Intervista: l’IIC regala a Budapest un autunno tricolore

Gian Luca Borghese, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, si presenta su Economia.hu raccontando i suoi primi mesi a Budapest e presentando il ricco calendario dell’Istituto. Sede della Budapest Fashion Week 2016, l’Istituto è tra i protagonisti dell’autunno budapestino, con una novità tutta italiana in programma per novembre che vede coinvolte le altre istituzioni italiane sul territorio.

Quale impressione ha avuto sui rapporti Italia-Ungheria in questi Suoi primi mesi a Budapest?
Per rispondere con una sola parola sceglierei “entusiasmo”. Quello che sto mettendo nel mio lavoro e quello che ricevo in cambio dai cittadini di Budapest, ungheresi e italiani, che frequentano l’Istituto. Ho preso servizio alla fine di gennaio e in questi primi mesi di lavoro mi sono reso conto che in questa capitale l’Istituto Italiano di Cultura ricopre un ruolo importante: è parte della vita di molti ungheresi, nonché dei tanti italiani residenti in questo Paese. Per sua natura l’IIC è il punto di riferimento per la promozione della lingua e della cultura italiana, ma c’è da dire che in questo caso l’Istituto di Cultura si inserisce in un contesto particolarmente favorevole. Mi ha colpito l’approccio dei cittadini ungheresi, molto attento, curioso, interattivo, alla la nostra cultura, nel senso più ampio del termine che include molti aspetti dell’economia. Settori come la moda, il design, l’alimentare e il manifatturiero, ad esempio, fanno infatti parte della nostra cultura. C’è un affetto direi spontaneo per la cultura e i prodotti italiani.
Budapest è una città molto prolifica in termini di tempo libero, festival e iniziative culturali. Come mantenete alta la partecipazione con tanta concorrenza?
Semplicemente non la vediamo come concorrenza, ma piuttosto lavoriamo insieme agli altri organizzatori, quando possibile. In questi mesi tale integrazione sta funzionando particolarmente bene. Andremo infatti a presentare diversi programmi all’interno di eventi che hanno già una loro cornice, organizzati da istituzioni presenti in città che offrono un programma concepito per un periodo piuttosto lungo. E’ stato il caso della Budapest Design Week a cui abbiamo potuto partecipare con la mostra OPEN DESIGN, ancora visitabile all’interno dell’Istituto (fino al 28 ottobre, ndr) e accadrà di nuovo con la Budapest Fashion Week, dal 15 al 17 novembre, che addirittura vedrà il nostro edificio come sede ufficiale della tre giorni.
Si avvicinano anche due capisaldi dell’IIC, la Settimana della Lingua Italiana e il Mittelcinemafestival, cosa può anticiparci in merito?
La 16esima Settimana della Lingua Italiana si svolge in contemporanea presso tutti gli istituti italiani di cultura nel mondo dal 17 al 23 ottobre ed è un momento per riflettere sulla lingua italiana e la sua evoluzione. Quest’anno il tema al centro della manifestazione è particolarmente impegnativo. Il protagonista sarà infatti il Design, nel suo modo di usare la lingua italiana, di influenzarla e di esserne influenzato. Da un lato abbiamo dunque la lingua viva come espressione della propria identità e dall’altra una realtà creativa con logiche indipendenti. In tale ottica proponiamo un seminario tenuto da due ricercatrici dall’Italia dal titolo “L’Italiano del design e il design italiano”, dove si indagherà come la lingua italiana si evolve per chi opera nell’ambito del design e se questo ha un effetto sulla produzione del design. Riguardo al Mittelcinemafestival fervono i lavori di preparazione del programma. Abbiamo già confermate diverse pellicole tra le più interessanti delle ultime stagioni italiane. Come sempre il festival aprirà qui a Budapest, la città dove l’iniziativa è stata fondata, proprio dall’IIC, e si terrà poi in tappe successive anche a Cracovia, Bratislava e Praga.
Quali novità ci sono per il prossimo futuro?
Novità assoluta di quest’anno sarà la Settimana della Cucina Italiana, che si terrà a novembre: tutti gli Istituti Italiani del mondo organizzeranno iniziative volte all’apprezzamento dell’alta cucina italiana. A Budapest avremo un programma molto ricco in collaborazione con CCIU, ICE Agenzia, Accademia della Cucina Italiana e Ambasciata d’Italia, per una variegata serie di eventi tra conferenze, incontri b2b, assaggi e presentazioni.
Chiudiamo in musica? Quali sono ad ottobre-novembre i principali concerti e momenti legati alle sette note?
Il 12 ottobre il seminario-concerto tenuto da Matteo Bellassai, dal titolo “Cantiamo l’Italia”, ripercorrerà la storia della canzone pop italiana nel corso in particolare del Novecento e parallelamente illustrerà come si è evoluto il linguaggio. Un’occasione interessante per capire come l’italiano della canzone popolare è diventato una forma di poesia: un’evoluzione ancora in corso della cultura italiana Il 4 novembre sarà la volta del concerto di musica barocca in cui si esibiranno musicisti italiani e russi: su un terreno tradizionale del repertorio musicale italiano sarà interessante vedere la combinazione con gli artisti russi. Un concerto  che dopo essere stato in Italia sarà a Budapest e arriverà fino a Mosca. 

Claudia Leporatti

Redazione Economia.hu

 

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