L’iniziativa Net Zero ha formato l’Advisory Board: Ungheria carbon-neutral entro il 2050

Il Net Zero Advisory Board, istituito su iniziativa dell’Ambasciata britannica e dell’Ungherese Business Council for Sustainable Development (BCSDH), mira a promuovere e accelerare il processo attraverso il quale l’economia ungherese può diventare carbon neutral entro il 2050.

Il Net Zero Advisory Board è stato formato in un’ampia collaborazione con rinomati esperti a gennaio. Il comitato consultivo è una collaborazione intersettoriale composta da rappresentanti dell’industria e leader aziendali ungheresi, camere di commercio e associazioni.

http://www.itlgroup.eu/economiahu2020/ungheria-carbon-neutral-per-il-2050/

Formano il Net Zero Advisory Board:

  • Zsombor Barta (HUGBC – Hungary Green Building Council)
  • Dr. Gábor Bartus (NCSD – Consiglio nazionale per lo sviluppo sostenibile)
  • Attila Chikán Jr. (BCSDH – Business Council for Sustainable Development in Hungary)
  • Paul Fox (Ambasciatore britannico in Ungheria)
  • Anikó Juhász (Ministra dell’Agricoltura)
  • Csaba Kőrösi (Direzione per la sostenibilità ambientale dell’Ufficio del Presidente)
  • Marcell Kovács (MLBKT – Associazione ungherese di logistica, acquisti e gestione delle scorte)
  • Prof.Dr. Diána Ürge-Vorsatz (IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change, HUPCC- Hungarian Panel on Climate Change)

Lo scopo dell’alleanza è aumentare l’attenzione sulla transizione verso un’economia a emissioni zero tra attori economici, governativi e sociali. Per aiutare con il processo, è stata presa la decisione di condurre una ricerca per mappare lo stato attuale degli sforzi e di organizzare un Forum Race to Zero per presentare i risultati.

Fonte: https://bcsdh.hu/the-net-zero-advisory-board/

“Il 1° novembre si aprirà a Glasgow la 26a Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, ospitata dal Regno Unito in collaborazione con l’Italia. Quest’anno restante di preparazione per la COP26 deve anche tenere conto degli effetti della pandemia COVID-19.

“Alla COP26, dobbiamo unire il mondo su un percorso verso un’economia a zero emissioni di carbonio mentre ricostruiamo più verde da COVID-19“, ha sottolineato l’ambasciatore britannico Paul Fox.

Tutte le aziende sono colpite dal cambiamento climatico e tutte le aziende hanno l’opportunità di influenzarlo positivamente. Stabilizzare il riscaldamento globale al di sotto di 2, ma preferibilmente di 1,5 gradi Celsius, richiede la riduzione radicale delle emissioni di gas serra il prima possibile. La transizione della nostra economia prima a basse emissioni di carbonio, quindi a emissioni zero entro il 2050 è il modo per raggiungere questo obiettivo. Le imprese giocheranno un ruolo chiave in questo processo. C’è un momento migliore per avviarlo di adesso?”, Ha aggiunto Attila Chikán Jr.

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