Sintesi Esecutiva
L’economia ungherese nel 2025 si trova a navigare in un panorama complesso, caratterizzato da una divergenza nelle proiezioni di crescita tra le principali istituzioni, con gli organismi internazionali che tendono a essere più cauti rispetto a quelli nazionali. Sebbene il consumo privato, sostenuto dall’aumento dei salari reali e dal supporto governativo, sia costantemente identificato come il principale motore di crescita, gli investimenti affrontano venti contrari a causa delle incertezze globali. Le pressioni inflazionistiche persistono, sebbene si preveda una moderazione. La politica fiscale rimane di supporto, ma il deficit di bilancio continua a essere una preoccupazione. Il recente cambio alla guida della Banca Nazionale Ungherese (MNB) nel marzo 2025 segnala un potenziale allineamento più stretto con la politica economica del governo.
La traiettoria economica dell’Ungheria nel 2025 dipenderà dall’interazione tra un robusto stimolo della domanda interna e gli effetti frenanti di un difficile contesto commerciale globale, con i dati reali del primo trimestre 2025 che indicano un inizio d’anno più contenuto rispetto a quanto inizialmente previsto da alcune stime. Il 18 giugno 2025, il governo ha annunciato importanti decisioni su tetti ai tassi di interesse e prezzi del carburante, mentre la Commissione Europea ha avviato nuove procedure di infrazione, evidenziando le continue tensioni tra Budapest e Bruxelles.
PODCAST IN ITALIANO
1. Performance Macroeconomica e Proiezioni di Crescita
Andamento Recente (Q4 2024 e Q1 2025)
L’economia ungherese è uscita dalla recessione nel quarto trimestre del 2024, registrando una crescita del PIL dello 0,5% su base trimestrale.1 Questo ha segnato un cambiamento positivo dopo un periodo di contrazione. Tuttavia, il primo trimestre del 2025 ha visto un’inversione di tendenza, con la produzione in calo dello 0,2% su base trimestrale.2 Questo dato sul PIL, definito “sobrio”, suggerisce un inizio d’anno più impegnativo di quanto molte previsioni inizialmente proiettassero, riducendo di conseguenza la probabilità di raggiungere obiettivi di crescita annuale più elevati.2 La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha inoltre osservato che l’economia ungherese ha stagnato su base annua nel primo trimestre del 2025. Mentre il settore dei servizi ha avuto un effetto positivo, le performance industriali e delle costruzioni hanno frenato l’attività economica complessiva, indicando uno squilibrio settoriale nella crescita.4
Previsioni Comparative di Crescita per il 2025
Le previsioni di crescita del PIL per l’Ungheria nel 2025 mostrano una notevole variazione tra le diverse istituzioni, riflettendo incertezze e diverse assunzioni di base. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) prevede una crescita modesta dello 0,9% nel 2025, con un’accelerazione al 2,4% nel 2026.5 La Commissione Europea (CE) ha rivisto significativamente al ribasso la sua previsione per il 2025, portandola allo 0,8% dal precedente 1,8% di novembre, con un’attesa ripresa al 2,5% nel 2026. La CE sottolinea che la ripresa ungherese dipenderà anche dal miglioramento dell’economia europea più ampia.3 Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) proietta una crescita del PIL reale dell’1,4% per il 2025 9; è importante notare che questa previsione deriva da una consultazione Articolo IV condotta nell’agosto 2024, il che la rende potenzialmente meno aggiornata rispetto a rapporti più recenti.
Sul fronte interno, la Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha previsto una crescita del PIL per il 2025 tra l’1,9% e il 2,9% nel suo rapporto trimestrale di marzo 2025, sebbene questa fosse già una revisione al ribasso rispetto al 2,6%-3,6% previsto a dicembre 2024.10 Nonostante le revisioni, la MNB mantiene l’aspettativa di una “fase di crescita dinamica” nel 2025, alimentata dall’avvio della produzione di grandi progetti di investimento industriale.4 L’Egyensúly Intézet (Istituto Equilibrio) stima una crescita del PIL del 2,0% nel 2025, con un’accelerazione al 2,4% nel 2026, basando la sua analisi su dati disponibili fino al 3 febbraio 2025.1 In contrasto, un’analisi di maggio 2025 della CIB Bank suggerisce che la crescita del PIL nel 2025 potrebbe non superare l’1%, descrivendo l’economia come stagnante dal 2022, con i servizi come unico motore significativo.14 L’obiettivo del governo ungherese, annunciato a fine dicembre 2024, è ambizioso: spingere la crescita del PIL oltre il 3% nel 2025, con il Primo Ministro Orbán che ha espresso notevole ottimismo, definendo il 2025 “un grande anno per l’economia ungherese”.15
La notevole discrepanza tra l’obiettivo di crescita del governo (oltre il 3%) e le previsioni più conservative degli organismi internazionali (OCSE 0,9% 5, CE 0,8% 3, FMI 1,4% 9) evidenzia un divario sostanziale tra l’ambizione politica e le prospettive economiche più prudenti. Il dato reale della contrazione del PIL del -0,2% su base trimestrale nel primo trimestre 2025 2 mette ulteriormente in discussione le previsioni nazionali più ottimistiche (MNB 10, Egyensúly Intézet 1). Questo suggerisce che anche le proiezioni internazionali più basse potrebbero rivelarsi ottimistiche o, in alternativa, che l’economia dovrà affrontare notevoli difficoltà nei trimestri rimanenti per raggiungere tali obiettivi. Un inizio d’anno in territorio negativo rende intrinsecamente più difficile raggiungere tassi di crescita annuali elevati senza una ripresa molto forte nei trimestri successivi. Ciò indica la natura dinamica e spesso soggetta a revisioni al ribasso delle previsioni economiche in un ambiente volatile, e la necessità di privilegiare i dati reali più recenti rispetto alle proiezioni più datate.
Tabella 1: Previsioni Comparative di Crescita del PIL per l’Ungheria (2025-2026)
Istituzione | Previsione 2025 (%) | Previsione 2026 (%) | Data della Previsione/Rapporto |
OCSE | 0.9 | 2.4 | Giugno 3, 2025 5 |
Commissione Europea | 0.8 | 2.5 | Maggio 19, 2025 3 |
FMI | 1.4 | N/A | Agosto 2, 2024 9 |
Banca Nazionale Ungherese (MNB) | 1.9-2.9 | N/A | Marzo 27, 2025 10 |
Egyensúly Intézet | 2.0 | 2.4 | Febbraio 3, 2025 1 |
CIB Bank | <1.0 | 3.1 | Maggio 17, 2025 14 |
Governo Ungherese | >3.0 | N/A | Dicembre 2024 15 |
Analisi dei Principali Motori di Crescita
Il consumo privato è costantemente identificato come il principale motore di crescita in quasi tutte le principali previsioni.1 Questa forza è principalmente sostenuta dall’aumento dei salari reali 5 e da varie misure governative di riduzione delle imposte e esenzioni volte a incrementare il reddito disponibile delle famiglie.3
Le prospettive per l’attività di investimento nel 2025 sono notevolmente meno ottimistiche, secondo le analisi internazionali e alcune nazionali. L’OCSE prevede un calo del 3,0% nel 2025, con una ripresa prevista solo nel 2026.5 La CE si aspetta che gli investimenti aziendali rimangano “limitati” nel 2025, ma prevede una ripresa nel 2026 man mano che le incertezze del commercio globale si attenueranno e le costruzioni sostenute dal governo riprenderanno slancio.3 La CIB Bank prevede anche una contrazione del volume degli investimenti di circa il 2% nel 2025, citando la debole domanda, gli shock dei costi e la mancanza di fondi UE e spazio fiscale.14
Un aspetto interessante riguarda il paradosso degli investimenti: mentre la MNB sottolinea che grandi progetti di investimento industriale (come le fabbriche di BMW, BYD e CATL) inizieranno la produzione tra la fine del 2025 e il 2026 come futuro acceleratore di crescita 4, gli organismi internazionali (OCSE 5, CE 3) e la CIB Bank 14 prevedono una diminuzione o una limitazione delle nuove attività di investimento nel 2025. Questa apparente contraddizione può essere compresa riconoscendo un effetto di ritardo. L’espressione “iniziare la produzione” si riferisce al completamento e all’operatività di investimenti
precedenti. Il calo previsto nell’attività di investimento per il 2025 (formazione lorda di capitale fisso) si riferisce probabilmente a un rallentamento nell’avvio o nella continuazione di nuovi progetti di investimento nell’anno in corso. Questi nuovi investimenti sono frenati da fattori quali “incertezza”, “sottoutilizzo della capacità produttiva”, “reazione avversa del mercato alle tensioni commerciali” e una “mancanza di fondi UE/spazio fiscale”.6 Ciò implica che l’economia sta attualmente beneficiando dei frutti di investimenti passati, piuttosto che sperimentare una robusta ondata di nuova formazione di capitale nel 2025, il che potrebbe influenzare il potenziale di crescita a lungo termine se i nuovi investimenti non riprenderanno in modo significativo nel 2026 come sperato.
Le esportazioni sono previste in ripresa, trainate dal miglioramento della domanda globale e dall’avvio della produzione in impianti finanziati da investimenti diretti esteri (IDE).3 Tuttavia, la debole domanda esterna e gli sviluppi in corso della politica commerciale globale sono evidenziati come significativi rischi al ribasso.4
2. Dinamiche Inflazionistiche e Orientamento della Politica Monetaria
Tassi di Inflazione Attuali (contesto del 18 giugno 2025)
Nell’aprile 2025, l’inflazione complessiva è scesa al 4,2%, mentre l’inflazione di base si è attestata al 5,0%.4 Questo indica una moderazione nell’aumento generale dei prezzi, ma la maggiore inflazione di base suggerisce pressioni sui prezzi sottostanti persistenti. La MNB ha osservato che una vasta gamma di prodotti ha contribuito al calo dell’indice dei prezzi al consumo annualizzato.4
Previsioni di Inflazione per il 2025
Le previsioni di inflazione per il 2025 variano tra le istituzioni, ma tutte indicano una persistenza delle pressioni sui prezzi. L’OCSE stima l’indice dei prezzi al consumo (IPC) al 4,9% nel 2025, prevedendo una moderazione al 3,6% nel 2026.5 La Commissione Europea (CE) prevede un’inflazione media annuale del 4,1% nel 2025, in calo al 3,3% nel 2026.3 Questa proiezione si basa sull’ipotesi di prezzi più bassi delle materie prime e dell’energia, insieme a pressioni salariali più moderate.8 Il FMI proietta un aumento del 4,9% nei prezzi al consumo per il 2025.9
La Banca Nazionale Ungherese (MNB), nel suo rapporto trimestrale di marzo 2025, ha aumentato la sua previsione per l’inflazione media annuale nel 2025 al 4,5%-5,1% (un aumento rispetto alla previsione di dicembre del 3,3%-4,1%).10 La MNB si aspetta che l’inflazione ritorni nella sua banda di tolleranza del 3% +/-1 punto percentuale all’inizio del 2026.10 Nella riunione del Consiglio Monetario di maggio 2025, la MNB ha notato che l’inflazione dovrebbe rimanere vicina al limite superiore della banda di tolleranza della banca centrale nei prossimi mesi.4 L’Egyensúly Intézet pronostica un’inflazione annuale del 4,1% per il 2025, con un’accelerazione al 5,0% nel 2026.13 Prevedono che l’inflazione raggiungerà il suo picco nel gennaio 2025, rallenterà a metà anno, per poi riaccelerare.13 La CIB Bank, a maggio 2025, ha abbassato la sua aspettativa di inflazione per il 2025 dal 5% al 4,5%, prevedendo che si aggirerà intorno al 4% nel prossimo futuro.14 K&H prevede un’inflazione media del 4,3% nel 2025 e del 4% nel 2026.16
Tabella 2: Previsioni Comparative di Inflazione per l’Ungheria (2025-2026)
Istituzione | Previsione 2025 (%) | Previsione 2026 (%) | Data della Previsione/Rapporto |
OCSE | 4.9 | 3.6 | Giugno 3, 2025 5 |
Commissione Europea | 4.1 | 3.3 | Maggio 19, 2025 3 |
FMI | 4.9 | N/A | Agosto 2, 2024 9 |
Banca Nazionale Ungherese (MNB) | 4.5-5.1 | 3.0-4.0 | Marzo 27, 2025 10 |
Egyensúly Intézet | 4.1 | 5.0 | Febbraio 18, 2025 13 |
CIB Bank | 4.5 | N/A | Maggio 17, 2025 14 |
K&H | 4.3 | 4.0 | N/A 16 |
Fattori che Contribuiscono alle Pressioni Inflazionistiche
L’aumento dell’inflazione osservato da settembre 2024 ha riflesso una tendenza globale.10 All’inizio dell’anno si è verificata una significativa riprezzatura di beni manifatturieri, alimentari e servizi.10 Le forti dinamiche dei prezzi nei servizi di mercato sono state un fattore persistente.4 Le aspettative di inflazione sia dei consumatori che delle imprese sono aumentate.4 Gli aumenti delle accise nel primo trimestre 2025 hanno contribuito alle pressioni inflazionistiche.3 La domanda interna e l’aumento dei prezzi alimentari dovrebbero mantenere l’inflazione elevata nel 2025.3 Alti aumenti salariali 3 e altre misure politiche finanziate dal governo 3 sono noti per esacerbare queste pressioni. Anche gli aumenti globali delle tariffe rappresentano un rischio al rialzo per l’inflazione.4
Misure Governative per Moderare l’Inflazione
Un tetto imposto dal governo sui margini di alcuni alimenti di base avrebbe dovuto ridurre temporaneamente l’inflazione complessiva di 0,8 punti percentuali in aprile e maggio, portando i prezzi alimentari al di sotto del 4%.10 I tetti sui margini di profitto sono stati estesi a numerosi beni di consumo e gli impegni volontari sui prezzi da parte di fornitori di servizi di telecomunicazioni e banche sono anch’essi previsti per moderare l’inflazione.4 Sebbene le regolamentazioni dei prezzi e le negoziazioni con i principali fornitori di servizi siano destinate a moderare temporaneamente l’inflazione, i prezzi probabilmente si adegueranno una volta che tali misure termineranno nel 2025 e 2026.3
L’affidamento a misure governative temporanee come i tetti sui margini e gli impegni volontari sui prezzi 4 suggerisce che le pressioni inflazionistiche sottostanti, in particolare da una robusta domanda interna e dalla crescita salariale, rimangono forti.3 La natura temporanea di queste regolamentazioni dei prezzi implica che, una volta scadute, i prezzi sono inclini ad aggiustarsi al rialzo, potenzialmente portando a una nuova ondata di inflazione a meno che le pressioni sul lato della domanda (ad esempio, dalla forte crescita salariale 3) non siano gestite efficacemente. Questo crea un rischio significativo di “inflazione di rimbalzo” alla fine del 2025 o nel 2026, come esplicitamente previsto dall’Egyensúly Intézet per il 2026.13 Tale situazione suggerisce che l’attuale moderazione potrebbe essere più una funzione di controlli amministrativi e effetti base favorevoli che un riequilibrio fondamentale dell’offerta e della domanda, potenzialmente mascherando forze inflazionistiche persistenti.
Orientamento della Politica Monetaria (MNB)
Mihály Varga, ex Ministro delle Finanze, ha assunto ufficialmente il ruolo di Governatore della Banca Nazionale Ungherese (MNB) il 3/4 marzo 2025, per un mandato di sei anni.17 La sua nomina è percepita come una scelta stabile, suggerendo continuità e stretto allineamento con la strategia fiscale del governo, e non ci si aspetta che cerchi un’eccessiva indipendenza dalla direzione della politica economica dell’esecutivo.19
Varga ha sottolineato che l’obiettivo primario della MNB è raggiungere e mantenere la stabilità dei prezzi. Ha affermato che la banca centrale sostiene una crescita economica sostenibile mantenendo una bassa inflazione e la stabilità del mercato finanziario.17 Ha promesso una politica monetaria coerente e disciplinata volta a rafforzare la credibilità e la fiducia.17 Il Consiglio Monetario ha mantenuto il tasso di base invariato al 6,50% nella riunione del 27 maggio 2025.4 Anche il tasso sui depositi overnight e il tasso sui prestiti overnight sono rimasti invariati, rispettivamente al 5,50% e al 7,50%.4 Questa decisione riflette un approccio orientato alla stabilità.4
La nomina di Mihály Varga, ex Ministro delle Finanze, a Governatore della MNB 17 indica un forte allineamento tra politica monetaria e fiscale. Sebbene Varga abbia promesso indipendenza 17, il suo background e la nomina da parte del Primo Ministro 19 suggeriscono una preferenza per la continuità e una stretta coerenza con la strategia economica del governo. Questa stretta relazione tra la nuova leadership della MNB e il governo potrebbe portare a decisioni di politica monetaria più coordinate, ma potenzialmente meno indipendenti. Questo allineamento potrebbe facilitare l’agenda di crescita del governo, ad esempio attraverso tassi di interesse più bassi se ritenuti appropriati dalla MNB, o accettando un’inflazione più elevata a breve termine per stimolare la crescita. Tuttavia, solleva contemporaneamente interrogativi sulla capacità della banca centrale di agire con decisione contro le pressioni inflazionistiche se tali azioni dovessero entrare in conflitto con obiettivi più ampi di espansione fiscale o priorità politiche. L’Egyensúly Intézet afferma esplicitamente che il margine di manovra della MNB è limitato e che i tagli dei tassi, pur stimolando l’economia, rischierebbero la stabilità valutaria 13, implicando un potenziale compromesso che la nuova leadership dovrà affrontare sotto una maggiore influenza governativa, potenzialmente dando priorità alla crescita rispetto a un rigoroso obiettivo di inflazione.
3. Politica Fiscale e Iniziative Governative
Proiezioni del Saldo del Bilancio Pubblico e del Debito Pubblico
La Commissione Europea (CE) prevede che il deficit del bilancio pubblico diminuirà leggermente al 4,6% del PIL nel 2025 (dal 4,9% nel 2024), ma si aspetta un leggero aumento al 4,7% nel 2026.3 La CE attribuisce l’aumento previsto per il 2026 in parte alla riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta alle esenzioni fiscali per le madri e all’aumento delle agevolazioni fiscali per le famiglie.8 L’OCSE prevede che il deficit di bilancio rimarrà elevato, al 4,2% del PIL nel 2025 e al 4,0% nel 2026.5 Al contrario, la Banca Nazionale Ungherese (MNB) prevede che il deficit fiscale diminuirà ulteriormente sia nel 2025 che nel 2026 dal 4,9% del 2024. Il saldo primario (escluse le spese per interessi) dovrebbe attestarsi a livelli prossimi all’equilibrio per l’intero orizzonte di previsione.4
Per quanto riguarda il debito pubblico, la CE prevede che il rapporto debito/PIL aumenterà al 74,5% nel 2025 (dal 73,5% nel 2024), principalmente a causa dei pagamenti degli interessi e dell’acquisto dell’aeroporto di Budapest da parte dello Stato, prima di diminuire leggermente al 74,3% nel 2026.3 Al contrario, la MNB si aspetta che il rapporto debito diminuisca nei prossimi anni, anche con gli obiettivi di deficit rivisti.4
Strategia Economica del Governo per il 2025
Annunciata a fine dicembre 2024, l’obiettivo generale della strategia è spingere la crescita del PIL ungherese oltre il 3% e sostenere un modello di crescita inclusivo che dia priorità alle famiglie e alle piccole e medie imprese (PMI).15
La strategia si basa su tre pilastri principali 15:
- Miglioramento del potere d’acquisto: Sebbene i dettagli specifici non siano completamente forniti, ciò è implicito dall’attenzione alla crescita dei salari reali e alle misure fiscali.
- Garantire prezzi accessibili: Questo si riferisce a servizi essenziali come l’energia o l’abitazione, date altre menzioni politiche.
- Implementazione del programma PMI Demján Sándor: Questo ambizioso programma mira a mobilitare 1.400 miliardi di HUF (circa 3,5 miliardi di euro) per raddoppiare le dimensioni del settore delle PMI. I componenti chiave includono:
- Programma Capitale: Offerta di prestiti da 100-200 milioni di HUF con un tasso di interesse preferenziale del 5% per l’espansione della capacità, la digitalizzazione e gli aggiornamenti energetici (le domande sono state aperte a febbraio 2025).
- Sovvenzioni agli Investimenti: Fornitura di sovvenzioni a fondo perduto (5-200 milioni di HUF) per attrezzature e sviluppo, rivolte a 500-600 aziende.
- Supporto allo Sviluppo di Siti Web: Assegnazione di 10 miliardi di HUF per le PMI per costruire siti web, negozi online e migliorare la sicurezza informatica.
- Prestiti Carta Széchenyi: Messa a disposizione di 150 miliardi di HUF in prestiti di investimento a basso interesse per finanziamenti a lungo termine.
- Prestiti all’Esportazione: Fornitura di 350 miliardi di HUF in prestiti preferenziali per stimolare le esportazioni (disponibili da gennaio 2025).
Altre iniziative governative includono la riduzione delle tariffe elettriche per le microimprese dal 1° gennaio 2025.15 Il governo prevede di mobilitare un totale di 4.000 miliardi di HUF per sostenere giovani, famiglie e PMI, di cui 2.632 miliardi di HUF sono destinati alle famiglie.15 Il Primo Ministro ha spesso ribadito che il 2025 sarà un “grande anno per l’economia ungherese”, riflettendo l’ottimismo del governo e l’importanza della performance economica in vista delle elezioni parlamentari del 2026.15
Un elemento chiave della politica fiscale è l’allocazione del 5% del PIL al sostegno delle famiglie, una delle percentuali più alte nell’Unione Europea.17 Il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio, Péter Szijjártó, ha sottolineato che questa misura è parte di una politica nazionale volta a preservare la sovranità ungherese e rafforzare l’economia interna.17 Il governo persegue anche una politica di “neutralità economica”, attirando investitori sia dall’Occidente che dall’Oriente, con investimenti esteri che hanno raggiunto livelli record negli ultimi anni.17
L’enfasi costante sul consumo privato e sulla crescita dei salari reali come motori chiave 4 sottolinea la strategia del governo di stimolare la domanda interna.15 Tuttavia, i ripetuti avvertimenti sulla “domanda esterna contenuta”, le “tensioni commerciali globali” e i “dazi” che influenzano le esportazioni e gli investimenti 4 evidenziano la vulnerabilità intrinseca dell’Ungheria come economia aperta e orientata all’esportazione, profondamente integrata nelle catene di approvvigionamento globali.3 Sebbene una forte domanda interna possa parzialmente compensare l’impatto di una debole domanda esterna, non può compensare completamente un calo significativo delle esportazioni o un rinvio degli investimenti diretti esteri, soprattutto data la profonda integrazione dell’Ungheria nelle catene di approvvigionamento globali.3 La focalizzazione strategica del governo sulla “neutralità economica” e sull’attrazione attiva di investimenti da partner sia occidentali che orientali 17 può essere interpretata come una risposta deliberata per diversificare e ridurre la dipendenza eccessiva da un singolo blocco commerciale. Questo mira a mitigare l’impatto dei crescenti conflitti commerciali geopolitici e a garantire continui investimenti esteri (gli impianti finanziati dagli IDE sono cruciali per le esportazioni future 3) e l’accesso ai mercati. Tuttavia, il rapporto della Banca Mondiale del 10 giugno 2025, evidenzia specificamente che le previsioni di crescita globale sono state tagliate per il 70% delle economie a causa di queste stesse tensioni commerciali 22, indicando un ostacolo pervasivo che anche un approccio diversificato potrebbe non riuscire a evitare completamente.
4. Notizie Economiche dall’Ungheria: 18 Giugno 2025
Il 18 giugno 2025 è stato un giorno ricco di annunci e sviluppi per l’economia ungherese, con il governo che ha affrontato questioni chiave e la Commissione Europea che ha avviato nuove procedure.
Decisioni del Governo e Politiche Interne
- Estensione del Tetto ai Tassi di Interesse (Kamatstop): Il governo ha annunciato la decisione di estendere il tetto ai tassi di interesse per ulteriori sei mesi, fino alla fine di dicembre. Questa misura, che beneficerà oltre 250.000 famiglie, dovrebbe comportare un costo di circa 55 miliardi di fiorini per le banche quest’anno.
- Prezzi del Carburante: Il Ministro Gergely Gulyás ha dichiarato che, al momento, non sono previsti tetti ai prezzi del carburante. Tuttavia, il governo è pronto a intavolare discussioni con MOL se i prezzi dovessero rimanere persistentemente elevati a causa delle tensioni in Medio Oriente. Gulyás ha anche sottolineato la necessità per l’Ungheria di mantenere aperte diverse fonti di approvvigionamento energetico, rifiutando le proposte della Commissione Europea in merito.
- Prezzi Alimentari: Il Ministro Gulyás ha osservato che i prezzi degli alimenti non soggetti a tetti di margine sono aumentati a causa di effetti stagionali. Ha indicato che la situazione sarà monitorata per valutare la necessità di futuri interventi.
- Programma Demján Sándor per le PMI: È stato annunciato che la distribuzione dei fondi nell’ambito del programma Demján Sándor, volto a sostenere le piccole e medie imprese (PMI), subirà un’accelerazione.
- Voucher per Alimenti: Un voucher del valore di 30.000 fiorini, destinato all’acquisto di prodotti alimentari, sarà ampiamente utilizzabile.
- Situazione Finanziaria di Budapest: Il Ministro Gulyás ha offerto il supporto del governo per la gestione della situazione finanziaria della capitale, affermando che il sindaco Gergely Karácsony ha accettato le proposte.
Relazioni con l’Unione Europea
- Procedure di Infrazione sui Tetti di Margine: La Commissione Europea ha avviato due procedure di infrazione contro l’Ungheria. La prima riguarda le restrizioni sui margini di prezzo imposte su prodotti alimentari e farmaceutici, che secondo la Commissione violano la libertà di stabilimento e il principio di non discriminazione, costringendo i rivenditori stranieri a vendere in perdita. La seconda procedura è stata avviata per la mancata assegnazione di un contratto di sfruttamento di siti di estrazione di sabbia e ghiaia tramite una procedura di gara aperta e trasparente. Il governo ungherese ha reagito affermando che “Bruxelles ha attaccato l’Ungheria” e che manterrà le misure, sostenendo che la Commissione si preoccupa solo dei profitti delle multinazionali e dell’Ucraina.
- Critiche alle Proposte UE: Il Ministro Gulyás ha criticato le recenti proposte della Commissione Europea, come l’abolizione del programma di riduzione dei costi delle utenze e la rimozione del tetto ai tassi di interesse, definendole contrarie agli interessi nazionali dell’Ungheria.
- Tassa sulle Quote di Carbonio: È stata avviata una nuova procedura contro l’Ungheria per l’applicazione di una tassa sulle quote di carbonio e una commissione di transazione per i beneficiari di significative allocazioni gratuite nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE.
- Rapporto Paese della CE: Il governo ha discusso il rapporto paese della Commissione Europea, definendolo “parziale” e le sue conclusioni e proposte “inaccettabili”, pur riconoscendo che la Commissione ha riconosciuto alcuni successi della politica economica ungherese.
- Posizione sull’UE: Gulyás ha ribadito che l’Ungheria non accetterà decisioni dell’UE che siano in conflitto con i suoi interessi nazionali, pur rimanendo impegnata nell’appartenenza all’Unione.
Dati Economici Rilevanti
- Consumo Privato: Dati Eurostat pubblicati oggi (mercoledì 18 giugno) rivelano che il consumo privato in Ungheria è il più basso dell’Unione Europea. Sebbene il PIL ungherese sia al 77% della media UE, il consumo è il più basso, superato anche dalla Bulgaria.
- Borsa di Budapest (BUX): L’indice BUX ha chiuso la giornata a un massimo storico.
Altre Notizie
- Consultazione Nazionale “Voks 2025”: La consultazione nazionale si chiuderà venerdì a mezzanotte. Il Ministro Gulyás ha sottolineato che il suo esito influenzerà significativamente la posizione dell’Ungheria al vertice UE della prossima settimana, fornendo un chiaro mandato democratico al governo.
- Ispezione Tecnica Annuale Veicoli: La decisione dell’UE sull’introduzione di un’ispezione tecnica annuale per i veicoli di età superiore ai 10 anni è stata rinviata.
- Relazioni con il Kosovo: Il Presidente Tamás Sulyok ha tenuto colloqui con la sua controparte kosovara, sottolineando l’importanza della sicurezza e stabilità del Kosovo per l’Ungheria, data la rilevanza della regione dei Balcani Occidentali.
Conclusioni
L’economia ungherese nel 2025 si presenta come un quadro di resilienza interna contrapposta a significative vulnerabilità esterne. Il governo ha messo in atto una strategia ambiziosa incentrata sul sostegno alla domanda interna, in particolare attraverso l’aumento dei salari reali, le agevolazioni fiscali per le famiglie e programmi di stimolo per le PMI. Queste misure hanno contribuito a mantenere il consumo privato come motore principale della crescita.
Tuttavia, le previsioni di crescita per il 2025 sono divergenti, con gli organismi internazionali che presentano un quadro più cauto (OCSE 0,9% 5, CE 0,8% 3) rispetto alle proiezioni nazionali più ottimistiche (MNB 1,9-2,9% 10, governo >3% 15). I dati reali del primo trimestre 2025, che mostrano una contrazione del PIL dello 0,2% su base trimestrale 2, suggeriscono che anche le previsioni più conservative potrebbero affrontare sfide significative. Questo indica che l’economia sta beneficiando della produzione derivante da investimenti passati, ma la formazione di nuovo capitale è limitata a causa delle incertezze globali, il che potrebbe influenzare il potenziale di crescita a lungo termine.
L’inflazione, sebbene in moderazione ad aprile 2025 4, rimane una preoccupazione, con la MNB che prevede che rimanga vicino al limite superiore della sua banda di tolleranza.4 Le misure governative per contenere i prezzi sono in gran parte temporanee, sollevando il rischio di un rimbalzo inflazionistico una volta che tali controlli saranno revocati, specialmente con la persistenza di forti pressioni dalla domanda interna e dalla crescita salariale.3 Il recente cambio alla guida della MNB, con la nomina dell’ex Ministro delle Finanze Mihály Varga 17, suggerisce un potenziale maggiore allineamento tra la politica monetaria e quella fiscale, il che potrebbe facilitare gli obiettivi di crescita del governo ma solleva interrogativi sull’indipendenza della banca centrale nel contrastare l’inflazione se ciò dovesse entrare in conflitto con le priorità di espansione fiscale.
Infine, la strategia ungherese di “neutralità economica” e di attrazione di investimenti da diverse regioni globali 17 è una risposta proattiva alle crescenti tensioni commerciali internazionali. Tuttavia, la vulnerabilità dell’Ungheria alla debole domanda esterna e alle incertezze commerciali globali rimane un fattore di rischio significativo, come evidenziato dalle previsioni globali di rallentamento della crescita.22 Il successo economico dell’Ungheria nel 2025 dipenderà in larga misura dalla capacità del governo di bilanciare il sostegno alla domanda interna con la gestione delle persistenti pressioni inflazionistiche e la navigazione in un ambiente commerciale globale sempre più incerto.
FONTI
- Az Egyensúly Intézet gazdasági előrejelzése Magyarország számára, accessed June 18, 2025, https://egyensulyintezet.hu/gazdasagi-elorejelzese-magyarorszag-szamara/
- Kijózanító GDP-adat érkezett: újra zsugorodik a magyar gazdaság – Világgazdaság, accessed June 18, 2025, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/04/gdp-adat-zsugorodik-a-magyar-gazdasag
- Economic forecast for Hungary – European Commission – Economy and Finance, accessed June 18, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/economic-surveillance-eu-economies/hungary/economic-forecast-hungary_en
- Press release on the Monetary Council meeting of 27 May 2025 | MNB.hu, accessed June 18, 2025, https://www.mnb.hu/en/monetary-policy/the-monetary-council/press-releases/2025/press-release-on-the-monetary-council-meeting-of-27-may-2025
- Hungary’s economy to grow by 0.9 pct in 2025: OECD – Xinhua, accessed June 18, 2025, https://english.news.cn/20250603/99d3d3c3967d402ca6bb888ce24fcdb0/c.html
- Hungary’s economy to grow by 0.9 pct in 2025: OECD – China.org, accessed June 18, 2025, http://www.china.org.cn/world/Off_the_Wire/2025-06/03/content_117909121.shtml
- European Commission Puts Hungary 2025 GDP Growth at 0.8% – Budapest Business Journal, accessed June 18, 2025, https://bbj.hu/politics/foreign-affairs/eu/european-commission-puts-hungary-2025-gdp-growth-at-0-8/
- European Commission Forecasts Accelerating Economic Growth in Hungary, accessed June 18, 2025, https://hungarytoday.hu/european-commission-forecasts-accelerating-economic-growth-in-hungary/
- Hungary and the IMF, accessed June 18, 2025, https://www.imf.org/en/Countries/HUN
- Central Bank Raises Hungarian Inflation Forecast for 2025 – Budapest Business Journal, accessed June 18, 2025, https://bbj.hu/economy/finance/banking/central-bank-raises-hungarian-inflation-forecast-for-2025/
- Új 2025-ös inflációs előrejelzés: hogyan hat ez a PMÁP-ra? – Bankmonitor, accessed June 18, 2025, https://bankmonitor.hu/mediatar/cikk/uj-2025-os-inflacios-elorejelzes-hogyan-hat-ez-a-pmap-ra/
- Economic growth is expected to pick up strongly in 2025 – MNB, accessed June 18, 2025, https://www.mnb.hu/letoltes/ir-infografika-2024-12-en.pdf
- Előrejelzés: gyengébb forint és növekedés jöhet 2025-ben – Portfolio.hu, accessed June 18, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250218/elorejelzes-gyengebb-forint-es-novekedes-johet-2025-ben-742109
- Csak 2026-ra kap erőre a magyar gazdaság? – Bankmonitor, accessed June 18, 2025, https://bankmonitor.hu/mediatar/cikk/csak-2026-ra-kap-erore-a-magyar-gazdasag/
- Hungary political briefing: Economy strategy for 2025 – China-CEE Institute, accessed June 18, 2025, https://china-cee.eu/2025/03/05/hungary-political-briefing-economy-strategy-for-2025-hungary/
- Nem volt még elég? Még egy rossz gazdasági adatot közölt a KSH – mfor.hu, accessed June 18, 2025, https://mfor.hu/cikkek/makro/nem-volt-meg-eleg-meg-egy-rossz-gazdasagi-adatot-kozolt-a-ksh.html
- Government to Allocate 5% of GDP to Supporting Families – Hungary Today, accessed June 18, 2025, https://hungarytoday.hu/government-to-allocate-5-of-gdp-for-supporting-families/
- Mihály Varga Starts Work as Head of the Central Bank – Hungary Today, accessed June 18, 2025, https://hungarytoday.hu/mihaly-varga-starts-work-as-head-of-the-central-bank/
- Former Minister of Finance Mihály Varga Begins Six-Year Term at Central Bank, accessed June 18, 2025, https://www.hungarianconservative.com/articles/current/former-finance-minister-mihaly-varga-hungarian-national-bank-mnb-governor/
- Magyar Nemzeti Bank – Wikipédia, accessed June 18, 2025, https://hu.wikipedia.org/wiki/Magyar_Nemzeti_Bank
- Az MNB új vezetése tiszta lapot nyitna a botrány után, de nincs könnyű dolga – Telex, accessed June 18, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/04/02/mnb-alapitvany-varga-mihaly-matolcsy-gyorgy
- Global Economic Prospects – World Bank, accessed June 18, 2025, https://www.worldbank.org/en/publication/global-economic-prospects
- Global Economy Set for Weakest Run Since 2008 Outside of Recessions – World Bank, accessed June 18, 2025, https://www.worldbank.org/en/news/press-release/2025/06/10/global-economic-prospects-june-2025-press-release