Le piccole e medie imprese più pessimiste, rivela il sondaggio di GVI

In autunno 2023, le piccole e medie imprese (PMI) vedono il futuro con maggiore pessimismo rispetto alle grandi aziende. Questo è quanto emerge dai risultati dell’indagine sul ciclo economico di ottobre condotta da GVI.

L’indagine, iniziata nel 1998, mostra una notevole fluttuazione nel sentimento delle PMI. Nell’aprile 2020, l’indicatore aveva raggiunto il suo valore più basso dalla creazione del sondaggio, con -25 punti. Successivamente, prima dell’insorgenza della pandemia da COVID-19, l’indicatore era salito a +40 punti nell’ottobre 2019.

Tuttavia, nella seconda metà del 2022, si è verificata nuovamente una significativa diminuzione, parzialmente compensata da un incremento nella primavera del 2023.

Nonostante il recente calo, il valore dell’indicatore rimane significativamente superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo scenario riflette le incertezze e le sfide che le PMI devono affrontare in un contesto economico globale in rapida evoluzione.

L’analisi dei dati suggerisce che le piccole imprese, che spesso hanno risorse limitate e una minore capacità di assorbire shock economici, sono più vulnerabili alle fluttuazioni del mercato e alle incertezze rispetto alle loro controparti più grandi.

Questi risultati sottolineano l’importanza di strategie di supporto mirate per le PMI, al fine di rafforzare la loro resilienza e capacità di adattamento di fronte a sfide economiche impreviste.

Fonte dell’articolo : Világgazdaság 

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