1. Introduzione: Panoramica Economica dell’Ungheria al 21 Marzo 2025
Al 21 marzo 2025, l’economia ungherese presenta un quadro complesso, caratterizzato da segnali di ripresa della crescita affiancati da persistenti preoccupazioni inflazionistiche. I dati più recenti indicano una modesta crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) nel quarto trimestre del 2024, trainata principalmente dal settore dei servizi, ma con alcune debolezze settoriali ancora evidenti. L’inflazione, pur mostrando una leggera accelerazione a febbraio 2025, rimane un elemento centrale nel dibattito economico, con previsioni future che mostrano una notevole divergenza tra le diverse istituzioni. Il mercato del lavoro appare generalmente ottimista, con una significativa percentuale di aziende che pianificano di espandere la propria forza lavoro nel corso dell’anno, sebbene persistano sfide legate alla carenza di competenze in specifici settori. Sul fronte del commercio estero, si segnala un ambizioso piano per incrementare significativamente gli scambi con il Kazakistan, aprendo nuove opportunità per la diversificazione economica. Infine, le finanze pubbliche rimangono sotto osservazione, con il governo che mira a un deficit di bilancio che tuttavia supera le soglie raccomandate e solleva interrogativi da parte delle istituzioni fiscali e dell’Unione Europea. La seguente tabella riassume i principali indicatori economici disponibili:
Indicatore Economico | Valore (Feb 2025/Q4 2024) | Variazione Anno su Anno | Fonte Primaria |
Crescita del PIL (Q4 2024) | 0.4% | 0.4% | 1 |
Tasso di Inflazione (Feb 2025) | 5.6% | 5.6% | 2 |
Tasso di Inflazione Core (Feb 2025) | 6.2% | 6.2% | 3 |
Piani di Espansione Forza Lavoro (2025) | 48% | N/A | 4 |
2. Crescita Economica: Analisi del PIL del Quarto Trimestre 2024
Nel quarto trimestre del 2024, l’economia ungherese ha registrato una crescita del PIL dello 0.4% su base annua 1. Questo dato, che conferma le stime preliminari, segna una ripresa rispetto alla contrazione dello 0.8% osservata nel trimestre precedente 1. Il miglioramento della performance economica è stato principalmente trainato dal settore dei servizi, che ha mostrato un’espansione del 2.1% 1. All’interno del settore dei servizi, le attività di alloggio e ristorazione hanno contribuito in modo significativo con una crescita del 6.4%, così come il commercio all’ingrosso e al dettaglio e la riparazione di autoveicoli e motocicli, che hanno registrato un aumento del 2.8% 1.
Tuttavia, la crescita complessiva è stata parzialmente compensata da un calo nell’agricoltura (-13.5%) e nell’industria (-1.6%), in particolare nel settore manifatturiero (-3.5%) e nelle costruzioni (-3.1%) 1. Su base trimestrale destagionalizzata, il PIL è aumentato dello 0.5%, dopo una contrazione dello 0.6% nel terzo trimestre del 2024 1. Considerando l’intero anno 2024, l’economia ungherese è cresciuta dello 0.5%, recuperando dal calo dello 0.9% registrato nell’anno precedente 1.
La ripresa della crescita del PIL nel quarto trimestre del 2024, con il settore dei servizi come principale motore, suggerisce un possibile spostamento verso un’economia più orientata ai consumi. Tuttavia, la marcata contrazione nel settore agricolo e il declino nella produzione industriale, in particolare nel manifatturiero, destano preoccupazioni riguardo alla sostenibilità e all’ampiezza di questa ripresa. La forte performance dei servizi legati all’alloggio, alla ristorazione e al commercio al dettaglio indica un aumento della spesa dei consumatori, potenzialmente attribuibile a fattori come un allentamento dell’inflazione (sebbene rimanga elevata), una maggiore fiducia dei consumatori (parzialmente supportata dalle intenzioni di assunzione) o misure governative. Al contrario, la diminuzione nel settore manifatturiero potrebbe riflettere problemi legati alla domanda esterna, interruzioni della catena di approvvigionamento o problematiche strutturali all’interno del settore industriale. Il forte calo nel settore agricolo potrebbe essere dovuto a condizioni meteorologiche avverse o a impatti più ampi delle politiche agricole. Questa divergenza nelle performance settoriali richiede un attento monitoraggio per comprendere le implicazioni a lungo termine per l’economia ungherese. Il fatto che la crescita del PIL per l’intero anno 2024, pari allo 0.5%, rappresenti un rimbalzo rispetto alla contrazione dello 0.9% dell’anno precedente evidenzia un’inversione di tendenza, ma il tasso di crescita rimane modesto. Ciò suggerisce che, sebbene l’economia non sia più in una fase di significativa contrazione, il ritmo di espansione è ancora relativamente lento. Questa crescita contenuta potrebbe anche essere influenzata dalla persistente situazione geopolitica e dal suo impatto sul commercio e sugli investimenti.
3. Inflazione: Analisi dei Tassi di Inflazione e Previsioni
Il tasso di inflazione annuale in Ungheria è aumentato al 5.6% nel febbraio 2025, rispetto al 5.5% di gennaio, superando le previsioni di mercato 2. Questo rappresenta il tasso di inflazione più elevato dal novembre 2023 2. L’aumento è stato principalmente trainato dall’incremento dei prezzi di prodotti alimentari (7.1%), servizi (9.2%), bevande alcoliche e tabacco (5%) e beni durevoli (1.6%) 2. In controtendenza, i costi per elettricità, gas e altri combustibili sono diminuiti dello 0.2% 2. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0.8% a febbraio, rallentando rispetto all’incremento dell’1.5% di gennaio 2. L’inflazione core, che esclude gli elementi più volatili come alimentari ed energia, ha raggiunto un massimo di quattordici mesi del 6.2% a febbraio, in aumento rispetto al 5.8% di gennaio e superando le aspettative del mercato 2.
Le previsioni sull’inflazione per il 2025 mostrano una certa eterogeneità. ING prevede un tasso di inflazione del 5.6% per l’anno 5, mentre il Fondo Monetario Internazionale (FMI) stima un aumento dei prezzi al consumo del 3.5% 6. Trading Economics si aspetta che il tasso di inflazione core raggiunga il 4.6% entro la fine del primo trimestre del 2025 3 e prevede un tasso di inflazione complessivo a lungo termine intorno al 2.40% nel 2026 2. Questa divergenza nelle previsioni suggerisce un’incertezza riguardo alla futura traiettoria dell’inflazione.
Il continuo aumento sia dell’inflazione generale che di quella core nel febbraio 2025, superando le aspettative del mercato, indica che la lotta contro l’inflazione in Ungheria è tutt’altro che conclusa. La natura diffusa degli aumenti di prezzo, in particolare nelle categorie essenziali come alimentari e servizi, probabilmente continuerà a incidere sui bilanci familiari e sulla fiducia dei consumatori. Il fatto che l’inflazione core stia aumentando più rapidamente dell’inflazione generale suggerisce che sono in gioco pressioni sui prezzi sottostanti e persistenti, non solo shock temporanei. Ciò potrebbe essere dovuto a fattori come una forte crescita salariale (sebbene ING suggerisca un potenziale indebolimento), persistenti problemi nella catena di approvvigionamento o il trasferimento della passata svalutazione del tasso di cambio. L’alta inflazione nei settori alimentare e dei servizi colpisce direttamente la vita quotidiana dei consumatori e può portare a una diminuzione del potere d’acquisto e potenzialmente alimentare spirali salari-prezzi. La significativa differenza tra la previsione di inflazione del FMI per il 2025 (3.5%) e quella di ING (5.6%) evidenzia l’incertezza che circonda le prospettive inflazionistiche. Questa divergenza potrebbe derivare da diverse ipotesi sulle politiche governative, sulle condizioni economiche globali e sull’efficacia della politica monetaria nel frenare l’inflazione. La previsione più bassa del FMI potrebbe presupporre un intervento governativo più aggressivo o un raffreddamento più rapido delle pressioni inflazionistiche globali. La previsione più alta di ING riflette probabilmente le preoccupazioni sulla persistenza degli attuali fattori trainanti dell’inflazione e sui potenziali rischi al rialzo. Questa incertezza rende difficile per le imprese e i responsabili politici pianificare il futuro e sottolinea la necessità di un attento monitoraggio dei dati sull’inflazione e delle risposte politiche.

4. Mercato del Lavoro: Piani di Assunzione e Sfide per le Aziende Ungheresi nel 2025
Quasi la metà (48%) delle aziende ungheresi prevede di aumentare il proprio organico nel 2025, segnalando un ottimismo riguardo alle prospettive commerciali 4. Un sondaggio condotto da Profession.hu ha rilevato che il 43% delle aziende si aspetta un miglioramento della propria situazione finanziaria e il 34% prevede stabilità 4. Questo ottimismo è probabilmente alla base dei piani di assunzione. Tuttavia, un’indagine di ManpowerGroup relativa al primo trimestre del 2025 ha rilevato che il 35% dei datori di lavoro ungheresi intende espandere la propria forza lavoro, mentre il 21% prevede riduzioni, con un Net Employment Outlook del +14% 7. Ciò indica un sentimento di assunzione complessivamente più moderato, sebbene ancora positivo, con alcune variazioni regionali e settoriali.
A livello regionale, l’Ungheria occidentale (+21%), l’Ungheria settentrionale (+18%) e Budapest (+15%) mostrano aspettative di assunzione più elevate rispetto alla media nazionale 7. L’Ungheria meridionale (-5%) si distingue negativamente, con più datori di lavoro che prevedono licenziamenti rispetto a nuove assunzioni 7. Per quanto riguarda i settori, le materie prime e l’industria manifatturiera (+26%) e il settore finanziario e immobiliare (+23%) si aspettano una crescita significativa della forza lavoro 7. I beni di consumo e i servizi (+13%) e l’informatica (+12%) si allineano alla media 7. Si prevedono invece riduzioni nette nella logistica e nel settore automobilistico (-5%) e nel settore dell’energia e delle utilities (-4%) 7. Il calo nel settore automobilistico potrebbe essere collegato a sfide europee più ampie in questo comparto.
Il 79% delle aziende ungheresi segnala alcune difficoltà nel coprire le posizioni vacanti a causa della mancanza di candidati qualificati, con il 21% che affronta difficoltà significative 7. Le carenze di personale sono più diffuse nei ruoli manifatturieri e sono anche comuni nei settori dell’ingegneria e dell’informatica 7. Le aziende ricorrono principalmente all’aggiornamento delle competenze dei dipendenti esistenti e all’aumento dei salari (30% ciascuno) per affrontare queste carenze 7. Vengono utilizzate anche strategie come la pubblicità più attiva (21%), accordi di lavoro flessibili (20%) e lavoro a distanza (16%) 7. L’automazione e l’intelligenza artificiale sono attualmente meno utilizzate (12%) 7.
A partire dal 1° gennaio 2025, sono entrate in vigore nuove normative che disciplinano l’impiego di cittadini di paesi terzi, con l’obiettivo di semplificare la migrazione di manodopera ma fissando un contingente annuo massimo di 35.000 permessi di soggiorno per il 2025 8. Tuttavia, questi cambiamenti potrebbero presentare sfide per le aziende che impiegano molti cittadini di paesi terzi in ruoli operaistici, a causa di previsti licenziamenti e di un peggioramento del mercato del lavoro all’inizio del 2025 9.
Sebbene una parte significativa delle aziende ungheresi esprima ottimismo e pianifichi di espandere la propria forza lavoro nel 2025, l’indagine di ManpowerGroup rivela un quadro più complesso con disparità regionali e settoriali. Il previsto declino nel settore automobilistico è particolarmente degno di nota e potrebbe segnalare venti contrari economici più ampi o cambiamenti strutturali che colpiscono questo settore chiave. La divergenza tra l’indagine più ottimista di Profession.hu e i dati di ManpowerGroup potrebbe essere dovuta a differenze nella metodologia, nelle dimensioni del campione o nella tempistica delle indagini. Le forti intenzioni di assunzione nei settori delle materie prime e della produzione potrebbero essere collegate a un aumento della domanda o agli sforzi per colmare le carenze esistenti. Il calo nel settore automobilistico, un importante contributore all’economia ungherese, suggerisce potenziali sfide legate alle catene di approvvigionamento globali, alla transizione verso i veicoli elettrici o ai cambiamenti nella domanda dei consumatori. Ciò richiede un’attenta attenzione in quanto potrebbe avere effetti a catena su altri settori. La diffusa difficoltà nel coprire le posizioni vacanti, in particolare nei settori manifatturiero, ingegneristico e informatico, sottolinea una persistente carenza di competenze nel mercato del lavoro ungherese. Sebbene le aziende stiano adottando varie strategie per affrontare questo problema, le nuove normative sui cittadini di paesi terzi, unitamente ai previsti licenziamenti, potrebbero esacerbare queste carenze, specialmente nei ruoli operaistici. Il fatto che l’aggiornamento delle competenze e gli aumenti salariali siano le strategie principali suggerisce che le aziende stanno investendo nella propria forza lavoro esistente e cercando di attrarre talenti attraverso una migliore retribuzione. Tuttavia, queste misure potrebbero non essere sufficienti a coprire tutte le posizioni aperte, specialmente in settori altamente specializzati. Le nuove restrizioni sui lavoratori stranieri, intese a gestire la migrazione di manodopera, potrebbero involontariamente peggiorare le carenze di competenze esistenti se l’offerta interna non riesce a soddisfare la domanda. Questa situazione evidenzia la necessità di strategie più complete che coinvolgano l’istruzione, la formazione professionale e potenzialmente politiche di immigrazione mirate per affrontare la carenza di competenze a lungo termine.
5. Commercio Estero: Aumento Previsto degli Scambi Commerciali con il Kazakistan
Il Kazakistan ha annunciato piani per aumentare di 3.5 volte il proprio commercio con l’Ungheria, portando il volume attuale da 200 milioni di dollari a 700 milioni di dollari 10. Questo rappresenta una significativa espansione degli scambi bilaterali. L’annuncio è stato fatto durante la missione commerciale ed economica del Kazakistan a Budapest il 20 marzo 10. I settori chiave per la crescita delle esportazioni dal Kazakistan all’Ungheria includono la metallurgia, l’ingegneria, i prodotti alimentari e i materiali da costruzione 10.
Imprenditori ungheresi prevedono di stabilire quattro fabbriche agricole in Kazakistan, con un investimento complessivo di 62 milioni di dollari 10. Queste includono strutture per la produzione di premiscele nella regione di Almaty, mangimi composti a Kostanay e ulteriori imprese a Saran e Turkestan. Il Ministro dell’Agricoltura ungherese ha espresso interesse per una maggiore cooperazione nel settore agroindustriale, proponendo un’espansione del commercio con Cina e Russia e sottolineando la produzione di sementi e l’allevamento di animali di razza come aree prioritarie per la collaborazione 10. Il Presidente Kassym-Jomart Tokayev ha incaricato il governo kazako di aumentare il commercio bilaterale con l’Ungheria a 1 miliardo di dollari nei prossimi anni 10. Nel 2024, il commercio tra Kazakistan e Ungheria ha totalizzato 195.8 milioni di dollari, con un aumento del 4.4% rispetto al 2023, con le esportazioni kazake in crescita del 12.3% e le importazioni dall’Ungheria in aumento del 4.2% 10.
L’ambizioso piano per aumentare di 3.5 volte il commercio tra Kazakistan e Ungheria indica uno sforzo strategico da parte di entrambi i paesi per diversificare le proprie partnership economiche. Per l’Ungheria, ciò potrebbe fornire accesso a nuovi mercati per la sua tecnologia e i suoi investimenti agricoli, garantendo al contempo importazioni di materiali chiave dal Kazakistan. L’attenzione a settori specifici come la metallurgia, l’ingegneria, i prodotti alimentari e i materiali da costruzione suggerisce un approccio mirato basato sui punti di forza e sulle esigenze economiche esistenti di entrambi i paesi. L’investimento ungherese in fabbriche agricole in Kazakistan indica un livello più profondo di cooperazione economica che va oltre il semplice commercio. Il coinvolgimento dei rispettivi ministri evidenzia il sostegno politico a questa iniziativa. Il raggiungimento dell’obiettivo a lungo termine di 1 miliardo di dollari di scambi bilaterali rappresenterebbe un aumento sostanziale e potrebbe avere un notevole impatto positivo sulla bilancia commerciale e sulla crescita economica complessiva dell’Ungheria. L’interesse dell’Ungheria a espandere la cooperazione agroindustriale con il Kazakistan, compreso il potenziale commercio con Cina e Russia e la focalizzazione sulla produzione di sementi e sull’allevamento di animali, suggerisce una direzione strategica per il suo settore agricolo. Ciò potrebbe mirare a migliorare la sicurezza alimentare dell’Ungheria, ad aumentare le sue esportazioni agricole e a sfruttare le collaborazioni internazionali per i progressi tecnologici nel settore. Concentrandosi su aree come la produzione di sementi e l’allevamento di animali di razza, l’Ungheria punta ad attività a più alto valore aggiunto all’interno del settore agricolo. L’esplorazione di opportunità commerciali con grandi mercati come Cina e Russia potrebbe aumentare significativamente le esportazioni agricole ungheresi. Questa direzione strategica si allinea alla tendenza più ampia dei paesi che cercano di rafforzare i propri sistemi alimentari e di capitalizzare le partnership internazionali per la crescita economica nel settore agricolo.
6. Finanze Pubbliche: Discussioni sul Deficit di Bilancio Previsto per il 2025
Il parlamento ungherese ha approvato il bilancio per il 2025 che prevede un deficit di bilancio del 3.7% rispetto al PIL 11. Il bilancio stima anche una crescita economica del 3.4% e un’inflazione del 3.2% 11. L’obiettivo è ridurre il debito pubblico al 72.6% del PIL entro la fine del 2025, in calo rispetto al 73.2% alla fine del 2024 11. Le entrate sono fissate a 38.728 miliardi di fiorini e le spese a 42.851 miliardi, con un deficit di 4.122 miliardi di fiorini 11. Tra le principali aree di spesa figurano la difesa, con una quota superiore al 2% del PIL, l’istruzione, la sanità, i programmi di sostegno alle famiglie e le prestazioni pensionistiche 11. Sono previsti oltre 300 nuovi investimenti per un valore superiore a 8.100 miliardi di fiorini nel 2025, insieme a iniziative per raddoppiare i benefici fiscali relativi ai figli, espandere l’assistenza abitativa e lanciare programmi di credito per i lavoratori 11.
Tuttavia, ING prevede un deficit di bilancio compreso tra il 4.0% e il 4.2% del PIL per il 2025, leggermente superiore all’obiettivo del governo, a causa delle aspettative di una più debole attività economica 12. Il Consiglio Fiscale (FC) ha osservato che il progetto di legge sul bilancio fissa il deficit del settore pubblico al 3.7% del PIL nel 2025, superando la soglia del 3% del PIL considerata necessaria per bilanciare l’economia ungherese e il criterio stabilito dal trattato fondatore dell’UE 13. L’FC aveva precedentemente ritenuto necessario portare il deficit al di sotto del 3% del PIL 13. A seguito di un deficit di bilancio superiore al 3% del PIL, il Consiglio dell’Unione Europea ha preso alcune decisioni 13, sebbene i dettagli non siano specificati nel frammento.
Il bilancio 2025 del governo ungherese mira a un deficit del 3.7%, unitamente a previsioni ottimistiche di crescita e inflazione. Tuttavia, la preoccupazione del Consiglio Fiscale che questo superi la soglia del 3% ritenuta necessaria per l’equilibrio economico, insieme alla previsione di deficit più elevato di ING, suggerisce potenziali difficoltà nel raggiungere questi obiettivi. La reazione dell’UE al deficit più elevato potrebbe anche avere implicazioni per l’accesso dell’Ungheria ai fondi UE o per la sua posizione all’interno del blocco. Le proiezioni di bilancio del governo si basano su determinate ipotesi sulla crescita economica e sull’inflazione. Se la performance economica effettiva si discosta da queste previsioni, in particolare se la crescita è più debole del previsto (come suggerito da ING), il deficit potrebbe essere superiore al previsto. La valutazione indipendente del Consiglio Fiscale solleva un campanello d’allarme sulla sostenibilità dell’attuale percorso fiscale e sul suo potenziale impatto sulla stabilità a lungo termine dell’economia ungherese. La decisione dell’UE, sebbene non specificata, probabilmente comporta una qualche forma di maggiore controllo o potenziali sanzioni per il superamento del limite di deficit, il che potrebbe ulteriormente limitare la flessibilità fiscale del governo. Il previsto aumento degli investimenti e dei programmi di sostegno sociale, come il raddoppio dei benefici fiscali relativi ai figli e l’espansione dell’assistenza abitativa, pur potenzialmente vantaggioso per l’attività economica e le famiglie, potrebbe anche esercitare una pressione al rialzo sulla spesa pubblica e contribuire a un deficit di bilancio più elevato se non gestito con attenzione. Queste iniziative, pur mirando a stimolare l’economia e a fornire reti di sicurezza sociale, richiedono una spesa pubblica significativa. Se le proiezioni di entrate non si materializzano come previsto, o se questi programmi portano a costi superiori al previsto, il deficit di bilancio potrebbe aumentare. Ciò evidenzia i compromessi implicati nella politica fiscale, in cui le misure a sostegno della crescita e del benessere sociale devono essere bilanciate con la necessità di disciplina e sostenibilità fiscale.
7. Altre Notizie Economiche Rilevanti
Il Primo Ministro ungherese Viktor Orban è stato l’unico leader dell’UE a non impegnarsi a continuare a fornire un sostegno finanziario regolare e prevedibile all’Ucraina al vertice europeo 14. L’articolo rileva che l’Ungheria confina con l’Ucraina e si troverebbe in prima linea in caso di una presunta invasione russa, ma il governo ungherese sembra considerare questo scenario irrealistico 14. Questa posizione potrebbe avere implicazioni economiche per le relazioni dell’Ungheria con gli altri stati membri dell’UE e per il suo accesso a potenziali iniziative o finanziamenti congiunti dell’UE.
L’ultima sfida di Orban ai valori dell’UE, inclusa la messa al bando del Pride, arriva in un momento in cui l’economia ungherese è in difficoltà, l’opposizione guadagna terreno e Washington non si opporrà più. Potrebbe essere la spinta di cui l’UE ha bisogno per capire come aggirare Budapest 15. L’articolo suggerisce che quando l’economia è in difficoltà, le guerre culturali diventano una buona distrazione per Fidesz. L’inflazione è elevata, i deficit di bilancio aumentano e il governo è alla ricerca di liquidità 15. Le madri di due figli saranno esentate a vita dall’imposta sul reddito, un beneficio che entrerà in vigore dopo il 2026 15. Questa è presentata come una promessa elettorale per controbilanciare le difficoltà economiche. Il partito Tisza è in vantaggio di 9 punti percentuali su Fidesz, rappresentando la sfida elettorale più seria che Orban abbia affrontato negli ultimi anni 15. Questo contesto politico potrebbe influenzare le decisioni di politica economica.
La continua divergenza dell’Ungheria dal consenso dell’UE su questioni come il sostegno all’Ucraina, unitamente alle sfide economiche interne come l’inflazione e i deficit di bilancio, potrebbe mettere a dura prova le sue relazioni con l’UE. Ciò potrebbe potenzialmente influire sull’accesso dell’Ungheria ai fondi UE e sulla sua influenza all’interno del blocco, con conseguenti ripercussioni economiche. La mancanza di impegno per gli aiuti all’Ucraina distingue l’Ungheria dalla maggior parte degli altri membri dell’UE, portando potenzialmente all’isolamento politico e influenzando la sua capacità di negoziare condizioni economiche favorevoli o di partecipare a iniziative congiunte dell’UE. L’articolo suggerisce un legame tra l’attenzione del governo alle questioni culturali e le sottostanti difficoltà economiche, il che implica che la politica economica potrebbe essere influenzata da considerazioni politiche. L’annuncio da parte del governo di futuri sgravi fiscali, come l’esenzione a vita dall’imposta sul reddito per le madri di due figli (in vigore dopo il 2026), sembra essere una misura politicamente motivata volta a ottenere sostegno popolare in un contesto di difficoltà economiche e di una forte sfida da parte dell’opposizione. La lunga tempistica per l’attuazione suggerisce che l’impatto economico immediato potrebbe essere limitato e la sua sostenibilità finanziaria in futuro è incerta. L’annuncio di un taglio fiscale così significativo con largo anticipo rispetto alla sua attuazione potrebbe essere una mossa strategica per fare appello agli elettori. Tuttavia, il ritardo solleva interrogativi sulla capacità fiscale attuale del governo e sulle implicazioni finanziarie a lungo termine di tale politica. Il fatto che ciò sia presentato insieme a discussioni sull’inflazione e sui deficit di bilancio suggerisce un potenziale compromesso tra guadagni politici a breve termine e responsabilità fiscale a lungo termine.
8. Conclusioni: Sintesi delle Principali Notizie Economiche Ungheresi del 21 Marzo 2025
In sintesi, al 21 marzo 2025, l’economia ungherese mostra segnali contrastanti. La crescita del PIL nel quarto trimestre del 2024 indica una ripresa, sebbene con significative differenze settoriali, con il settore dei servizi a trainare la crescita mentre l’agricoltura e l’industria manifatturiera registrano contrazioni. L’inflazione rimane una preoccupazione centrale, con un leggero aumento a febbraio 2025 e previsioni future divergenti. Il mercato del lavoro appare generalmente dinamico, con un’alta percentuale di aziende che intendono espandere la propria forza lavoro, ma persistono sfide legate alla carenza di competenze in settori chiave. Sul fronte del commercio estero, l’ambizioso piano per aumentare gli scambi con il Kazakistan rappresenta una potenziale opportunità di diversificazione economica. Le finanze pubbliche rimangono sotto osservazione, con un deficit di bilancio previsto per il 2025 che supera le soglie raccomandate e solleva preoccupazioni da parte delle istituzioni fiscali e dell’Unione Europea. La posizione divergente dell’Ungheria su questioni politiche chiave, come il sostegno all’Ucraina, potrebbe avere implicazioni economiche a lungo termine per le sue relazioni con l’UE. Nel complesso, l’economia ungherese si trova in una fase di transizione, con segnali di ripresa ma anche con persistenti sfide che richiedono un attento monitoraggio e risposte politiche efficaci.
Fonti
- Hungary Q4 GDP Growth Confirmed at 0.4% – Trading Economics, accessed March 21, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/gdp-growth-annual/news/450121
- Hungary Inflation Rate – Trading Economics, accessed March 21, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/inflation-cpi
- Hungary Core Inflation Rate – Trading Economics, accessed March 21, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/core-inflation-rate
- Half of Hungarian Companies Plan to Expand Workforce in 2025 – Budapest Business Journal, accessed March 21, 2025, https://bbj.hu/business/people/hr/half-of-hungarian-companies-plan-to-expand-workforce-in-2025/
- Monitoring Hungary: Inflation in the spotlight | articles – ING Think, accessed March 21, 2025, https://think.ing.com/articles/monitoring-hungary-inflation-in-the-spotlight/
- Hungary and the IMF, accessed March 21, 2025, https://www.imf.org/en/Countries/HUN
- ManpowerGroup Employment Outlook Q1 2025 | Manpower Hungary, accessed March 21, 2025, https://www.manpower.hu/en/news/manpowergroup-employment-outlook-q1-2025
- Hungary: New Employment Regulations for Third-Country Nationals, accessed March 21, 2025, https://corporateimmigrationpartners.com/hungary-new-employment-regulations-for-third-country-nationals/
- Restrictions on the employment of third-country nationals in Hungary (update), accessed March 21, 2025, https://knowledge.dlapiper.com/dlapiperknowledge/globalemploymentlatestdevelopments/2025/Restrictions-on-the-employment-of-third-country-nationals-in-Hungary
- Kazakhstan to Boost Trade with Hungary by 3.5 Times | AnewZ, accessed March 21, 2025, https://anewz.tv/region/central-asia/4679/kazakhstan-to-boost-trade-with-hungary-by-35-times/news
- Hungarian parliament approves 2025 budget – Xinhua, accessed March 21, 2025, https://english.news.cn/europe/20241221/cfc8760ac6d1481b84cae1cf88997710/c.html
- National Bank of Hungary preview: New sheriff, same town | articles | ING Think, accessed March 21, 2025, https://think.ing.com/articles/national-bank-of-hungary-preview-new-sheriff-same-town/
- Resolution No. 6/2024.11.07. Opinion of the Fiscal Council on the draft bill on the 2025 central budget of Hungary I. Background, accessed March 21, 2025, https://www.parlament.hu/documents/d/koltsegvetesi-tanacs/resolution-no-6-on-the-draft-budget-of-2025
- Daily Macro markets update 21/03/2025 – ATFX Connect, accessed March 21, 2025, https://www.atfxconnect.com/en/daily-macro-markets-update-21-03-2025/
- Untying the Hungarian knot: Why the EU might stop spoiling the spoiler state | ECFR, accessed March 21, 2025, https://ecfr.eu/article/untying-the-hungarian-knot-why-the-eu-might-stop-spoiling-the-spoiler-state/