L’Istituto GKI nonostante la grande incertezza della situazione prova a stimare le ricadute dell’epidemia di Coronavirus sull’economia ungherese. Stando al report pubblicato in data 23 Marzo e come riporta anche hvg.hu, il Pil ungherese per il primo quadrimestre 2020 dovrebbe segnare un incremento tra il 2% e il 3% per poi registrare un brusco calo nei mesi successivi. La stessa Banca centrale europea ha parlato di cali del Pil nell’Eurozona intorno al 5%.
GKI: “Possibile calo del Pil ungherese fino al 20%”
Sebbene non siano da escludere possibili rimbalzi nel secondo semestre 2020, le stime economiche per i prossimi mesi segnano invece una netta diminuzione. L’Istituto prevede che le performance economiche, soprattutto quelle legate ai settori di turismo, intrattenimento e automotive, segneranno una sostanziale paralisi.
Questa situazione secondo gli esperti potrebbe portare ad un calo del Pil complessivo ungherese anche fino al 20%. Si prospetta inoltre un calo del volume degli investimenti vicino al 10%.
Le realtà da prima più colpite saranno chiaramente le aziende con supply chains internazionali e globalmente integrate. Da lì, a cascata, il contraccolpo potrebbe poi interessare clienti e fornitori, coinvolgendo dunque anche le piccole e medie imprese. Il calo complessivo per l’industria è attualmente stimato tra il 5% e il 10%.
Fonti: BBJ | gki.hu | hvg.hu
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