Principali Notizie sull’Economia Ungherese (2 settembre 2025)

PODCAST IN ITALIANO

Macroeconomia e Analisi degli Esperti

L’economia ungherese ha mostrato una lieve crescita nel secondo trimestre 2025. Il PIL è aumentato solo dello 0,2% su base annua (0,4% rispetto al trimestre precedente)[1]. A trainare l’espansione sono stati i servizi, in particolare il settore IT, le attività artistiche, ricreative e la ristorazione, mentre industria e agricoltura hanno frenato la performance complessiva[2]. Il comparto delle costruzioni ha dato un contributo positivo, segnando una crescita intorno al 4,3% nel trimestre[3]. Grazie a questo trimestre in lieve ripresa, l’Ungheria ha evitato una recessione tecnica dopo la contrazione di inizio anno[4].

Le prospettive macroeconomiche restano moderate. La Commissione Europea prevede che il PIL ungherese crescerà di appena 0,8% nel 2025, per poi accelerare al 2,5% nel 2026, sostenuto da consumi interni e graduale ripresa di investimenti ed esportazioni[5]. Sul fronte inflazione, dopo il picco del 2022-2023, il tasso dovrebbe scendere ma mantenersi elevato: le stime indicano un’inflazione al 4,1% nel 2025, in calo al 3,3% nel 2026[6]. Il governo ungherese stesso si è mostrato prudente, rivedendo al ribasso la previsione di crescita 2025 all’1% (dal 2,5% iniziale) a causa delle persistenti debolezze economiche[7].

Gli analisti locali evidenziano criticità nelle politiche economiche. Bod Péter Ákos, ex governatore della banca centrale e professore, avverte che le frequenti interferenze del governo nei prezzi stanno avendo effetti negativi. Ad esempio, il controllo sui margini del commercio al dettaglio e le richieste “volontarie” alle banche di ridurre commissioni e tassi – pur se mosse da buone intenzioni – spesso distorcono il mercato, posticipano gli aggiustamenti dei prezzi e indeboliscono la concorrenza[8]. Secondo Bod, queste distorsioni finiscono per alimentare l’inflazione e frenare la crescita, producendo esiti controproducenti nel medio termine. Gli economisti sottolineano quindi la necessità di tornare a politiche di mercato più prevedibili per contenere l’inflazione ostinata e rilanciare in modo sano l’economia.

Cooperazione Internazionale e Investimenti Esteri

L’Ungheria continua a rafforzare i legami economici con l’Asia, in particolare con la Cina. Il primo ministro Viktor Orbán ha recentemente ribadito che “il futuro appartiene alla cooperazione Est-Ovest” e spinge per intensificare la collaborazione bilaterale con Pechino, da cui Budapest trae significativi benefici economici[9]. In questa direzione, è stata annunciata l’apertura di una nuova Casa del Commercio ungherese a Pechino per favorire l’export e gli affari bilaterali. Secondo il ministro degli Esteri Péter Szijjártó, la creazione della trade house è già concordata tra partner ungheresi e cinesi ed è in via di finalizzazione formale[10]. Inoltre, durante una visita a Pechino, Szijjártó ha sottolineato che l’Ungheria vuole restare la destinazione europea numero uno per gli investimenti cinesi, dati i benefici che questi apportano alla trasformazione e performance dell’economia[11]. Proprio Szijjártó, prima di partire per la Cina, ha dichiarato che Budapest è interessata a una cooperazione “civilizzata” tra Est e Ovest, rifiutando nuove divisioni in blocchi contrapposti[12].

Questa settimana l’intensificazione dei rapporti con la Cina è stata sotto i riflettori. Una delegazione ungherese ha firmato a Pechino una serie di nuovi accordi commerciali e di investimento con partner cinesi, spaziando da infrastrutture a tecnologie. In parallelo, a Pechino si sono tenute celebrazioni per l’anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale: Szijjártó ha partecipato alla parata commemorativa accanto ad altri leader come il presidente cinese Xi Jinping, il presidente russo Putin e il premier slovacco Fico[13]. La presenza ungherese a questo evento simboleggia la volontà di Budapest di mantenere relazioni aperte sia con Oriente che con Occidente, perseguendo una diplomazia economica multilaterale.

Anche la cooperazione regionale è in sviluppo, soprattutto nel settore energetico. Ungheria e Serbia hanno accelerato un progetto congiunto per un nuovo oleodotto tra i due paesi, destinato a ridurre la dipendenza dalle rotte ucraine. Szijjártó ha annunciato che il tratto ungherese (circa 190 km) del nuovo oleodotto sarà completato entro la fine del 2027[14]. L’infrastruttura sarà realizzata dal gruppo MOL e permetterà di fornire alla Serbia greggio russo Urals, rafforzando la sicurezza energetica regionale[14]. La collaborazione energetica con Belgrado include anche il gas: da inizio anno oltre 5 miliardi di m³ di gas naturale russo sono arrivati in Ungheria attraverso il gasdotto TurkStream via Serbia, volumi record che dovrebbero coprire ampiamente il fabbisogno annuale[15]. Queste mosse indicano la strategia ungherese di diversificare rotte e partner per garantire forniture stabili di energia, anche mantenendo rapporti con Russia e paesi vicini, nonostante la linea dura UE sul taglio delle importazioni energetiche russe[16].

Sviluppi Settoriali e Investimenti Locali

Nonostante la debolezza macro generale, l’economia ungherese vede fermento a livello microeconomico con nuove aperture e acquisizioni. Nel settore della ristorazione arriva un nome internazionale: Popeyes, famosa catena di pollo fritto di New Orleans, sbarcherà a Budapest in autunno aprendo il suo primo ristorante in Ungheria[17]. L’ingresso di Popeyes avviene tramite un accordo esclusivo con il gruppo locale Fusion, secondo Forbes, e fa parte di un trend che vede i grandi brand della ristorazione veloce interessarsi al mercato ungherese in espansione[18]. Sul fronte retail, la danese JYSK (arredamento e prodotti per la casa) ha inaugurato il suo 101° punto vendita in Ungheria, a Körmend, proprio in occasione del ventennale della presenza nel paese[19]. Il nuovo negozio, esteso su 1.000 m², si aggiunge a una recente serie di aperture (come quelle di Debrecen e Ózd) e conferma la strategia di espansione continua di JYSK nel mercato ungherese[20].

Anche nel comparto agricolo-alimentare si registrano importanti operazioni. La multinazionale del trading agricolo Louis Dreyfus Company (LDC) ha annunciato il completamento dell’acquisizione delle attività di cereali e semi oleosi di Viterra in Ungheria e Polonia[21]. L’operazione – frutto di un accordo con Bunge finalizzato il 1º settembre – rientra nei piani strategici di LDC per rafforzare la propria presenza nella regione[22]. Ciò significa che importanti silos, impianti di stoccaggio e network di commercio di grano e semi oleosi in Ungheria passeranno sotto il controllo di LDC, segnalando fiducia nel potenziale agricolo ungherese e garantendo probabilmente nuovi investimenti nel settore agroalimentare locale.

Nel campo dell’industria energetica e logistica si assiste a investimenti infrastrutturali significativi. Oltre al citato oleodotto con la Serbia, il paese sta potenziando le proprie autostrade: è ufficialmente partito l’ampliamento della M1, l’autostrada Budapest–Vienna. Dal 1º settembre sono iniziati i lavori per aggiungere una terza corsia lungo un tratto di 78 km della M1[23], precisamente tra Budapest e Győr, con l’implementazione di una “smart lane” per fluidificare il traffico. Il Ministero delle Costruzioni e Trasporti e la società concessionaria MKIF hanno confermato che l’opera migliorerà la capacità di una delle arterie più trafficate del paese[23]. Contestualmente, a Budapest si sono conclusi i lavori estivi di ammodernamento urbano: numerose strade, ponti e linee tramviarie sono stati rinnovati, e sono entrati in servizio nuovi autobus e tram[24]. Il sindaco Gergely Karácsony ha spiegato che queste ristrutturazioni, pianificate per i mesi estivi, mirano a migliorare la qualità del trasporto pubblico e della viabilità cittadina in modo duraturo[24].

Turismo e Settore Immobiliare

Il settore del turismo in Ungheria ha ricevuto un impulso straordinario grazie ad eventi internazionali. MotoGP è tornato in Ungheria per la prima volta in 33 anni, con il Gran Premio motociclistico disputato il 24 agosto sul nuovo circuito di Balaton Park (Lago Balaton). La presenza della MotoGP ha attirato una folla di appassionati da tutta Europa, generando un boom di visitatori stranieri nella regione. Secondo l’ente Visit Hungary, durante il weekend di gara l’area del Balaton ha registrato un aumento del 17% dei turisti stranieri rispetto al periodo festivo precedente[13]. Tra il 21 e il 24 agosto sono stati contati 269.000 ospiti nella zona, un +5% rispetto allo stesso weekend dell’anno scorso[25]. I tifosi provenivano principalmente da Germania, Polonia, Slovacchia, Cechia e Romania, con picchi di crescita dai paesi latini (gli arrivi dalla Spagna sono quadruplicati e quelli dall’Italia più che raddoppiati)[26]. L’impatto economico è stato notevole: gli hotel e le strutture ricettive attorno al Balaton hanno fatturato circa 5,8 miliardi di fiorini nel periodo, in aumento del 21% su base annua[27]. Località come Tihany, Balatonalmádi e Siófok hanno visto impennate nelle presenze, e parallelamente anche altri eventi (ad es. il festival musicale di Zamárdi) hanno contribuito al boom turistico[28][29]. Questo successo conferma il potenziale del turismo sportivo in Ungheria e il ritorno di grandi eventi internazionali dopo anni difficili.

Nel mercato immobiliare si osservano segnali di ripresa dell’attività. Ad agosto le compravendite di case sono aumentate di oltre il 20% rispetto all’anno precedente. In base alle stime della società Duna House, si sono concluse 11.369 transazioni immobiliari nel mese, pari a un +21,9% su base annua[30]. Agosto tipicamente è un mese forte per le vendite di abitazioni, ma il dato suggerisce che la domanda sta rimbalzando rispetto alla contrazione registrata nei mesi scorsi. Gli operatori collegano questa ripresa sia al miglioramento dell’outlook economico sia ai nuovi incentivi governativi nel settore dei mutui.

Proprio il governo ungherese ha lanciato il 1º settembre un’importante iniziativa per facilitare l’accesso alla casa: il programma “Home Start” per la prima casa. Esso offre mutui agevolati con tasso fisso al 3% annuo e anticipo ridotto al 10%[31]. L’offerta ha scatenato un’immediata corsa alle domande – migliaia di giovani acquirenti si sono presentati in banca nel primo giorno utile[31][32]. Possono beneficiare del programma i cittadini maggiorenni che non possiedono (o non hanno posseduto recentemente) immobili di valore significativo, con l’obiettivo di indirizzare i giovani a pagare un mutuo sulla propria casa invece che un affitto[33]. La forte domanda ha spinto le banche a competere attivamente: molte hanno esteso gli orari di apertura, aumentato il personale dedicato e persino introdotto ulteriori sconti e offerte per i nuovi mutuatari, nel tentativo di accaparrarsi clienti grazie al prestito al 3%[34]. Secondo il governo, l’enorme interesse conferma la necessità di tali strumenti e potrebbe infrangere record sia nel mercato del credito sia in quello immobiliare. In effetti, si parla già di banche pronte a proporre mutui a tassi inferiori al 3% anche fuori dal programma statale[35], segno di un contesto finanziario più favorevole per i consumatori. Con oltre il 91% delle famiglie ungheresi proprietarie della propria abitazione – uno dei tassi di home ownership più alti dell’UE – queste misure puntano a mantenere alta la tradizione di casa di proprietà, sostenendo al contempo il settore edile e la mobilità sociale dei più giovani[36].

Innovazione, Tecnologia e Sostenibilità

L’Ungheria continua a guardare avanti in termini di innovazione tecnologica e pratiche sostenibili. Budapest si prepara a ospitare il 12 settembre un simposio internazionale dedicato all’impatto culturale dell’Intelligenza Artificiale, organizzato dall’Università MOME e sostenuto dal Fondo Internazionale di Visegrád[37]. All’evento, che coinvolgerà esperti dei paesi V4, si discuterà come l’AI influenzi la società e la cultura, indicando l’impegno della regione ad approfondire le sfide tecnologiche emergenti.

Sul fronte della salute e tecnologia, una curiosità: si sperimentano soluzioni high-tech per migliorare l’igiene ospedaliera, con possibili ricadute anche in Europa centrale. Un ospedale di Taiwan ha adottato un sistema intelligente per monitorare in tempo reale il lavaggio delle mani dello staff medico, usando sensori Bluetooth e braccialetti RFID invece di telecamere[38][39]. Questa tecnologia rileva automaticamente quando e come avviene l’igienizzazione (durata, uso di sapone o disinfettante), garantendo privacy poiché priva di video-sorveglianza. I risultati iniziali mostrano un tasso di accuratezza intorno al 72% e gli sviluppatori puntano a integrarla con alert che ricordino agli operatori di lavarsi per almeno 40 secondi[40]. Tale sistema potrebbe fungere da modello innovativo per gli ospedali ungheresi e dell’Europa centrale, dove rafforzare il controllo delle infezioni è prioritario. Un monitoraggio automatico e discreto dell’igiene, infatti, alleggerirebbe il carico sul personale e ridurrebbe le infezioni ospedaliere, il tutto rispettando la privacy degli operatori[39].

Infine, la sostenibilità aziendale rimane un tema centrale anche in Ungheria, in linea con le tendenze globali. Un nuovo rapporto PwC – State of Decarbonization 2025 evidenzia che a livello mondiale cresce l’impegno “verde” del settore privato, e ciò si riflette anche nel tessuto imprenditoriale ungherese. Nel 2024 oltre 4.000 imprese hanno fissato obiettivi di riduzione delle emissioni tramite il Carbon Disclosure Project, nove volte più di cinque anni fa[41]. Ben 83% delle aziende riferisce di investire in ricerca e sviluppo per prodotti e servizi a basse emissioni, riconoscendo che le soluzioni sostenibili possono far crescere i ricavi del 6-25% rispetto a quelle tradizionali[42][43]. Molte PMI si stanno aggiungendo allo sforzo, e le imprese prevedono che entro il 2030 oltre un terzo del loro fatturato deriverà proprio dalla transizione climatica[43]. In pratica, le aziende parlano meno di “impegni climatici” in astratto e più di come integrare la sostenibilità nel proprio core business – che sia per soddisfare la domanda energetica con fonti pulite, proteggere asset esposti al clima o rispondere alle preferenze dei clienti[44]. Anche senza dichiarazioni altisonanti, la trasformazione sostenibile avanza: in Ungheria si moltiplicano i progetti di energia solare e green economy, e sia il settore pubblico sia quello privato stanno incrementando investimenti operativi e in capitale per la decarbonizzazione. Questa evoluzione “silenziosa” conferma che la sostenibilità non sta affatto scomparendo dall’agenda – al contrario, si sta trasformando in concrete strategie di business orientate alla resilienza di lungo periodo[45].

Fonti: Le informazioni provengono da comunicati e testate locali e internazionali del 2 settembre 2025, tra cui Budapest Business Journal, XpatLoop, About Hungary, Reuters, Hungarian Conservative, Portfolio.hu, Diplomacy & Trade e altre[1][13][8], opportunamente citate nel testo. Questo riassunto offre una panoramica delle notizie economiche ungheresi del giorno, spaziando dai dati macro alle iniziative settoriali locali, con commenti di esperti ed esempi di come l’economia ungherese si muove in ambito internazionale e verso il futuro.

[1] [2] [4] Hungary GDP Grows by 0.4 Per Cent in Q2 2025 – Hungarian Conservative
https://www.hungarianconservative.com/articles/current/hungary-gdp-grows-0-4-per-cent-q2-2025/
[3] [12] Latest News | Hungarian Political Journal
https://www.hungarianpoliticaljournal.com/latest-news
[5] [6] Economic forecast for Hungary – Economy and Finance
https://economy-finance.ec.europa.eu/economic-surveillance-eu-economies/hungary/economic-forecast-hungary_en
[7] Hungary’s government slashes 2025 growth forecast to 1% – Reuters
https://www.reuters.com/markets/europe/hungarys-government-slashes-2025-growth-forecast-1-2025-07-29/
[8] Bod Péter Ákos: a piactorzítás növeli az inflációt és rontja a növekedést
https://hirnavigator.hu/hir/9130863-bod-peter-akos-a-piactorzitas-noveli-az-inflaciot-es-rontja-a-novekedest
[9] Minister Szijjártó: Hungary seeks to deepen economic cooperation …
https://abouthungary.hu/news-in-brief/minister-szijjarto-hungary-seeks-to-deepen-economic-cooperation-with-china
[10] New Trade House for Beijing, agreements with China
https://bbj.hu/politics/foreign-affairs/intl-relations/new-trade-house-for-beijing-agreements-with-china/
[11] Diplomacy Archives – The Budapest Times
https://www.budapesttimes.hu/category/diplomacy/
[13] [25] [26] [27] [28] [29] MotoGP Fuels Tourism and Record Hotel Revenues around Lake Balaton – Hungarian Conservative
https://www.hungarianconservative.com/articles/culture_society/motogp-tourism-balaton-hungary/
[14] [15] [16] Hungarian section of new oil pipeline to Serbia to be finished by end-2027, minister says | Reuters
https://www.reuters.com/business/energy/hungarian-section-new-oil-pipeline-serbia-be-finished-by-end-2027-minister-says-2025-09-01/
[17] Gastronomy – Budapest Business Journal
https://bbj.hu/category/budapest/gastronomy/
[18] [19] [20] [21] [22] [23] [24] Latest News | Hungarian Industry Monitor
https://www.hungarianindustrymonitor.com/latest-news
[30] [35] [37] XpatLoop.com – Hungary’s Leading Expat Media
https://xpatloop.com/
[31] [32] [33] [34] [36] Hungary’s 3-Per-Cent Mortgage Scheme Popular with Locals – Hungarian Conservative
https://www.hungarianconservative.com/articles/current/hungary-home-start-3-per-cent-mortgage-scheme/
[38] [39] [40] High-Tech Push for Cleaner Hands in Hospitals – Newsroom
https://fmnewsroom.com/fm-news/high-tech-push-for-cleaner-hands-in-hospitals/
[41] [42] [43] [44] [45] Sustainability Not Disappearing, Simply Transformed | Diplomacy & Trade
https://dteurope.com/sustainability/sustainability-not-disappearing-simply-transformed/

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