a, non destag.)0,0% (MNB) 19Q1 2025
Crescita PIL (a/a, destag. & cal.)−0,4% (MNB) 19Q1 2025
Previsione Crescita PIL 20252,5% (Governo) 25; 2,7% (Ainvest) 22; 1,5% (BERS) 26; 0,8% (Commissione Europea) 20; 1,9% a/a (MNB, Q2-Q4) 21; 1,8% annuo (Min. Finanze) 212025
Inflazione IPCA (a/a)4,2% (MNB) 19Aprile 2025
Inflazione Core IPCA (a/a)5,0% (MNB) 19Aprile 2025
Previsione Inflazione IPCA 20254,1% (Commissione Europea) 242025
Tasso di Disoccupazione4,4% (Ainvest) 22; 4,4% (Commissione Europea, previsione 2025) 24Inizio 2025 / 2025
Indice Prezzi Produzione (PPI) (a/a)7,3% (KSH) 23Aprile 2025
Tasso di Base MNB6,50% (MNB) 19Dal 27 Maggio 2025
Disavanzo Fiscale (% PIL)5,4% (Ainvest, stima 2024) 22; 4,9% (MNB/CE, 2024) 19; Target 2025: 3,7% (Governo) 22; Prev. 2025: 4,5% (Analisti) 22, 4,6% (CE) 242024 / 2025
Debito Pubblico (% PIL)74% (Ainvest, 2025) 22; Prev. 2025: 74,1%−74,5% (CE) 242025
Saldo Partite CorrentiSurplus €1050 milioni (MNB) 19Marzo 2025
Previsione Saldo Partite Correnti (% PIL)Deficit 1,4% (Ainvest) 22; Surplus 2,0% (CE) 242025

V. Ungheria, UE e Contesto Economico Globale

A. Sviluppi nelle Relazioni con l’UE: Finanziamenti, Stato di Diritto e Preoccupazioni per Nuove Leggi

Le tensioni tra l’Ungheria e l’Unione Europea rimangono elevate. Oltre €20 miliardi di fondi UE risultano ancora congelati a causa di preoccupazioni relative allo stato di diritto.10 Il 23 maggio, 26 eurodeputati appartenenti a cinque gruppi parlamentari hanno chiesto il congelamento di tutti i fondi UE destinati all’Ungheria, citando una serie di “allarmanti passi indietro” sullo stato di diritto.29 La Commissione Europea sta esaminando tale richiesta.29 Inoltre, la Commissione (il 24 maggio) ha esortato l’Ungheria a ritirare un progetto di legge sulla “trasparenza nella vita pubblica” (soprannominato “legge in stile russo”), esprimendo serie preoccupazioni che violi i principi e la legislazione dell’UE, potendo limitare e penalizzare le organizzazioni che ricevono finanziamenti esteri.28 Questo disegno di legge è visto come una minaccia per i media indipendenti e le ONG.30 Il Primo Ministro Orbán ha dichiarato che il suo governo non è “l’ufficio esecutivo di Bruxelles” e resisterà alle pressioni dell’UE per aumenti fiscali e un’eccessiva regolamentazione.1

La richiesta degli eurodeputati di congelare tutti i fondi 29 e la forte presa di posizione della CE contro la nuova legge sulla “trasparenza” 28 indicano un’escalation, non una de-escalation, della disputa sullo stato di diritto. Questo stallo ha conseguenze economiche dirette, privando l’Ungheria di significativi fondi per lo sviluppo 10, con un impatto sugli investimenti pubblici e sulla crescita, e potenzialmente scoraggiando gli investitori stranieri diffidenti nei confronti dell’instabilità normativa e politica. La posizione di sfida di Orbán 1 non lascia presagire una rapida risoluzione.

Il proposto disegno di legge sulla “trasparenza nella vita pubblica” 28, presentato come strumento per proteggere la sovranità nazionale, è percepito dalla critica e dalla CE come un mezzo per soffocare il dissenso, i media indipendenti e la società civile limitando i finanziamenti esteri. Ciò presenta parallelismi con misure adottate in altri paesi a tendenza autocratica e si scontra direttamente con i valori dell’UE, complicando ulteriormente le relazioni e potendo influenzare aree che vanno oltre i semplici finanziamenti, come la percezione da parte degli investitori della qualità della governance.

B. Navigare le Difficoltà Globali: Tensioni Commerciali e Sicurezza Energetica

L’Ungheria, in quanto economia aperta e orientata all’esportazione, è esposta ai mutamenti economici globali.36 Tra questi figurano la recrudescenza delle guerre commerciali (che rallentano la crescita globale), le dispute tariffarie UE-USA e i cambiamenti nella politica energetica dell’UE (che aumentano i costi pur riducendo la dipendenza dalla Russia).36 Notizie del 30 maggio dal portale ungherese Portfolio.hu menzionavano una potenziale cooperazione USA-Cina in un’area critica nel mezzo delle guerre commerciali 37 e la possibilità che gli USA stiano considerando sanzioni finanziarie contro la Cina 38, evidenziando il volatile contesto commerciale globale. La MNB ha osservato che l’aumento globale dei dazi potrebbe portare a una performance contenuta delle esportazioni.19

La concomitanza di tensioni commerciali globali (USA-Cina, UE-USA, potenziali nuovi dazi 19) rappresenta una minaccia significativa per l’economia ungherese dipendente dalle esportazioni, in particolare per il suo grande settore automobilistico, profondamente integrato nelle catene di approvvigionamento globali, specialmente tedesche.26 Qualsiasi rallentamento del commercio globale o dazi specifici sulle principali esportazioni ungheresi potrebbero avere un grave impatto sulla crescita del PIL e sull’occupazione.

Mentre l’UE mira a ridurre la dipendenza energetica russa, l’Ungheria continua a fare affidamento in modo significativo sul gas russo tramite il TurkStream.40 Ciò crea una divergenza rispetto alla più ampia politica dell’UE ed espone l’Ungheria ai rischi associati all’approvvigionamento russo (come la prossima manutenzione 40), ma potenzialmente fornisce anche energia più economica, che il governo potrebbe vedere come un vantaggio competitivo o una necessità. Questa divergenza potrebbe essere fonte di attrito con l’UE, ma riflette anche l’approccio pragmatico (o politicamente motivato) dell’Ungheria per assicurarsi forniture energetiche.

VI. Sviluppi Settoriali e Aziendali Significativi

A. Settore Energetico: Annuncio Manutenzione Gasdotto TurkStream

Il 30 maggio 2025, Gazprom ha annunciato che il gasdotto TurkStream, l’unico che attualmente trasporta gas naturale russo in Ungheria, sarà fermato per diversi giorni per manutenzione a partire dal 10 giugno 2025.40 Telex.hu ha riportato che la chiusura programmata durerà 4 giorni.43 Nei primi cinque mesi dell’anno, attraverso il TurkStream sono arrivati 7,08 miliardi di metri cubi di gas russo, 500 milioni in più rispetto all’anno precedente.40 L’Ungheria è un importante importatore tramite TurkStream.41

La temporanea chiusura del TurkStream, principale via di importazione del gas russo per l’Ungheria, metterà alla prova i livelli di stoccaggio del gas del paese e la sua capacità di assicurarsi forniture alternative o di gestire la domanda durante il periodo di manutenzione. Sebbene probabilmente di routine, qualsiasi estensione o problema imprevisto potrebbe portare a volatilità dei prezzi a breve termine o a preoccupazioni per l’approvvigionamento, sottolineando i rischi associati a una forte dipendenza da un singolo fornitore e infrastruttura.

Questa manutenzione programmata, seppur temporanea, riaccenderà probabilmente le discussioni in Ungheria e nell’UE sull’imperativo strategico di diversificare le fonti e le rotte energetiche, in contrasto con i continui e forti legami energetici dell’Ungheria con la Russia.

B. Mercato Sanitario: Incertezza sulle Operazioni di Mediq Direkt Kft.

Il 30 maggio 2025, Telex.hu ha riportato informazioni contrastanti riguardanti Mediq Direkt Kft., un importante distributore di medicazioni per pazienti con gravi ulcere alle gambe e prodotti per la stomaterapia. Inizialmente, Népszava aveva riferito che l’azienda si stava ritirando dal mercato ungherese. Tuttavia, la Cassa Nazionale di Assicurazione Sanitaria (NEAK) ha successivamente contattato l’azienda e ha dichiarato che Mediq Direkt Kft. era perplessa dalla notizia, con la NEAK che ha definito la notizia del ritiro “fake news”.45

Le notizie contrastanti, anche se il ritiro venisse infine smentito, espongono la sensibilità e la potenziale fragilità all’interno delle catene di approvvigionamento sanitarie critiche. Tali voci possono causare notevole ansia tra i pazienti e gli operatori sanitari e sottolineano l’importanza di una comunicazione chiara e tempestiva da parte sia delle aziende che degli enti regolatori.

C. Finanze degli Enti Locali: Pressioni Fiscali sulla Città di Budapest

Il 30 maggio 2025, il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, ha annunciato che la città ha interrotto i pagamenti ad alcune società di proprietà comunale (Budapest Közművek, BKK, Budapest Dísz- és Közvilágítási) per garantirne la liquidità.20 Ciò è seguito al prelievo da parte della Tesoreria di Stato di HUF 10 miliardi dai conti della città a causa di una disputa sul contributo di solidarietà che il Comune è tenuto a versare al bilancio centrale.46 Karácsony ha definito “illegittimo” il prelievo della Tesoreria, poiché la città aveva richiesto una tutela giudiziaria immediata.46 Funzionari governativi, incluso il Ministro dell’Economia Nazionale Márton Nagy, hanno difeso l’azione della Tesoreria come legale, affermando che tutti devono pagare la tassa di solidarietà.46 Botond Sára, un funzionario governativo, ha definito il bilancio di Budapest “illegale e insostenibile”.46

La disputa sulla tassa di solidarietà e il prelievo di fondi da parte della Tesoreria, che ha portato Budapest a interrompere i pagamenti a società chiave di servizi pubblici e trasporti, è una chiara manifestazione di gravi tensioni finanziarie tra la capitale guidata dall’opposizione e il governo centrale. Ciò rischia di interrompere servizi pubblici essenziali ed evidenzia la politicizzazione del finanziamento municipale.

Questo incidente a Budapest potrebbe essere indicativo di sfide più ampie affrontate dai comuni guidati dall’opposizione in Ungheria per quanto riguarda l’autonomia finanziaria e il loro rapporto con il governo centrale. Se il governo centrale può facilmente accedere e prelevare fondi dai conti comunali sulla base di contributi contestati, ciò limita significativamente la capacità degli enti locali di gestire le proprie finanze e pianificare in modo indipendente, con possibili ripercussioni sulle decisioni di investimento e sull’erogazione dei servizi a livello locale in tutto il paese.48

VII. Osservazioni Conclusive

La giornata del 30 maggio 2025 ha delineato un’economia ungherese che si muove su più fronti critici. Da un lato, il governo mostra un impegno incrollabile verso il suo specifico modello economico nazionale, basato su tagli fiscali e sostegno alle imprese, nonostante le pressioni interne ed esterne. Dall’altro, emergono sfide fiscali e operative per la Banca Nazionale Ungherese, la cui indipendenza e salute finanziaria sono oggetto di dibattito. Il rapporto conflittuale con il settore bancario sugli interventi di mercato, come il congelamento dei tassi sui mutui, aggiunge un ulteriore elemento di tensione.

Il quadro macroeconomico rimane precario, con segnali contrastanti sull’inflazione e sulla crescita, e previsioni che divergono significativamente, riflettendo un alto grado di incertezza. Le persistenti ed crescenti tensioni con l’Unione Europea sullo stato di diritto e sulle nuove normative continuano a proiettare un’ombra sull’accesso ai fondi UE e sulla percezione internazionale del paese.

Infine, gli impatti tangibili di queste questioni più ampie si manifestano in settori specifici, come l’energia con la dipendenza dal TurkStream, e nella governance locale, come dimostrano le difficoltà finanziarie della città di Budapest. Complessivamente, l’economia ungherese naviga in una complessa rete di scelte politiche interne, pressioni internazionali e vulnerabilità intrinseche, che richiederanno un’attenta gestione per garantire stabilità e prosperità future.

FONTI

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  2. Our Economy Must Be Managed in Accordance with Our Interests, Says Prime Minister, accessed May 30, 2025, https://hungarytoday.hu/our-economy-must-be-managed-in-accordance-with-our-interests-says-prime-minister/
  3. Orbán Viktor: A brüsszeli tervek gazdaságilag lenulláznák Magyarországot – ORIGO, accessed May 30, 2025, https://www.origo.hu/itthon/2025/05/orban-viktor-brusszel-gazdasag-lenullaznak-magyarorszag
  4. Viktor Orbán: An Additional 82 Billion Forints Will Be … – Ground News, accessed May 30, 2025, https://ground.news/article/viktor-orban-revealed-the-basis-of-a-strong-economy
  5. Nagy Márton: Nem jó felé halad az Európai Unió gazdaságpolitikája – ORIGO, accessed May 30, 2025, https://www.origo.hu/nagyvilag/2025/05/cpac-hungary-nagy-marton
  6. Márton Nagy: We Can Slowly Bury the Automotive and Mechanical …, accessed May 30, 2025, https://ground.news/article/marton-nagy-we-can-slowly-bury-the-automotive-and-mechanical-industries
  7. Nagy: A new economic order is taking shape in the … – About Hungary, accessed May 30, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/nagy-a-new-economic-order-is-taking-shape-in-the-world
  8. Bejelentette a kamara és a kormány, hogy milyen változásokat terveznek a kkv-knál – Világgazdaság, accessed May 30, 2025, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/05/strategiai-megallapodas-kormany-iparkamara
  9. Address by Prime Minister Viktor Orbán at the Hungarian Chamber …, accessed May 30, 2025, https://miniszterelnok.hu/en/address-by-prime-minister-viktor-orban-at-the-hungarian-chamber-of-commerce-and-industrys-opening-event-of-2025/
  10. Hungary: Economic Mirage – The Globalist, accessed May 30, 2025, https://www.theglobalist.com/hungary-economy-viktor-orban-european-union/
  11. Csökkentek a kamatok, de újabb tetemes veszteség az MNB-nél – Portfolio.hu, accessed May 30, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250530/csokkentek-a-kamatok-de-ujabb-tetemes-veszteseg-az-mnb-nel-764945
  12. A kormány államadósság-trükkje tovább növelte az MNB brutális veszteségét | hvg.hu, accessed May 30, 2025, https://hvg.hu/gazdasag/20250530_A-kormany-allamadossag-trukkje-tovabb-novelte-az-MNB-brutalis-veszteseget
  13. The State Audit Office found huge asset losses and other serious problems at the Hungarian National Bank’s foundation, according to a leaked draft report – Direkt36, accessed May 30, 2025, https://www.direkt36.hu/en/hatalmas-vagyonvesztest-es-mas-sulyos-problemakat-talalt-az-asz-matolcsyek-alapitvanyanal-a-kiszivargott-jelentestervezet-szerint/
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  16. Max Planck Society sees flood of US job applicants amid Trump swoop on universities, accessed May 30, 2025, https://www.globalbankingandfinance.com/UK-USA-TRUMP-SCIENCE-EUROPE-7cceeb5a-6aa5-4fc0-80bb-4cf4887c396c
  17. Hungarian banking system features strong shock resilience and high lending capacities, accessed May 30, 2025, https://www.mnb.hu/en/pressroom/press-releases/press-releases-2025/hungarian-banking-system-features-strong-shock-resilience-and-high-lending-capacities
  18. Latest news – Portfolio.hu, accessed May 30, 2025, https://www.portfolio.hu/en/latest-news?page=2202
  19. Press release on the Monetary Council meeting of 27 May 2025 | MNB.hu, accessed May 30, 2025, https://www.mnb.hu/en/monetary-policy/the-monetary-council/press-releases/2025/press-release-on-the-monetary-council-meeting-of-27-may-2025
  20. Budapest Business Journal: BBJ, accessed May 30, 2025, https://bbj.hu/
  21. Hungary’s Economic Crossroads: Navigating Stagnation and Uncertainty in Q1 2025, accessed May 30, 2025, https://www.ainvest.com/news/hungary-economic-crossroads-navigating-stagnation-uncertainty-q1-2025-2504/
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  34. Critics say new law in Hungary could further stifle the free press …, accessed May 30, 2025, https://www.mainepublic.org/2025-05-30/critics-say-new-law-in-hungary-could-further-stifle-the-free-press
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  37. Meghökkentő bejelentés a kereskedelmi háború közepén: kritikus területen indíthat együttműködést Trump Kínával – Portfolio.hu, accessed May 30, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250530/meghokkento-bejelentes-a-kereskedelmi-haboru-kozepen-kritikus-teruleten-indithat-egyuttmukodest-trump-kinaval-764821
  38. Pénzügyi szankciókat fontolgathat az USA Kína ellen – Portfolio.hu, accessed May 30, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250530/penzugyi-szankciokat-fontolgathat-az-usa-kina-ellen-764899
  39. YOUR DAILY EDGE: 30 May 2025, accessed May 30, 2025, https://www.edgeandodds.com/your-daily-edge-30-may-2025/
  40. Karbantartás miatt a Gazprom leállítja az egyetlen vezetéket, amin orosz gáz jön Magyarországra – Telex, accessed May 30, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/05/30/gazprom-torok-aramlat-gazvezetek
  41. TurkStream gas pipeline may slow down EU-Russia decoupling – World Energy News, accessed May 30, 2025, https://www.worldenergynews.com/news/turkstream-gas-pipeline-may-slow-down-russia-760905
  42. Szijjártó: Hungary to further strengthen relationship with Turkic states – Telex, accessed May 30, 2025, https://telex.hu/english/2025/05/21/szijjarto-hungary-to-strengthen-relationship-with-turkic-states
  43. Gazprom Shuts Down the only Pipeline Bringing Russian Gas to …, accessed May 30, 2025, https://ground.news/article/gazprom-disconnects-its-only-pipeline-supplying-russian-natural-gas-to-hungary
  44. TurkStream gas pipeline could slow EU, Russia decoupling, accessed May 30, 2025, https://www.gasprocessingnews.com/news/2025/05/turkstream-gas-pipeline-could-slow-eu-russia-decoupling/
  45. A NEAK szerint fake news a Népszava értesülése, miszerint kivonul Magyarországról egy nagy kötszerforgalmazó – Telex, accessed May 30, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/05/30/kivonul-magyarorszagrol-egy-nagy-kotszerforgalmazo-ez-tobb-ezer-embert-erinthet
  46. Budapest Halts Payments to Some City Firms After HUF 10 bln Withdrawn by Treasury, accessed May 30, 2025, https://bbj.hu/budapest/budapest-halts-payments-to-some-city-firms-after-huf-10-bln-withdrawn-by-treasury/
  47. ‘Unlawful’ Withdrawal of HUF 10 Billion from Budapest Accounts by Treasury, Reports Mayor, accessed May 30, 2025, https://xpatloop.com/channels/2025/05/unlawful-withdrawal-of-huf-10-billion-from-budapest-accounts-by-treasury-reports-mayor.html
  48. Hungary: Nations in Transit 2024 Country Report | Freedom House, accessed May 30, 2025, https://freedomhouse.org/country/hungary/nations-transit/2024
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