I. Sintesi Esecutiva
La giornata economica del 15 aprile 2025 in Ungheria è stata caratterizzata da una serie di sviluppi significativi su più fronti. Si è osservato un notevole rafforzamento del Fiorino ungherese (HUF) sui mercati valutari, in concomitanza con importanti segnali politici da parte del nuovo Ministro delle Finanze e governatore entrante della Banca Nazionale Ungherese (MNB), Mihály Varga, riguardo alla gestione delle controverse fondazioni della banca centrale. Le ripercussioni della revisione al ribasso dell’outlook sovrano da parte di S&P Global Ratings e le persistenti tensioni commerciali globali, in particolare quelle legate ai dazi statunitensi, hanno continuato a dominare le discussioni. Sul fronte interno, l’adozione di un controverso emendamento costituzionale e notizie specifiche di settore hanno completato il quadro. La giornata ha evidenziato una complessa interazione tra aggiustamenti di politica monetaria anticipati, scrutinio fiscale, pressioni commerciali internazionali e azioni politiche interne che modellano il panorama economico ungherese.
II. Sviluppi su Valuta, Politica Monetaria e Gestione del Debito
A. Apprezzamento del Tasso di Cambio del Fiorino
Il 15 aprile 2025, diverse fonti di notizie ungheresi hanno riportato un marcato rafforzamento del Fiorino (HUF) rispetto alle principali valute internazionali, in particolare l’Euro (EUR) e il Dollaro statunitense (USD).1 Nello specifico, il tasso EUR/HUF si è rafforzato scendendo a quota 407,8 durante la giornata, un miglioramento significativo rispetto ai livelli vicini a 410 registrati il giorno precedente.5 Anche il tasso USD/HUF ha mostrato un rafforzamento, raggiungendo quota 360,1.5
Questo movimento al rialzo del Fiorino si è verificato in un contesto di discussioni sulla politica monetaria e fattori economici internazionali. Analisi precedenti, come quella di Erste Group, avevano notato una recente stabilizzazione del Fiorino legata a una comunicazione più restrittiva (“hawkish”) da parte della MNB e a un indebolimento del dollaro, pur segnalando rischi derivanti dai dazi statunitensi e dalle preoccupazioni fiscali.8 L’apprezzamento osservato il 15 aprile potrebbe essere interpretato come una reazione a breve termine a molteplici fattori emersi durante la giornata. Tra questi, vi sono i segnali potenzialmente più restrittivi provenienti dalla nuova leadership della MNB (Varga e il suo candidato vice-governatore Kurali), aggiustamenti tecnici del mercato dopo la recente volatilità, o specifici movimenti valutari internazionali, come le fluttuazioni del dollaro legate alle notizie sui dazi. Tuttavia, questo rafforzamento avviene su uno sfondo di fattori negativi persistenti, tra cui l’outlook negativo assegnato da S&P e l’incertezza legata alla guerra commerciale 9, suggerendo che la forza del Fiorino potrebbe essere fragile o influenzata da dinamiche di mercato più ampie, piuttosto che riflettere un cambiamento fondamentale basato esclusivamente sulle notizie domestiche del giorno.
B. Iniziativa del Ministro delle Finanze Varga sulle Fondazioni MNB
Un’altra notizia di rilievo del 15 aprile riguarda l’intenzione dichiarata dal Ministro delle Finanze (e governatore entrante della MNB) Mihály Varga di avviare discussioni con il governo riguardo alle controverse fondazioni per la gestione patrimoniale della MNB (le fondazioni Pallas Athéné).1 In particolare, Varga ha esplicitamente menzionato l’intenzione di avviare lo scioglimento di queste fondazioni.12
Questa mossa segue un periodo di intenso scrutinio pubblico e potenzialmente internazionale (definito “MNB-botrány” o scandalo MNB 12) relativo alle ingenti dotazioni delle fondazioni (circa 260 miliardi di HUF secondo una fonte 14), alle perdite sugli investimenti e alla percezione di una mancanza di trasparenza e di una deviazione dai compiti fondamentali di una banca centrale. Le dichiarazioni di Varga sottolineano un ritorno ai “compiti classici della banca centrale” e ai principi di “stabilità, indipendenza e trasparenza”.15 È stato inoltre riportato che il Primo Ministro ha designato Gulyás Gergely per condurre i negoziati con il governatore della MNB su questo tema.11
L’iniziativa di Varga segnala un potenziale cambiamento significativo nel perimetro operativo e nella governance della MNB sotto la sua guida. L’obiettivo sembra essere quello di ripristinare la credibilità a livello nazionale e internazionale (specialmente nei confronti dell’UE e della BCE) dopo le controversie legate al suo predecessore, György Matolcsy. Questa mossa si allinea anche alle pressioni per il consolidamento fiscale, poiché le perdite della MNB possono avere un impatto sul bilancio statale.14 Potrebbe inoltre essere interpretata come un tentativo di migliorare le relazioni con le istituzioni europee critiche nei confronti della governance ungherese.10
C. Audizione per la Nomina del Vice Governatore MNB
Il 15 aprile, la commissione economica parlamentare ha espresso parere favorevole alla nomina di Kurali Zoltán a Vice Governatore della MNB.4 Kurali, ex capo dell’Agenzia per la Gestione del Debito Pubblico (ÁKK), ha dichiarato che il suo obiettivo primario sarà quello di contrastare l’inflazione utilizzando gli strumenti di politica monetaria, come i tassi di interesse.4 Kurali sostituirà Patai Mihály, il cui mandato scade il 21 aprile.19
La nomina di un esperto di gestione del debito a una posizione di vertice della MNB, unita all’enfasi sulla lotta all’inflazione, suggerisce un potenziale orientamento verso una politica monetaria più restrittiva e un approccio coordinato tra politica monetaria e considerazioni fiscali/gestione del debito sotto la nuova leadership. Questa nomina, insieme a quella di Varga, rafforza il messaggio di un rinnovato focus sulla stabilità dei prezzi, allontanandosi potenzialmente dalle politiche talvolta non convenzionali del passato verso un approccio più ortodosso focalizzato sui mandati principali della banca centrale.
D. Annuncio di Nuove Emissioni di Titoli di Stato
L’Agenzia per la Gestione del Debito Pubblico (ÁKK) ha annunciato il 15 aprile l’emissione di nuove serie di popolari titoli di stato destinati al mercato retail: i Titoli di Stato Ungheresi Premium (PMÁP), i Titoli di Stato Ungheresi Bonus (BMÁP) e i Titoli di Stato Ungheresi a Tasso Fisso (FIXMÁP).4
Secondo quanto riportato 21, le nuove emissioni PMÁP includono la serie 2029/R1 con un premio dell’1% sull’inflazione e la serie 2031/R1 con un premio dell’1% per i primi tre anni e dell’1,5% per il quarto e quinto anno. Entrambe le serie avranno un tasso di interesse iniziale del 7,36%. Queste emissioni avvengono in un contesto di sforzi per finanziare il deficit di bilancio e gestire l’elevato debito pubblico 10, e seguono recenti aumenti dei tassi di interesse sui titoli governativi.24 I titoli retail rappresentano una fonte chiave di finanziamento per lo stato ungherese. La continua emissione di titoli indicizzati all’inflazione (PMÁP, BMÁP) e a tasso fisso riflette la strategia del governo di fare forte affidamento sul finanziamento retail domestico, navigando al contempo tra persistenti aspettative inflazionistiche e la gestione del rollover del debito. I termini specifici (premi, tassi iniziali) segnalano il costo di questo finanziamento nell’attuale contesto economico.
Tabella 1: Indicatori Monetari e del Debito Chiave (15 Aprile 2025)
Indicatore | Valore/Tasso Riportato | Fonte Snippet | Contesto/Variazione |
Tasso EUR/HUF | ~407,8 | 5 | Rafforzato da 410,45 (14 Apr) |
Tasso USD/HUF | ~360,1 | 5 | Rafforzato |
Nuovo PMÁP 2029/R1 Tasso Iniz. | 7,36% (premio 1%) | 21 | Nuova emissione |
Nuovo PMÁP 2031/R1 Tasso Iniz. | 7,36% (premio 1-1,5%) | 21 | Nuova emissione |
Tasso Base MNB (Riferimento) | 6,50% 8 | 8 | Contesto per movimenti di mercato |
Nota: Dettagli su PMÁP basati su 21, la cui verifica diretta tramite 21 non è stata possibile.
III. Clima Macroeconomico e Posizione Fiscale
A. Reazioni all’Outlook Negativo di S&P
Il 15 aprile è proseguita l’eco mediatica seguita alla revisione, avvenuta il giorno precedente, dell’outlook sul credito sovrano dell’Ungheria da parte di S&P Global Ratings, passato da stabile a negativo, pur confermando il rating ‘BBB-‘.9 Il governo ungherese, tramite il Ministero dell’Economia Nazionale (NGM), ha reagito il 15 aprile esprimendo fiducia in un’inversione di tendenza positiva nella seconda metà del 2025, citando indicatori come l’aumento dell’occupazione (vicina a 4,7 milioni), la ripresa dei consumi e un anno record per il turismo.9
Il governo ha ribadito i propri obiettivi di crescita: superiore al 3% nel secondo semestre 2025, 2,5% per l’intero anno 2025, con un’accelerazione a circa il 4% nel 2026.9 Queste previsioni contrastano nettamente con la stima più bassa di S&P per il 2025, pari all’1,5% 10, e anche con la previsione più cauta del 2-3% menzionata in precedenza da Gergely Gulyás.27 Le preoccupazioni sollevate da S&P, e discusse il 15 aprile, includono i rischi derivanti dalla guerra commerciale USA-Cina 10, l’elevato debito pubblico e deficit di bilancio, la potenziale spesa pre-elettorale in vista delle elezioni del 2026 10, la dipendenza dai fondi UE e preoccupazioni istituzionali legate al prolungato “stato di pericolo” e ai decreti emergenziali.10 Il Ministro delle Finanze Varga ha commentato la decisione il 15 aprile, riconoscendola ma inquadrandola nell’incertezza economica globale.12
La revisione dell’outlook da parte di S&P funge da significativa validazione esterna delle difficoltà economiche che l’Ungheria deve affrontare, in particolare per quanto riguarda la sostenibilità fiscale e le prospettive di crescita in un contesto di incertezza globale (specialmente guerre commerciali). La posizione pubblica ottimistica del governo contrasta fortemente con la valutazione dell’agenzia di rating e persino con le cifre interne al governo (Gulyás), evidenziando una potenziale discrepanza o uno sforzo di comunicazione politica. L’enfasi sui fondi UE sottolinea la loro importanza critica per l’equilibrio fiscale e gli investimenti.
B. Fondi UE e Contesto della Politica Fiscale
La questione dell’accesso ai fondi dell’Unione Europea è rimasta centrale nelle discussioni del 15 aprile, menzionata sia nel contesto del rapporto S&P 9 sia in notizie separate.28 L’Ungheria ha diritto a fondi significativi (Coesione, RRF, PAC per un totale potenziale superiore a 45 miliardi di euro 28), ma l’accesso rimane subordinato al rispetto di condizioni legate allo stato di diritto e ad altri criteri.10
Nelle discussioni relative a S&P, è stato menzionato l’obiettivo del governo di redigere un bilancio che miri a un saldo primario in pareggio, indicando la consapevolezza delle pressioni fiscali.9 L’elevato deficit di bilancio 10 e i livelli di debito 10 rendono i fondi UE cruciali per equilibrare il budget e finanziare gli investimenti, collegando direttamente la salute fiscale ai negoziati politici con Bruxelles. La natura condizionale dei fondi UE rimane quindi una vulnerabilità significativa e un punto di leva. Mentre il governo afferma il proprio diritto a tali fondi 9, i ritardi e la condizionalità politica creano una notevole incertezza fiscale, ostacolando potenzialmente gli investimenti e costringendo a scelte di bilancio difficili, nonostante gli obiettivi dichiarati di un bilancio primario in pareggio. Decisioni di politica interna, come l’emendamento costituzionale recentemente approvato 25, possono avere conseguenze fiscali dirette attraverso le relazioni con l’UE.
C. Contesto Inflazionistico e di Crescita
I dati sull’inflazione di marzo (4,7% su base annua, pubblicati l’8 aprile 25) hanno fornito lo sfondo immediato per le discussioni di politica monetaria del 15 aprile. Sebbene inferiore a febbraio, l’inflazione di fondo (“core”) è rimasta elevata.26 Le misure governative per combattere l’inflazione, come i tetti ai prezzi (“price caps” o “árrésstop”) e i congelamenti volontari, sono state citate nel contesto S&P come ancora in vigore 9, con un annuncio specifico sui tetti ai margini di profitto (“árrésstop”) da parte del Ministro Nagy Márton menzionato anche il 15 aprile.1
Inoltre, previsioni recenti di istituti indipendenti come Kopint-Tárki (pubblicate l’11 aprile 22) avevano previsto una crescita inferiore (1,7%) e un’inflazione media più alta (5,2%) per il 2025 rispetto agli obiettivi governativi, insieme a un tasso di cambio medio EUR/HUF di 410, evidenziando un pessimismo esterno preesistente alla revisione di S&P. Nonostante l’attenuazione dell’inflazione headline a marzo, le pressioni sui prezzi sottostanti e le previsioni più elevate degli analisti indipendenti suggeriscono che l’inflazione rimane una preoccupazione chiave che influenza la politica della MNB (come dimostra l’enfasi di Kurali 4) e potenzialmente impatta la crescita reale e il sentimento dei consumatori. Gli interventi governativi come i tetti ai prezzi continuano, ma la loro efficacia a lungo termine è discutibile.
Tabella 2: Indicatori Macro e Fiscali Chiave (Contesto per il 15 Aprile 2025)
Indicatore | Valore/Previsione | Fonte Snippet | Data/Periodo | Contesto |
Outlook S&P | Negativo | 9 | Rev. 14 Apr | Punto chiave discussione 15 Apr |
Rating S&P | BBB- | 10 | Aff. 14 Apr | Livello minimo investment grade |
Prev. PIL Gov. 2025 | 2,5% | 9 | 2025 | Obiettivo ottimistico |
Prev. PIL S&P 2025 | 1,5% | 10 | 2025 | Visione esterna contrastante |
Prev. PIL Gulyás 2025 | 2-3% | 27 | 2025 (Rapp. Feb) | Visione interna più cauta |
Inflazione (IPC YoY) | 4,7% | 25 | Marzo 2025 | Dato recente |
Inflazione Core (YoY) | 5,7% | 26 | Marzo 2025 | Mostra pressione sottostante |
Occupazione | Vicina a 4,7M | 9 | ~Apr 2025 | Citato come indicatore positivo |
Debito Pubblico (% PIL) | ~74% 22 | 22 | Contesto | Elevato, preoccupazione per S&P |
Accesso Fondi UE | Condizionato/Bloccato Parz. | 10 | In corso | Maggiore incertezza fiscale |
Nota: Dettagli su fondi UE basati su 28, la cui verifica diretta tramite 28 non è stata possibile.
IV. Commercio Internazionale e Fattori Economici Geopolitici
A. Dazi USA e Impatto della Guerra Commerciale
Il 15 aprile è stata dedicata notevole attenzione alla situazione dei dazi imposti dall’amministrazione statunitense (Trump) e al potenziale di una guerra commerciale più ampia.1 In particolare, si è discusso dell’impatto sul settore automobilistico, con i mercati europei e i titoli automobilistici che hanno reagito positivamente il 15 aprile ai suggerimenti di Trump su possibili esenzioni temporanee, sebbene l’incertezza sia rimasta elevata.32
Il contesto più ampio include la recente imposizione da parte di Trump di dazi generalizzati e tariffe specificamente elevate sulla Cina 34, creando volatilità sui mercati globali 36 e colpendo i partner commerciali. L’Ungheria, con la sua economia orientata all’export e fortemente dipendente dal settore automobilistico 23, è particolarmente vulnerabile a queste misure.10 La situazione dei dazi statunitensi rappresenta quindi un importante fattore di rischio esterno per l’economia ungherese, minacciando direttamente il suo settore chiave di esportazione (automotive) e potenzialmente frenando investimenti e crescita, come evidenziato anche da S&P.10 Le notizie del 15 aprile riflettono sia l’immediata sensibilità del mercato a qualsiasi segnale proveniente dall’amministrazione USA sia la vulnerabilità strategica sottostante del modello economico ungherese.
B. Pressioni Diplomatiche/Economiche Statunitensi
Il 15 aprile sono emerse notizie (Szabad Európa via HVG 13; Portfolio 4) secondo cui funzionari statunitensi avrebbero sollecitato il governo ungherese, in colloqui a porte chiuse, ad acquistare gas (LNG) e armamenti americani e ad allentare i legami con la Cina. Queste pressioni si allineano agli obiettivi geopolitici più ampi degli Stati Uniti per contrastare l’influenza energetica russa e gli investimenti cinesi in Europa 18, potenzialmente utilizzando la leva commerciale (dazi) come sfondo. L’Ungheria ha perseguito attivamente una politica di “Apertura a Est”, corteggiando investimenti russi e cinesi (Paks II, Belt and Road, impianto batterie CATL, Università Fudan 18).
Ciò suggerisce che gli Stati Uniti stiano sfruttando le attuali tensioni commerciali e le vulnerabilità economiche dell’Ungheria per spingere verso specifici risultati geopolitici e commerciali. Questo potrebbe creare scelte difficili per il governo Orbán, stretto tra i suoi consolidati partenariati orientali e la relazione con un alleato e mercato occidentale chiave. La tempistica, in mezzo alle dispute sui dazi, suggerisce un legame tra la politica commerciale e obiettivi geopolitici più ampi.
C. Cooperazione Economica Ungheria-Kirghizistan
Il 15 aprile si è tenuto un incontro tra il Ministro dell’Economia e del Commercio del Kirghizistan, Bakyt Sydykov, e l’Ambasciatore ungherese, Sandor Dorogi, volto ad approfondire la cooperazione economica bilaterale.40 I punti discussi includevano l’importanza della decisione ungherese di finanziare ulteriormente il Fondo di Sviluppo Ungherese-Kirghizo (con una cifra menzionata altrove come 34 milioni di dollari 40), il ruolo della commissione intergovernativa e la potenziale cooperazione nel settore agricolo (ricerca, gestione idrica, innovazione).40
Sebbene si tratti di uno sviluppo su scala minore rispetto alle principali questioni commerciali, questo incontro dimostra i continui sforzi dell’Ungheria per costruire partenariati economici al di fuori dell’UE, in linea con il suo più ampio orientamento di politica estera.18 L’Ungheria potrebbe cercare diversificazione o perseguire opportunità all’interno di quadri come l’Organizzazione degli Stati Turchi, menzionata come contesto.40
D. Preoccupazioni Economiche Riguardo all’Adesione dell’Ucraina all’UE
Il Ministro degli Esteri Péter Szijjártó ha dichiarato il 15 aprile che l’adesione accelerata dell’Ucraina all’UE porrebbe “questioni irrisolvibili” per l’economia ungherese e minerebbe i risultati passati.41 Ha affermato che solo l’Ungheria è “abbastanza coraggiosa” da opporsi al “mainstream liberale di Bruxelles” su questo tema, grazie alla sua stabilità politica 41, collegando anche il partito di opposizione Tisza al sostegno del percorso UE dell’Ucraina.11
Questa posizione riflette l’attrito di lunga data dell’Ungheria con l’Ucraina (questioni sui diritti delle minoranze menzionate in 41) e la sua posizione spesso scettica all’interno dell’UE. Il governo sta inquadrando l’opposizione all’adesione accelerata dell’Ucraina all’UE in parte in termini economici, anticipando potenzialmente impatti negativi sull’agricoltura ungherese o sui fondi di coesione, o utilizzandola come strumento politico a livello nazionale e comunitario. Questa posizione potrebbe complicare ulteriormente le relazioni dell’Ungheria con Bruxelles e altri stati membri.
V. Politica Interna e Notizie Settoriali
A. Approvazione del 15° Emendamento Costituzionale
Il Parlamento ungherese ha approvato il 15 aprile (votazione avvenuta lunedì ma con ampia copertura mediatica il 15) il 15° emendamento alla Legge Fondamentale (Costituzione).25 Le disposizioni chiave con potenziale rilevanza economica/sociale indiretta includono:
- L’autorità concessa al governo di vietare eventi pubblici delle comunità LGBTQ+, citando i diritti dei bambini come superiori al diritto di riunione.30 Ciò si basa sulla controversa legislazione sulla “protezione dei bambini” 30 e mira specificamente a eventi come il Budapest Pride.30
- La possibilità di sospendere la cittadinanza fino a 10 anni per i cittadini con doppia nazionalità (non SEE) considerati una minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza.30 Il partito al governo collega questo a minacce alla “sovranità nazionale”, potenzialmente prendendo di mira la società civile o i media.37
- La definizione costituzionale del padre come uomo e della madre come donna.37
L’emendamento è stato approvato tra le proteste 25 ed è visto dai critici come un passo verso l’autoritarismo 42 e un ulteriore consolidamento del potere 37, in un momento in cui Fidesz è dato in calo nei sondaggi 37 e in vista delle elezioni del 2026.10
Sebbene si tratti principalmente di una misura sociale/politica, questo emendamento comporta potenziali implicazioni economiche indirette. Potrebbe influire negativamente sull’immagine dell’Ungheria tra investitori internazionali e turisti, esacerbare le tensioni con l’UE (influenzando potenzialmente l’accesso ai fondi 10) e potenzialmente soffocare il dissenso o le voci critiche (comprese quelle focalizzate su questioni economiche) attraverso minacce alla cittadinanza o restrizioni più ampie al diritto di riunione.37 La tempistica suggerisce una strategia politica potenzialmente volta a mobilitare una base conservatrice in un contesto di sfide economiche e calo dei consensi.
B. Sviluppi Aziendali e Settoriali (15 Aprile)
- Immobiliare/Logistica: HelloParks ha iniziato la costruzione di due nuovi grandi magazzini (88.000 mq totali) a Fót e Páty, a nord e ovest di Budapest.25 Ciò indica continui investimenti e attività nel settore logistico, potenzialmente guidati dalla crescita dell’e-commerce o dalle esigenze della catena di approvvigionamento manifatturiera.
- Sostenibilità: Durante una colazione di lavoro riportata il 15 aprile, i leader aziendali del Business Council for Sustainable Development in Hungary (BCSDH) hanno richiesto misure immediate di adattamento climatico.25 Questo mostra una crescente consapevolezza e pressione all’interno della comunità imprenditoriale ungherese riguardo ai rischi climatici e alla sostenibilità.
- Regolamentazione Retail: Notizie del 15 aprile hanno confermato che l’Autorità Garante della Concorrenza (GVH) ha avviato indagini su Auchan e Spar 5, dopo precedenti inchieste su Aldi, CBA, Coop e Tesco. È stato menzionato un focus specifico sui mercati del latte e delle uova a causa della volatilità dei prezzi.13 Ciò suggerisce un maggiore controllo normativo del settore retail, potenzialmente legato agli sforzi del governo per controllare l’inflazione o garantire una concorrenza leale in un contesto di alti prezzi alimentari.
C. Questioni Sociali e di Ricerca Riportate (15 Aprile)
Rapporti da una conferenza del Centro di Ricerca per le Scienze Sociali (Társadalomtudományi Kutatóközpont) hanno discusso problemi relativi alle statistiche sulla povertà (potenziale manipolazione vicino alla soglia), bassa mobilità sociale (ereditarietà della povertà) e gli impatti negativi sulla salute delle cattive condizioni di lavoro per i poveri.47 Questi elementi evidenziano problemi strutturali sottostanti nell’economia e nella società ungherese – disuguaglianza, mancanza di opportunità, lavoro precario – che persistono nonostante i dati di crescita aggregati e possono contribuire a tensioni sociali o rappresentare un freno economico a lungo termine.
VI. Conclusioni
Il 15 aprile 2025 ha presentato un quadro economico complesso per l’Ungheria. Il Fiorino ha mostrato forza, forse anticipando un approccio più ortodosso da parte della nuova leadership della MNB guidata da Varga, come segnalato dalla sua iniziativa sulle fondazioni della banca centrale. Tuttavia, persistono significative sfide: l’outlook negativo di S&P, le questioni irrisolte relative ai fondi UE e i gravi rischi commerciali internazionali legati ai dazi statunitensi continuano a pesare sulle prospettive. Sul fronte interno, l’approvazione del controverso 15° emendamento costituzionale potrebbe avere ripercussioni sull’immagine internazionale del paese e sul clima interno, mentre settori specifici come la logistica hanno visto investimenti e il retail è finito sotto la lente dell’autorità garante della concorrenza. La giornata ha riflesso una dinamica intricata tra potenziali aggiustamenti monetari, preoccupazioni fiscali, pressioni economiche globali e manovre politiche interne.
FONTI
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- magyar gazdaság – Portfolio.hu, accessed April 15, 2025, https://www.portfolio.hu/cimke/magyar%20gazdas%C3%A1g
- Megindultak az autógyártók részvényei Trump átmeneti vámszünetének hírére, accessed April 15, 2025, https://www.vg.hu/penz-es-tokepiac/2025/04/autogyartok-reszvenyei
- Látványos ábrák: a fél világ felkapta a fejét Donald Trump totális vámháborújára, accessed April 15, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250415/latvanyos-abrak-a-fel-vilag-felkapta-a-fejet-donald-trump-totalis-vamhaborujara-754839
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- Egyedül a magyarok állíthatják meg Ukrajna erőltetett tempójú EU-csatlakozását (videó), accessed April 15, 2025, https://www.veol.hu/orszag-vilag/2025/04/ukrajna-eu-csatlakozas-magyarok-video
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- Gazdaság: Véletlenül került rengeteg magyar épp a szegénységi küszöb fölé, vagy mi történt a statisztikával? – HVG, accessed April 15, 2025, https://hvg.hu/gazdasag/20250415_szegenyseg-statisztika-ksh-konferencia-adozas-jovedelem
- Gazdaság: Sok szegény munkakörülményei annyira rosszak, hogy az egészségükre jobb hatással volt még a tartós munkanélküliség is – HVG, accessed April 15, 2025, http://hvg.hu/gazdasag/20250415_Szegenyek-munka-egeszseg-foglalkoztatas